Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |       
Autore: sweetlove    20/08/2013    6 recensioni
Trunks, Marron, il loro amore e una famiglia che cresce... tutto racchiuso in attimi.
Da 'Cielo e mare':
[...in quel momento, era pura acqua di mare, liquida e cristallina, dove si rispecchiava un cielo sereno. E un sole immenso, i loro bambini, la loro opera più bella.]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marron, Trunks | Coppie: Marron/Trunks
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Un solo cielo sopra lo stesso mare'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Nota dell'autrice (che solo per questa volta la mette all'inizio!):


E rieccomi qui. Ci credevate che me ne sarei andata così, mettendo la parola fine a 'Hope' e rimandando a data da destinarsi la pubblicazione di qualche altra fanfiction?
Io no, per questo, a un giorno dalla conclusione dell'altra long ne inizio una nuova. Questa però sarà una raccolta e racchiuderà piccoli e grandi momenti della 'nuova' famiglia Brief, tappando anche qualche buco lasciato (volutamente?) aperto in 'Hope'.
Anzi, se a qualcuno dovesse interessare invito a leggerla, ma le one shot che pubblicherò qui possono essere ben capite anche senza aver letto i venticinque capitoli dell'altra fanfiction.
E quindi, che dire... aspetto gli insulti (scherzo eh! Anche se qualcuno vorrà mandarmene per davvero... eheh!) nelle recensioni!
A voi...

Sweetlove


 

Moments of life



Confessioni







Una foglia cadde giù dal piccolo acero sotto il quale era ancora sistemata una sdraio.

Volteggiò piano nell'aria, già fresca nonostante l'autunno fosse appena entrato, e andò a cadere sul suo ventre.

Una mano delicata andò ad afferrarla, non senza una punta di tristezza. Le piaceva l'estate e dirle addio per altri lunghi mesi le metteva malinconia. Quando sarebbero trascorse tutte quelle giornate, senza nulla da fare?

La foglia era secca, rossiccia. Senza vita.

Fece un lungo sospiro. Si sentiva inquieta, quel pomeriggio. Forse sarebbe stato meglio non sentire certi discorsi, restare chiusa in camera, a letto, come le era stato consigliato già da un mese abbondante. Ma gli ultimi raggi di sole la invitavano troppo. In fondo, che fosse un letto o una sdraio, l'importante era starci sù.

Guardò l'orologio, erano quasi le sei. Aveva anche freddo ma la voglia di rientrare era davvero poca. Si annoiava da morire, voleva aspettare lì.

Affettò indifferenza vedendo rientrare le due ragazze, che la salutarono a pochi metri di distanza con un cenno della mano. Troppo impegnate a 'confessarsi'… o a fantasticare su qualche ragazzo. O uomo.

Ricambiò il gesto con il sorriso più finto che potesse offrire. 

Non sapeva dire perché, ma sentire, senza volerlo, quelle confessioni tra amiche l'aveva fatta innervosire non poco. Ma non aveva un valido motivo per farlo.

Abbassò lo sguardo, tornò a fissare la foglia, rimuginando.

Qualcosa la fece poi sussultare e voltò il capo, convinta fosse la donna, tornata a chiederle se avesse bisogno di qualcosa. Invece vide lui e sorrise, stavolta per davvero.

Le giornate erano troppo lunghe senza la sua compagnia. Non vedeva l'ora che arrivasse la sera per rivederlo.

"Non fa un po' freddo?" Si sentì chiedere.

Marron scosse il capo, mentendo. Aveva la pelle d'oca ma non gliene importava.

"Vieni qui…" Gli fece spazio, ma lui preferì accomodarsi alle sue spalle, abbracciandola da dietro non prima di averla baciata.

"Come ti senti?" Le chiese, potendo finalmente rilassare la schiena dopo un'altra lunga e stressante giornata chiuso in quell'ufficio.

"Bene…" 

La bionda abbassò di nuovo lo sguardo, facendo spallucce. Stava sempre ferma, come avrebbe dovuto sentirsi? 

Trunks si accorse dell'improvviso sbalzo d'umore della compagna. Gli faceva pena, a volte. Doveva starsene tutto il giorno a letto e non era piacevole. Con sua madre che la controllava, poi… non era il massimo.

"Passerà presto, vedrai…" Le baciò la nuca, respirando il suo profumo. Possibile riuscisse a drogarlo così tanto?

"E' passato solo un mese e a me è sembrato un anno…"

"Posso capirti. Davvero!"

Marron voltò appena lo sguardo per incontrare il suo. Come sempre rimase incantata dai suoi occhi profondi e azzurri come il mare. Quel mare che non vedeva da così tanto tempo, abituata com'era a salutarlo tutte le mattine, appena sveglia.

"Oggi tua madre non c'era e sono riuscita a stare un po' in salotto…" Gli disse.

"Bene. Cambiare aria ti aiuta a passare il tempo."

"C'erano Bra e Pan a pranzo…"

La vide leggermente turbata. Che cosa potevano aver combinato quelle due?

"E' successo qualcosa?"

"No, nulla. Solo che hanno fatto dei discorsi un po' fuori dalla loro portata…"

Il Brief corrugò la fronte. Strano che Marron, riservata com'era, s'interessasse ai discorsi di due ragazzine.

"Non ti seguo… di cosa parlavate?"

La ragazza tornò a fissare la foglia, esitante.

"Loro parlavano. Io ho ascoltato per sbaglio. Erano in cucina e non si erano accorte che sul divano c'ero io…"

"E quindi…?"

Trunks era sempre stato un fratello attento. Aveva paura forse quanto suo padre che Bra si cacciasse nei guai e al primo segnale non avrebbe esitato a mettersi avanti e proteggerla. Doveva esser successo qualcosa preoccupante, vista la faccia di Marron.

"Bra ha combinato qualcosa che devo sapere?"

La bionda ridacchiò, scuotendo il capo.

"No… lei si limitava a parlare del suo compagno di classe… deve piacerle moltissimo!"

"Non sarà che…?"

"Ma che ti salta in mente?!" Marron preferì tagliar corto. Non era delle confidenze di Bra che si preoccupava, e soprattutto non voleva fare la spia. Quanto l'attizzasse e l'attirasse quel Noah l'aveva sentito bene, ma non voleva scendere in dettagli con il fratello. Era pur sempre sua cognata e non voleva tradirla.

"E allora?"

"Senti… posso farti una domanda?"

Trunks annuì, non riuscendo più a comprendere più il filo del discorso.

"Tu sei stato due volte nello spazio per cercare le sfere, vero?" 

"Sì, con Goku e Pan…"

"E quanto sono durati quei viaggi?"

Il giovane si portò due dita al mento, pensieroso.

"Beh, il primo quasi un anno. Il secondo qualche mese… ma adesso cosa c'entra?"

Marron prese a disegnare piccoli cerchi sul dorso della sua mano, adagiata appena sotto il proprio seno.

"C'entra, eccome…" Sospirò, cercando le parole giuste per fargli quella domanda.

"Ecco… è un bel po' di tempo, non pochi giorni… quando stavi lì non hai mai avuto il… bisogno… di stare con una donna?"

Il lillà sollevò un sopracciglio. Che razza di discorso era?

"Marron, sicura di sentirti bene?"

"Andiamo, parliamo di cose normalissime, Trunks! Rispondimi!"

Lo sentì sospirare.

"Tesoro, sono stato più o meno un anno e mezzo su un' astronave, immerso tra aliene e robot… semmai avessi avuto voglia di sfogarmi con chi credi l'avrei fatto?"

"Con Pan!" Rispose lei con naturalezza, tenendo lo sguardo basso.

Lo sentì esitare.

"Stai scherzando vero?"

"No… hai parlato di aliene… lei non è un' aliena!"

"Ma non l'ho considerata neppure, Marron… sai quanti anni ha?! Anzi, all'epoca era anche più piccola!"

La bionda strinse le labbra con disappunto.

"A lei non sembra importare dell'età…"

"Che vuol dire?"

"Non ha fatto altro che sbavarti dietro per tutto quel tempo!"

Trunks si bloccò. Che Pan gli stesse sempre attaccata, durante quei mesi, era palese. Ma lui l'aveva sempre considerata al pari di sua sorella Bra. Come poteva pensare, Marron, che a lui potesse interessare una ragazzina?

"Lo so che a quell'età gli ormoni fanno brutti scherzi…"

"E alla tua no? Un anno e mezzo di astinenza son duri da reggere…"

"Ma l'ho fatto. Non ho mai neanche pensato di sfogarmi con Pan. Anzi, mi meraviglio tu l'abbia anche solo pensato… mi prendi per un maniaco?"

Marron si sollevò appena e tornò a guardarlo.

"Ma da come diceva quanto fossi bello senza la maglia… chiunque potrebbe pensare altro, no?"

"Io piaccio a tutte, ma non è detto che me le porti a letto!"

Si guadagnò una gomitata nello stomaco. Entrambi risero, riuscendo a sdrammatizzare la questione.

"Era questo quello che ti turbava?"

"Tu che dici…? Sapere che una ragazzina che si aggira spesso per casa non fa che pensare a te nudo… non dovrebbe darmi fastidio?"

Lui rise ancora, scuotendo il capo.

"E' la prima volta che fai la gelosa, sai?"

"Io gelosa? Figurati…"

"Di Pan, soprattutto!"

"Ti ho detto che non lo sono…!"

Gli afferrò la cravatta, minacciosa. Era pericolosa quanto sua madre, quando si arrabbiava, ma pungolarla gli piaceva da morire. 

"E va bene. Allora non è un problema per te se mi tolgo la camicia mentre entro in casa? Sai, mi da proprio fastidio!"

Prese a sbottonare i polsini ma uno strattone più forte lo costrinse a fermarsi, non senza un' altra risata.

"Non pensarci proprio…" Gli disse Marron, sorridendo sorniona, prima di impossessarsi delle sue labbra, in un bacio dolce ma al tempo stesso passionale, quanto bastava per far capire alla ragazzina che li osservava dalla finestra che lui era ormai proprietà privata. 

"Certo che tu parli di ormoni… ma i tuoi fanno davvero brutti scherzi, piccola…" Le disse, poi, staccandosi e guardandola divertito.

"E' colpa tua…" Marron tornò ad abbassare lo sguardo, stavolta posandolo sulla piccola rotondità ormai evidente sotto la maglietta blu "…è colpa tua se devo starmene a poltrire ventiquattr'ore al giorno… e poi mi vengono i brutti pensieri!"

"E va bene… sarà colpa mia ma spero una cosa…" Il giovane allungò una mano per accarezzare quel rigonfiamento tanto fragile quanto prezioso "…spero che tu sia un maschio perché le donne e i loro ormoni sono troppo per me!"

 




 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: sweetlove