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Autore: Tigre Rossa    17/08/2013    2 recensioni
Può la vita essere paragonata ad un fiocco di neve?
'Con le mani provò a prendere un fiocco di neve e alla fine ci riuscì. Avvicinò le proprie mani al viso e osservo il fiocco di neve sciogliersi sul suo guanto. Allora ne prese un altro, un altro e un altro ancora, ma tutti si scioglievano, lasciandole solo il ricordo della loro bellezza, del loro volo leggero e aggraziato e una piccola pozza d’acqua sul guanto.'
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fiocchi di neve

 

Una ragazza uscì di corsa da casa sua, seguita a ruota da un bambino più piccolo. Entrambi avevano addosso strati di vestiti, una calda giacca invernale, guanti, sciarpa e berretto coordinati. Sembravano panini imbottiti che fuggivano da una bocca affamata, ma non lo erano. Erano bambini che non vedevano l’ora di approfittare dei doni del freddo.

Nevicava copiosamente e i fiocchi di neve erano molto grandi, anche se non grandissimi come lo erano stati nelle ore passate. Era il momento perfetto per giocare con la neve, per fare un bel pupazzo o per rincorrere i fiocchi portati dal vento.

Il bambino rise e saltò felice, aprendo la bocca per assaggiare il sapore della neve. Un fiocco lo accontentò e lui rabbrividì, facendo ridere la ragazza, che era sua sorella.

Lei allargò le braccia e si mise a correre nella neve, incurante della sua età. Corse e corse, fino a quando non si lasciò cadere all’indietro, sprofondando nel bianco manto della terra.

Ridendo e muovendo braccia e gambe creò l’impronta di un angelo, come amava fare fin da quando era bambina, poi si sollevò e rimase seduta per terra, ad osservare la neve che cadeva e ricopriva ogni cosa, compresa lei.

Con le mani provò a prendere un fiocco di neve e alla fine ci riuscì. Avvicinò le proprie mani al viso e osservo il fiocco di neve sciogliersi sul suo guanto. Allora ne prese un altro, un altro e un altro ancora, ma tutti si scioglievano, lasciandole solo il ricordo della loro bellezza, del loro volo leggero e aggraziato e una piccola pozza d’acqua sul guanto.

E ciò le fece venire uno strano pensiero: ‘Le nostre vite sono come fiocchi di neve. Sono belle e leggere, portate dal vento in folli e brevi voli, ma quando giunge la nostra ora di esse non rimane che un debole traccia che va via con il sole e il ricordo pronto a svanire dall’oggi al domani.’

Poi la ragazza allontanò quel malinconico pensieri con un movimento della testa e riprese a giocare, incurante di quanto quel piccolo pensiero si fosse avvicinato alla verità.

  
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