Titolo: L'unica cosa a cui riesco a pensare
Prompt: #99. Pane
Parole: 479
Generi: Introspettivo, Sentimentale
Note/Avvertimenti: Missing Moment
Introduzione: Faccio un respiro profondo, inalo la puzza di alcool che si trova lì dentro e cerco di calmarmi. Mi manca l'aria e non perché sono chiusa in questo posto angusto. [...]
Non sono mai stata brava con le parole, ma devo trovarle e rendergli merito di tutto ciò che ha fatto.
Note: Partecipa alla challenge Multifandom e Originali. Impossibile leggere il prompt Pane senza pensare a Peeta! u.ù

L'unica cosa a cui riesco a pensare

Non posso fare a meno di nascondermi. È più forte di me, devo sparire per riuscire a ritrovare un po' di serenità.
Questa situazione mi opprime, stare nel Distretto 13 mi distrugge.
L'unica cosa a cui riesco a pensare è Peeta.
Peeta nelle mani di Snow, Peeta che chiede il cessate il fuoco, Peeta che cerca di proteggermi comunque, Peeta che viene pestato. Nella mia mente c'è soltanto lui, il desiderio di poter salvare il mio ragazzo del pane.
Faccio un respiro profondo, inalo la puzza di alcool che si trova lì dentro e cerco di calmarmi. Mi manca l'aria e non perché sono chiusa in questo posto angusto.
Mi sento incompleta, mi manca. Lo vorrei qui vicino a me, vorrei che mi stringesse, vorrei che mi sorridesse. Vorrei che mi portasse il pane ancora caldo, appena sfornato.
Vorrei essere al Villaggio dei Vincitori insieme a lui.
Vorrei salvarlo. Vorrei poter correre a Capitol City per strappare il mio ragazzo del pane dalle grinfie del Presidente Snow.
Lui non c'entra. È me quella che vuole. Sono pronta a chiedere a Snow di prendere me al posto di Peeta. Lui non merita quello che sta passando, quella da punire sono io.
Lo salverò, lo devo salvare. Non posso più sopportare questa situazione. Devo rivederlo, ora più che mai. So che è vivo, quindi posso salvarlo.
Quando sarà di nuovo con me, poi, lo ringrazierò.
Non sono mai stata brava con le parole, ma devo trovarle e rendergli merito di tutto ciò che ha fatto.
Non solo perché vuole proteggermi, ma perché mi ha salvato la vita. E non solo la mia, ma anche quella di Prim e di mia madre.
Grazie al suo pane ho potuto dar da mangiare a Prim e così ho deciso di darmi da fare, di andare a caccia. È solo grazie a lui se sono riuscita a sfamare e prendermi cura di Prim, è stato Peeta, con il suo pane, a darmi la spinta per essere quella che sono.
Quando tornerà devo trovare le parole giuste per fargli capire quanto gli sono grata.
In passato volevo farlo, ma non ci sono mai riuscita. Ora devo parlargli, voglio parlargli, voglio che sia qui con me. Lo voglio sentire vicino.
Voglio fargli capire che il suo pane, che lui, mi ha salvato la vita.
Gale può avermi aiutato con le trappole, ma non sarei qui se non fosse stato per Peeta ed il suo pane bruciato proprio per poterlo dare a me, una ragazza del Giacimento che non valeva nulla.
Quando rivedrò Peeta come posso tirare fuori l'argomento? Dovrei forse sorridergli? Oppure potrei abbracciarlo.
So che tornerà da me perché l'ha sempre fatto. Questa volta sarò io a salvarlo, lo riporterò da me come è giusto che sia e lo ringrazierò parlandogli di quel pane annerito che mi ha salvata, del suo pane e del suo altruismo.

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Flashfic completamente introspettiva sulla nostra Katniss che, ovviamente, pensa a Peeta. Ho cercato di far trasparire il senso di gratitudine che Katniss prova per il ragazzo del pane e di come voglia fargli sapere che gli è ancora debitrice, vuole ringraziarlo per ciò che ha fatto in passato e si convince di dover trovare le parole - e lei non è brava a parlare, quello che sa parlare è Peeta - per ringraziarlo.
Ovviamente Katniss non pensa di amarlo, ma percepisce soprattutto un senso di giustizia nei suoi confronti. Lo deve salvare perché lui ha salvato lei, perché gli è debitrice, non per altro. Certo, essendo Katniss potrebbe soltanto autoconvincersi che è solo per quel motivo che vuole salvare Peeta, ma in verità lo ama, perché deve pur amarlo no?! Insomma, in questa flash lei potrebbe amarlo come no. La decisione spetta a voi!
Baci
Deb