A tOkiOsa.
Don’t leave me alone
Capitolo
9
Il
cambiamento
T |
sunade
ci congedò con un gesto della mano. Dopo un breve colloquio,
riguardante la
missione appena conclusa, ci invitò a uscire. Era rimasta
soddisfatta
dall’impresa per diversi motivi, che però non
esplicitò a alta voce: Sasuke
aveva collaborato (molto più di Lee), Sasuke non era
scappato e Sasuke non
aveva tentato di uccidere nessuno. Naruto uscì per primo, e
poi Sasuke, seguito
a ruota da me. Il povero Lee era rimasto in fondo, ancora confuso per
il nostro
strano atteggiamento. Mentre Naruto ci aveva già
distanziati, io raggiunsi
Sasuke. Dovevo parlargli. Quando gli fui accanto gli poggiai
delicatamente la mano
sul braccio per spingerlo a guardarmi.
«Ho
bisogno che tu faccia una cosa per me.» dissi, guardandolo
seriamente negli
occhi.
«Perché
dovrei farlo?» chiese, con sguardo indifferente. Me
l’aspettavo. Che stronzo.
Lo stavo praticamente supplicando!
«Ti
prego. È davvero importante.» Lui mi
guardò e vide la mia disperazione, la sua
indifferenza sembrò vacillare, finché non
crollò.
«Cosa
dovrei fare?» Disse. Gli sorrisi, grata della sua
disponibilità.
«Ho
bisogno che tu parli con Naruto. Devi dirgli come stanno le cose:
ovvero che
tra me e te non c’è niente. » Mi fermai
un attimo. «Lo farai?» dissi quasi
supplicandolo. Con la tipica faccia da cucciolo bastonato. Lui
roteò gli occhi,
come se avesse capito che stavo solo fingendo. Ma sapeva che
l’avrei assillato
per il resto dei suoi giorni se non l’avesse fatto.
«D’accordo.
Gli farò capire come stanno le cose.» Un ghigno
sinistro gli apparve sul volto.
Non disse altro. Mi superò e allungò il passo per
raggiungere Naruto,
dall’altra parte del piazzale, il quale non sembrava avesse
voglia di fermare
la sua camminata sostenuta. Forse voleva solo allontanarsi il
più possibile da
me. E non potevo biasimarlo. Prima ancora che potessi avere il tempo di
compiacermi per essere riuscita a convincere Sasuke ad aiutarmi, sentii
la voce
di Rock Lee che mi chiamava.
«Senti
Sakura, che ne dici se..» cominciò lui, una volta
che mi raggiunse. Io intanto
stavo guardando da lontano Naruto che parlava con Sasuke. Non avevo
tempo da
perdere con Rock Lee!
«Scusa
Lee, ma non ho davvero tempo. Non posso venire alla festa con te,
perché non ci
andrò affatto.» Forse ero stata troppo dura, ma in
quel momento avevo ben altro
per la testa. Lo superai in fretta e prestai poco attenzione al suo
volto
ferito e confuso. Ebbi un attimo di rimorso. Non dovevo trattarlo
così.
Una
volta che arrivai vicina a Sasuke, Naruto si stava allontanando. Aveva
i pugni
stretti, lo sguardo furente e ferito. Non era questa la reazione che mi
aspettavo. Lui mi guardò un solo secondo, ma non riuscii a
capire cosa
quell’occhiata cercasse di comunicarmi. Sembrava un misto di
incredulità, rabbia
e rancore. Confusa, mi rivolsi a Sasuke.
«Non
è questa la reazione che mi aspettavo. Gli hai parlato di
quello che ti ho
detto?» disse.
«Gli
ho fato capire come stanno realmente le cose.» rispose,
criptico.
***
N |
aruto
si fermò non appena lo chiamai. Quando gli dissi che dovevo
parlargli di
Sakura, non si mostrò sorpreso. Non avevo molto tempo, lei
sarebbe arrivata da
un momento all’altro, quindi dovevo sbrigarmi.
«Voglio
che tu le stia lontano.» dissi, serio. Lui mi
guardò confuso, stava per chiedere
spiegazioni, quando lo anticipai.
«Devi
capire un cosa Naruto: per quanto tu ci provi o ci speri, tu non potrai
mai
essere come me. Sarò sempre un passo avanti a te, e
sarò sempre pronto. Per
quanto tu possa allenarti e diventare forte, sappi che
c’è qualcosa che tu non
potrai mai avere, una cosa in cui sarò sempre il
primo.»
«Ovvero?»
chiese, sospettoso. Povero ingenuo, come se pensasse di potermi
eguagliare in
tutto.
«Sakura.»
dissi. Mi zittii un attimo per vedere la crescente sconfitta dipingersi
sul suo
viso. Sapeva che avevo ragione. Così continuai.
«Per quanto tu possa sforzarti,
lei sceglierà sempre me. E se mai dovesse venire da te,
sappi che sarai sempre
un ripiego. Lei è mia, lo è sempre
stata.» Sibilai, vicino al suo viso
sconvolto. Attese un attimo prima di parlare.
«Se
sei tu quello che vuole, io lo devo accettare. Perché a differenza tua, io voglio solo il
meglio per lei, voglio solo che
sia felice.» disse. Si allontanò mostrandomi tutto
il dolore che provava in
quel momento. Sorrisi, nel vederlo così. E per un attimo, solo un attimo mi chiesi
perché stavo facendo tutto questo.
***
S |
asuke
si allontanò da me appena ebbe finito di pronunciare quella
frase. No, non
poteva fuggire così. Mi doveva delle risposte. E io le
volevo subito. Gli
intimai di aspettarmi, mi visto che non si fermò lo
raggiunsi e cominciai a
camminare accanto a lui. «Perché mi ha
baciata?» chiesi, tutto d’un fiato. Lui
si fermò all’istante e mi guardò. Il
suo sguardo era impassibile come sempre.
Poi ghignò.
«Perché?
Perché ne ho avuto l’occasione e l’ho
colta. Niente di più.» disse, con fare
derisorio. Tacque un attimo per vedere la mia reazione. Poi disse:
«Non ti dirò
che l’ho fatto perché mi piaci. Solo
perché mi andava. Sei sempre la solita stupida
che continua a illudersi.» Fece per voltarsi, ma lo fermai.
«Qui
l’unico stupido sei tu.» dissi, con il massimo di
rabbia che riuscii a
imprimere nella mia voce. «Sei tu il primo che si illude. Sei
stato via anni, e
al tuo ritorno credi di trovare tutto uguale a prima? Non ti sei reso
conto che
tutto è cambiato. Le
persone, i
sentimenti. Io sono
cambiata.»
Aggiunsi, come se fosse qualcosa di logico. Vidi un lampo di rabbia
attraversare i suoi occhi.
"Alcuni
cambiamenti sono così lenti che
non te ne accorgi,
altri
sono così veloci che non si accorgono di te"
Ashleigh
Brilliant
«Ti
sbagli. Tu sei sempre la stessa.» sibilò a pochi
centimetri dal mio viso. Stavo
per dirgli che era lui l’unico a sbagliarsi, ma mi
anticipò dicendo:
«E
ora te lo dimostro.»
Prima
che me ne accorgessi, lui si avvicinò a me. E fece
nuovamente combaciare le
nostre labbra.
Senza
che io potessi fare niente per impedirglielo.
Sono
in ritardo, lo so. E non ho neppure risposto alle recensioni. Ma lo
farò.
Appena avrò un po’ di tempo. Comunque fatemi
sapere. Alla prossima,
Topazio:)