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Autore: LadyPalma    17/09/2013    6 recensioni
Una serata al "The rabbit hole" con il preciso piano di "bere per dimenticare" porta ad un incontro imprevisto e a rivelazioni inaspettate.
[NealxRegina]
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neal Cassidy, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bonfire Heart

 

Your mouth is a revolver firing bullets in the sky 
Your love is like a soldier, loyal till you die 
And I've been looking at the stars for a long, long time 
I've been putting out fires all my life 
Everybody wants a flame, but they don't wanna get burnt 
And today is our turn
 



Tamburellò le dita sul bancone al ritmo della canzone che stava sentendo per la prima volta in quel momento e lasciò che l’alcool bruciasse lentamente il resto della sua concentrazione. Certo, ciò che aveva bevuto fino a quel momento non sarebbe stato neanche lontanamente sufficiente per una sbronza, ma era solo l’inizio di una lunga serata, no?

Birra al limone, davvero?”

Assorto com’era nei suoi spiacevoli pensieri, l’uomo non si era quasi accorto della donna che si era seduta accanto a lui e che adesso stava fissando con un sorriso ironico la bottiglia quasi vuota della bevanda. Con una semplice maglietta colorata e addirittura un paio di jeans addosso non sembrava davvero lei, e quasi per accertarsi della sua assoluta sobrietà, Neal si voltò completamente per osservarla con più attenzione e fu allora il suo turno di sorridere.

“Regina”si decise a dire mentre un’espressione incuriosita andava dipingendosi sul suo volto. “Non credevo fossi il tipo da venire in un posto come questo…”

Regina si lanciò un’occhiata intorno, che le permise di avere un altro assaggio dell’atmosfera di una serata come tante al “The Rabbit Hole”, poi alzò leggermente le spalle e riportò lo sguardo sul suo accidentale interlocutore.

“Ci vengono tutti quelli che vogliono dimenticare”

“Io non voglio dimenticare nulla…”

Quella debole protesta le fece alzare un sopracciglio e scuotere lentamente la testa con espressione quasi divertita.

“Emma” disse secca “Tu vuoi dimenticare Emma e il bel pirata che te l’ha portata via” continuò, alludendo all’inaspettato recente fidanzamento della Swan con il capitano Hook.

“Pensavo fosse il mio vero amore” rispose semplicemente l’altro, colto alla sprovvista da quella tagliente schiettezza. “E francamente credo tu non possa capire queste cose” aggiunse, restituendole il favore, in un tono più aspro di quanto forse avrebbe voluto.

Una leggera risata le sfuggì dalle labbra a quell’ingenuo commento e lo sguardo le cadde quasi involontariamente sull’anulare sinistro, dove soleva portare l’anello di Daniel.

“Oh caro, ci sono tante cose che la gente crede di sapere su di me” sussurrò dopo qualche istante, rialzando lentamente lo sguardo.

Neal osservò quella sequenza di gesti con sincero interesse e quando i loro occhi si incontrarono, si sentì invadere da una tristezza quasi insostenibile. C’era qualcosa di magnetico in quello sguardo che lo attraeva terribilmente.

“Perché non mi dici la tua versione della storia, allora?” le chiese d’un tratto abbozzando un sorriso quasi amichevole.

“E’ una storia lunga signor Cassidy” rispose lei con un sospiro, rifiutando implicitamente la prospettiva di una chiacchierata informale con quello che restava in fin dei conti solamente il padre biologico del suo figlio adottivo.

“Ho tutto il tempo per ascoltarla… Il locale è aperto tutta la notte” insisté lui allargando il sorriso, cercando di ristabilire quel contatto visivo che si era creato tra loro.

Fu Regina stavolta a specchiarsi nell’oscurità di quelle iridi, e fu il calore che emanavano forse a convincerla a rivalutare la proposta e ricambiare con la stessa disponibilità il sorriso.

“D’accordo” si arrese finalmente, tornando casualmente a guardare la bottiglia ormai vuota di birra “ma ti avverto:  è una conversazione che richiede almeno due cocktail decenti

 

This world is getting colder, strangers passing by 
No one offers you a shoulder, no one looks you in the eye 
But I've been looking at you for a long, long time 
Just trying to break through, trying to make you mine 
Everybody wants a flame, but they don't wanna get burnt 
Well, today is our turn 


Un’ora e qualche drink dopo, una fiaba completamente nuova era stata narrata e un’interpretazione totalmente nuova era pronta ad essere data; solo un’ora e Regina aveva rilasciato una spontanea confessione, solo un’ora e Neal poteva dire di essere uno dei pochi a conoscere la vera persona che si nascondeva dietro la terribile maschera della Regina Cattiva.

“Sei una cattiva convertita allora” mormorò semplicemente lanciandole un’occhiata comprensiva.

L’espressione accigliata sul volto del sindaco di Stoybrooke lasciava intendere tutta la perplessità per quella insolita definizione che le era stata attribuita. Scosse la testa e gli restituì l’occhiata, colorandola con una traccia di scherno: non credeva che potevano bastare due bicchieri di tequila per fargli sciogliere la lingua con una così stramba scelta di parole.

“No dico sul serio, non sono ubriaco” la rassicurò lui con un sorriso, cogliendo il significato di quello sguardo eloquente. “Sei una… buona senza possibilità e anche se le cose che hai fatto sono terribili, sei stata guidata a compierle e mi sento incline a giustificarti”

“Ti riferisci a mia madre… A come lei mi ha manipolato”

Quella secca constatazione voleva originariamente apparire come domanda, ma nella sua formulazione Regina si era ritrovata inaspettatamente a rinunciare al punto interrogativo e a concludere l’intervento con una nota di completa amarezza. L’uomo la fissò per qualche istante e poi, forse comprendendo la non prevista inflessione nella sua voce, annuì lentamente.

“Già e in un certo senso Cora è stata manipolata da mio padre… Tu sei stata manipolata da mio padre“ riprese cercando di spiegare al meglio il groviglio di considerazioni che si erano formate via via durante l’ascolto della storia. “E tutto questo perché lui voleva ritrovare me… Capisci cosa vuol dire?”

“Che dovrei prendermela con te e lasciare stare Biancaneve?” domandò lei sarcastica, facendo cenno al barman di servirle nuovamente da bere.

“No” disse immediatamente l’altro, non riuscendo tuttavia a trattenere una leggera risata a quella battuta infelice. “Sto dicendo che è tutta colpa della magia, perché la magia non genera che male e tu lo sai meglio di me”

“Hai ragione su questo” concordò Regina tornando nuovamente seria. “Ho perso Henry per colpa della magia” aggiunse fissando il bicchiere adesso pieno, perdendosi per qualche istante nei suoi propri pensieri.

Neal si voltò completamente verso di lei a quel nuovo spiraglio sulla sua interiorità che gli stava inconsapevolmente offrendo, e fu forse con la stessa inconsapevolezza che lui finì per prenderle entrambe le mani tra le sue.

“Non l’hai perso, Regina… Sei una madre meravigliosa, stai provando a fare una cosa che tua madre non è riuscita a fare, che mio padre non è riuscito a fare: stai scegliendo lui, tuo figlio, invece che la magia… E hai fatto un ottimo lavoro con lui, non credo che io sarei riuscito a fare di meglio” confessò sinceramente guardandola dritto negli occhi.

Nell’udire quell’imprevedibile riconoscimento, la donna sentì improvvisamente i suoi occhi farsi lucidi e si ritrovò a stringere di più quell’appiglio e quel conforto che forse per la prima volta dopo tantissimi anni le veniva donato per davvero. Lentamente, un sorriso sincero si disegnò sulle sue labbra e una lacrima silenziosa le raggiunse impastandole di sale.

“Grazie… Baelfire

Normalmente Neal avrebbe protestato sentendosi chiamare con quel nome e invece si limitò semplicemente a sorriderle di nuovo.

 

Days like these lead to 
Nights like this lead to 
Love like ours 
You light the spark in my bonfire heart
 



Ancora fermi lì, seduti l’uno accanto all’altra davanti al bancone del locale, erano pronti per il quarto e ultimo giro di drink; l’operazione sbronza sembrava essere fallita miseramente, ma restando quasi completamente sobri avevano ottenuto molto più di quanto avessero sperato per quella serata che non era per entrambi partita con il piede giusto.

“Posso farti un’ultima domanda?”

“Prego”

Neal si rigirò il bicchiere tra le mani e si prese qualche istante prima di lasciar vincere la viva curiosità sull’improvvisa sconosciuta paura che da qualche parte dentro di lui lo implorava di tacere.

“Perché mi hai raccontato tutte queste cosa? Insomma, perché proprio a me?”

Regina voltò la testa di scatto verso di lui, e stette a guardarlo in silenzio per un po’ insolitamente a corto di parole, finché la consueta diplomatica ironia che la contraddistingueva tornò a incresparle le labbra.

“Il dottor Hopper costa troppo” disse infatti strappando una risata all’uomo. “Ma questo non spiega perché tu mi sia stato a sentire con così tanta attenzione…” aggiunse poi rigirando la domanda e scoprendosi interessata forse più del dovuto nella futura risposta.

Neal, all’apparenza per nulla sorpreso, tirò fuori dalla tasca qualche banconota, la posò sul bancone e si alzò in piedi, avvicinandosi a lei con un enigmatico sorriso.

“Mio padre e tua madre avevano una relazione… saremmo potuti essere fratelli”

“Quindi… Mi presti attenzione perché sarei potuta essere tua sorella?” domandò lei ancora seduta, guardando in alto verso di lui, incapace di nascondere la nota di delusione che aveva assunto la sua voce.

“No” si affrettò a precisare, chinandosi sul suo viso e rubandole un fugace bacio. “Perché fortunatamente non lo sei”

 

People like us, we don't need that much 
Just someone that starts, 
Starts the spark in our bonfire hearts 


 

 

NDA:

Che ve ne pare? Non ho resistito alla tentazione di scrivere una one-shot incentrata totalmente su questa coppia!! La prima volta che ho sentito questa canzone giuro di aver capito “Bealfire Heart” invece di “Bonfire Heart” e mi era quasi sembrato un inno ad una ipotetica ship Neal/Cora :O ahah Sentendola poi con calma, non ho potuto fare a meno di notare quanto stesse bene con la Queenfire e quindi eccola qui… P.S. Sì, credo che l’unica ubriaca alla fine sia io xD Fatemi sapere cosa ne pensate e grazie per aver letto:)

   
 
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