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Autore: Namixart    02/09/2013    5 recensioni
Martina ha solo quindici anni, ma quando il suo migliore amico, Carter, scompare senza lasciare traccia, cade in una grave crisi di depressione. Perde il suo cuore e diventa un Nessuno dell'Organizzazione XIII.
Ma nessuno sa che Namixart, numero XV, Scintilla di Fiamme Oscure, non è ciò che sembra.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Oscurità, nient’altro che Oscurità. Chi era? Come era arrivata lì? Da dove veniva?
Si risvegliò in un vicolo buio, stordita e confusa.
- Dove mi trovo? - si pose quella che al momento le sembrava la domanda più logica. Solo dopo si accorse di un’altra cosa, ben più allarmante.
- Chi sono? - pensò agghiacciata.
Cercò di sforzare la memoria per ricordare.

Una ragazza allegra che ride e scherza con i suoi amici. Stranamente riesce a distinguere solo i volti. Tutto il resto è avvolto nella nebbia. Si sente un nome nell’aria.
- Martina! -
 A pronunciare quel nome è stato un ragazzo accanto a lei, un po’ più grande. Ha un viso allegro, corti capelli scuri e occhi dello stesso colore, pieni di calore e affetto.
- Dimmi, Carter. -
Chiama lei, allora. Il suo nome è Martina e il nome di quel ragazzo è Carter.
- Buon Compleanno!-
Le porge una collana di forma romboidale.
- È bellissima! Grazie! - esclama lei abbracciandolo.
Si vede che sono molto legati.
La scena cambia.
La stessa ragazza, in lacrime, davanti a un giornale.
- No! -
L’articolo annuncia la scomparsa di un ragazzo sedicenne.
- Carter! -
Quindi il suo amico è scomparso.
La scena cambia ancora, ma stavolta è una successione di immagini.
Tutte indicano che la ragazza è caduta in depressione. Si rifiuta di parlare, di uscire, perfino di mangiare.
L’ultima immagine, la peggiore: la ragazza viene avvolta da un vortice oscuro per pochi secondi. Una spirale fumosa che parte dal suo cuore. Poi più nessuno.

Riaprì gli occhi e le lacrime cominciarono a scorrerle sulle guance insieme ai ricordi.
Carter.
Il suo migliore amico.
Scomparso.
All’improvviso si sentì totalmente svuotata, come se una parte di lei se ne fosse andata. E probabilmente era davvero così.
Come poteva Carter essere scomparso?
Come poteva il suo migliore amico averla lasciata?
Crollò a terra, respirando affannosamente. Solo in quel momento parve afferrare a pieno il significato di ciò che era successo. Si rese conto in un momento che Carter non sarebbe mai più stato lì per parlarle. Non l’avrebbe più consolata quando era a pezzi.
Era sola.
- No… - mormorò, con il fiato corto.
- No! - gridò, picchiando i pugni a terra.
Ricominciò a piangere silenziosamente, rannicchiata in un angolo del vicolo in cui si era svegliata.
Non le importava, in quel momento, dove fosse capitata.
Le importava solo dell’enorme vuoto che sentiva dentro, un vuoto glaciale che sembrava spargere ondate di paura e malessere in tutto il suo corpo.
Solo molte ore dopo riuscì a rimettersi in piedi.
Aveva recuperato solo in parte la lucidità, e decise di esplorare un po’ la città in cui era capitata.
Si guardò in una pozza d’acqua vicino a lei. Vide la solita ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi azzurri. Aveva un’espressione sofferente e lacerata dal dolore. Scrutò attentamente le profondità dei suoi occhi: mancava qualcosa, come se si fosse spenta una luce. Magari era solo la sua immaginazione. Era sempre la stessa, dopotutto. No?
Cominciò a vagare per quella città sconosciuta, sfiorando di tanto in tanto la collana che aveva ancora al collo.
Giunse davanti a un castello bianco sospeso nel vuoto e lo osservò con occhi spenti. Davanti al ponte che lo collegava alla città c’era un uomo dai lunghi capelli argentei e la pelle bronzea. Osservandolo più attentamente si accorse che aveva gli occhi arancioni. Non le piacevano.
- Chi sei? - chiese lui.
Lei, in quel momento, distrutta com’era, non trovò nessun motivo per non rispondergli.
- Il mio nome era Martina, ma… non credo di essere più io… Io… - non sapeva come spiegare quella sensazione.
Non poteva essere cambiata tanto, no?
- Capisco. Tu hai perso il tuo cuore, sei diventata un Nessuno. Non hai un luogo dove andare, all’infuori di quello che ti offro io. Unisciti alla nostra Organizzazione. Avrai un nuovo nome e un nuovo scopo. -
- Perché dovrei? - adesso era passata sulla difensiva.
- Perché? Avrai un posto dove dimenticare le sofferenze del tuo passato, non è forse un motivo valido? -
L’uomo aveva tutta l’aria di sapere perfettamente chi fosse e come fosse arrivata lì.
- Chi sei? -
- Io sono quel rimane. O forse… sono tutto ciò che c’è sempre stato. -
- Intendevo il tuo nome. -
- Il mio nome non ha importanza. Piuttosto, dimmi: accetti la mia proposta? -
Che cosa aveva da perdere, dopotutto?
- Accetto! -
- Una saggia scelta. Ti avevo detto che avresti ricevuto un nuovo nome… -
Mentre parlava, nell’aria apparve una scritta:
Martina
Le lettere cominciarono a vorticare sempre più velocemente. A un certo punto l’uomo le fermò con un gesto deciso della mano. Ma lì non c’era più scritto il suo nome.
Namixart
- Questo è il tuo nuovo nome. Sarai il numero XV dell’Organizzazione. Dominerai il fuoco. Il tuo titolo sarà Scintilla di Fiamme Oscure. Avrai il tuo nuovo scopo. Seguimi. -
Namixart, il Nessuno, aveva preso il posto di Martina, la ragazza allegra e sempre sorridente. Si promise di lasciarsi il passato alle spalle, dimenticando le sue sofferenze. Per una vita che finiva, un’altra ne iniziava. Giusto?



[Angolino di Namixart]
Hello to everybody! Allooora... questa storia è in programma da tipo... un anno, ma ho deciso di pubblicarla solo adesso, per motivi legati a una mia precedente storia. Ok, anche per ringraziare Luly Love (per inciso, questa fic è dedicata anche a te <3), che mi aveva chiesto di Namixart in un altra storia. Sono mooolto legata a questa fic, come dice anche il mio nickname (esattamente, Martina/Namixart sono io). Cercherò di aggiornare almeno una volta ogni due settimane ma non garantisco assolutamente niente. Un avvertimento: la storia copre gli eventi tra 358/2 Days a KH3. Però su KH2 ho deciso di basarmi più sul manga che sul videogioco. Mi rompeva parecchio dover tornare due volte in ogni mondo. Siccome penso di avervi rotto abbastanza le scatole, ci vediamo al prossimo capitolo. Baci
Nami

PS
Una recensioncina ci sta, vero?
  
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