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Autore: MC_Outlaw    12/08/2013    0 recensioni
[Anime e manga vari]
[Anime e manga vari][Anime e manga vari][Anime e manga vari]I Demoni sono da sempre intorno a noi...ma come ci sono arrivati? Cosa sono? E che cosa fanno? Noi lo sappiamo e siamo qui per parlarvene
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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L'universo, secondo un criterio di fisica umana, si divide in due tipi, cioè i Sistemi aperti e i Sistemi chiusi, una divisione da quanto ho capito io che determina la differenza tra un essere vivente e un sasso

La realtà è diversa. L'universo si divide in tre gruppi

Del primo gruppo fanno parte i Terrestri, ovvero tutti gli esseri viventi e non che si trovano sul pianeta Terra. Per un motivo maledettamente tenuto nascosto a noi, gli esseri viventi sono da tenere in costante protezione

Il secondo gruppo invece è formato da ogni tipo di essere vivente o oggetto che si trovi al di fuori della Terra. Un tempo li chiamavamo Non Terrestri, ma con il passare del tempo i Terrestri hanno trovato un termine migliore che abbiamo adottato anche noi, iniziando a chiamarli Alieni. Non entro nel dettaglio perché esistono fin troppi tipi di Alieni da essere descritti

Il terzo gruppo? Di quello faccio parte io. Vi descriverò meglio cosa siamo

La nostra nascita è determinabile all'alba dei tempi, più o meno coincide con quella dell'Homo Sapiens. Pochi esseri “umani” di quei tempi, come me, entrarono in contatto con un essere che un Terrestre umano definirebbe Divino. Il suo nome...beh è semplicemente la combinazione di tutti i nomi che sono esistiti, che esistono e che esisteranno nel corso della storia. Per abbreviare, noi abbiamo chiamato quell'entità “La Grande Divinità”

Noi pochi esseri fortunati ad essere entrati in contatto con lei siamo stati graziati dall'uso della più grande tecnica mai esistita: il Demoniacs. Ricordo ancora tutta la scena

 

La mia...penso si possa definire tribù, stava cacciando un branco di Tigri dai denti a sciabola per procurarci carne e pelli. A quel tempo (e, fanculo, tutt'ora) avevo l'età di un ragazzo di diciotto anni, per quel tempo sarebbe stata già buona parte della mia vita

Mentre inseguivano le prede con chi non cacciava al seguito, un'immensa luce ci si parò davanti. Ci paralizzammo, non so gli altri ma io ero a metà tra il terrorizzato e l'affascinato. Dalla luce uscì fuori una mano gigantesca e nera, avvolta da una fascia bianca con sopra iscritti caratteri runici, e dall'interno della luce una voce dolce e malvagia come poche disse “Demoniacs”

Appena lo disse, io, assieme a tutta la mia tribù credo, iniziai a bruciare internamente. Un dolore talmente bello da farmi desiderare che non passasse mai. Mi ritrovai, mentre ancora soffrivo, in uno strano posto, attorno a me c'era il bianco più totale, persino il terreno era bianco e non si capiva dove potessi camminare. Ora sarei dovuto essere spaventato, ma quel bianco accecante non so perchè mi dava una sensazione rilassante. Neanche quella mano gigantesca, spuntata fuori dal nulla, mi faceva paura in quel momento, anzi adesso mi dava stranamente un senso di sicurezza. In un punto, che identificai come il centro di quel posto, si trovava una piccola piantina rossa, anche se che piantina era un piccolo bulbo chiuso, ma anche avendo un aspetto tanto innocuo mi dava un idea di potere. Mi avvicinai incuriosito per osservarla meglio, usando molta cautela nel farlo perchè chissà come ci ero finito li, quando una voce metallica dietro di me disse

“Bello, non trovi? Quello è il tuo Albero Demoniaco!”

Mi voltai di scatto e davanti a me si trovava una cosa a cui a quel tempo non avrei mai potuto dare un nome, ma che ancora oggi chiamo armatura. Per la precisione, due bracciali, altrettanti gambali, e un busto, tutti e cinque neri ma decorati con rilievi ritraenti varie oscillazioni di fiamma, con un elmo da cavaliere aperto all'altezza degli occhi da una spaccatura da cui fuoriuscivano due bagliori rossi. Questi sei pezzi erano tenuti assieme da un misterioso fumo nero, di cui ancora oggi mi chiedo l'origine. Mentre la osservavo, iniziò ad avvicinarsi a me producendo un rumore metallico e...

 

“Lacci di Ombra!”

“Eh?”

“Quei “cosi” che mi tengono assieme! Si chiamano Lacci di Ombra”

“Sparda, mi faresti raccontare la storia SENZA INTERROMPERE?!”

 

Beh, ormai lo sapete. L'essere che avevo davanti si chiamava Sparda (o come lo chiamo spesso io rompicoglioni). Mentre si avvicinava a me, io indietreggiai per la paura, ma lui mi rassicurò

“Tranquillo, non voglio farti del male...sarebbe anche una cazzata da parte mia cercare di ucciderti”

“Ma tu...cosa sei?”

Qui mi spaventai. Perché io, ora che ne sono consapevole, a quel tempo non avrei dovuto saper parlare, al massimo emettere grugniti, quindi ciò che mi era uscito dalla bocca mi sorprese non poco. Lui, notando la mia sorpresa, iniziò a spiegarmi

“Tranquillizzati. Il mio nome è Sparda e sono un Demone. Più precisamente un Demone Infernale. Lascia che ti esponga la situazione. Esistono sei tipi di Demoni.

I primi siamo noi, Demoni Infernali, che manipoliamo a menadito ogni tipo di forma di calore.

Poi ci sono i Demoni Glaciali che, a differenza nostra, manipolano il ghiaccio e l'acqua.

Seguono i Demoni Gemelli, solitamente sono caratterizzati dal fatto che usano più di un'arma o hanno parti del corpo con una doppia coscienza, ad esempio due corpi o più semplicemente due teste.

Arriviamo ora ai Demoni Seducenti, una categoria di demoni che è in grado di manipolare le emozioni e le ombre...oltre ad essere i più focosi, ma questa e un'altra storia.

Del quinto tipo fanno parte i Demoni Lottatori, categoria di demoni che è sempre una buona idea non affrontare troppo ravvicinati se non si è della medesima categoria.

Infine ci sono i Demoni Controllori, i più particolari dei sei. Per prima cosa, non hanno un tipo fisso, ma possono prendere il controllo di un Demone selvaggio, cioè senza Domatore, ed acquistare il loro tipo di razza.

Già che ci siamo, ti spiego cosa sei tu. Sei un Domatore di Demoni, o più semplicemente un Terrestre divenuto Demone che ha dato vita ad un secondo Demone, dal quale hai preso la razza, e io sono il Demone a cui hai dato vita, quindi sono anche il tuo compagno

Tutto chiaro?”

Ed ecco svelato il terzo gruppo, anche se probabilmente a questo punto lo avevate capito. I Demoni. Proseguiamo quindi dalla mia brillante risposta

“No”

“MAGNIFICO! Ora ti spiego cosa ci fai qui. Il tuo compito, per il prossimo anno spirituale, sarà quello di sviluppare il tuo Albero Demoniaco così da accrescere i tuoi poteri!”

“Prima avrei qualche domanda”

“Spara!”

“Intanto...come facciamo a far uscire questi suoni dalla bocca?”

“...oh, già, ti devo passare le nozioni basiche!”

Avvicinò senza preavviso la sua gelida mano alla mia testa. Questa si illuminò e iniziai come dal nulla a ricevere un sacco di informazioni su parole e uso del linguaggio. Quando staccò la mano mi disse

“Quella che ho appena usato è una magia che passa istantaneamente delle informazioni al tuo cervello. Purtroppo è possibile usarla solo per cose che riguardano i Terrestri, per cui se mi devi chiedere qualcosa sui Demoni devo risponderti io”

“Ok, allora...perchè lo devo fare?”

“Perché sei stato scelto. Vedi, è un grande privilegio poter diventare Domatore e tu...come ti chiami?”

“Nella mia tribù mi chiamano Grumps”

“...ti chiamerò Francesco! Quindi, Francy, tu dovresti essere molto onorato! Ma dopo questo anno ti sarà tutto più chiaro, per ora devi solo pensare all'Albero”

“E il resto dei miei amici?”

“Anche loro stanno sviluppando i loro Alberi. Però sappi che lo sta facendo solo chi possiede lo Spirito Demoniaco, gli altri avranno semplicemente ricevuto addosso una ventata e saranno rimasti normali”

“Va bene...ora, come si sviluppa un'albero?”

“Come “Come si sviluppa?”?”

“Beh, io credevo che gli alberi nascessero nel bosco e che crescessero da soli”

“Oh, quelli sono gli alberi selvatici. Poi ci sono gli alberi da coltivazione, che vengono piantati apposta con acqua e fertilizzanti...non è questo il caso. Per farlo crescere, ti dovrai cimentare nelle prove Infernali. Meglio le affronterai, più il tuo albero crescerà”

“Bene. Altra domanda. Mi posso tirare indietro?”

“Ma certo che NO!”

“E se non affrontassi le prove?”

“Semplicemente sarai un Demone di classe inferiore e qualunque altro Demone ti spazzerebbe via con il battito delle ciglia...o con un soffio se non hanno occhi!”

“Prima ti dovrei chiedere un'ultima cosa cosa...quanto dovrebbe durare un anno...come lo hai chiamato?”

“Un anno spirituale dici? Durerà fino a quando non avrai raggiunto almeno la Demontrasformazione, oppure non sarai mai in grado di andartene”

Sbuffai. Non potevo fare altro. Quindi gli dissi rassegnato

“E va bene, vediamo queste prove”

“Non aspettavo altro!”

 

Il posto dove mi trovavo cambiò, dal bianco accecante in cui mi ero ritrovato adesso c'era davanti a me un cratere di fango. Su di essa, collegata da una parte all'altra della voragine, una corda in fiamme. Guardai giù da li...era veramente profondo. Sentì un brusio dietro di me e da una nuvola nera comparì nuovamente Sparda

“Questa è una prova semplice, attraversa il buco camminando sopra la corda e ce l'avrai fatta”

“Ma quella cosa sta bruciando!”

“Si...e quindi?”

“Il fuoco fa male se lo si tocca, non lo sai?”

Non so se posso dire che mi fissò male, ma il bagliore nei suoi occhi si fece per un attimo meno intenso mentre mi guardava. Un istante dopo posizionò la mano destra aperta verso di me e disse “Fuochi fatui!”. Come per magia la sua mano iniziò a vomitare fiamme blu e inquietante, tutte dirette addosso a me. Non avevo idea di come alzare la guardia a quel tempo e me le beccai tutte in pieno. Per un attimo pensai di essere morto, ma appena mi ripresi dallo spavento iniziai a vedere le strane fiamme danzare intorno a me, toccandomi più volte il corpo senza però che io sentissi dolore. A quel punto l'unica cosa che potei fare era fissare sconcertato l'armatura

“Tu sei un Domatore di Demoni di un Demone Infernale...il fuoco ha un impatto minimo sul nostro corpo. Inoltre quelle della corda sono fiamme Terrestri e nulla di ciò che è terrestre può ferire Demoni e Domatori. I Fuochi Fatui sono invece si Demoniaci ma sono una tecnica difensiva, appena un nemico ti si avvicina questi gli scattano addosso per arrostirlo, a te non fanno nulla”

“Ah...Ok...quindi se cammino sopra quell'affare non mi farò male?”

“Ehm...quasi sicuramente no!”

C'era qualcosa nella risposta che mi fece venire un groppo in gola. Comunque gli avevo detto che avrei affrontato le prove e d'altra parte mi aveva anche detto che se non le avessi portate avanti mi avrebbero fatto facilmente del male. Quindi mi armai di coraggio e misi il primo piede sulla corda...come mi aveva detto, anche se in fiamme, non sentii nulla. Misi anche l'altro sopra ed iniziai ad avanzare, dimostrando un grande equilibrio che mi lasciò sorpreso. Dopo una decina di passi iniziai a sentire come se il fuoco sotto ai miei piedi iniziasse a salire, ed effettivamente era ciò che stava succedendo. Le fiamme della corda avevano avvolto completamente i miei piedi, facendomi sussultare. Sentii però la voce di Sparda

“Vai avanti, è tutto normale, una volta arrivato alla fine sarai avvolto totalmente dalle fiamme!”

Dato che già mi aveva dimostrato che il fuoco non mi faceva nulla continuai ad avanzare senza preoccuparmene. Camminai fino ad avere le fiamme all'altezza dell'ombelico, ma mi dovetti fermare, perchè da sotto di me sentii uno spaventoso ruggito. Normalmente guardare giù in questi casi non è una buona idea, ma in quel momento non ne avevo idea, quindi lo feci. Vidi che il fango si stava sollevando sempre di più, fino a quando non superò persino me andando a formare una collina di poltiglia. Vicino alla cima, si accesero due luci rosse e poco più sotto la collina si separò, andando a formare un'incavatura orizzontale. Ora quella cosa aveva un volto. Sparda gridò di nuovo

“Quello è un Blob Fangoso, un demone Lottatore! Dovrai sconfiggerlo o scappare, a te la scelta!”

Quel coso era venti volte più grosso di me, come diavolo dovevo combatterlo? Scelsi quindi la seconda opzione, la fuga. Il problema si manifestò quando iniziò a scagliarmi contro a velocità spropositata delle sfere di fango. Riuscii ad evitarne una, che andò a schiantarsi contro la parte di roccia che circondava il fango, creando un buco nel punto di impatto. Se mi avesse colpito, mi sarei fatto molto male. E purtroppo lo capii anche a mie spese. Lanciò un'altra raffica di palle di fango, e stavolta non riuscii ad evitarle tutte. Una infatti mi colpì dritto in faccia, facendomi, oltre ad un gran male, perder l'equilibrio

Mi sorprese soprattutto quanto effettivamente poco male mi fece. Dal colpo che era arrivato sulla roccia mi aspettavo di spaccarmi il cranio. Ma non era quello il momento di pensarci, visto che stavo per precipitare. Mentre ancora potevo, allungai una mano e afferrai la corda, per poi seguire una rotazione attorno ad essa, lanciarmi in aria e atterrarvi in piedi sopra. E anche per questo avrei voluto avere una spiegazione, che avrei chiesto dopo essere arrivato alla fine del percorso. Anche se prima camminavo per paura di perdere l'equilibrio, questa volta mi girai e scattai verso l'altro lato del cratere. Oggi posso dire che sembrai una figata di ninja. Il Blob fu colto di sorpresa dal mio improvviso scatto e non riuscì a raggiungermi in tempo. Le fiamme avevano finalmente raggiunto i capelli, quindi spiccai un ultimo salto e atterrai sano e salvo dall'altra parte

 

Mentre riprendevo fiato e mi riprendevo dall'infarto, il luogo dove mi trovavo cambiò di nuovo. Ero ritornato nel luogo bianco del mio arrivo e con me anche Sparda

“Beh, la fuga è un po' da codardi...ma ce l'hai fatta!”

“Cosa scusa?! Ma hai visto quell'affare? Era gigantesco! Cosa avrei dovuto fare?!”

“Combatterlo! Era un semplice Demone di grado Demoniaco!”

Lo fissai con aria confusa. Lui cercò di interpretarmi e poi si batté una mano sull'elmo

“Sono un idiota...non ti ho parlato dei gradi dei Demoni! Dunque, ogni Demone ha un suo grado di potenza che viene espresso con un nome. Ora te li dico, ma avrai modo di memorizzarli meglio più avanti, in ordine dal più debole sono Demoniaco, Uni, Angelico, UniAngelico, UniSupremo, Divino e Armageddon. Il livello si basa su un criterio semplice, le trasformazioni a cui un demone può arrivare”

“Trasformazioni?”

“Si. I Demoni possono trasformarsi. Per ora tu non sai ancora farlo, quindi te ne mostrerò una io. Userò l'unica che per ora conosco, l'Umantrasformazione, la sostituzione dei Demoni alla Demontrasformazione dei Domatori. Osserva!”

Si mise in piedi dritto e dopo un respiro disse “Umantrasformazione!”. Dopo averlo detto, il suo corpo si iniziò a contorcere fino a diventare una palla oscura. Appena la sfera fu perfetta, ricominciò a contorcersi, assumendo sempre più tratti umani. Appena i movimenti finirono, davanti a me non c'era più un armatura, ma un uomo con capelli bianchi, vestiti neri e mantello rosso. Quindi iniziò a parlarmi

“Ecco, questa è la mia Umantrasformazione. Ora mi chiamo Dante...oh, già, quando un Demone o un Domatore si trasformano, cambiano anche nome, in modo da fare distinzione tra le forme. Questa trasformazione, secondo la Grande Divinità, servirà un giorno per permettere a noi Demoni di vivere in mezzo ai Terrestri senza causare il panico!”

“La...Grande Divinità?”

“L'entità creatrice dei Demoni. La conoscerai alla fine dell'anno spirituale. Era sua la mano che hai visto prima di arrivare qui”

Forse glielo dovevo chiedere subito

“Ok...ora, mi spieghi come avrei dovuto combattere quel coso?!”

“Avevi due possibilità, la prima era usare qualche attacco per carbonizzarlo, la seconda era usare la tua arma!”

“La mia arma?”

Dante mi fissò un secondo e si diede un altra botta in faccia

“Ma dove ho la testa?! Perché non te l'ho detto? Ah, lasciamo stare...ogni Domatore possiede nella sua forma base un'arma con la quale può combattere sia utilizzandola come oggetto che come un catalizzatore per i poteri. Ti insegnerò come evocarla. Posiziona la mano destra davanti a te”

Eseguii l'ordine

“Adesso devi immaginare di avere un arma in mano, devi volere un arma in mano, devi sapere di avere un arma in mano”

Quello non era proprio insegnare, ma feci come mi aveva detto. Chiusi gli occhi e immaginai di tenere in ano qualcosa, arrivai persino a sentire di avere qualcosa in mano. Improvvisamente riaprii le palpebre e dal palmo della mia mano iniziarono a salire delle fiamme, che corsero per una linea retta. Mentre le fiamme si facevano strada in aria, da esse iniziava a materializzarsi qualcosa di metallico. Quando le fiamme si estinsero, avevo in mano una claymore fatta completamente d'acciaio, sia la lama che l'elsa, e come distinzione per le due parti si trovava intagliata nel metallo stesso una cassa toracica con un teschio. La guardia era molto larga, copriva metà del mio avambraccio

“Bene, questa quindi è la tua arma. Anche le armi dei Domatori hanno un nome, quindi...il suo qual'è?”

Anche se credevo di non saperlo risposi come se fosse una domanda fattami molte volte

“Rebellion”

“Perfetto! Impara a maneggiarla, ti tornerà utile in molte occasioni!”

“Va bene. Adesso mi sai dire come sono diventato così atletico?”

“Sensi sviluppati. Anche se non hai ancora potenziato nessun tuo potere, la tua agilità e la tua forza sono aumentate sensibilmente”

“Va bene...certe cose però me le dovresti dire subito!”

“Me ne sono solo dimenticato...può capitare! Comunque la tua prova non è ancora terminata. Avvicinati alla pianta, poi avvicina una mano e passagli le fiamme che hai accumulato”

Feci come ordinato. Mi avvicinai alla piantina con una mano. Pensavo di dovergli anche chiedere come passare le fiamme, ma non fu necessario. Fu una cosa naturale, pensai semplicemente di voler mandare le fiamme dalla mia mano alla pianta e queste lo fecero. La piantina ricevette tutto il fuoco e appena finito il passaggio si notò visibilmente che era cresciuta anche se di poco

“Più fiamme accumuli durante le prove e più la tua pianta crescerà. Semplice...per ora. Più andremo avanti e più le prove si faranno dure”

“Facciamone un altra”

“OK!”

 

Nuovamente il luogo cambiò. Ora mi trovavo in una fittissima foresta. Potevo vedere a malapena davanti a me tanto le liane e gli alberi erano fitti. Alle mie spalle si materializzò Dante

“In questa prova dovrai riuscire a contenere le fiamme”

“Contenere?”

Il tempo della domanda e mi accorsi di un forte odore di bruciato provenire dalle mie spalle. Mi voltai così da vedere che buona parte degli alberi stavano andando a fuoco

“Blocca e assorbi le fiamme prima che tutto bruci”

Annuii. Avevo capito due cose da quando ero li, la prima era che per controllare le fiamme mi bastava volerle controllare. La seconda era che più in fretta completavo le prove e più il mio albero sarebbe cresciuto. Solo non capivo perchè mi importasse tanto di svilupparlo. Forse era istinto, o forse era perchè non volevo diventare debole rispetto alle altre persone simili a me. In ogni caso non mi interessava

Non servì che Dante mi spiegasse come far sparire Rebellion, perchè mi resi conto che come era apparsa poteva andarsene, quindi desideri che sparisse e questa lo fece. Mi avvicinai alla zona in cui gli alberi bruciavano e alzai entrambe le braccia davanti a me. Come immaginavo, mi bastò volere che le fiamme venissero assorbite e i miei presunti poteri demoniaci fecero il resto, quindi in men che non si dica l'incendio era stato estinto, vittime solo quattro alberi. Tutto il mio corpo era nuovamente in fiamme, ma la cosa non mi fece paura

Il luogo attorno a noi ritornò al bianco accecante con la piantina rossa al centro. Senza fare altre domande avvicinai una mano alla pianta e le passai le fiamme accumulate. Nuovamente appena terminato questa crebbe un po'. Il bulbo iniziò ad aprirsi e da esso fuoriuscì una fogliolina circondata di fiamme

“Impari in fretta vedo. Bene, molto bene. Ora, passiamo alla prossima prova?”

 

Annuii e nuovamente il luogo cambiò. Stavolta era una piazza rotonda ricoperta di terra circondata da scalinate. Dante apparì proprio sopra una di esse

“Adesso ti farò affrontare un combattimento, sconfiggi il tuo avversario!”

Dal terreno si aprì un varco buio e tetro grosso quanto me, dal quale uscì una mano blu a chiazze nere, artigliata e quasi scheletrica, che mi fece sobbalzare di paura. Andò ad appoggiarsi al terreno per fare leva e sollevare il resto del corpo. Quando fu del tutto fuori, davanti a me si trovava un essere del colore della mano con il volto capovolto a forma di teschio. Le gambe erano come la mano e il resto del corpo, sembrava non avere carne addosso. Ed era grosso quasi il triplo di me sia in larghezza che in altezza. Lo fissai spaventato, sembrava pericoloso

“Stai tranquillo, è un Gremlin Marino ed è un Demone Glaciale di grado Demoniaco!”

“CHE?! Quest'affare è del grado più debole?” gridai a Dante voltandomi di scatto

“Non ti mando certo ad affrontare dei mostri! E non giudicare mai un Demone dall'aspetto! Più battaglie affronterai e meglio saprai identificare da solo i gradi dei Demoni! Un'ultima cosa, STA ATTENTO!”

Mi voltai in tempo per vedere la sua mano destra che stava per schiantarsi dietro di me e per schivarla con un unico salto laterale, che frenai strisciando con la mano a terra. Dovevo capire come abbatterlo, per cui analizzai la situazione e trovai in fretta una soluzione. Era estremamente lento, quindi saltai sul suo braccio ancora a terra e lo utilizzai come ponte, quindi mi misi a correre per arrivargli davanti. Mentre correvo, feci materializzare Rebellion e la impugnai tenendo come obiettivo il collo del Demone. Appena fui vicino alla spalla, misi forza in un unico salto e tenendo stretta la lama la feci scattare da sinistra a destra, scendendo giù dalla sua schiena e atterrando in piedi. Mi voltai per vedere il mio operato, la testa del mio nemico cadere proprio a fianco a me e il resto del corpo che cadeva senza vita, mentre il sangue zampillava dal suo collo. Pensai che quella scena avrebbe dovuto farmi ribrezzo, ma non sentii nulla se non soddisfazione

 

Osservai Dante guardarmi stupito prima che il luogo cambiasse nuovamente, ritornando ad essere la stanza bianca con al centro la piantina. Dante era di nuovo al mio fianco e applaudiva

“Wow! È stata la tua prima lotta ed anche se era solo un grado Demoniaco hai abbattuto il nemico con un colpo solo. Potresti diventare un maestro d'arma anziché usare i poteri!”

“Non mi hai spiegato ancora come usarli...”

“Vero, ma pensavo che ci saresti arrivato da solo. Seguono lo stesso principio del passaggio e dell'assorbimento di fiamme o della manipolazione dell'arma. Tu dai un ordine al fuoco e questo lo esegue come meglio può. Puoi anche decidere che tipo di fuoco deve essere, se semplici fiamme, fiamme spettrali, magma, eccetera, i tuoi poteri faranno il resto. Però puoi farne scaturire solo quanto le tue energie permettono e le tue energie dipenderanno da quanto si svilupperà l'Albero”

“Questo vuol dire che lo svilupperò molto”

“Questo è lo spirito. Ora tocca l'Albero con Rebellion, così assorbirà il sangue del Gremlin rimastogli sopra, gli servirà quello per crescere una volta finito l'anno spirituale. Infatti ogni Demone che ucciderai sia con la lama che con i poteri andrà a far crescere l'Albero”

“Quindi i Demoni sono tutti nemici tra di loro giusto?”

“Che?! NO! Tutti i Demoni sono alleati e amici! I Demoni e i Domatori hanno il compito di difendere la razza Terrestre, ovvero tutti gli esseri viventi che abitano il pianeta Terra, dai Non Terrestri, tutto ciò che viene da fuori questo e dagli altri Demoni e Domatori. Capita purtroppo che spesso un Demone o un Domatore coglione si senta superiore alla razza Terrestre e tenti di distruggerla...in quel caso viene dato agli altri Demoni e Domatori il compito di uccidere il traditore. Quelli che ti ho mandato, il Gremlin e il Blob, sono Demoni prova, li creo io tramite il subconscio per insegnarti a lottare”

“Ah...da quello che mi hai detto prima pensavo che i Demoni fossero abituati a lottare tra di loro!”

“Beh, lo sono in effetti. I Demoni organizzano guerre per divertimento!”

“COSA?!”

“Tranquillo, sono guerre speciali chiamate Guerre Controllate, chi muore li verrà resuscitato alla vittoria di una delle fazioni!”

“...Ok, questo è figo! Però ora basta parlare, andiamo avanti con le prove!”

“Certo!”

 

Così facemmo. Le prove che mi propose erano pressoché identiche: agilità, salvataggio e lotta. La cosa più andava avanti più mi eccitava. Le prove erano sempre più complicate e rischiose, ma restavano stranamente divertenti. I Demoni che mi mandava addosso invece erano tutti inutili Demoni prova, solo per esercitarmi con l'uso di poteri e spada. Manichini da allenamento in grado di muoversi. Una trentina di prove dopo, non contate, avevo ormai capito bene come utilizzare le fiamme e come usare Rebellion anche con una mano sola pur trattandosi di un arma a due mani. Tanto meglio, la mano sinistra era almeno libera di lanciare fiammate se serviva. Ora la pianta che avevo davanti era un vero e proprio albero. La corteccia era fatta di magma incandescente mentre le foglie erano piccole fiammelle azzurre. C'era anche qualche fiore rosso che odorava di zolfo, un profumo che imparai in fretta ad apprezzare grazie anche ai corpi carbonizzati dei Demoni che affrontavo. Ed era ora il momento di un Demone che non avevo ancora affrontato, un Demone Infernale, nella solita arena che avevo visto per ogni combattimento

“Questo lo dovrai affrontare solo usando la tua forza e Rebellion” mi disse Sparda, ritornato in quella forma perchè mi aveva detto rimasto con poche energie per mantenere la trasformazione in Dante attiva. Grazie a quella frase capii che anche le trasformazioni erano un potere e non una sorta di adattamento o cambiamento. Un'altra cosa che mi avrebbe dovuto dire ma che si è dimenticato immagino

Non ero preoccupato. Estraggo Rebellion e mi metto in posizione di combattimento. Il Demone che avevo davanti era un Blob Vulcanico, una massa di lava con due occhi azzurri e un incavatura a forma di bocca esattamente come il Blob Fangoso. Anche questo ovviamente parecchio più grosso di me

Appena mi lanciò addosso una sfera di lava, la evitai a destra e spiccai un balzo per raggiungere gli occhi e falciarli con vari fendenti aerei. Purtroppo la cosa servì solo a riempire Rebellion di lava. Mentre atterravo il Blob creò un braccio utilizzando la propria lava e fece in modo di farmelo precipitare addosso. Me ne accorsi, ma stavolta l'attacco era un colpo di peso e non ebbi abbastanza velocità per evitare che mi schiacciasse a terra. Appena lo levò mi rialzai dalla voragine creata dalla caduta e mi allontanai un po'. Se volevo sconfiggere questo affare dovevo utilizzare dei poteri, ma era un Demone Infernale come me, quindi anche attacchi Infernali non gli avrebbero fatto troppo male. La seconda soluzione era un attacco potente, ma non avevo abbastanza forza, i miei attacchi erano infatti basati sulla velocità

Dovevo risolvere la cosa, ma non avevo idea del come, fino a quando non sentii una sensazione bruciarmi all'interno. Come se da un momento all'altro la mia forza fosse aumentata. Ed ero io stesso che la aumentavo secondo i miei ordini. La aumentai ancora fino a quando non iniziai a sentire come se avessi raggiunto un limite. Ed accadde

 

“Demontrasformazione!”

La mia bocca lo gridò da sola. Mi ritrovai a sentirmi contorcere in ogni parte del corpo, fino a quando tutto si isolò e io non sentii più nulla. Poi nuovamente tutto il mio corpo iniziò a muoversi in modo confuso fino a raggiungere una stabilità. La mia trasformazione era compiuta, ora avevo un nuovo nome in testa. Archfiend

Il Blob era ancora più grosso di me, ma se prima era una ventina di taglie più grande ora lo era solo di cinque o sei volte. Non mi potevo vedere ma sapevo bene come il mio corpo fosse fatto. Le gambe erano scoperte, verdi e squamose, con cinque lunghi artigli affilati per piede. Portavo un armatura rossa con rifiniture nere affilate, che mi copriva completamente il busto e la vita. Le braccia e le mani erano uguali alle gambe e ai piedi, tranne che nella mano destra impugnavo una scimitarra nera sia di impugnatura che di lama, sicuramente più grande di Rebellion. Il mio volto era anche quest'ultimo verde e squamoso, con una bocca parecchio larga dalla quale sentivo fuoriuscire due zanne laterali e aguzze rivolte verso l'alto. I miei occhi erano privi di iride e pupilla, solo due bulbi oculari rossi come il sangue. Le orecchie erano allungate all'indietro e sulla testa avevo due paia di corna, un paio scendeva e mi arrivava vicino alle zanne mentre l'altro si incurvava ed alzava

Osservai il Blob e senza pensarci lo caricai con tutta la mia forza colpendolo con una spallata in cui misi un po' di energia demoniaca. Tanto bastò per spingere all'indietro tutto l'ammasso di lava. Quindi spiccai un balzo e impugnando con forza la spada mollai un fendente discendente addosso al Demone, lacerandolo in due parti che si accasciarono a terra, prive di vita. Dietro sentii un applauso di Sparda

“Bravo! Bravo! Ce L'hai fatta!”

“Questa è la mia Demontrasformazione?” gli risposi, con una voce cavernosa

“SI! Quindi il tuo anno spirituale è finito!”

“Uhm...di già? Non è neanche un giorno che siamo qui”

“Non devi paragonare un anno spirituale ad un anno normale. Un anno spirituale è il tempo in cui impari a passare da una forma all'altra. Ora torniamo indietro. La Grande Divinità vorrà vederti!”

 

Il luogo cambiò di nuovo. Era di nuovo bianco e accecante, ma stavolta non c'era l'Albero Infernale, ma una cosa ben più grande e potente. La Grande Divinità. Non la riuscivo a vedere in faccia, come se il suo volto fosse proprio quell'alone di luce che la coprisse. Dietro di lei, migliaia di enormi braccia nere con attorno avvolte fasce con caratteri runici. Il corpo era invece un enorme telo bianco, che le risaltava i fianchi e i seni e le copriva del tutto le gambe. Quando mi parlò riconobbi subito la meravigliosa voce del Demoniacs

“È un piacere vederti qui, giovane Domatore. Il fatto che tu abbia raggiunto il traguardo della Demontrasformazione è una grande cosa. Probabilmente ci rivedremo altre volte, compaio spesso nelle menti dei Demoni per dare consigli o dire cose che non possono sapere, non potendo io intervenire direttamente nelle faccende del Cosmo. C'è solo una cosa che ti devo dire per ultima, ovvero i due Princìpi Demoniaci, che se violati ti faranno diventare un bersaglio. Il primo è che non puoi attaccare volontariamente i Terrestri. Se mai un tuo attacco o un tuo potere fosse rivolto a loro, verresti marciato come un traditore. Questo se quell'attacco non fosse mirato a lui per difenderlo. Il secondo è che prima di attaccare un Non Terrestre dovrete prima aver provato a comunicare con lui, in quanto potrebbero essere pacifici. Nel caso si rivelassero ostili non solo dalle parole ma anche dai modi o dalle sensazioni, avrete libero accesso alla loro distruzione

Tu che sei un Domatore potrai girare liberamente nel mondo Terrestre, a patto di non trasformarti se non in occasione di attacco da parte di altri Demoni o di Non Terrestri. Se lo farai, dovrai poi cancellargli la memoria. Nei tuoi poteri è compreso anche quel potere. In più sarai anche tu in grado di eseguire il Demoniacs, nel caso incontrassi una persona che ti trasmette la sensazione di essere un possibile Domatore. Se poi non lo sarà, non dovrà conoscere il Demoniacs e dovrai annullargli la memoria su quel momento. I Terrestri non devono venire a conoscenza dei Demoni. Non ancora per lo meno. Ci sono delle caratteristiche che i Terrestri devono raggiungere prima che i Demoni possano rivelarsi, appena le avranno vi darò maggiori dettagli, ma ci vorrà sicuramente molto tempo

Il tuo compito in definita è quello di difendere i Terrestri dai Non Terrestri e dai Demoni traditori, ma so che Sparda te l'ha già detto. L'unico nemico di cui non ti ha parlato sono gli Angeli. Esseri che cercheranno di trarre in inganno l'umanità, spingendoli a guerre per il loro volere. Però non potrete mai attaccarli direttamente, lo potrete fare solo nel caso discendano, in quel caso vi darò precise indicazioni su cosa fare. Un'altra cosa che non ti ha detto è che i Demoni e i loro Domatori sono immuni allo scorrere del tempo. Sono immortali, in sensi di età e non cambieranno mai aspetto in nessun caso. Ora, se ci sono delle domande che vuoi farmi, chiedi”

“Ne ho una in effetti...non l'ho fatta a Sparda perchè pensavo non potesse saperla...da dove sono nati Demoni? Erano da sempre sulla Terra? O forse li ha creati tu, essendo una Divinità?”

“Mi hai fatto una delle due domande a cui non posso rispondere. Questa perchè non ne ho idea, persino io non so da dove sia nata, qualcuno mi ha proclamato capo di Demoni e Domatori, ma resta anche per me un mistero. Il fatto che mi chiamino Grande Divinità è dovuto al fatto che sono in grado di vedere ogni singolo Demone e Domatore in ogni momento. L'altra domanda prima che tu me la faccia è “Perché dobbiamo difendere i Terrestri?”, a questa non posso rispondere perchè mi è sotto ordinato di non farlo. Sappi solo che c'è un motivo, stai pure tranquillo”

“Ok...allora non ho altro da chiedere”

“Ci rivedremo. Ora ti mando indietro. Per adesso la prima cosa che dovete fare è cancellare la memoria a chi dei tuoi compagni di Tribù non è diventato Demone. Li riconoscerai, sono rimasti indietro con l'evoluzione rispetto a voi Domatori...sai che ti dico? Non mi hanno dato indicazioni riguardo a questo, ma penso che possa essere una buona idea non fare serie distinzioni tra Demoni e Domatori...si fa prima a chiamarvi tutti Demoni no?”

“Sicuramente...è una rottura usare un doppio termine”

“Infatti. Passerò l'informazione a tutti gli altri Demoni. Allora...arrivederci”

 

Mi risvegliai. Davanti a me un bianco accecante...no, non la stanza dell'Albero e nemmeno quella della grande divinità. Neve. Tanta neve. Beh, era inverno. Mi guardai intorno e vidi un'altra decina di persone guardarsi attorno, mentre una trentina ci fissava incuriositi. Capendo che erano Terrestri, misi un braccio in avanti ed esclamai “Annulla Memoria!”. Un fascio viola uscì dalle mie braccia, andando a toccare un gruppetto di quelle persone. I loro occhi si illuminarono i bianco e svennero. Anche gli altri Demoni lo stavano facendo, quindi finimmo in una manciata di secondi. Circondandoli non erano nemmeno riusciti a scappare, meglio così. Appena tutti caddero a terra svenuti, apparirono dei Demoni, tra cui riconobbi Sparda, che si guardavano attorno alla mia ricerca. Mi vide in fretta

“Oh, eccoti. Pronto ad andare nel regno dei Demoni?”

“Aspetta...ma questo non era il punto in cui è apparsa la mano della Grande Divinità per lanciare il Demoniacs? Quanto tempo è passato qua fuori?”

“Neanche un secondo. L'anno spirituale è una sfida mentale che fisicamente non si sente, quindi è come se il tempo si bloccasse per chi la affronta. Ora andiamo?”

“Sicuro!”

“Bene! Salta dentro!”

Puntò il braccio a terra e in quella posizione si materializzò un varco nero simile a quelli dal quale comparivano i Demoni prova. Ormai mi fidavo di Sparda, quindi mi gettai dentro al varco

Non feci caso al varco, completamente nero e il cui passaggio durò qualche secondo. Feci molto più caso al luogo in cui ci trovammo in seguito. Un immensità di capanne posizionate tipo tendopoli, anche se come capanne erano gigantesche, probabilmente per mantenere i Demoni più grandi al loro interno. Al centro si trovava un gigantesco palazzo nero, un palazzo. Tutto il posto non aveva cielo in quanto sembrava più una caverna colossale. Il soffitto infatti era una roccia liscia che con un balzo parecchio potente da Archfiend avrei potuto raggiungere e sfiorare. Sparda mi mise una mano sulla spalla

“Benvenuto alla Cittadella Infernale amico!”

 

“Così accadde. Per tanto tempo, parecchie decine di anni, rimasi in quel luogo, per esplorarlo in tutti gli angoli. Infatti non si fermava solo alla cittadella, ma il luogo continuava attraverso mari, foreste e caverne ed era tutto da esplorare Oltretutto Sparda mi aveva detto che il mondo Terrestre era noioso, ed effettivamente era così. Per lungo tempo ci fu solo l'evoluzione dell'uomo, che appena divenne Homo Sapiens Sapiens offrì diversi momenti per uscire e conversare con qualcuno, ora che avevo capito come fare. Una cosa che nessuno sapeva era la capacità di tradurre il linguaggio qualunque lingua parlasse chi avevamo di fronte. Tanto meglio, niente studio di lingue straniere

Affrontai diverse missioni di sterminio di Demoni traditori o di cancellazioni di Angeli, anche se alcuni di essi sono presenti ancora oggi. Mi divertii molto durante le Guerre Controllate, alcune volte morii, alcune vinsi, altre persi. In più vidi i Terrestri, più precisamente l'umanità, attraversare parecchie ere, tra molti disastri e molte gioie. Grandi popoli conquistarono e furono conquistati, trattative di pace furono stipulate e violate. Noi demoni non potevamo intervenire, solo osservare. E finalmente siamo giunti ai giorni nostri. Questo è il 2013, e io sono Francy, uno tra i più antichi Demoni, qui per difendere l'umanità”

“Bel discorso finale!”

“Grazie Sparda. Comunque ho finito, ho ricordato il passato, contento?!”

Mi aveva sfidato a raccontargli come ho vissuto l'inizio della mia avventura da Domatore fino ad oggi. Non era una sfida, era una rottura, alla fine ho accorciato perchè non ne potevo più

“Si. E adesso, sbrighiamoci, il bersaglio è arrivato"

“Bene. Cos'è?”

“Un Pacifista, quelli che gli umani hanno usato in One Piece. Grado Uni. Niente di che”

“Allora lo elimineremo in fretta, andiamo, che tra un po' inizia Il signore degli insetti su DMAX”

Io e Sparda scendiamo dal tetto, pronti a dar battaglia ad un altro traditore

 

 

 

 

 

Salve, qui Sparda. Spero che la narrazione vi sia piaciuta. Vi spiego meglio che è successo: ogni tanto io e Francy ci lanciamo delle sfide a vicenda e dato che avevo voglia di divertirmi l'ho sfidato a raccontare la sua vita all'inizio della "carriera" di Domatore. Il fesso non sa che pubblicherò questa roba...ci sarà da divertirsi quando lo scoprirà. Probabilmente mi vorrà uccidere, ma chissene frega. Se però non lo scopre scriverò altre narrazioni delle missioni, tanto voi credete che questa sia un FanFic, quindi non c'è problema se vi parlo dei Demoni e di tutto il resto. Alla prossima...se sono ancora vivo! ***Un grazie a BroNeko (ChibiNekoChan qui su EFP) per i consigli su come metterla a posto***

   
 
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