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Autore: madelifje    30/08/2013    9 recensioni
Niall Horan è innamorato di Amy Styles.
Niall Horan ed Amy Styles hanno una figlia.
Amy frequenta il Royal College of Music con Ed Sheeran.
Ed Sheeran ha una cotta per Niall.
Amy Styles è la sorella di Harry.
Harry Styles ha una relazione con Sue, la migliore amica di Amy.
Louis Tomlinson è innamorato della sua amica Sue.
Bella, un'amica di Sue ed Amy, si è sposata di nascosto con Zayn Malik.
La cugina irlandese di Amy, Jules, aveva una relazione con Liam Payne.
-Che te ne pare? -chiesi bevendo la mia cioccolata.
-Un disastro.

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Seguito di "You always will be my angel" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1264597&i=1
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '(Im)Perfect life'
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Confession.


I miei amici erano al bar, esattamente come al solito. Li conoscevo solo da un anno, eppure sembravano secoli. C'era Ian, alto e muscoloso. Il suo flauto traverso e i suoi occhi verdi facevano impazzire ogni ragazza del RCM. Pareva proprio il fidanzato ideale. E lo era. Solo... Non per le ragazze. Poi c'era Kaylie. Una violinista di soli diciassette anni. Kaylie era semplicemente un genio della composizione. E infine Ed. L'unica persona che conoscevo da prima che iniziassero i corsi. Cantava benissimo e sospettavo che scrivesse. Avevo avuto una cotta per lui mentre andavo al liceo, ma poi avevo scoperto che il ragazzo dai capelli arancioni era gay e un grande amico di Niall.
Quando spuntai da dietro l'angolo coprii gli occhi di Ian con le mani. Lui rimase paralizzato, poi iniziò a tastare i miei polsi. Purtroppo per lui ci trovò solo un banale orologio.
-Sei... Michael? -mi aveva confuso con il suo ragazzo. Stupendo.
-Ti sembrano mani da uomo? -lo rimbeccò Kaylie.
-Ti aiuto io, -disse Ed strisciando alle mie spalle. Le sue mani scattarono verso le ascelle. Scoppiai a ridere. Quando Ian esclamò un "Amy" mi stavo già contorcendo a terra in preda al solletico.
-Ba...sta -farfugliai.
-Devi supplicarmi.
-Vaffanculo! -ringhiai. Ed mi lasciò andare e schizzai subito in piedi, togliendo la polvere dai jeans.
In quel momento suonò la prima campanella. Troppo presto, per i miei gusti.
-Se la Styles non arrivasse sempre in ritardo... -mi canzonò Ian.
-Voi non avete figli -borbottai. Alla prima ora avevo teoria musicale. Mi sedetti in centro e scrutai i miei nuovi compagni di corso. Non conoscevo nessuno. Fantastico.
Il prof Harper veleggiò all'interno dell'aula e lanciò la borsa sulla cattedra. Fu in quel momento che Tyler fece il suo ingresso. Dopo una rapida scansione della classe optò per il posto vuoto da parte a me.
-A quanto pare è destino. -disse con un sorriso beffardo.
-A quanto pare no, visto che potevi benissimo sederti da un'altra parte.
-Ma tu sei sempre così gentile?
-Sì. -la lezione iniziò e io gli feci cenno di non replicare.
Per mia enorme sfortuna, rimasi bloccata in ascensore fra la terza e la quarta ora. Riuscii a non arrivare in ritardo al corso opzionale di composizione, ma trovai l'aula già piena. Cercai con lo sguardo Kaylie e la vidi imbottigliata in prima fila, assorta a scribacchiare sul quaderno pentagrammato. Non fui nemmeno troppo stupita dopo aver localizzato l'ultimo posto rimasto.
-Dicevi qualcosa sul destino? -chiesi mentre pestavo i piedi ad un ragazzo e mi sedevo vicino a Tyler.
-Ricorda: io ho sempre ragione.
Sbuffai. Il mio disappunto aumentò a dismisura quando scoprì che il corso sarebbe stato tenuto anche quest'anno dalla professoressa Hale. Tra noi c'era un odio reciproco ed inspiegabile. Era una donna sui quaranta, eppure aveva la fronte già solcata dalle rughe. Indossava come al solito abiti scuri ed esaminava la classe da sopra le lenti degli occhiali.
-Chi non muore si rivede, eh Odile?
Già. Odile ero io. La Hale era stata presente al mio esame e per qualche strana ragione le era rimasto impresso il mio Cigno Nero.
-Esatto. -risposi.
La ascoltai sciorinare informazioni su un certo spettacolo di Natale in cui avremmo dovuto presentare brani composti da noi. Ovviamente sapeva di non avere dei grandi geni in classe, salvo eccezioni, -occhiata a Kaylie- per cui avremmo dovuto lavorare in coppia.
-Non siamo più alle elementari, non mi interessa niente su chi sia la vostra amica del cuore. Lavorerete con la persona alla vostra sinistra, partendo dall'inizio delle varie file.
Oh merda. Tyler era all'estrema destra della terza fila.
-A quanto pare avremmo modo di conoscerci bene, Persona Alla Mia Sinistra.
-Che gioia.
 
Rincasai alle tre, completamente esausta e frustrata. Non avevo avuto strumento, e l'astinenza da pianoforte iniziava a farsi sentire. Ringraziai Noelle, che prese la sua sciarpa multicolore e uscì per l'appuntamento dal parrucchiere, e mi sdraiai sul divano.
Sophie era sul tappeto e agitava un enorme orsacchiotto che avevo chiamato Balù.
Glielo tolsi di mano ed iniziai a muovere Balù facendolo complimentare con la signorina Horan per il suo vestito. Le zampe dell'orso le solleticavano il naso, facendola ridere a crepapelle.
-Ti mangio! -dissi prendendola in braccio. Spalancò gli occhioni blu. Le schioccai un bacio sul naso, poi riconobbi la mia suoneria.
-Chi è che rompe i co... Le scatole? -Jules mi aveva fatto giurare di smetterla con le parolacce. "Almeno in presenza di Sophie" aveva detto.
-Pronto? -non guardai nemmeno il nome sul display.
-Ciao! -esclamò Niall.
-Ah sei tu! Dio, è  stata una giornata... Ho ancora la Hale, ci credi?
-Sì. Amy, senti... Domani pomeriggio passo da te.
-Ok che il tuo cervello è costantemente in sciopero, ma domani è martedì...
-Lo so, ma ti devo dire una cosa. E non ti piacerà.
 

Per qualche strana ragione ero convinta che l’essere vestita bene avrebbe evitato che Niall mi desse brutte notizie. Lo so, era una stronzata colossale. Sistemai i corti ricci di Sophie e ripresi a fissarmi le scarpe. Cos’aveva Niall da dirmi di così urgente? E terribile. Urgente e terribile. Lo smalto mi fece desistere dalla tentazione di mangiarmi le unghie, così cercai un modo per tenermi occupata ed iniziai a farmi una treccia.
L’attesa era estenuante.

Come ammazzare il tempo – a cura di Aubree Styles
• Contare le piastrelle del pavimento
• Osservare la propria figlia mentre dorme beatamente sul divano
• Fare scherzi telefonici a Courtney-della-porta-accanto
• Farsi beccare da Courtney-della-porta-accanto nel bel mezzo di uno dei summenzionati scherzi.
• Riattaccare in faccia a Courtney-della-porta-accanto
• Perdere a Candy crush saga per cinque volte di fila e passare i ventisette minuti successivi a fissare il cellulare in attesa di ricevere nuove vite


Quando suonò il campanello praticamente volai fino alla porta. Solo che fuori non c’era Niall. Cioè, c’era anche lui, ma veniva completamente coperto dall’energumeno del piano terra. Mi sentii impallidire.
-Dov’è quella stronza di Courtney che ruba la posta degli altri e se la legge? –ruggì. Dovetti lottare per riuscire a non togliere lo schizzo di saliva che mi era arrivato sulla guancia. Indicai la porta alla mia sinistra con il pollice e lui si buttò in quella direzione senza più degnarmi di uno sguardo. Non volevo assistere allo spargimento di sangue in arrivo, così afferrai Niall per la collottola e lo trascinai in casa. Lui era ancora leggermente perplesso.
Gli stampai un bacio sulle labbra e mi sedetti sul divano, facendo attenzione a non svegliare Sophie.
-La tua vicina è in pericolo di vita? –chiese lui dopo un po’.
-Probabile. Non è un problema mio. Al contrario di quello che stai per dirmi.
Arrossì ed iniziò a giocherellare con una scarpina di Sophie che giaceva sul pavimento.
-Sì, be’, a questo proposito… cazzo, non mi crederai mai.
-Provaci.
-In Irlanda la mia famiglia è… abbastanza conosciuta. I miei genitori sono ricchi sfondati, conoscono tutte le persone che contano, gestiscono non so quante terre e… si fanno rispettare, ecco. Solo che non apprezzano il lavoro che faccio e per questo non vedo un centesimo da due anni. Non chiamano mai, li vedo solo a Natale e trattano mio fratello Greg come se fosse figlio unico. Per questo non li hai mai conosciuti.
Ero abbastanza meravigliata. Niall sarebbe la pecora nera di una famiglia di milionari?
-Ma… perché non me l’hai mai d…?
Mi bloccò prima che potessi finire la domanda. –Perché era abbastanza inutile. Poi ieri ho scoperto che vogliono venire a Londra. Per quattro mesi. Per via di un grosso affare di cui non ho voluto sapere nulla.
Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a vedere il problema in tutta quella faccenda.
-Amy, loro non… sanno niente. Di te e di Sophie. Di noi. Non approverebbero mai e soprattutto scoprirebbero che ho avuto una relazione con un’alunna.
Fu allora che capii dove volesse andare a parare, e mi sentii gelare il sangue nelle vene.
-Ero con Harry quando ho ricevuto la telefonata e lui mi ha consigliato di… -qui abbassò il tono della voce, sperando che non capissi -…assumere qualcuno che finga di essere la mia fidanzata.
-No! Non se ne parla nemmeno! –sbottai. Come aveva potuto?
-Sarà solo per quattro mesi, e se riesco a riconquistare la loro fiducia potrebbero aiutarci. Economicamente.
Non navigavamo nell’oro, e lo sapevo benissimo. Vivevamo a tutti quei chilometri di distanza perché lui non aveva avuto un trasferimento e senza lo stipendio da insegnante saremmo finiti in strada. I miei avevano promesso di pagarmi la retta della scuola, ma alla bambina dovevamo provvedere noi. Perciò capivo perfettamente il punto di vista di Niall, ma…
-Ma perché non provare a dire loro la verità? –tentai.
Si alzò in piedi. Non mi aveva ancora detto tutto, era lampante. Stava solo aspettando il momento migliore per sganciare la bomba, ma non sarebbe mai arrivato.
-Perché avevano già organizzato il mio matrimonio con un'altra. –sospirò.
Era uno scherzo, vero?
Stava girando un video da caricare su YouTube.
Non poteva essere la verità.
-COSA?! TU SEI FIDANZATO E NON ME L’HAI MAI DETTO?! –scattai in piedi anche io. Presi in braccio Soph addormentata, la portai in camera e chiusi la porta a chiave. Poi tornai in soggiorno. Ero a cinque centimetri da Niall, con gli occhi fiammeggianti e tutta l’intenzione di ucciderlo.
-N...non è una ccccosa ufficia…le. –balbettò –E poi anche Liz è fidanzata con un altro, sarebbe solo una copertura.
-E POI COSA SUCCEDERÀ? QUESTA MESSINSCENA SI RIPETERÀ A TUTTI I NATALI?
-No! Ci lasceremmo prima del matrimonio e dopo un anno entrerai in scena tu…
Lo guardai malissimo. –Potrei mandarti a cagare per questo, lo sai.
-Sì, -ammise. –ma ti amo, e questa sarebbe la nostra occasione. Ti fidi di me, Amy?
Mi fidavo di lui? Sì, certo che sì.
Annuii. 
 


-Amy, lei è... Liz. Liz, ti presento Amy.


Augh.
Buon pomeriggio donzelle (e, se ci sono, uomini).
Gaia is back! Per vostra sfortuna. 
Lo so, sono in ritardo. Avevo deciso di passare agosto a portarmi avanti con le trame e ce l'ho (quasi) fatta. Oggi è il 30 lol
Ho già un altro paio di capitoli pronti, quindi gli aggiornamenti saranno puntuali, almeno per adesso ahahah
Questo è IL capitolo. La storia di Amy graviterà intorno a lui, e so che mi odierete per questo. E molto. 
Dai, mi preparo per uscire
bacioni,
Gaia


P.S. 24 recensioni positive? Ventiquattro? Io vi amo ♥ Grazie, non sapete cosa singifichi per me
  
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