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Autore: Tigre Rossa    11/08/2013    1 recensioni
Galbatorix non ha mai dimenticato Jarnunvösk, la sua prima dragonessa. E come potrebbe?
'Tre uova.
Tre cuccioli di drago ancora sopiti, pronti a scegliere il loro futuro cavaliere.
Uno rosso come il sangue, caldo e bollente, che scende copioso da una ferita.
Uno verde come le chiome degli alberi che si muovono con il vento, gli alberi che gli elfi tanto amano.
Uno azzurro come il cielo sconfinato e senza limiti, piů libero della stessa libertŕ.
Uno azzurro come lo era stato quello della sua dragonessa, della sua dolce Jarnunvösk . . .'
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Galbatorix
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Jarnunvösk, la sua Jarnunvösk
 

 

Galbatorix osserva soddisfatto il suo tesoro, nell’oscuritŕ della notte.

Un tesoro prezioso, probabilmente il piů prezioso dell’intera Alagaesia.

Un tesoro che riporterŕ all’antico splendore l’ordine dei cavalieri.

E questa volta, lui sarŕ a capo di quest’ordine.

E lo renderŕ migliore di quello antico.

Si, lo renderŕ migliore.

Molto migliore.

Ammira il suo tesoro.

Tre uova.

Tre cuccioli di drago ancora sopiti, pronti a scegliere il loro futuro cavaliere.

Uno rosso come il sangue, caldo e bollente, che scende copioso da una ferita.

Uno verde come le chiome degli alberi che si muovono con il vento, gli alberi che gli elfi tanto amano.

Uno azzurro come il cielo sconfinato e senza limiti, piů libero della stessa libertŕ.

Uno azzurro come lo era stato quello della sua dragonessa, della sua dolce Jarnunvösk . . .

Jarnunvösk, che si era legata a lui quando non era nessuno, tanti ma tanti anni addietro . . .

Jarnunvösk, che lo sosteneva sempre, che lo tranquillizzava quando aveva paura o che lo incoraggiava quando ne aveva bisogno . . .

Jarnunvösk, che amava tanto volare con lui in quel cielo sconfinato che tanto adorava, che amava tanto fare acrobazie complicate e tuffarsi in picchiata, regina del cielo e della terra . . .

Jarnunvösk, che era morta per difenderlo . . .

Jarnunvösk, il cui ricordo riempiva le sue ore eterne di dolore, rimpianto e rimorso . . .

Jarnunvösk, la sua prima dragonessa, colei che non avrebbe mai dimenticato . . .

Jarnunvösk, colei che, anche se aveva tentato, non era mai riuscito a sostituire . . .

Perché lei era Jarnunvösk, la sua Jarnunvösk.

E nessun drago e nessuna dragonessa valevano, valgono e varranno mai quanto la sua Jarnunvösk.

  
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