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Autore: Tigre Rossa    12/08/2013    2 recensioni
'Io alzò gli occhi, apro le mani e vedo il ritaglio di stoffa che mi ha regalato Eugene. Lo spalanco. È tutto ciò che mi rimane di Eugene.
Pascal si avvicina e cerca di consolarmi, ma niente può consolarmi.
Mi faccio cadere sul letto e sospiro.
Mi manca. Lo vorrei qui, vicino a me, come su quella barca, con il suo sguardo incollato al mio, le sue mani nelle mie, il suo viso che si avvicina piano al mio . . .
Io l’ho amato, lo amo e lo amerò sempre, anche se mi ha abbandonato. E continuerò sempre a desiderare il suo ritorno.
Ma lo so, lui non tornerà . . .'
I pensieri di Rapunzel sulle note della canzone 'Lui non tornerà' di Forge.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Fratelli Stabbington, Madre Gothel, Pascal, Rapunzel
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Lui non tornerà
 

 

Non riusciranno a capire che.. per sempre l'amerai...

 

 
Aspetto il ritorno di Eugene con un po’ di ansia e preoccupazione.
Si, io mi fido di lui, so che non potrebbe mai lasciarmi, ma la paura che le parole pronunciate da mia madre si trasformino in realtà e il modo in cui lui si è allontanato da me quando stavamo quasi . . . stavamo quasi . . . oh, ancora non riesco a credere a quello che è appena successo sulla barca! Mi è sembrato di vivere un sogno, un sogno mai sognato mai sempre desiderato . . .
 
Un’ombra si avvicina alla barca e a me. Eccolo, finalmente! Che sciocca che sono stata a dubitare di lui!
“Ahh, cominciavo a credere che fossi scappato con la corona abbandonando me!” dico sollevata e rivelandogli la mia paura, sapendo che mi sorriderà e mi prenderà in giro per i mie pensieri scocchi ed infantili.
Ma l’ombra non risponde e, all’improvviso, si sdoppia. Sento che il mio cuore ha un tremito e trattengo il fiato spaventata. Non è Eugene ad essere tornato da me, ma due uomini, i due ladri che ci stavano cercando.
Cosa ci fanno loro qui? Dov’è Eugene?
“Lo ha fatto.” mi dice con voce crudele il primo bandito, con un certo divertimento nella voce.
“Cosa? No, è impossibile!” esclamo io. Non ci credo, non voglio crederci! Eugene non mi avrebbe mai abbandonato così! Non l’avrebbe mai fatto!
“Guarda tu stessa.” Continua sicuro di sé il bandito, indicandomi con una mano una barca che si allontana verso la città.
Sento i miei piedi muoversi da soli verso la direzione indicata dall’uomo e dalle mie labbra sfugge una parola “Eugene . . .” questa parola è più di un nome in questo momento. È una domanda, una supplica, un timore, una paura, una delusione.
Lì, sulla barca, c’è veramente Eugene, indifferente. Lo chiamo, disperata, ma lui non si accorge di niente. È come se mi avesse cancellato dai miei pensieri.
Io . . . io . . . mi sento morire. Mi ha ingannato, tradito, abbandonato. Mi ha solo sfruttato e adesso che non gli servo più mi ha lasciata, come se fossi un giocattolo rotto e consumato.
Non riesco a credere a ciò che sto vedendo. Scuoto lievemente la testa, come a ribellarmi a quella verità. Mi ha abbandonata. Lui non tornerà più da me. Mai più.
 

Piangi isterica abbracciata a tua madre
Con l'orgoglio senza ammettere che stavi troppo male..ora..

 

Una grande mano mi sfiora i capelli e sento lo stesso ladro mormorare “Un buon affare: una corona per la ragazza dai capelli magici.”.
Io sobbalzo e mi volto, spaventata ed incredula. Non ci credo, non posso crederci, non voglio crederci. Eugene mi ha venduta!
“Quanto si può essere disposti a pagare per restare giovani per sempre?” domanda al suo compagno.
“No! Vi prego, no!” supplico io mentre questi prende un sacco e si avvicina a me.
Mi metto a correre, terrorizzata. No, loro non mi avranno, non avranno il potere dei miei capelli, non mi priveranno della mia libertà!
Corro e corro, ma i miei capelli si impigliano in un tronco. Cerco di liberarmi, ma ad un certo punto sento dei strani rumori.
Rumori di lotta.
Una voce mi chiama. Una voce che conosco fin troppo bene.
“Rapunzel!”
“Madre?”
Torno indietro e vedo i due malfattori stesi per terra, svenuti. Tra di loro, in piedi e con un bastone in mano, c’è mia madre.
Lei mi vede e dalla felicità lascia andare l’arma.
“Oh, la mia bimba adorata!” esclama felice.
“Oh madre!” dico io correndole in contro e rifugiandomi tra le sue braccia. Lei mi vuole veramente bene, me ne ha sempre voluto. Non mi ha mai abbandonato, neanche adesso. Lei non è come Eugene. No. Lei è migliore. Lei è vera.
“Stai bene? Sei ferita?” mi chiede premurosa.
No madre, non sto bene. Ho il cuore ridotto a pezzi. E si, sono ferita. La mia anima è ferita a morte.
“Madre, come . . .”
“Ero così preoccupata per te cara e allora ti ho seguita e ho visto che ti aggredivano!” con questa spiegazione mi abbraccia e mi stringe a sé forte forte, come se non volesse più perdermi.
“Oh presto, andiamo, andiamo prima che si riprendino!” dice lei tirandomi da una mano.
Ma io mi fermo e il mio sguardo si posa nuovamente sulla barca che si sta allontanando. Su Eugene che si sta allontanando.
Non riesco a crederci, non voglio crederci. Lui . . . lui mi ha abbandonata.
Mi volto verso mia madre che mette giù la lanterna e apre le braccia.
Lei aveva ragione. Lei ha sempre avuto ragione.
Scoppio in lacrime e corro verso di lei, cercando nel suo abbraccio un appiglio, un posto sicuro dove urlare tutto il mio dolore.
“Avevi ragione, madre. Avevi ragione su tutto.” Singhiozzo tra le sue braccia, distrutta.
“Lo so, tesoro. Lo so.” E così dicendo prende la lanterna e mi spinge dolcemente, sostenendomi verso il mio ritorno a casa.
Ma il mio cuore, ferito e distrutto, non può tornare a casa. Il mio cuore se lo è preso lui. L’ha rubato e non tornerà più indietro. Mai più.
 

 
Da quando ti ha lasciata sfogli quelle pagine
Con gli occhi gonfi mentre fissi ancora la sua immagine eh
Non ammetti che l'hai amato più di ogni altro
La verità la tieni dentro e poi scoppi un pianto ma..


Al mattino quando sei per quella strada
Vedi un mondo e speri che lui scenda da quella fermata
E corra.. verso di te per abbracciarti..
Per sussurrarti all'orecchio amore mio non voglio più lasciarti mai..

 

Camminiamo a lungo senza mai fermarci. Mia madre vuole tornare alla Torre il più presto possibile. Non vuole che questo mondo mi faccia ancora del male.
Ma tutto il male che poteva farmi ormai me lo ha fatto. Cosa potrebbe esserci di più doloroso?
Mentre i mie piedi camminano da soli, portando il mio corpo a casa, la mia anima rimane sempre più indietro, incatenata a momenti, attimi o oggetti di questa avventura. Di questa terribile avventura fatta di lui.
Questo sarebbe dovuto essere il mio giorno più bello, ed invece . . .
Ogni tanto torno a singhiozzare, mentre i ricordi salgono a galla e continuano a straziarmi l’anima. Rivedo lui che ceca di consolarmi, lo rivedo sorridere, lo rivedo vicino al fuoco con la sua mano avvolta nei miei capelli, lo rivedo in quella grotta piena d’acqua mentre mi racconta il suo segreto, lo rivedo mentre mi regala quel ritaglio di stoffa con sopra il simbolo del reame, lo rivedo mentre mi porta per la città, lo rivedo sulla barca, con le miei mani nelle sue, con il suo volto così vicino al mio . . .
Vorrei rivederlo dal vivo, si, vorrei che tornasse indietro, mi seguisse e che mi spiegasse cosa è successo. Vorrei che tutto tornasse come prima, vorrei che lui tornasse ad essere quello che per me era e sarà sempre, anche se lui non vuole . . .


Ma dimmi come fai ora senza lui
Ti senti sola e presa alle strette in spazi stretti e bui, poi
La realtà é che sei stanca
Di chi ti prende e ti usa poi senza guardarti in faccia
Ora basta.. lo dici sempre a te stessa
Sognando il meglio per te, magari una vita.. diversa


Gli occhi tuoi lo sanno lui non tornerà
Ma senti questo brivido che ogni volta é al limite
Non potrai fermarlo, non puoi fermarlo
Se senti questa forza che sale
Se pensi, a te insieme a lui..
Sai che rivivrai..
Non riusciranno a capire che.. per sempre l'amerai.

 
Ma perché mai dovrebbe tornare? Lui mi ha solo usata, ingannata e buttata via come uno straccio.
Mi ha abbandonata, anche se sapeva che io senza di lui sarei stata persa. Mi ha abbandonata dopo il nostro momento sulla barca, quel momento in cui pensavo di essere entrata in una fiaba, in un romanzo. Mi ha abbandonata e lasciata da sola, e io non dovrei rimpiangerlo. Tanto non sarei mai potuta rimanere con lui, lo so bene . . . lui è così diverso da me e io ho il mio potere da proteggere . . . non avrei mai potuto dividere la mia vita con lui. In fondo è meglio che sia finita così, è meglio . . .
 
Non è meglio per niente, invece! Senza lui io non posso più vivere, senza lui io muoio, senza lui . . .


Hai vari modi per mascherare
Ma poi ti vibra il cuore appena vibra il tuo cellulare
In giro con le amiche l'ora segna nove e un quarto
E ricordi lui a quell'ora chiamava per dirti t'amo
Dietro a quel trucco ti nascondi
Con falsi sorrisi ti confondi
In mezzo ad altri volti poi, alla domanda non rispondi


Dici che non te ne frega ma lo cerchi dentro ai sogni, come?
Tu sempre te lo chiedi, ma te lo dico baby
Riviviamo ciò che é passato, viviamo ieri
E tu ci speri..
Di riuscire a dimenticarlo
Ma alla sera prima di dormire ogni volta provi a chiamarlo
Meno te lo aspetti, lo incontri
Non lo ammetti ma lo pensi tutti i giorni
E poi sopporti la mancanza

Ripeti a te stessa che una foto non ti basta
Vorresti prender la sua faccia
Vederlo li che ti sorride e poi ti bacia ah

 
Siamo arrivate alla Torre. Il sole sta sorgendo.
“Guarda il sole, quanto è bello. Non è bellissimo, amore mio?” mia madre cerca di distrarmi, di tirarmi su. Come posso essere felice se lui non è più qui con me? Come, madre?
Non alzo neanche lo sguardo. Dico solo “Si, è bellissimo . . .” con voce spenta. Vorrei dimenticarlo subito, vorrei che la mia memoria lo cancellasse e lui non esistesse più per me, ma non ci riesco. È come dire ad un uccello di smettere di volare o alle stelle di smettere di brillare.
Lui è stato, per quel breve momento in cui mi ha illusa, la parte più bella della mia vita. Ma adesso se n’è andato e nel mio cuore e nella mia anima c’è solo oscurità e vuoto.
Vorrei almeno fingere che non mi importi nulla di lui, ma non è così. Il mio cuore grida il suo nome, la mia anima richiede la sua essenza e il mio corpo esige la sua presenza.
 
Entriamo nella Torre, non so neanche io da dove. Forse da una porta nascosta. Ma non mi importa più. Non mi importa più niente.
Senza lui niente ha più importanza.

Gli occhi tuoi lo sanno.. lui non tornerà..
Ma senti questo brivido che.. ogni volta é al limite
Non potrai fermarlo, no non puoi fermarlo
Se senti questa forza che sale
Se pensi.. A te insieme a lui..
Sai che rivivrai..
Non riusciranno a capire che per sempre l'amerai.

 
Mia madre mi scioglie i capelli e toglie uno per uno tutti i fiori che quelle dolci bambine hanno usato per decorare la pettinatura. Ditemi madre, siete capace di togliermi anche i miei ricordi? Perché se loro continueranno a torturarmi penso che non riuscirò neanche più a vivere.
“Ecco qua, non è mai accaduto.” dice mia madre. Come non è mai accaduto? Se non è mai accaduto, allora perché ho il cuore a pezzi?
“Adesso a lavarsi le mani. Sto preparando la zuppa alle nocciole.” Si comporta come se non fosse successo niente, ma non è vero. È successo tutto. E questo tutto non si potrà mai cancellare. Mai.
La sento sospirare.
“Ci ho provato in tutti i modi, Rapunzel. Ti ho avvertita su cosa avresti trovato là fuori. Il mondo è oscuro, il mondo è egoista e crudele. Se arrivi anche a scoprire il più sottile raggio di sole il modno lo distrugge.”
Chiude le tende e se ne va. Io alzò gli occhi, apro le mani e vedo il ritaglio di stoffa che mi ha regalato Eugene. Lo spalanco. È tutto ciò che mi rimane di Eugene.
Pascal si avvicina e cerca di consolarmi, ma niente può consolarmi.
Mi faccio cadere sul letto e sospiro.
Mi manca. Lo vorrei qui, vicino a me, come su quella barca, con il suo sguardo incollato al mio, le sue mani nelle mie, il suo viso che si avvicina piano al mio . . .
Io l’ho amato, lo amo e lo amerò sempre, anche se mi ha abbandonato. E continuerò sempre a desiderare il suo ritorno.
Ma lo so, lui non tornerà . . .



La tana dell'autrice

Ehilà! Eccomi qui con la mia prima storia su Rapunzel.
Questa principessa mi ha subito colpita, è un grn bel pesonaggio e la sua storia è affascinante . . . mi piace tantissimo anche se ormai non sono più un bambina!
Questa è la mia sogn-fic, quindi siate clementi . . . pensavo che le parole di questa canzone si adattassero bene, almeno nel ritornello.
Spero che vi piaccia e aspetto le vostre opinioni

T.r.
  
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