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Autore: allons_yMywaywardson    23/09/2013    1 recensioni
Anche io da grande voglio fare la rockstar ma di certo non vado dal primo che passa a lamentarmi di quanto io sia stonata, o che l’unico strumento che io abbia mai saputo suonare sia il clarinetto.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emma è uscita dal gruppo



Molte persone dicono di essere ispirate dalla musica, che con un certo tipo di canzone sparata nelle orecchie dagli auricolari riescono a fare qualsiasi cosa.
Mi segui?
Dicono che la musica li ispira da ogni punto di vista, ma non fraintendermi, perché in questa storia non parlerò di ispirazioni o di ambizioni o di sogni irrealizzabili, sono troppo noiosi. Come quando incontri una persona simpatica, ti ci metti a parlare.. mettiamo che sia un ragazzo
mettiamo che sia anche carino
e intelligente
E siete lì, a parlare del più e del meno, flirtate un poco e tu ci staresti anche. Se non fosse che sul più bello comincia una filippica di mezzora su quanto sia duro e difficile trovare un lavoro al giorno d’oggi, prosegue con il dare la colpa alla società, che vanno avanti solo i raccomandati, e che il suo sogno è sempre stato quello di fare il medico e BLA BLA bLa.
Insomma ti ritrovi incastrata tra un divano e un vecchio borioso mascherato dal fascino di un ventenne belloccio
Anche io da grande voglio fare la rockstar ma di certo non vado dal primo che passa a lamentarmi di quanto io sia stonata, o che l’unico strumento che io abbia mai saputo suonare  sia il clarinetto.
E stiamo parlando di roba come San Martino o l’inno alla gioia.
Che tra l’altro ricordo ancora il saggio in seconda media di Natale, mia nonna che urlava come una vecchietta impazzita
“Quella è mia nipote!!”
Per non parlare di tutte le foto che scattò e che puntualmente  fa vedere ad ogni persona che entra nella sua casa.
Le suddette foto che ritraggono la sottoscritta a soffiare nello strumento, paonazza in volto, vestita di rosso e con un cappello da babbo natale.
Risultato: un enorme pomodoro sul punto di scoppiare.
Comunque, ritornando al discorso principale: molte persone per fare qualcosa si fanno ispirare dalla musica. Ma io credo che sia una delle cavolate più astro cosmiche di sempre. Insomma come si fa a concentrarsi quando hai uno sconosciuto che ti sbraita nelle orecchie frasi che la maggior parte delle volte non hanno apparentemente senso
Ohibò, mi dirai.
“Ma Emma, magari trovi il testo giusto, con le parole che fanno per te e che ti vuoi sentire dire”
NO
Le canzoni le scrivono apposta per te che devi fare la cacca e mentre ti spremi sul cesso “Dai ce la puoi fare tieni duro e otterrai i risultati!” NO
In effetti il punto è questo, no aspetta il punto non è quello di fare la cacca.
Intendo, abbiamo una ragazza abbastanza normale, anche troppo dire, che accetta il consiglio della sua normale amica di cominciare a fare i normali compiti con dei normalissimi auricolari. Viene meglio, dice quella. Quando mai?
Ma questa storia non parla nemmeno di quanto io sia brava o meno a scuola
Facciamo meno
Parla di quanto ascoltare musica mentre facevo una versione di merda abbia completamente cambiato il mio modo di pensare.
Si tratta della storia di una vita in generale. Hai presente “Diario di una Schiappa”?  No questo non è un diario, ma certamente io sono una schiappa
Sono stata piena di cause negative fino al collo, amico mio.
Dunque ritorniamo alla scena principale:
Io prendo il telefono e, come sempre, dato che mi abbandono alle scelte casuali del cosmo, scelgo appunto la riproduzione casuale. Mi siedo e apro il libro.
Quale canzone mi capitò
?
Kalimba di ninja scruff
Ora, io non so se l’hai mai ascoltata, ma per una che con la sigla del cioccolato novi si mette a sculettare come una pazza è impossibile non agitare qualcosa a tempo. Quindi apro il dizionario e comincio a picchiettare la mano sul tavolo
Vai anche con la testa a ritmo
Destra sinistra, centro centro
Piano piano anche le spalle vennero coinvolte anche le spalle dal motivetto
Anche con il piede
E giù con l’altro
Insomma mi ritrovai a ballare e ancheggiare in mezzo alla stanza senza ritegno. Inventai anche nuovi passi, come quello del richiamo vichingo (alza le mani al cielo e sculetta saltando per poi urlare aaaaargh!), feci anche una piroetta.
Sembrava che lo spirito del ritmo si fosse impossessato di me, come in quella puntata di Adventure Time dove Jake si ritrova ad un party nel regno delle nuvole e lo spirito delle feste, che sarebbe una testa  di lupo gigante si impossessa di lui così può salvare Finn, prigioniero degli gnomi malvagi..
Sto divagando troppo, comunque presa dalla mia rappresentazione non mi accorsi che mia madre, mia nonna e mia zia Pina accompagnata dai suoi nipoti a loro volta accompagnati dai loro figli erano entrati nella cucina
Me ne accorsi solo dopo la piroetta
Quando scorsi per un attimo il terrore negli occhi di mio cugino
La loro espressione parlava chiaro: scappare a gambe levate o rimanere lì a fissarmi fino a quando non fosse arrivato qualcuno a svegliarli dal grande sogno che è la vita.
L’unico che rideva era testa pelata Jon, ovvero il piccolo Stefano, ai tempi era nato da qualche settimana (testa pelata perché non ha un filo di capelli, Jon perché sua mamma gli ha regalato un cucciolo di Beagle di nome Spettro e il fandom di Game of Thrones capirà).
Bene, adesso pensa alla cosa più imbarazzante che  ti sia mai capitata nella vita. Ci sei?
Moltiplica per 400 e non sarò paragonabile ad un quarto di come mi sono sentita in quel momento.
Dopo quell’episodio ad ogni riunione di famiglia nessuno mi guarda più nello stesso modo, solo testa pelata Jon.
La morale di tutto caro lettore è la seguente: se hai un problema e lo continui ad ignorare come se niente fosse, non è vero che diventa sempre più grande come dicono tutti. Lui se ne va via, si fa una bella vacanza ad Honolulu, si rilassa per bene, va alla feste si ubriaca e si diverte con i suoi amici problemi, e perché no incontra anche delle belle signorine problema con cui spassarsela e darci dentro.
Poi però come tutte le vacanze anche la sua finisce, e quindi torna a casa da te, con tanti bei souvenir, nuovi vestiti e a volte anche un bambino di nazionalità diversa. E ti ritrova lì, che stai studiando con gli auricolari nel soggiorno.
Vuoi sapere quale è il mio problema? Quello che ho ignorato e mi ha portato una bella tavola da surf in legno di koa dalla sua vacanza?
Arriverà il momento anche per questo.
Nel frattempo ascolta me, fai i compiti senza i dannati auricolari. Fai i compiti e basta. Oppure dovrai accudire i figli dei problemi.
Il cosmo è un gran burlone
Non lo stuzzicare
 
  
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