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Autore: Pqzqzy    25/08/2013    11 recensioni
Quante volte in vita vostra avete desiderato potervi teletrasportare, possedere la superforza, leggere nel pensiero o volare? Anche il protagonista lo desiderava tanto... però non è stato particolarmente fortunato.
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi avviso solo che la storia contiene un paio di parolacce -niente di che- e che è stata prodotta in 14 minuti in cui mi annoiavo. Spero vi strappi un sorriso. Buona lettura.



-Ti devo raccontare una cosa.- Disse James, appena i genitori di Harry chiusero la porta, lasciando i due diciottenni da soli in casa.
-Che cosa?- Chiese l'altro, curioso.
-Una cosa importante, ma mi devi giurare che non lo racconterai mai e poi mai a nessuno, siamo intesi?-
-Sì, certo, lo sai che puoi contare su di me.-
-Beh... Sicuramente non ci crederai e ti sembrerà una cazzata enorme, però è la verità.-
-Avanti racconta, non tenermi sulle spine.- Lo esorto.
-D'accordo. È iniziato tutto due settimane fa. Stavo portano a spasso Lilli. Ti ricordi che c'è stato quel terribile temporale?-
-Sì, certo.-
-Beh, sono stato colpito da un fulmine.- Concluse, facendo una pausa di silenzio.
-E Lilli sta bene?-
-Sì, stronzo, il cane sta bene!- Disse James lanciando al migliore amico un cuscino.
-Maddai, non dire cazzate. Chi vuoi prendere in giro? Lo saprei se fossi stato colpito da un fulmine.- Esclamò ridendo.
-Beh, il punto è che tu sei la prima persona a cui lo racconto.-
-Quale onore.- Disse Harry, continuando a ridere.
-Sono serio, coglione. Stavo portando il cane nei campi mentre ascoltavo la musica...-
-E tu saresti andato con un ombrello aperto sotto il diluvio universale con un apparecchio elettrico acceso? Cristo... sei più idiota di quanto sembri. E sembri già abbastanza idiota.-
-Taci, pirla. Il punto è che quel fulmine mi ha dato dei superpoteri.- A quel punto Harry scoppiò a ridere a crepapelle, rotolandosi giù dal divano. James sbuffò, riducendo gli occhi a due fessure cariche d'astio nei confronti dell'amico.
-Non sto scherzando. Guarda.- Allungò una mano in direzione delle casse del computer del proprietario della stanza dalle quali si diffuse immediatamente la canzone Truth, di Alexander Ebert. Harry rimase immobile, fermo sul pavimento, ascoltando il ritornello della canzone senza davvero capirne le parole.
-Come hai fatto?-
-Te l'ho detto... Da quando sono stato colpito da quel fulmine ho acquistato dei superpoteri.-
-Puoi controllare gli apparecchi elettrici?-
-Ehm... no... Posso far partire qualunque canzone consoca da qualunque apparecchio acustico, purché sia acceso...-
-Ah.- Commentò scettico. -Tutto qui?-
-Come sarebbe a dire "tutto qui"? Tu sai farlo?-
-No... O meglio, sì. Mi basta avere un cavolo di telecomando.-
-Ehi! È sempre meglio di niente, no?-
-Ma puoi fare solo questo?-
-Posso anche alzare o abbassare il volume, se voglio...-
-Anche generare delle onde d'urto sonore?-
-No.-
-Parlare attraverso degli altoparlanti?-
-No.-
-Far scattare gli allarmi delle automobili?-
-Perché diavolo dovrei voler saper far una cosa del genere?-
-Non lo so... Sarebbe divertente. Sempre meglio che niente.-
-Magari se venissi colpito da un altro fulmine acquisterei degli altri superpoteri.-
-Sempre ammesso che tu riesca a farti colpire da un altro fulmine e che tu non faccia la fine di un pollo arrosto, probabilmente sarebbe qualcosa del tipo cambiare i canali della tv o spegnere gli interruttori della luce solo durante le notti di luna piena.-
-Non prendermi per il culo, tu non capisci mai un cazzo. Ho dei superpoteri, potrei diventare un supereroe!-
-E cosa vorresti fare? Far ascoltare ai cattivi Justin Bieber fino ad indurli al suicidio?-
-Beh, sarebbe un'idea...-
-Taci... E togli questa canzone che mi sta dando sui nervi!-
-Ah!- Esclamò lui puntando il dito verso l'amico. -Lo vedi che i miei poteri servono a qualcosa?-
Harry sbuffò, si alzò e andò lui a spegnere le casse.
-Stavi dicendo?- Lo canzonò l'altro.
-Ma tu hai dovuto alzarti.- Cercò di difendersi James, offeso.
-Dai, non fare quella faccia. Mi spiace che tu sia stato colpito da un fulmine per questo... Non volevo prenderti per il culo. Andiamo a farci una birra? Offro io.-
-D'accordo...- Rispose mogio mogio James.
-Dai, non fare così. Potremmo sempre accendere le radio di qualche vecchietta, facendo partire i Metallica o gli ACDC a tutto volume lungo la strada, no?-
James sorrise, un po' più contento.
-Oppure appostarci davanti ad un locale, mettere a ripetizione la stessa canzone degli One Direction fino a che non se ne vanno tutti, per poi avere il locale tutto per noi.- Propose a sua volta.
-Ehi, questa mi piace. Andiamo?-
-Dopo di te.- Disse James, indicando la porta.
-Alla fine i tuoi poteri non sono del tutto inutili.- Disse nell'ascensore, mentre l'amico spegneva l'infernale musichetta diffusa nell'abitacolo.
-Già. Magari non diventerò un supereroe, ma potrei sempre fare il dj.-

  
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