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Autore: FinnAndTera    26/08/2013    12 recensioni
1) Al mattino, prima del caffè.
2) Ad ogni Halloween, prima di mascherarsi.
3) Al Ballo del Ceppo, quando ballarono insieme per scherzo.
4) Dopo la pioggia, con l’arcobaleno.
5) Davanti allo specchio, ogni giorno fino alla fine.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Note d'autrice: la fanfic partecipa alla Mistery Weekply Table-y  indetta da ferao e MedusaNoir sul forum Pseudopolis Yard. Il primo punto è liberamente ispirato a questo prompt-foto, il secondo dalla citazione "L'orrore. L'orrore!" (F.F.COPPOLA, Apocalypse Now) - usato molto ridicolmente <3 - il terzo mi è venuto così dal cuore e il quarto e il quinto sono ispirati da quest'altro prompt-foto. Bene, detto questo ringrazio tutti, soprattutto le due ragazze sopracitate che, grazie alle loro meravigliose iniziative, mi hanno riportata a scrivere su di un fandom su cui non scrivevo da eoni. Un bacione grande da qui fino al Polo Nord. <3


I cinque momenti in cui George affermava di essere più bello di Fred.


1) Al mattino, prima del caffè.
(Quando Molly svegliava i gemelli bussando forte alla loro porta, sembrava che da quei letti si alzassero due persone diverse – o la stessa persona con problemi di disturbo bipolare; George, tralasciando i capelli in disordine e il pigiama storto, aveva già qualcosa di vivace nel modo in cui provava a mettersi in piedi di scatto con gli occhi già spalancati, mentre Fred, al contrario, sembrava essere appena tornato da un bizzarro party di zombie. Per raggiungere lo stesso stato di suo fratello e ridiventare dunque Forge, Fred aveva bisogno del suo caffè mattutino, altrimenti non avrebbe mai potuto escogitare qualche scherzo da sperimentare su quella faccia lunga di Percy. George lo guardava ogni mattina perplesso, domandandosi da quando Fred era caduto vittima di quel problema. “È inutile”, lo prendeva in giro allora. “Ogni mattino sarò sempre più bello di te.”)
 

2) Ad ogni Halloween, prima di mascherarsi.
(Erano sempre i più originali – e spaventosi – nell’indossare i costumi nella notte di Halloween; pur stando ad Hogwarts, niente e nessuno avrebbe mai potuto impedire a Fred e George di travestirsi da ser Nicholas e Pix, o da Oliver Baston dopo una sconfitta e Angelina Johnson che sbagliava un tiro, o, ancora più da incubo, Arthur e Molly Weasley che venivano a conoscenza dell’altissimo numero di punizioni che i loro figli avevano accumulato durante l’anno scolastico, e di girare per i corridoi e per le aule facendo “Dolcetto o scherzetto” – e gli scherzetti, manco a dirlo, erano ideati direttamente dalle loro geniali menti. Prima di mascherarsi e dare inizio al divertimento, Fred esclamava terrorizzato un “L’orrore. L’orrore!” guardando la normale faccia di suo fratello e George, sghignazzando, ribatteva con il suo solito “Oh, ma andiamo Freddy! Lo sanno tutti che sono più bello di te.”)
 

3) Al Ballo del Ceppo, quando ballarono insieme per scherzo.
(“Mia Georgina, mi dia l’onore di questo ballo!” “Certo che lei è proprio un malandrino, signore, ma per questo ballo posso anche accettare”. Fu così che i gemelli, imitando egregiamente i gentiluomini e le nobili dame del passato, scatenarono le risate di tutti gli studenti agghindati per il Ballo del Ceppo calpestandosi i piedi a vicenda e sbattendo le ciglia in modo molto ambiguo. Quando finirono il siparietto, ognuno tornò ad accompagnare la propria ragazza a prendere un drink, ma prima di avviarsi con Angelina sotto braccio, Fred fece in tempo a sentire suo fratello urlargli che, per quanto si potesse impegnare, un’elegante e bellissima dama come Georgina non avrebbe mai potuto impegnarsi in una lunga e travagliata storia d’amore con un uomo così brutto come don Fred).
 

4) Dopo la pioggia, con l’arcobaleno.
(Di quei tempi pioveva continuamente, molto più del solito; era vero che l’Inghilterra non era mai stata famosa per il sole e il cielo sereno, ma le strade cupe e i nuvoloni grigi pronti a riversare litri di acqua sulle vetrine dei negozi chiusi non facevano altro che peggiorare la situazione già incerta. A Diagon Alley solo il negozio dei Tiri Vispi Weasley sembrava portare un po’ di allegria e dalla loro piccola finestra i gemelli osservavano soddisfatti l’arcobaleno che nasceva dopo ogni pioggia proprio sulle loro teste. “Ogni volta che vedo l’arcobaleno mi ricordo che sono il più bello, qui dentro” affermava George passandosi teatralmente la mano fra i capelli, per poi sentirsi rispondere un “Ma cosa diavolo c’entra ora?” da suo fratello che, nei meandri del loro laboratorio di scherzi, vomitava il contenuto del pranzo dimostrando che gli esperimenti dei fratelli Weasley andavano sempre a buon fine).
 

5) Davanti allo specchio, per sempre fino alla fine.
(Guardare il proprio riflesso non avrebbe mai smesso di far male; era difficile farsi la barba, lavarsi i denti, specchiarsi nelle pozzanghere che riempivano i buchi delle strade, ma, per quanto fosse difficile, George doveva farlo, e doveva farlo col sorriso sulle labbra. La mattina appena alzato lui non aveva bisogno di un caffè per ricordarsi di essere Gred, ad Halloween non si travestiva più come una volta perché aveva già l’aspetto della cosa più spaventosa che sarebbe mai potuta accadere, Georgina si pentiva di non aver sposato don Fred quella sera e non alzava più gli occhi al cielo per vedere l’arcobaleno. George viveva la sua vita per due, ma mai completamente. E solo davanti allo specchio, senza un orecchio e con un mezzo sorriso, sussurrava piano, piano “Di solito sono sempre i più belli a non sopravvivere. E allora perché sei tu ad essere dall’altro lato dello
specchio, eh, Fred?”.)


   
 
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