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Autore: Ibelieve93    25/09/2013    4 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti

                                                                                                             



                                                                                                                   
Il mondo è un libro 
e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
 
 
                                                                                 
                                                                                Sant'Agostino





Capitolo 1. Partenza Los Angeles- Milano








Gabriel
 
“ Ta- dà!” esclamò James, il mio partner, lanciando un fascicolo sulla mia scrivania già carica di scartoffie di ogni genere , un computer portatile e una stampante decrepita di mille anni orsono .
Lo guardai inarcando un sopracciglio , le mani incrociate sul petto e la schiena comodamente poggiata allo schienale della mia meravigliosa sedia imbottita girevole .
“ Gabriel , hai un bel viaggetto da fare .Guarda un po’ qui ” mi disse con un sorrisetto stampato sulle labbra sottili, le mani sui fianchi e i grandi occhi grigi fissi nei miei pronti a leggermi dentro .
Ormai per lui, ero come un libro aperto. Era da anni che lavoravamo insieme cercando, inseguendo e arrestando criminali di ogni “ forma e dimensione” , perciò riusciva sempre a capire da un solo sguardo, uno solo gesto ,  se ero nervoso, curioso, attento, annoiato o addirittura innamorato.
Innamorato? Beh, almeno una volta nella vita era successo anche a me di ritrovarmi in quella , come dire , fase ? Situazione ?  
James mi avevo avvertito , ma si sa…all’amor non si comanda.
Ed io avevo sofferto come un cane , naturalmente.
Avrei dovuto immaginarlo, anzi avrei dovuto dargli retta !
Lui in campo di donne era decisamente più preparato di me. Ci sapeva fare.
Come un’idiota non mi ero proprio reso conto del fatto che dietro quella bella faccia d’angelo, di cui mi ero innamorato,  si nascondeva una ladra con alle spalle almeno sei rapine a mano armata .
Fantastico. Era decisamente super per un poliziotto innamorarsi di una donna di quel genere .
Ancora se ci pensavo mi veniva da ridere e piangere al tempo stesso .
Per mesi interi i miei colleghi avevano riso di me e ancora qualche volta continuavano a farlo !
Ma almeno alla fine le avevo messo io le manette intorno ai polsi.
Ehehe alla fine non mi era sfuggita la barbie , e avevo fatto giustizia!
Tutto questo grazie al mio collega, ovviamente, che era riuscito a farmi rinsavire in tempo , e così a salvarmi la faccia , il lavoro e la vita!
Quella donna voleva soltanto usarmi, conoscere attraverso di me tutto ciò che la polizia aveva in mano su una certa ladra , dall’identità ancora del tutto sconosciuta a me e ai miei colleghi , che non era altro che lei ! 
E poi ? Il suo piano includeva anche la mia morte…già, già …la mia morte.
Perché non più utile alla “sua causa” .
Stupido. Ma …Ok, avevo imparato la lezione.
L’amore? Completamente gettato fuori dalla mia vita, come ogni donna che continuava a provarci con me.
Out !   
Adesso niente “ relazioni amorose”, solo e soltanto rare amicizie con l’altro sesso.
Con una mano afferrai il fascicolo annoiato , qual era questa entusiasmante novità ? Che viaggetto mi toccava fare ? Di solito non amavo allontanarmi dalla mia amata città, ma per il mio lavoro questo ed altro. Sin da quando ero bambino sognavo di far il poliziotto , e adesso che ero riuscito a coronare il mio sogno volevo essere utile in ogni modo possibile alla mia Patria.
Fare giustizia… era ciò che volevo da sempre.
Aprii il fascicolo ed iniziai a leggere…
Sgranai gli occhi, mi si formò un nodo in gola .
Il cuore quasi mi esplose nel petto e mi alzai dalla sedia , che scivolò via per qualche centimetro verso il muro alle mie spalle . 
Ok, James voleva decisamente una mia reazione negativa davanti a quella notizia!
Mi tremavano le mani per la rabbia.
Quello che avevo appena letto non mi piaceva per niente! No, no nient’affatto! Per niente!  
“ Io quello lì non lo proteggerò con la mia vita fino in Italia!” l’ avvisai richiudendo il fascicolo e sbattendolo sul tavolo.  
Lui fece una smorfia divertita, passandosi la lingua sulle labbra : “ Eh no , caro mio ti tocca. E’ stato il capo a decidere dato conosci anche molto bene l’italiano ”
E con un cenno del testa indicò l’ufficio del nostro superiore alla sua sinistra.
Guardai con gli occhi ridotti a due fessure verso quella direzione e sbuffai sonoramente
“ Che incubo! Quasi dodici ore di viaggio in aereo con quell’idiota amante dei videogames ! ”
James mise le mani sulla mia scrivania, improvvisamente e decisamente troppo serio : “ E’ un testimone che molti vorrebbero far fuori prima ancora che metta un solo piede in Italia. Tieni gli occhi bene aperti. Sarete soltanto tu e lui per non dare troppo nell’occhio. Vedi di non farti ammazzare. ”
“Si. Sarà sicuramente entusiasmante, un’esperienza indimenticabile! Fare da baby-sitter ad un bambino come lui non è da tutti i giorni ” dissi con sarcasmo e lui mi refilò una bella occhiataccia.
“ Partirete domani mattina. Lui è già qui” disse prima di girare i tacchi e lasciarmi solo .
Con una mega smorfia andai a vedere nella sala d’attesa del nostro distretto , ignorando tutti gli sguardi divertiti puntati su di me dei miei colleghi che avevano udito la mia conversazione con James .
Il nostro testimone era lì . Tutt’un sorriso, seduto con fra le mani un giornalino di cruciverba e una matita . Era un ragazzo mingherlino, dagli occhi e i capelli neri.
Indossava una maglietta a mezze maniche con su disegnato spider-man  , il pantalone nero di una tuta e le scarpe da ginnastica . Masticava rumorosamente una gomma rosa con la bocca aperta.
“ Ehi , amico” mi salutò appena mi sentì arrivare “ Gabriel  giusto ? Mi guarderai tu le chiappe mentre viaggeremo?”
 Mi passai una mano fra i capelli disperato. Tra tutte le missione che potevano affibbiarmi, quella era decisamente la peggiore.
Ok, coraggio. Potevo farcela…si trattava solo di dodici ore di viaggio, qualche altra in tribunale e infine…ciao! Ritornavo nella mia amata Los Angeles senza avere lui fra i piedi .
                                                                            *****
Ed eccoci qui, ad aspettare quell’aereo gettati su quelle scomode e rigide sedie dell’ aereo porto alle sei del mattino .
Sei del mattino! Anche questo dovevo fare per quel ragazzino !
Per tirarmi giù dal letto avevo dovuto attivare tre sveglie , ciascuna posizionata in posti diversi e con almeno cinque minuti di differenza tra loro , così da dover per forza alzarmi ogni volta per spegnerle. La prima in camera da letto era stata facile da mettere a tacere, la seconda in bagno più o meno e la terza…
Beh, la terza semplicemente avrebbe smesso di suonare per sempre. Rotta.
Esasperato l’avevo lanciata in aria e per poco non andò a finire sulla macchinetta del caffè. 
Caffè. Si avevo decisamente bisogno di una bellissima e adorata tazzina di caffè. Quel suo aroma così meraviglioso…si, avevo bisogno di lui.
Si poteva sposare il caffè ?
Era il mio compagno di vita ideale.
Era sempre lì, pronto a sostenermi , la mattina presto e nelle notti quando ero in servizio.
Riscaldava il corpo nei giorni gelidi e rallegrava d’estate . 
Sbadigliai per la centoquattordicesima volta mentre l’aereoporto era ormai brulicante di persone.
Valige, valige ovunque. Un punto di partenza e di arrivo, gli aereoporti erano questo. 
Non ero mai stato in Italia, ma avevo nonni materni italiani . Mi madre si era trasferita in America quando aveva solo diciannove anni, perché era da sempre stato il suo sogno vivere qui , ed ecco che aveva conosciuto mio padre in una rapina in banca .
Geniale .
Lei allo sportello come cliente , lui dall’altra parte del bancone pronto a fare il suo lavoro. 
L’italiano che sapevo era per merito di mia madre . Quando rimanevo in casa solo con lei, prima di cercarmi un appartamento tutto mio, non facevamo altro che parlare quella lingua.
“ Io…Io non ho voglia di prendere l’aereo.” Balbettò all’improvviso quel soggetto seduto al mio fianco.
Oddio, mi ero dimenticato della sua esistenza.
Roteai gli occhi appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
“ Perché?” domandai seccato mentre continuavo a guardare distrattamente le persone che andavano e venivano trascinando le loro valige .
“ Io…soffro di vertigini, non posso volare. Io non voglio volare, non possiamo prendere un altro mezzo di trasporto?”
Trassi un profondo respiro e mi voltai verso di lui: “ Si, magari potremmo prendere una nave, che dici ? Così altro che dodici ore! Arriveremo in Italia quando io avrò ottant’anni, sempre se la nave non affonderà come il Titanic nel bel mezzo dell’oceano. Sai che bello essere divorato dagli squali ?”
Lui deglutì. Il mio sarcasmo non era riuscito a farlo innervosire.
Ops , stava davvero per vomitare ? Aveva una faccia così pallida che mi faceva preoccupare sul serio. Era viola!
Questo qui mi arrivava morto in Italia , altro che vivo! E poi chi lo sente il capo ?
 “ T…tu…tu non starai per vomitare , vero?” gli domandai titubante.
Non lo finii neanche di dire. Era sul punto di farlo.
“ No, ti prego” lo supplicai alzandomi .
 “ Ti senti bene?” domandò all’improvviso una voce da lontano .
Dolce, gentile, educata.
Un tono così soave, e ben gradito alle orecchie di chiunque.
Era il tono di voce di una donna , e non una qualunque.
Una hostess era corsa in aiuto di Kevin appena l’aveva visto in quello stato pietoso .
Indossava un tajer rosso ed un cappellino elegante dello stesso colore con un ricamo in oro . Sicuramente era la sigla della compagnia di aerei per cui lavorava.
La ragazza, che aveva all’incirca la mia età, aveva i capelli castano chiari legati a coda di cavallo.
Era così gentile perché la pagavano per quello.  Doveva far bene il suo lavoro se non voleva essere licenziata . 
Figurarsi se nella vita era davvero così dolce! Se, se.
Se avevo imparato qualcosa, era che delle facce d’angelo non bisognava mai fidarsi…no, mai.
“ Sta benissimo” mi intromisi io con un sorrisetto odioso stampato sulle labbra .
Il mio obiettivo era quello di allontanarla da noi il più in fretta possibile , possibilmente alla velocità della luce.
E lei, che aveva poggiato una mano con premura su una spalla di Kevin si voltò a guardarmi .
I suoi occhi a mandarla color caramello mi squadrarono con attenzione:  “ Lei è un suo amico?”
Annuii. Via , iniziamo a dire stupidaggini, pur di salvarci la pelle ! Odiavo fingere ciò che non ero.
“ è la prima volta che prendete un aereo?” mi domandò seria
Feci spallucce : “ io no, ma lui…”
Lei ritornò a guardare Kevin e gli sorrise, un sorrisetto così rassicurante : “ Non ti preoccupare , andrà tutto bene…".
 Ed ecco il nostro Kevin fare gli occhi da pesce lesso alla nostra bella hostess.
Era già cotto per bene, a puntino.
“ Se lei sarà con me sicuro!” le rispose , e lei rise piano.
“ Che volo dovete prendere?” gli chiese .
Ed io che ci stavo a fare lì ? Ehi ? Nessuno mi calcola?
“ Dobbiamo andare in Italia. Raggiungere Milano .” Spiegò lui
Lei ci pensò su un attimo: “ Prenderete l’ aereo della compagnia Skyland delle sette e trenta per caso ?”
Il volto del ragazzo si illuminò all’istante : “ Si, perché tu…” ripose speranzoso
Lei annuì : “ Si, lavoro proprio per quella compagnia . L’aereo sul quale salirete sarò anche il mio ! Perfetto…” e fece un cenno del capo come a voler chiedergli il nome
“Nicolas” risposi in tutta fretta. “ Si chiama Nicolas”
Kevin mi guardò in uno strano modo, possibile che non capiva? Non potevamo usare i nostri veri nomi per la nostra sicurezza.
“ Ok, mi occuperò di te personalmente Nicolas se avrai bisogno” lo rassicurò lei ritornando a guardarlo.  
Non mi piace. Basta, era davvero troppo gentile.  
“ Ok, la riunione è finita . Può tornare al suo lavoro” le dissi serio  
Lei si rialzò e incrociò il mio sguardo  : “ Ma lei è sempre così freddo ?”
 Kevin sospirò: “ Purtroppo si!”
Gli rivolsi un’occhiataccia , per poi ritornare a guardare la ragazza, che doveva chiamarsi Stella, dato era l’unico nome inciso su una spilletta attaccata alla giacca rossa . Il foulard grigio intorno al collo.
Tzé patetico, ma dovevo ammetterlo…era carina, ed era italiana ?
Parlava l’inglese in modo impeccabile.
“ è questo il mio lavoro, signore” precisò un po’ alterata
“ Mi chiamo David comunque ” la informai rispolverando il mio solito sorrisetto odioso sulle labbra
Lei trasse un profondo respiro: “ Molto bene, signor David…a più tardi!” e detto ciò girò i tacchi.
                                                                                 *****
 
Stella
 
 
Ma che soggetto odioso! Sbruffone . L’amico stava male e lui se ne infischiava altamente. Complimenti, ma che bravo, fa tanto il gradasso. Peccato che le previsioni portavano bel tempo per tutto il volo , altrimenti mi sarei divertita a vederlo farsela sotto dalla paura durante le turbolenze.
E’ iniziata proprio bene la giornata, se un altro passeggero è come quello lì andiamo proprio bene!
“ Ehi, Stella tutto ok ?” mi domandò Charlot mentre sistemava dei volantini , che avrebbe dovuto distribuire dai lì a qualche minuto ai nostri passeggeri , compreso lo sbruffone . Eravamo pronti per aprir l’imbarco. 
“ Si, tranquilla.” La rassicurai con un mezzo sorriso mentre raccolsi la mia piccola borsa da viaggio da dove l’avevo lasciata.
Il nostro aereo era una trai più grandi e belli che c’erano in giro . Di lusso. Poltrone comode, una larga cabina di pilotaggio, la nostra “zona Hostess” così da noi definita , due bagni . Perfetto e comodo.
Ero orgogliosa di lavorare come hostess per quella compagnia .
Il mio sogno si era avverato. Volare ogni giorno , da una parte all’altra del mondo, senza mai fermarmi.
Avevo quattro colleghe-amiche straordinarie con cui lavorare su quell’aereo, quindi di cosa dovevo lamentarmi?  
“ Te l’hanno detto che oggi arriva un’altra al posto di Gloria ?” mi domandò ancora Charlot guardandomi con i suoi piccoli occhi azzurri .  
Strabuzzai gli occhi: “ Come?”
“ Già, proprio così! Ha deciso di prendersi un po’ di vacanza”
“ E la nuova com’è?” le chiesi sbuffando. Eravamo diventate un quartetto perfetto, una nuova non ci voleva.
“ Sembra un tipo a posto” iniziò lei . “ mi è indifferente”
Annuii e mi avviai verso l’aereo. A me toccava dare il benvenuto a bordo ad ogni singolo ospite .
Inutile dire cosa provai nel vedere quel…quel David salire a bordo .
“ Prego…Signor David ” dissi in tono freddo e distaccato, al contrario rivolsi un sorriso a Nicolas .
Aveva una faccia così dolce quel ragazzo.
David , non mi rivolse nemmeno uno sguardo.
Cavolo, avrei davvero dovuto sopportarlo per sei lunghissime ore e magari assecondarlo in ogni sua richiesta?
No di lui se ne sarebbe occupata un’altra , io no!
Si mise a sedere quasi a metà dell’aereo, sull’ala sinistra. Nicolas al finestrino, lui all’interno dalla parte del corridoio . Sbuffò quando inserì a fatica i loro bagagli a mano sopra dei supporti .
Mi incantai un momentino , ma quel tanto che bastava da farmi richiamare da Samantha, un’ altra mia collega.
“ Ehilà?” chiese in tono squillante passandosi una mano nella sua folta chioma riccia e dorata.
“ Scusa” risposi confusa, ritornando in me.
Lei rise: “ Carino, eh?” mi disse con una punta di malizia indicandomi con un cenno del capo quel babbeo.  
“ Di chi parli?” le dissi infatti, sconvolta. Stava scherzando, vero?  
“ Quel ragazzo che stai guardando. Ha bei capelli biondi , occhi smeraldini, un bel fisico…sexy”
“Ma sei matta? Quello è una gran bella seccatura!” obiettai alzando la voce.
Quel ragazzo era l’antipatia fatta persona .
Quelli come lui potevano anche essere belli fisicamente, ma dentro erano vuoti come un ovetto kinder!
“Mmm…” ma non disse altro.
 “ Salve, sono la vostra nuova collega”
Io e Samantha ci guardammo.
La nostra nuova compagna di viaggio , che avrebbe sostituito Gloria per chissà quanto tempo , era davvero carina. Capelli corti neri, occhi castano scuro, labbra carnose e rosse.
“ Mi chiamo Anne” ci disse con sorriso dolcissimo
“ Oh, piacere Stella” mi presentai
“Samantha, lieta di conoscerti ” rispose l’altra stringendole la mano.
 Anne annuì: “ Bene. Avremo modo di conoscerci meglio durante il volo. Spero di trovarmi bene qui con voi ! E’ la prima volta che lavoro per questa compagnia”
“ E’ una grande famiglia, starai benissimo” le dissi sincera.
“ Già , già” concordò con me Samantha.
                                                                                          *****
 
Gabriel
 
“ Desidera qualcosa signore?” mi domandò senza mai degnarmi di uno sguardo. Risi sotto i baffi. Le ero davvero diventato così antipatico, molto bene.
“ No, grazie” risposi
“Guardi che non dicevo a lei” puntualizzò
Rimasi interdetto. Lei si stava rivolgendo solo a Kevin.
Ma che…
Kevin annuì: “ Un gran bel bicchierone di succo al melograno, Stella ”
Lei gli fece un occhiolino:  “ Appena posso farò in modo di fartelo arrivare. Ora rimani seduto Nicolas , fra poco decolleremo ” e gli rivolse un sorriso.
Grande. Ignorato del tutto. Ok, meglio così. Deve restare alla larga da me. Ma prima…
“ Devo andare al bagno” inventai al momento . Ok, dovevo ammetterlo, mi divertito un mondo a stuzzicarla. Quando si arrabbiava era così carina .
Lei sbuffò: “ Mi dispiace, ma non si può ora. Le faremo sapere noi quando sarà possibile”
“ Almeno mi hai risposto…Stella” la chiamai per nome





Angolo Autrice


Ciaooooo ^^ eccomi qui con una nuova storia , mi frullava in testa da un po’ di tempo e non potevo non scriverla ! ^^
Quando l' ispirazione prende è meglio assecondarla!  Mi sono subito affezionata a questi nuovi personaggi , che la mia mente si è divertita a creare ^^  
E’ una storia romantica un po’ particolare, ma spero vi piacerà comunque .
Fatemi sapere cosa ne pensate ! Mi farebbe tanto piacere leggere qualche recensione ! 
Un bacione a presto ;)
   
 
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