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Autore: claraluca    18/08/2013    3 recensioni
Questa è la mia prima Fan Fiction spero vi piaccia. Parla di una ragazza orfana, Jenny, che si è trasferita in una nuova città, qui incontrerà Jutin Bieber e Jeremy Sumpter. Loro sono speciali poichè non crescono mai e lei se ne accogerà e vivrà con loro un'avventura magica, indimenticabile e unica!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Pan, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 17
 
Arrivati scuola parcheggiammo e mentre ci incamminavamo verso l’ingresso tutti mi fissavano come se avessi fatto qualcosa di male. Bo!

All’entrata salutai Peter/Jeremy e Justin e andai da Hope. La trovai in corridoio intenta a parlare con Chaz. Appena mi avvicinai a loro Chaz si allontanò subito mentre Hope mi accolse con un caloroso abbraccio.
“Allora ho scoperto qual è la tua nuova e permanente famiglia. Sono felicissima per te. Ma ti rendi conto vivrai con Jeremy e Justin. Me li devi far assolutamente conoscere. Non sto più nella pelle, sono troppo contenta!”
Le sorrisi “Buongiorno anche a te! Mi fa piacere che tu sia così felice”
“Scusami! Buongiorno. Ma lo sai che quando ci sono di mezzo loro divento….”
“Si si lo so. Ma sai per caso dirmi che cosa ha Chaz. Appena mi ha vista se ne è andato.”
“Credo sia per via di Justin e Jeremy e del fatto che hai lasciato la sua famiglia per loro. Non li ha mai sopportati”
“Ah, ma deve capire che non l’ho scelto io”
Nel frattempo chiunque passava continuava a fissarmi.
“Ma che hanno oggi tutti che continuano a fissarmi?”
“Sei arrivata con Justin e Jeremy, sai la reputazione che hanno!”

Non mi piaceva stare al cento dell’attenzione, mi davano fastidio tutti quegli sguardi.
Fortunatamente suonò la campanella e tutti ci dirigemmo nelle proprie aule. Le ore di scuola sembravano infinite ma dopo una lunga attesa anche l’ultima ora era finita. Non ne potevo più.

Salutai Hope e mi incamminai verso le moto dove c’erano Justin e Jeremy ad aspettarmi.
Tornati a casa preparammo qualcosa da mangiare e ci sedemmo a tavola.
“Oggi a scuola tutti mi fissavano, è stato snervante!”esclamai.
“E’ il prezzo da pagare per stare con noi”rispose Peter sempre con quel fare arrogante che aveva da questa mattina. Sulla terra sembrava un’altra persona, mentre sull’Isola che non c’è era stato tanto dolce con me.
“Non ti preoccupare tra un po’ nessuno ci farà più caso”Mi rassicurò invece Justin.

Finito di sparecchiare Justin timidamente e a disagio si avvicinò a me.
“Questo pomeriggio ti andrebbe di uscire con me?”Mi chiese.
Mi stava invitando ad uscire!! Stavo scoppiando dalla felicità!
“Certo mi farebbe molto piacere!”

POMERIGGIO USCITA DI JENNY E JUSTIN

Eravamo appena usciti di casa, stavamo camminando uno vicino all’altra verso una meta a me sconosciuta. Justin mi prese la mano e mille farfalle invasero il mio povero stomaco.
“Allora dove andiamo?”gli chiesi per interrompere il silenzio imbarazzante che si era creato tra di noi.
“Avevo pensato di prendere un gelato e poi di andare al parco. Va bene per te?”
“Perfetto! Adoro sia il parco che il gelato, vivrei di gelato!”
“Anche io, quali sono i tuoi gusti preferiti? I miei cioccolato e stracciatella”
“Io adoro la nutella, la fragola e il biscotto, un gusto simile alla nutella ma con pezzi di biscotto ricoperti al cioccolato, è veramente buono!”

“Siamo arrivati!”

Preso il gelato, gentilmente offerto da lui ci sedemmo sotto un albero nel parco.
“Prima di conoscere Peter dove vivevi?” Azzardai a chiedergli, ma mi pentii subito vista la faccia che assunse.
“Scusa, non dovevo chiedertelo”
“Non ti preoccupare non fa niente.” 
Dopo una lunga pausa continuò
“Mio padre era un drogato e un ubriacone ormai era dipendente da quelle sostanze e trattava male tutti. Mia mamma non mi considerava quasi. Per loro ero uno stupido errore. Non mi volevano bene e mi trattavano malissimo. Un giorno qualche anno fa mio padre è morto per overdose. Mia mamma qualche giorno dopo mi ha portato al parco mi ha detto che andava un attimo dal tabaccaio, ma non è più tornata, allora sono tornato a casa, ma non c’era più nessuno e la porta era chiusa. Sono tornato al parco nella speranza che mia mamma tornasse, ma niente. Ho passato tutta la notte lì fino a quando ho visto una strana luce nel cielo. Era Trilli. E poco dopo è comparso pure un ragazzo, Peter. Mi ha offerto ospitalità e da quel giorno ho vissuto con lui e i bambini sperduti. Ormai sono la mia famiglia e adesso anche la tua.”
Il suo racconto mi aveva messo veramente tanta tristezza che mi scese una lacrima.
“Ei non piangere ormai è tutto passato e vivo una bellissima vita e ho un sacco di amici sinceri che mi vogliono bene”Mi rassicurò con uno splendido sorriso asciugandomi la lacrima.
“Scusa, ma mi commuovo facilmente”Sorrisi anche io.

Quando stavo con lui il tempo si fermava era come stare in paradiso. Ogni volta che mi sorrideva le mie giornate si illuminavano e il mio cuore smetteva di battere per qualche secondo. Sarebbe potuto andare tutto storto, ma il suo sorriso mi avrebbe fatto dimenticare tutto e sorridere a mia volta. I suoi occhi così profondi e dolci mi facevano sciogliere, era impossibile non guardarli erano una calamita. Ero completamente dipendente da lui dal suo modo di essere, dal suo modo di difendermi, di coccolarmi e di consolarmi ero dipendente dal suo tocco delicato, dai suoi sorrisi, dai suoi occhi. Ero completamente cotta di lui.

Immersa nei miei pensieri non mi ero accorta che la vicinanza tra i nostri visi era diminuita i suoi occhi si alternavano a guardare i miei occhi e le mie labbra e io lo stesso. Sentivo il suo respiro sulla mia faccia e le sue mani che avvolgevano il mio bacino.

Dopo un’interminabile attesa sentii finalmente le sue soffici labbra sulle mie. Era la sensazione più bella che io avessi mai provato. Il mio stomaco stava impazzendo, il mio cuore stava impazzendo, io stavo impazzendo!

In quel momento ero la persona più felice dell’universo!!!!
 
Ciao ragazze, in queste settimane non ho aggiornato perché sono andata in Sardegna e non avevo internet.
Ma spero che mi sia fatta perdonare con questo capitolo.
E’ abbastanza lungo per i miei standard perché poi non potrò più aggiornare per un sacco di tempo che parto per la Grecia.
In questo periodo non ho molta fantasia e non so più come continuare quindi sono bene accettati suggerimenti o come vorreste che continuasse la storia.
Grazie a chi recensisce la storia, a chi l’ha inserita nelle preferite e nelle seguite. Vi voglio tanto bene.



Un super bacione. <3
  
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