Yume….
“Yakusoko wa Iranai”
“Sogna, perché nel
sonno puoi trovare quello che il giorno non ti può
dare”
Erano state queste
le parole del mago quando una sera, tra i deliri dell’alcool e la notte brava
che si era concesso, il ninja aveva chiesto: “perché dobbiamo sognare?” A quelle
parole il mago, abbastanza brillo aveva risposto con quella semplice frase,
senza neanche pensarci su troppo, ma il ninja ne era rimasto molto colpito.
Certo il mago non poteva sapere cosa aveva sognato il compagno, ne gli era
passato per la mente di chiederlo, a causa dei fumi dell’alcool che gli
annebbiavano il cervello. Le bevande di Nihon erano veramente troppo forti per
uno che si ubriacava solo respirando, ma quella sera aveva voluto fare
un’eccezione visto che era stato proprio il ninja a chiedergli di fargli
compagnia. Kurogane sedeva in un angolo della camera da letto, Fay o Yuui, a
seconda di come lo si voleva chiamare, era caduto in uno stato di coma profondo
da un’oretta, si rigirava per terra, stringendosi in un lenzuolo che non sapeva
neanche di avere sopra. Kurogane lo guardava continuamente, i suoi occhi
scarlatti non riuscivano a staccarsi dal viso del mago, catturando ogni piccola
mossa di quel viso che sembrava sereno, ogni movimento delle labbra, osservava
quella sottile linea arrossata, che la benda sull’occhio gli procurava a fine
giornata, quei morbidi e sbarazzini capelli dorati che sembravano invitarlo a
toccarli. Voleva dormire, ne sentiva il desiderio, ma non voleva farlo per
nessun motivo, non voleva chiudere le palpebre e abbandonarsi al piacere
onirico, distogliendo così la sua attenzione dal viso di lui. Dopo un tempo che
a lui sembrava infinito, lo vedeva come era sempre stato, sorridente e
spensierato. Non aveva più nessuna intenzione di vedere quel viso contorto dal
dolore, bagnato dalle lacrime o privo di qualsiasi sentimento, perché anche se
prima aveva sempre finto di essere felice, ora sapeva come si provava ad esserlo
davvero. Il ninja si chiese il motivo per cui si stesse preoccupando di ciò
proprio ora, dopo che il dolore e il demone che il mago si teneva celato nel
cuore se ne erano andati, dopo che la sua battaglia poteva dirsi conclusa.
Ashura-ou era morto, Yuui libero da qualsiasi maledizione, senza più il peso di
quella magia che lo deteriorava. Lui dal canto suo aveva perso un braccio, ma
prontamente sostituito con un arto artificiale e poteva dirsi fortunato. La
ragazzina e Shaoran erano gli unici a dargli ancora preoccupazioni. Di li a poco
però sarebbero partiti per il regno di Clow, pronti a salvare la principessa e
tutto si sarebbe risolto anche per loro… e dopo? Se quella battaglia
si fosse conclusa con una loro sconfitta non avrebbe dovuto
preoccuparsi del futuro, ma se invece arrivasse la tanto agognata vittoria, lui
che avrebbe fatto? Sarebbe tornato nel suo mondo e avrebbe rispettato il suo
giuramento alla sua Hime, e poi? Non si era mai posto tanti interrogativi in
vita sua, l’aveva sempre vissuta giorno per giorno pensando a proteggere coloro
che aveva promesso di proteggere, ma in quella promessa ora faceva parte anche
il piccolo mago che aveva davanti e che non voleva smettere di guardare. Si alzò
cercando di non fare rumore e uscì fuori, respirò l’aria fresca del suo paese,
l’odore di primavera nell’aria. Fece qualche passo, ma decise di rimettersi
seduto il prima possibile. Sentiva il peso di ciò che aveva bevuto, anche se la
mente era lucida, le gambe non reggevano il peso.
- Ma va, ho preso
una sbronza a mezzo busto!- ironizzò tra se, tirandosi indietro i capelli dal
viso e proteggendosi da una leggera brezza calda. Felini passi si avvicinarono
al ninja, la cosa non lo preoccupò affatto. – Ancora sveglia
Hime?-
- Volevo sentire
questa brezza sul viso prima di coricarmi… ma ho trovato qualcosa di più
piacevole da fare…- La Hime conosceva bene il suo ninja e sapeva riconoscere
quando era preoccupato, per questo non si fece scupoli e fu diretta con lui. -
Se hai qualcosa da chiedermi, puoi farlo.-
- Perché gli
uomini sognano?-
- Hai avuto un
incubo per caso?-
- Non lo so…
avverto come uno strano dolore al petto quando devo dormire, qualcosa turba il
mio risposo, ma quando mi sveglio non riesco a ricordare… solo mi assale una
grande angoscia.-
La Hime dai lunghi
capelli d’ebano si sedette accanto al suo primo ninja, osservando il cielo,
congiunse le mani in segno di preghiera e cercò di percepire ciò che l’uomo
cercava di comunicarle.
- Neanche io che
vedo il futuro nei miei sogni so spiegarti cosa significhi sognare realmente…
ciò che io vedo non sono sogni miei, ma del mondo intero… Si dice però che i
sogni siano lo specchio dei nostri desideri, che ciò che si vede mentre si è
immersi nel mondo onirico sia la personificazione di ogni nostra passione,
di tutto quello che vorremo tirar fuori quando il sole è
alto.-
- Lui mi ha detto
la stessa cosa… -
- Il fatto che tu
abbia degli incubi può significare che sei preoccupato per il futuro Kurogane,
che magari temi la battaglia che si appresta ad
arrivare.-
Il ninja sbuffò.
No, lui non temeva lo scontro. – In guerra o si vince o si muore, cosa dovrei
temere?-
- Il destino non
segue una sola linea, dovresti averlo imparato… ogni via è ramificata in molte
altre… alcune di queste si aprono solo quando se ne sceglie una. Non hai mai
pensato che questa battaglia possa portarvi una vittoria, ma allo stesso tempo
anche una perdita?-
- Questo non
accadrà, ho giurato a me stesso che non farò mai morire le persone a cui ho
promesso protezione.- Era fiero di questo suo giuramento, la Hime lo leggeva
facilmente nello scintillio delle iridi scarlatte del guerriero. Poggiò una mano
su quella dell’uomo portandola verso di lei e cercando la sua più completa
attenzione.
- Questo ti fa
onore, ma non calcoli affatto che altri possano aver fatto il tuo stesso
giuramento… Tu hai sognato di perdere la persona che per te sta diventando
troppo importante… è questo che ti provoca l’insonnia e la grande angoscia che
ti preme il cuore Kuorogane… non hai pensato neanche per una volta che i
sentimenti di Yuui-san possano essere simili hai tuoi e che lui non voglia
vederti perire al suo posto.- Gli occhi del ninja si spalancarono come
sconvolti, era questo ciò che aveva sognato:
Spade contro
spade…
…Magia contro
magia…
…Lacrime e
dolore..
.. Ferite e
sangue...
...Il corpo di
Yuui steso a terra, il corpo di Kurogane al suo fianco che lo
stringe…
… ultime
parole…
… ultimo
sorriso…
…ultimo
ringraziamento per tutto ciò che è accaduto…
… ultimo
addio.
Come un fulmine il
sogno che lo torturava da notti intere era tornato alla sua mente, il braccio e
la mano che la Hime gli stringeva iniziarono a tremare come le foglie allo
sferzare del vento.
- Non è più come
prima Kurogane… non sei più solo… Non puoi più credere che la tua esistenza
possa prendere la strada della vita o della morte… quando tu hai scelto la
strada della vita per Yuui-san ne hai aperte tante altre anche per te… Hai paura
di perderlo e non perché lui non voglia più vivere, ma perché ora è guidato
dalla stessa forza che per anni ha guidato te… ne conosci la potenza e ora la
temi.-
- Stupido di un
mago… io non ho bisogno di essere protetto da lui!- Lo disse con forza, cercando
di mascherare il tremulo della sua voce, cosa che non gli era mai capitata
prima.
- Allora lo
stupido sei anche tu… perchè neghi con vigore ciò che sai, perché sai che quando
qualcuno che ami è in pericolo il resto non conta e anche la persona più debole
diventa la più forte.-
Il ninja si alzò
di scatto, dimenticandosi del dolore alle gambe. Tornò velocemente in camera
cercando il corpo addormentato del mago. Era proprio dove lo aveva lasciato e
lui si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Chiuse bene la porta,
rinchiudendo tutto quello che sentiva nel cuore in quel momento, temendo che
potesse sfuggirgli via una volta che avrebbe svegliato Yuui. Lo scosse
lentamente, cercando di imprimergli tutta la dolcezza di cui era
capace.
- Kuro-chii… che
succede?- biascicò a fatica il mago stropicciandosi l’occhio sano e inumidendosi
le labbra secche a causa dell’alcool. Senza rendersene conto si ritrovò contro
il petto dell’altro, riuscendo a percepire i battiti frenetici del cuore del
ninja, stretto da quelle braccia forti che lui desiderava da tempo. Perdersi in
quel tepore fu la medicina più dolce contro il dolore della
sbronza.
- Non ho bisogno
di promesse, ne di speranze… non mi interessa questo… voglio una cosa
sola…-
- Kuro-rin, mi
stai spaventando… è successo qualcosa?- Yuui non riuscì a muoversi da quella
posizione, non che lo volesse, ma voleva assolutamente vedere il viso di
Kurogane e capire cosa lo avesse scosso tanto.
- Quello che
voglio è che tu creda sempre in me… so di avere mille difetti, sono arrogante e
presuntuoso, asociale e di poche parole… mi rendo conto che vivere vicino a me
per tanto tempo non sia la prospettiva migliore della vita.. ma qualsiasi sia la
scelta che tu farai, che sia prima o dopo l’ultima battaglia… vorrei che tu non
mi sorrida mai in quel modo…-
- In che modo?-
Yuui era stato travolto da quel mare di parole, aveva trattenuto il respiro come
se vi fosse rimasto immerso e non riuscisse a togliersele di dosso. Ne sentiva
il peso sul suo cuore, ma anche tanto calore.
- Non voglio
vedere quel sorriso d’addio…- Lo strinse ancora più forte, tanto che ad un certo
punto temette di spezzarlo a metà. Questo fino a che non sentì le braccia esili
dell’altro stringerlo a sua volta, poggiarsi delicatamente sulla sua schiena e
stringere il tessuto del kimono. A quel punto si rilassò poggiando la fronte
sulla spalla del mago e respirando più
regolarmente.
- Questo è per
colpa dei brutti sogni vero Kuro-sama?...- In quel momento qualcosa di bagnato e
caldo inumidì la spalla dell'ex mago, ma lui non disse nulla ne lo spostò da se
per controllare cosa fosse quel calore improvviso. Cercò di trattenere la
schiena dell’altro e nascondere i sussulti che quello sfogo gli aveva
procurato. - Sorriderò sempre come tu vorrai… sarà sempre un sorriso sincero…
proprio come lo sei tu ora.-
Yuui aveva capito
il perché di quella strana notte, non serviva essere un sognatore o un indovino
per rendersi conto di ciò che tormentava il rude ninja… anche i più
forti possono diventare deboli e quando questo accade, il debole diventerà forte
per sorreggerlo.
- C’è un bella
luna stasera, ti va di fare un giro per questo paese stupendo
Kuro-pi?-
Kurogane alzò il
viso spostandosi dal mago e lasciandolo perplesso di quanto velocemente fosse
riuscito a riprendersi. Sul viso del compagno non c’era traccia di quel sincero
sfogo, ma la cosa a Yuui non dispiacque affatto. – Ti farò vedere ogni cosa
quando torneremo nuovamente a casa.-
- Questa è una
promessa Kuro-wan?-
- No… è
l’Hitsuzen.-
- Allora aspetterò
con ansia, perché mi piace davvero questa casa.- Yuui si stringe tra le braccia
di Kurogane ancora una volta, socchiudendo la palpebra e sbadigliando. – La
prossima volta che farai un brutto sogno puoi svegliarmi… ti aiuterò a reggerne
il peso e lo supereremo… io non ne ho più di incubi grazie a te, quindi ora
spetta a me aiutarti.-
- Mi basterà una
cosa sola per calmarmi…-
- Allora ti
sorriderò sempre come tu vorrai… Buonanotte Kuro-koi…-
Dopo notti
insonni, gli occhi scarlatti di Kurogane trovarono il meritato riposo… cadde tra
le braccia dei suoi sogni, cullato da quelle esili dell’unico che si era
trasformato in realtà.
******************************************************************************************************
In questo periodo mi vengono fuori solo shot molto tristi.... sarà che non sono al massimo!!! Però ho voluto immaginare come fosse Kuro-pippi preso dallo sconforto... l'ho fatto anche pianger!!! Spero comunque che l'apprezzerete, perchè scrivere della mia coppia preferita mi stimola parecchio!!!
Un saluto a tutti!!!!!!!^_^
This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor