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Autore: Taanipu    30/08/2013    0 recensioni
La lotta era molto dura, e nonostante la Saiyan cercasse di fare del suo meglio sembrava tutto inutile contro quella montagna di muscoli! Lottava con coraggio e determinazione sferrando i suoi colpi migliori, ma il divario fra i due era evidente!
“Forse aveva ragione Seripa, non posso farcela contro un simile guerriero, è fuori dalla mia portata!" pensava fra se e se la donna.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: altri Saiyan, Bardack, Seripa, Taanipu, Toma
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Rieccomi dopo tanto tempo con una nuova fic, questa volta un pochino più lunga della precedente e che vede come protagonisti la mia coppia preferita, ovvero Bardock e Taanipu, anche se questa volta la storia è incentrata più su come accadde una determinata cosa. 
Anche se la mia storia non è perfetta (so che non piacerà molto :( e si lo so sono un po' pessimista) l'ho scritta col cuore ed è come io mi immagino a Bardock sia accaduta una determinata cosa.^^,,
Ah il Suk è una cosa di mia invenzione, spero che vi piaccia come idea, e come sempre se la mia storia non vi piace ditemelo! T_T

 


Sul pianeta Vegeta in un giorno come tanti, dopo una missione io e la mia carissima amica Seripa decidemmo di andare a mangiare un boccone alla taverna; come del resto eravamo solite fare spesse volte dopo le missioni, o dure sessioni di allenamento. Già, i giorni che non eravamo in missione li trascorrevamo allenandoci duramente!  
“Ah una bella doccia calda ci voleva proprio, mi sento rinata! E adesso un lauto pasto per concludere al meglio la giornata! Dico bene Taanipu?” esclamò con aria scanzonata Seripa mentre passeggiava per le strade del pianeta Vegeta con l'amica al suo fianco.
“Hai perfettamente ragione! Una bella abbuffata è proprio quel che ci vuole! Ho una fame, accidenti!” replicò Taanipu con lo stomaco che le brontolava rumorosamente.
“Certo, se non fossi stata sotto la doccia tre ore a quest'ora saremmo già sedute ad ingozzarci mia cara! Sei sempre la solita!” esclamò Seripa con aria di scherno per provocare l'amica, con la quale poi spesso finiva per intavolare piccole lotte amichevoli, che erano quasi più degli allenamenti che delle sfide vere e proprie, e che culminavano sempre senza ne vincitrici ne ferite.
“E' inutile che mi provochi, oggi sono troppo stanca e affamata per una delle nostre lotte!” ribadì fiaccamente Taanipu, mentre le due Saiyan erano ormai giunte dinnanzi alla taverna, e varcata la porta d'ingresso entrarono. Il locale pullulava di Saiyan, alcuni in piedi, altri seduti ai tavoli o al bancone, e tutti intenti ad abbuffarsi o a chiacchierare allegramente sorseggiando un buon boccale di Suk, la tipica bevanda alcolica dei Saiyan, dal color rosso sangue intenso e dal sapore forte e pungente. Così le due amiche si diressero verso il bancone, dove fecero il loro ordine e poi presero posto a uno dei tavoli ancora liberi; ma purtroppo per la fretta si dimenticarono di ordinare da bere.
“Accidenti ci siamo dimenticate di ordinare da bere!” brontolò Seripa.
“Non ti preoccupare, provvedo io!” esclamò Taanipu con un sorriso, mentre si alzava dal suo posto per dirigersi verso il bancone.
C'è da dire che Taanipu nonostante la muscolatura ben sviluppata era una Saiyan piuttosto attraente e provocante e di certo non passava inosservata fra la folla di maschi perennemente arrapati e in cerca di soddisfare i loro istinti animaleschi. Era solita indossare dei body a collo alto molto attillati che mettevano in risalto superbamente le sue forme, inoltre aveva una folta chioma di ispidi capelli neri molto molto lunghi, che portava raccolti in una coda alta, che accentuavano ulteriormente la sua bellezza selvaggia e sensuale. E proprio per questo non di rado capitava che nei locali affollati subisse avance insistenti dai maschi della sua specie.
Così mentre Taanipu tornava al suo posto dopo aver ordinato da bere per lei e l'amica una voce roca e profonda irruppe da uno dei tavoli del locale. Era un grosso energumeno, dall'aspetto imponente e assai inquietante, col volto deturpato da profonde cicatrici, segni indelebili delle numerose battaglie che aveva affrontato, una delle quali gli sfregiava un occhio passandoci di traverso e la chioma ispida e spettinata che gli ricadeva in modo disordinato sulle spalle.
“Hey bellezza siediti qui con me dai!”
“No ti ringrazio!” rispose seccamente Taanipu cercando di non prestare attenzione a quell'energumeno.
“E dai siediti qui!” insisteva il Saiyan.
“Ho detto di no!” replicò una seconda volta Taanipu.
“Mi piacciono le donne quando fanno le difficili, poi c'è più gusto a domarle!” affermò il grosso Saiyan caricando la sua voce con una sfumatura maliziosa.
Ma Taanipu continuò incurante a non prestare ascolto alle avance di quel bruto; così l'uomo allungò un braccio con il quale afferrò quello di Taanipu per attirarla a se, agguantando poi una delle sue natiche con una vigorosa palpata.
Nel sentirsi toccare Taanipu reagì d'istinto e voltatasi di scatto verso il grosso Saiyan gli sferrò un pugno in pieno volto urlandogli contro infuriata:
“Non toccarmi brutto maiale!!!”
Il pugno sferrato da Taanipu fu così forte che il Saiyan iniziò a sanguinare dal naso, e questo lo fece infuriare non poco; così il grosso energumeno si alzò dal suo tavolo fissando Taanipu con lo sguardo accecato dalla rabbia e tuonando rabbioso:
“Questa me la paghi brutta troia! Ti darò una bella lezione e poi ti scoperò qui davanti a tutti!”
In quell'istante Seripa si alzò di scatto dalla sua sedia in preda al panico e corse immediatamente verso la sua compagna:
“Taanipu, andiamocene via dai!” esclamò con aria preoccupata strattonando l'amica per il braccio.
“Non posso tirarmi indietro, mi ha lanciato una sfida e se rifiutassi sarei una codarda.” rispose Taanipu seria.
“Ma...ma Taanipu! Non vedi che razza di energumeno è quello? Non puoi farcela! E non serve che accenda lo scouter per dirtelo! Lo sai anche tu che è una follia!”
In quel momento Taanipu appoggiò le mani sulle spalle dell'amica e con un sorriso calmo e tranquillo le disse: “Non ti preoccupare, vedrai che ce la farò...e poi lo sai, amo battermi con avversari più forti di me.”
“Taanipu no!!” continuava Seripa.
Ma l'amica senza darle ascolto si volse verso il grosso Saiyan e gli disse con tono deciso; “Bene, poiché non sono una codarda mi batterò con te!”
Così il grosso Saiyan fece cenno a Taanipu di seguirlo e si diressero entrambi fuori del locale.
Usciti dalla taverna c'era una folla di Saiyan esultante che attendeva con impazienza la lotta fra i due.
Taanipu era piuttosto nervosa, e forse anche un po' spaventata, poiché quel Saiyan era davvero un colosso, una vera e propria montagna di muscoli, e la sua forza combattiva era nettamente superiore alla sua.
“Sarà un osso duro!” pensava fra se e se Taanipu, mentre quel brutto ceffo la fissava con la ressa di Saiyan in cerchio attorno a loro. Ma Taanipu cercava di mantenere la calma, senza lasciar trapelare le sue paure all'avversario.
“Allora, sei pronta? Ti darò una lezione che non dimenticherai, e quando ti avrò battuta ti farò mia qui davanti a tutti!” la schernì il bestione leccandosi le labbra voglioso.
“Non sottovalutarmi! Non è così facile battermi, e non sarò mai tua!” gli rispose Taanipu sprezzante.
E così lo scontro fra i due ebbe inizio. L'energumeno sferrò un pugno micidiale in direzione della faccia di Taanipu, ma lei prontamente lo schivò! “Accidenti che velocità! E' pazzesco! Quel pugno l'ho visto all'ultimo istante" pensò la Saiyan dopo aver schivato per un pelo un potente gancio direttole in pieno volto. Allora con un rapido gesto Taanipu si portò dietro al suo avversario per coglierlo di sorpresa e colpirlo a sua volta con un pugno! Ma l'uomo prontamente lo schivò e iniziò a tempestare Taanipu con una serie di pugni a catena. Taanipu iniziò a indietreggiare parando tutti i suoi colpi, ma il Saiyan non le dava tregua, continuava incessante a martellarla con i suoi colpi. Allora lei cercò di sferrargli un calcio in pieno volto, ma con sua grande sfortuna l'energumeno fu in grado di intercettarlo e quindi pararlo.
La lotta era molto dura, e nonostante Taanipu cercasse di fare del suo meglio sembrava tutto inutile contro quella montagna di muscoli! Lottava con coraggio e determinazione sferrando i suoi colpi migliori, ma il divario fra i due era evidente!
“Forse aveva ragione Seripa, non posso farcela contro un simile guerriero, è fuori dalla mia portata! Dannazione è più forte di quanto mi aspettassi!” pensava fra se e se Taanipu, ormai allo stremo delle sue forze, e il Saiyan con uno sporco trucco riuscì a catturarla. La Saiyan per quanto si divincolasse non riusciva a liberarsi da quella tenace presa.
“La-lasciami!” sibilò rabbiosamente lei.
Ma ecco che il massiccio energumeno le afferrò un braccio stringendolo con forza, e nel mentre le sussurrava all'orecchio: “Ti arrendi?”
Nonostante il dolore che quella stretta letale le provocava Taanipu non era affatto intenzionata ad arrendersi e così:
“No scordatelo!”
“Dai arrenditi!” la intimò nuovamente il nerboruto Saiyan mentre stringeva più forte il braccio della sua avversaria, ma Taanipu ancora non era intenzionata ad arrendersi e così incurante di irritare ulteriormente il suo avversario rispose ancora una volta con un secco no! Allora il Saiyan ormai spazientito e infastidito dall'atteggiamento sprezzante della donna prese a stringerle il braccio con impeto maggiore, a tal punto che il dolore per un istante fece sussultare Taanipu, strappandole un flebile gemito di dolore.
“Allora, ti vuoi arrendere? Guarda che se non lo fai ti spezzo il braccio!”
“N-no scordatelo!”
“Vedo che non vuoi arrenderti, e va bene l'hai voluto tu!”
In quell'istante si udì un rumore sordo, un crack di qualcosa che viene spezzato mentre un violento spasmo si irradiò per tutto il corpo di Taanipu! Il dolore fu così intenso che la giovane Saiyan non riuscì a trattenersi, emettendo un urlo straziante mentre crollava a terra in ginocchio con il suo aguzzino che la osservava divertito. Poi il guerriero con un gesto brusco la spinse a terra mentre la fissava con un sadico ghigno dipinto sul volto, pregustandosi già il momento della vittoria.
“Bastardo! Sei un maledetto vigliacco! Lasciala andare!!” gridava rabbiosamente Seripa in preda al panico e tremendamente in ansia per le sorti della sua amica.
“Q-questa...è-è la...la fine...” mormorò ormai ansimante Taanipu, che giaceva esanime al suolo contraendo il volto per non lasciar trapelare la sofferenza che stava provando, come a non voler dare soddisfazione al suo avversario.
Ma ecco che una voce maschile irruppe con veemenza squarciando il silenzio che s'era creato in quel momento, facendo voltare la folla dei Saiyan che osservavano lo scontro.
La figura di un giovane guerriero si ergeva fiera ed orgogliosa dinnanzi alla folla dei presenti, incurante di ciò che aveva interrotto. Taanipu nel sentire una voce a lei familiare si voltò e con gran stupore notò che era proprio lui, quel giovane Saiyan che aveva già incontrato alla base spaziale un paio di volte.
“Sei tu!” esclamò Taanipu rincuorata dalla sua presenza, sfoderando un lieve sorriso.
Il giovane Saiyan che era appena sopraggiunto a interrompere lo scontro rimase per qualche istante ad osservare ciò che stava accadendo. Lo scenario che gli apparve dinnanzi era a dir poco inquietante, e riconobbe Taanipu che giaceva al suolo inerme, ma non era sola, con lei c'era anche un altro Saiyan, un energumeno dall'aria alquanto poco rassicurante, e quello che aveva appena interrotto aveva tutta l'aria essere di uno scontro. Ma il giovane capì immediatamente che non si trattava di una normale sfida.
“Toma, vai a prendere la ragazza e portala al sicuro!” esclamò il giovane guerriero con risolutezza facendo un cenno all'amico, che prontamente si diresse verso Taanipu.
“Agli ordini Bardock!” fu la risposta di Toma mentre tutta la folla dei presenti, compresa Seripa, osservavano quanto stava accadendo letteralmente increduli e sbigottiti.
“Signorina, al suo servizio!” furono le parole di Toma che sfoderando un amichevole sorriso sollevò Taanipu da terra portandola al sicuro, mentre l'avversario della donna, il nerboruto Saiyan osservava esterrefatto quanto stava accadendo.
Ma subito dopo, non appena il colosso riacquistò lucidità e comprese ciò che stava accadendo, la collera pian piano iniziò ad assalirlo, facendogli letteralmente ribollire il sangue nelle vene, mentre una smorfia di disappunto si delineava sul suo volto adirato, e serrando i pugni con rabbia ruggì furente:
“Dannazione! Chi diamine sei? E come osi interrompere questo scontro? Cosa vuoi? Questa è la mia battaglia, stanne fuori!”
“Chiudi il becco! Non sei nient'altro che un miserabile vigliacco! E se c'è una cosa che non ho mai potuto sopportare sono gli avversari sleali come te nei combattimenti! Quindi ora ti darò una bella lezione!” fu la risposta di Bardock.
“Che cosa? Maledetto come osi parlarmi in questo modo!? Ti farò pentire di ciò che hai appena detto microbo!” tuonò l'energumeno sempre più adirato.
Ma Bardock incurante di ciò che il suo interlocutore stava borbottando si limitò a sferrargli un potente pugno all'imboccatura dello stomaco, che lo fece cadere a terra in ginocchio. Non fu dunque difficile per Bardock avere la meglio su quel grosso Saiyan, che sconfisse in un batter di ciglia, sotto lo sguardo attonito degli spettatori.
Terminato lo scontro Bardock si diresse verso l'amico che aveva tratto in salvo la giovane donna, per sincerarsi delle sue condizioni; ma ecco che il suo avversario riuscì in qualche modo a rialzarsi, con le poche forze che ormai gli erano rimaste in corpo, e furente di rabbia per la sconfitta e l'umiliazione appena subite protese il braccio verso Bardock sferrando un colpo energetico per colpirlo alle spalle.
Seripa che aveva visto tutto urlò in preda all'agitazione e Toma esclamò prontamente all'amico:
“Hey Bardock dietro di te!!”
Bardock allora si girò di scatto e vide il Saiyan malvagio intento a lanciargli un ki-blast, così si spostò per schivarlo, ma il raggio energetico lo colpì di striscio al volto, ferendogli una guancia, che iniziò a sanguinare. Bardock allora, adirato, rispose lanciando a sua volta un colpo energetico che centrò in pieno l'altro guerriero, annientandolo definitivamente con le urla della folla esultante.
In quell'istante sopraggiunse Toma che rivolto all'amico:
“Bardock stai bene?”
“Tsk è solo un graffio!” rispose con indifferenza l'altro tastandosi la ferita alla guancia, mentre si guardava attorno, in cerca di Taanipu. Ed ecco che la vide, era seduta a terra assieme alla sua amica; così si diresse verso le due donne.
“Hey, tutto bene?” chiese lui.
“S-si...” rispose Taanipu tenendosi il braccio rotto con la mano.
Bardock allora senza proferir alcuna parola prese Taanipu sollevandola da terra con le sue forti braccia mentre lei lo fissava imbambolata.
“Hey che stai facendo?”
“Sbaglio o hai un braccio rotto? Ti sto portando al centro medico sciocca!”
In quel mentre Seripa rivolta verso il Saiyan.
“Aspetta! Volevo ringraziarti per aver aiutato la mia amica e per averla salvata! Senza di te avrebbe certamente fatto una brutta fine!”
Ma Bardock non le rispose e voltatole le spalle spiccò il volo con Taanipu fra le braccia, diretto verso l'ospedale.
Il vento scompigliava i capelli della giovane Saiyan, e la sua pelle assumeva un colorito rossastro, mentre si allontanava volando dal luogo dello scontro al calar del sole. Si sentiva al sicuro tra le braccia di Bardock, e dopo un attimo di timidezza si decise a proferir parola.
“Non so come ringraziarti, davvero! Se non fossi arrivato tu non oso pensare a cosa mi avrebbe fatto quel prepotente!” esclamò Taanipu.
“Non sai come ringraziarmi? Beh tanto per cominciare potresti dirmi almeno come ti chiami!”
“Oh è vero! Caspita è già la terza volta che ci incontriamo e non ci siamo ancora presentati! Io mi chiamo Taanipu!”
“Bardock!” rispose lui abbozzando un lieve sorriso mentre proseguiva in direzione del centro medico.


La mia storia è finita e spero che vi sia piaciuta, ma nel caso invece non vi fosse piaciuta siate clementi con le critiche! >///<

   
 
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