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Autore: Clara_Oswin    29/08/2013    4 recensioni
One Shot che rivede i nostri due protagonisti anni dopo il loro primo incontro.
"L’idea che tutto fosse stato solo un sogno le balenava spesso in mente, allora riandava a prendere l’elastico confezionato dai suoi amici incantati gelosamente custodito, per ricordare a se stessa che era stato tutto vero. Non ne parlò mai con nessuno della sua avventura però con lo scorrere del tempo iniziava a dimenticare… non ricordava più i dolci tratti del viso di Akù, non ricordava il signore delle caldaie, viveva nei ricordi ma dei ricordi non si vive."
Fatemi sapere cosa ne pensate :D
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Haku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati alcuni anni dall’avventura di Chihiru nella città incantata. Si era trasferita nella nuova casa, aveva iniziato la nuova scuola, e adesso stava per compiere sedici anni. La vita trascorreva in maniera piuttosto tranquilla, la casa che avevano comprato i suoi genitori si trovava in cima ad una collina da cui si poteva vedere tutto il paesaggio circostante, molte volte Chihiru si distendeva sotto gli alberi a contemplare il cielo. Ripensava a quando con Aku aveva volato, a come aveva salvato i suoi genitori a come era cresciuta. L’idea che tutto fosse stato solo un sogno le balenava spesso in mente, allora riandava a prendere l’elastico confezionato dai suoi amici incantati gelosamente custodito, per ricordare a se stessa che era stato tutto vero. Non ne parlò mai con nessuno della sua avventura però con lo scorrere del tempo iniziava a dimenticare… non ricordava più i dolci tratti del viso di Akù, non ricordava il signore delle caldaie, viveva nei ricordi ma dei ricordi non si vive. Era giunta l’ora di mettere da parte i suoi sentimenti per Akù e andare avanti. Molte sue amiche a scuola le chiedevano sempre il motivo perché rifiutava tutti quei ragazzi, e lei sospirava e ripeteva sempre che c’era già qualcuno nel suo cuore. 

Quel pomeriggio Chihiru aveva preso il suo libro preferito e si era messa sotto il suo albero prediletto, poco lontano da casa a leggere. Spirava un po’ di vento, ma ciò non le dava affatto fastidio anzi “la faceva sentire viva” diceva sempre. Poco distante da lei c’era un piccolo torrente con dell’acqua fresca che sgorgava limpida, il dolce rumore del ruscello assieme al vento che scuoteva le foglie la fece addormentare placidamente. Un rumore la fece sobbalzare, era un battito d’ali di un possente drago; un drago bianco dalle squame verdi rilucenti, un drago che Chihiru conosceva bene. Si alzò in fretta, abbandonando il telefono e il libro sul prato, con un salto superò il ruscello, ed ecco un altro battito d’ali; affrettò il passo scostando le fronde degli alberi che le arrivavano sul volto. Si fermò ad ascoltare; tutto taceva. Il silenzio in un bosco non era possibile, si spaventò e cominciò a correre. Corse e corse finchè non inciampò in una radice sporgente; iniziò a rotolare senza controllo fino a che non decise di puntare i piedi per fermarsi. Sbattè le palpebre più volte, a parte qualche graffio sulle ginocchia e le braccia, stava bene. Si rialzò per ritornare indietro. Un colpo di coda colpì le fronde dell’albero facendo cadere molte foglie. Chihiru dovette chiudere gli occhi, quando li riaprì vide davanti a lei, circondato da foglie svolazzanti, Akù. Non era più un bambino, era cresciuto anche lui, i capelli li portava più corti, i suoi occhi erano più maturi, mosse un passo verso di lei, si accorse che era molto più alto. –“ciao Chihiru” – anche la sua voce era cambiata, era più profonda –“Pensavo che non ti avrei più rivisto” – fece un passo avanti anche lei – “infatti così doveva essere. Sono uno spirito del fiume, interferire con la vita degli umani ci è proibito.” – si avvicinò ancora – “e allora perché sei qui?” – “per dirti Addio per sempre” – Chihiru strinse i pugni, arrabbiata e ferita. “Sarebbe stato meglio non rivederti… con il tempo ti avrei dimenticato… ma adesso, adesso che ricordo di nuovo il tuo viso, la tua voce, i tuoi occhi su di me, come farò?”- Akù si avvicinò cautamente, come ci si avvicina ad un animale spaventato.  Prese la mano di Chihiru e cercò di scogliere il pugno che aveva formato, lei cercò di divincolarsi dalla presa di lui. La sua mano calda forte e decisa avvolgeva il suo polso, si abbandonò a quella mano gentile che s’intrecciava con la sua. Akù si avvicinò tanto che poteva sentire il battito di lei. Chihiru si sforzò di non piangere, aveva gli occhi lucidi ma non voleva sembrare una ragazzina debole di fronte a lui.  “troverai qualcuno che ti farà dimenticare di me, t’innamorerai dei suoi occhi e dei miei ti scorderai, t’innamorerai del suo sorriso ed io sarò stato solo un ricordo,” – le accarezzò una ciocca di capelli – “Voglio stare con te… resta il vuoto senza di te. Non  è facile dimenticarti… un’altra storia non è lo stesso…” – scese una lacrima dai suoi occhi. Akù si avvicinò alle sue labbra, appoggiò lo sue accarezzandole il viso. Con la mano che aveva ancora intrecciata con lei le sfilò l’elastico dal polso.
 
 Chihiru sentì il suono di un campanello –“driinn Driinnn” – era il suo telefono che vibrava e squillava accanto a lei. Aprì gli occhi e guardò lo schermo del display, “Taichi” era un ragazzo diventato il suo migliore amico, e aveva una cotta per lei sin da quando era arrivata ma lei l’aveva sempre spinto a non dichiararsi, viveva ancora aspettando Akù. Guardò il display un paio di volte indecisa se rispondere o meno, senti le labbra molto dolci guardò al polso e non trovò più l’elastico; nel suo sogno l’aveva preso lui, forse non era stato solo un sogno. Rispose – “ciao Taichi… si stavo dormendo scusa.. si, solito posto. Al parco? Io e te? E a che ora sarebbe? No, non è un si, voglio sapere l’ora! Ok si può fare, si si, è un si… anch’io ho delle cose da dirti… ok ci vediamo tra poco… ciao” – non appena chiuse, una folata di vento improvviso le scompiglio i capelli. Sorrise, prese il libro il cellulare e s’incamminò verso casa. Su di un albero, da lontano un volto sorrideva malinconicamente mentre osservava la ragazza allontanarsi.

Quel giorno una bambina mentre passeggiava nel parco con la mamma trovò un filo nel fiume –“ mammina ! mammina! Guarda” disse la bimba – “posso tenerlo ?” –“no piccola mia, è un elastico rotto, buttalo via” – la bambina a malincuore lo ributtò nella corrente. Da lontano una ragazza vedendo quella scena sorrise, poi si voltò e continuò a camminare mano nella mano con il suo ragazzo.


Angolino autrice
Il finale di questo film mi ha sempre lasciato un po’ di amaro in bocca, ero indecisa su come far finire la storia se coronare la loro storia d’amore o dare a Chihiru un nuovo inizio, beh fatemi sapere cosa ne pensate :D se volete potrei scrivere un al’tra storia simile ma cambiando il finale. Kmq mi sono ispirata alle canzoni degli studio 3 t’innamorerai e voglio star con te. Ascoltalte perché meritano e poi ci stanno molto bene come sottofondo alla storia.
Un bacione a presto J

 

  
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