Mi chiamo Bruna.
Ho 22 anni e sono una persona felice.
Questo che vi andrò a raccontare è il riassunto degli ultimi 6 anni della mia vita.
La storia di come Antonio me l’abbia cambiata, nel bene e nel male.
Dopo quella maledetta serata, e quella splendida mattinata Antonio non si fece sentire per mesi.
Non mi aveva dato nessuna possibilità, questo è vero.
Però io ci avevo sperato.
E invece lo vedevo lì, a passarsi tutte le puttanelle che gli si avvicinavano. Mentre lui la sera faceva sesso io passavo le mie nottate a piangere, sperando che mi guardasse per un solo istante.
Verso settembre, mi chiese se volessi uscire con lui. Io gli dissi di si, debole e insicura com’ero.
E gli diedi la mia verginità. Inutile a dire che il giorno dopo stava già guardando un’altra.
E io mi maledicevo, avevo dato quel momento a uno stronzo.
I mesi passavano e la mia vita faceva sempre più schifo. Dio, quanto ho pianto.
Dopo un paio d’anni festeggiai il mio diciottesimo compleanno.
Ero anche abbastanza felice, il dolore stava passando e visto che era estate faceva anche caldo! Era quasi perfetto!.
In quella serata felice, arrivò lui, con la sua moto a sgassare.
Mi prese quasi al volo.
‘’Fermati! Ho paura! Sono anche senza casco!’’
Si fermò, solo per andare a casa sua e prendere un casco e un giacchetto per me.
Prese la superstrada e a un certo punto si fermò ad una area di servizio per fare benzina ‘Dove mi porti?’
‘Al mare!’
‘Al mare??? Ma dico, sei impazzito?!? Mi hai preso durante la mia festa, dopo 2 anni che non mi hai cagata di striscio, mentre ti sei scopato mezzo liceo e adesso mi porti al mare? Ma lo sai quanto è lontano?’
In effetti, il mare era un pò lontano dalla città dove abitavano. Loro stavano a Modena.
‘Si. Sono 300 chilometri. Perchè sai una cosa? Non ti porterò a Jesolo o a Ravenna. Ti porterò a Porto Fino.’
‘Come se mi importasse qual’ non feci in tempo a finire la frase che mi baciò.
‘Ho sbagliato.’
Solo quella piccola frase mi disse.
‘Ti andrebbe di passare il resto della tua vita con me?’
E mi porse un anello.
‘Tu sei pazzo...’ dissi con le lacrime agli occhi.
 
‘Pazzo di te’.
 
E così, in pochi minuti 2 anni di sofferenza erano passati.
Facemmo colazione a Porto Fino, un paesino bellissimo.
Facemmo il bagno in quel mare splendido e infine mi riportò a casa.
Passammo dei momenti meravigliosi insieme.
E li passiamo tuttora... Lui è l’uomo che mi ha cambiato la vita.
Adesso sono sicura di me, sono forte.
E sono sicura che fra poche ore, dirò di si quando il prete me lo chiederà.