Mi sono lasciata trascinare da Aronofsky per quel che riguarda la primavera e l’inverno
citati alla fine. Questa è l’ultima flash, ho dovuto aspettare la notte per
scriverla, perché quella che avevo scritto al mare non mi piaceva più e ho
dovuto quindi rischiare con qualcosa di nuovo. Credo che il risultato sia
quello che volevo ottenere: dolcezza infantile e poi il dramma della perdita di
Goku. Ovviamente mi sono rifatta al Gaiden per questa
perdita importante.
Spero sia di vostro gradimento anche questa flash, un po’ più lunga delle
altre.
Ringrazio quelle anime pie che hanno
letto questo mio primo esperimento con le flash e chi tanto gentilmente mi ha
lasciato la sua opinione. Grazie davvero.
A voi.
Goku
“All the hurt in the world
You know
There's nothing I'd love to do more
Than spare you from that burden
It's gonna be hard
If I only could
Shelter you
From that pain
Just to make it easier on you”
Famiglia. Aveva letto la parola in uno dei libri che Tenpo gli
aveva regalato. Che cos’era una famiglia? Lui non ce l’aveva…
o forse sì. Nelle vignette c’erano sempre un uomo e una donna e uno o più
bambini. Non aveva compreso bene cosa diceva la didascalia che spiegava
l’immagine, così aveva chiesto a Tenpo. Gli aveva spiegato che una famiglia era
composta da persone che si amavano, che non era necessariamente come quella dell’immagine. Allora aveva
sorriso, dicendo che loro erano la sua famiglia. Konzen era come un padre,
Tenpo uno zio, Kenren il fratello maggiore, e Nataku l’amico di una vita.
Li amava tutti. Erano suoi. La sua famiglia. I suoi amici. Il suo tutto.
Tra le dita aveva solo cenere. Tutto era diventato nient’altro che
quello. Esattamente come i resti di Konzen scivolavano via dalle sue dita, i
ricordi gli bombardavano la testa. I loro visi, le loro voci, i loro profumi,
il tocco delle loro mani. Tutto svanito.
Il dolore era così forte che lo rese folle, tra le dita non aveva più neanche
quel poco che era rimasto e non poteva… non poteva…
I petali dei ciliegi caddero, l’equilibrio si era spezzato per
sempre. Un animo puro e candido era stato ferito, macchiato, distrutto. Un
cuore a pezzi disperdeva il suo dolore.
E non ci sarebbe stata più vita, in quei fragili rami.
Niente più Primavera.
Non fino alla fine del suo Inverno.
“You are gonna have to find out for yourself”