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Autore: Angel_Mary    03/09/2013    2 recensioni
Le mirabolanti avventure di una ragazza comune alla ricerca di un paio di pantaloni nuovi, perché, essendo a dieta, quelli che ha iniziano ad andarle larghi.
-Tratto da un fatto realmente accaduto-
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui a narrare le gesta della ragazza comune, quando va a comprare un paio di pantaloni.
Quando parlo di ragazza comune, intendo la ragazza della porta accanto, che non è una top model, non è una sirenetta perfetta perfetta, lo smalto le si sbecca rispondendo al telefono e le curve, fin troppo spesso, non sono al posto giusto.
La ragazza comune, miei cari, è quella che ha la cellulite, un po’ di pancetta e fianchi abbondanti. Non sto parlando della Marylin Monroe dei poveri, perché, ammettiamolo di Marylin, il mondo ne ha conosciuta una e non illudiamoci di essere come lei, perché indossiamo una taglia 46.
La ragazza comune si mette a dieta, va dal dietologo una volta al mese, si pesa solo in sua presenza, aspetta con ansia il momento in cui potrà comprare dei vestiti di una taglia più piccola.
Dopo tanta fatica e tanti sacrifici (immaginatevi voi stessi alle prese con la dieta, mentre guardate i vostri amici papparsi un gelato al cioccolato!), finalmente, arrivati i saldi, si accinge a comprarsi un nuovo paio di pantaloni.
La suddetta ragazza ha perso solo sei kilogrammi, quindi non pensa che le entrerà una taglia più piccola, ma ha una minima consapevolezza che la sua taglia le andrà almeno un po’ larga.
Va diretta al negozio, visto il giorno prima con l’amica, dove sulla vetrina svetta un’enorme 70% di sconto e punta la rella dei pantaloni, li trova anche del colore dei suoi sandali preferiti, pensa a come starebbero benissimo con tale casacca e tale pochette, pensa anche al make-up da sfoggiare.
Con tutti questi buoni propositi, entra nel camerino.
È appagata, perché c’è un puff dove potrà poggiare la borsa pesantissima, perché non sia mai andare in giro con giusto essenziale per affrontare una serena passeggiata, e dove potrà sedersi per infilare più comodamente i pantaloni.
Direte voi, e ora che vuoi dalla vita? Un lucano? Beh, io inizierei a chiamare il barista per il primo giro.
La sopraccitata ragazza comune, con tutti i buoni propositi di questo mondo, si appresta a svestirsi, per provare questi fantomatici pantaloni.
È in mutande in camerino, è arrivato il fatidico momento della prova del nove.
Libera i pantaloni dalla gruccia, li sbottona e infila prima una gamba e poi l’altra.
C’è qualcosa di strano.
Cerca di tirarli su, ma arrivata alle cosce, i pantaloni non salgono.
La ragazza sbianca.
Li toglie velocemente.
Controlla la taglia.
È una 46.
Si domanda se ha visto bene, ricontrolla.
È una 46.
Si sveste velocemente.
Chiama il commesso, che con un sorriso stampato sulla faccia, ghignante, le porta la taglia più grande, la 48.
Prova questi pantaloni, a detta del commesso, più grandi.
Stessa storia.
Sbuffa irosamente.
Si riveste.
Esce dal negozio imbestialita.
C’è un’unica soluzione: hanno sbagliato a scrivere la taglia.
Sarà così, si tiene i suoi pantaloni un po’ larghi.


 - Tratto da un fatto realmente accaduto!-


NdA:
Ho scritto questa storiella solo per puro divertimento, non intendo offendere nessuno, e soprattutto non voglio ergermi a tuttologa per quello che riguarda il tema delicato "dieta". Vi lascio solo un consiglio: affidatevi sempre agli esperti di questo campo. 
Per il resto, spero che vi sia piaciuto quanto ho scritto! 
Bacio,
Angel
  
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