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Autore: Aesingr    26/09/2013    2 recensioni
seguito e grave consequenza della precedente FanFiction"Arte: la deflagrazione assoluta". Kisame se n'era andato, chi sa cosa ci ha lasciato di bello?
(avvertenze: tutto ciò potrebbe recarvi gravi danni a livello celebrale e cerebellare, è seriamente sconsigliata la lettura dall'inizio alla fine continuatamente)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'l'arcano canto delle nuvole rosse'
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Come per la volta precedente metterò dei link di sountracks assolutamente inappropriate. Fatene cattivo uso!
 
http://www.youtube.com/watch?v=HAPtvoAZ2zk
 
Agli opposti di un ampio tavolo marmoreo, due figure oscurate dall’abbraccio notturno si scrutavano torve, sprofondando l’uno nello Sharingan dell’altro. I loro bui mantelli ondeggiavano al vento, incorniciando l’atmosfera con un silenzioso turbine di maestosa solennità.
L’aria era intrisa di tensione; i loro animi in conflitto. Entrambi speravano di far breccia nelle difese avversarie.
“Uno!”
Tobi, assolutamente brioso, agitò l’unica carta che gli era rimasta in mano, mostrandone il retro ad un pacatissimo Itachi.
“Sai che contro di me non si può vincere… Madara”
“Brutta faccia di sterco equino, è un segreto che io sono Madara”
“Tanto hai fatto un casino con tutte queste crisi d’identità nascosta… non s’è capito quando eri Obito, quando eri Tobi, quando eri Madara… fai una cosa, brucia tutte le carte d’identità e i passaporti e tienitene solo uno di documenti… che mi sarei anche rotto le scatole di doverli riaggruppare tutte le volte che li sparpagli per la casa. Non so mai quale devo rimetterti nel portafoglio” commentò sprezzante Itachi.
“Te l’ho detto, la mia vera identità ancora non la sa nessuno, neanche io. quindi puoi metterci quale vuoi, tanto non cambia niente. Ansi… quella dove sono denominato Dio-Obito(Forza portante del dekacoda), puoi anche bruciarla veramente”
“Perché?”
“Perché l’avevo usata per iscrivermi anonimamente al Game Stop qui in città, sai… farmi conoscere come Madara mi avrebbe dato problemi”
“Potevi usare quella di Tobi”
“Ma Tobi sa di sfigato” puntualizzò il misterioso ninja di... Non-si-sa-dove.
“In effetti…”
“Torniamo a noi… ei ma cosa…?”
Il ninja mascherato, abbassando lo sguardo su ciò che teneva in mano, si rese conto di non esser rimasto con una carta, bensì con quattro.
“E questo come cavolo è possibile!” Tuonò, fulminando l’avversario con lo sguardo.
“Ops scusa, ho disattivato Tsukuyomi per grattarmi l’ascella”
“Io ti…”
“Se vuoi ti faccio credere ancora di averne una, magari per questa volta ti restituirò la fugace speranza... una mera illusione... allora crederai di potermi battere…, ma ricorda. Io soltanto ho il diritto di diventare il più grande Uchiha che sia mai esistito! Ridarò vita al mio clan! E lo farò con gli occhi di Sasuke! Perché questo… è il mio destino! Beccati questo +4!”
Come in risposta, il cielo venne squarciato da un fulmine.
“Vaffankunai…”
“Ragazzi ma sono le quattro del mattino! Cosa diamine urlate?”
Konan comparve dall’ombra, venendo rischiarata dal candido pallore lunare.
“E non rompere!” le rispose Tobito, alterato.
“Ma... fate più piano”
“È colpa sua!” gridò il ninja mascherato, puntando l’indice verso Itachi.
Il dito, sfortunatamente ma inesorabilmente, finì dritto nell’occhio destro dell’uchiha, attivando inavvertitamente l’Amaterasu, che carbonizzò il mazzo di Uno.
Gli occhi di fuoco della splendida Konan si illuminarono di un ardore folgorante.
 
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“Le mie carteeee!”
 
http://www.youtube.com/watch?v=ODjVEwGXOQo
 
La volta celeste cominciò a rischiararsi dei primi candori mattutini, albeggiando dolcemente sulla corsa sfrenata di Itachi e Tobi, in fuga dall’angelo messaggero della morte.
Zetsu emerse dal terreno.
Tobi, non riuscendo a rallentare, lo travolse, inciampando sulla parte nera e piroettando a un pelo dalla testa della parte bianca.
“Scusa Zetsu ma siamo un po’ di fretta”
 “L’avevo notato” Commentò la metà sinistra dell’uomo pianta.
Da qualche altra parte, remota e arcana come l’infinito per il conoscibile, Kakuzu stava derapando spericolatamente con un’Audi nuova di zecca.
“Da quanto hai questa macchina?” Chiese Hidan,seduto sul sedile al suo fianco,  sospettoso.
“Da quando ho rubato i risparmi dell’organizzazione, messi da parte dopo anni e anni di fatiche”
“Ah ecco perché stamattina Pain stava sclerando… per colpa tua mi sono arrivati almeno dieci rotoli di carta igienica e una bilancia in faccia… se non arrivava Sasori a calmarlo si doveva ricostruire il bagno nuovo. E poi dove l’avresti presa?”
“C’erano gli sconti su Amazon”
“Se lo scopre Pain…”
“Cosa dovrei scoprire?”
Il ccapo dell’Akatsuki comparve sui sedili posteriori, nessuno sa come.
“Em…”
L’auto, da lustra e nuova com’era, fece la stessa fine del Parquet, fatta eccezione per due ruote e uno sportello, che vennero proiettati nel mondo di Mario Bross dallo smisurato potere divino di Pain.
Purtroppo anche Kakuzu fece la stessa fine, così due dei membri dell’organizzazione se n’erano andati, uno più ingloriosamente dell’altro.
“Grazie Jashin per avermi salvato” Sospirò Hidan, disteso a terra, a pochi centimetri da ciò che restava della macchina.
Il frastuono turbò anche i restanti membri, esclusa Konan, troppo occupata a sostituire il mazzo di carte di UNO, con uno di carte bomba, in occasione della prossima partita dei due Uchiha.
Dopo una riappacificazione generale, firmata con vari contratti che garantivano a Pain la sicurezza dei suoi averi e il risarcimento in caso di furto o demolizione, i restanti membri dell’organizzazione si riunirono in salotto,, per un Pijama party.
*”Alle quattro di mattina?”*
Ebbene si.
Improvvisamente l’I Phone di Itachi squillò.
 
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"Pronto…”
“Buon alba! Parliamo con il genocida degli Uchiha?”
“Si… in persona”
“Bene! Volevamo proporle un offerta incredibile! Un set completo per il masochismo erotico, comprendente tutto il necessario per nottate da urlo!”
Itachi, con Lazzaro alzato e pronto per camminare, dovette far ricorso a tutta la sua forza di volontà per rifiutare.
“Mi dispiace… non sono interessato” Sibilò, con la classica aria distaccata, premendo sul tasto virtuale di chiusura della chiamata.
 
http://www.youtube.com/watch?v=njHpNQBMd48
 
Nel frattempo, Hidan aveva rinvenuto nelle tasche di Kisame un biglietto alquanto insolito, narrante eventi di oscura entità.
“Guardate che ho trovato!”
Mostrò agli altri il piccolo pezzo di carta. “Era sul cadavere di Kisame”
“Cosa dice?” Domandò Pain, cercando di mostrarsi incuriosito.
“Dice… lascio la mia eredità al mio più grande compagno di battaglie, il valoroso Itachi Uchiha. desidero destinare a lui le mie palle di squalo”
Itachi sgranò gli occhi.
“Cosa vuole destinarmi?”
“Le sue palle di squalo! C’è scritto qui”
“Hidan impara a leggere, ci sarà scritto pelle di squalo”
“E allora guarda te!”
Gli porse il piccolo biglietto.
“Va beh… l’avrà scritto in punto di morte… forse a sbagliato” disse Itachi, con voce tremula.
“Non credo proprio… guarda che c’era accanto al suo cadavere?”
“No! Non voglio vedere!”
“Ma stai calmo! È solo un bauletto…”
“Ecco appunto, non aprirlo” lo incalzò il feroce genocida.
“Dai vediamo che c’è!”
“Non aprirlo” si aggiunse Sasori, non molto ansioso di svelare il contenuto dell’eredità di Kisame.
“Io dirrei di aprirlo! Magari è arte sublime!”
(se devo scrivere chi l’ha detto lo farò…)
Disse Deidara.
“Non fatelo o giuro che sarò io ad aprire voi”
(se devo scrivere chi l’ha detto lo farò…)
Continuò Pain.
“Aprilo Aprilo! Dai! Chi sa cosa ci ha lasciato… secondo me è la collezione dei volumi di Jiraya” Esultò Tobi, saltellando allegro.
“Non… lo… fate” Ordinò regalmente il capo dell’organizzazione, brandendo un telecomando Wii, nella speranza di intimorirli.
Non ci fu niente da fare.
Zetsu Bianco e Zetsu nero iniziarono ad azzuffarsi(ora spiegatemi voi come), per stabilire se dovesse essere aperto o meno.
La maggioranza parlava chiaro, l’eredità di Kisame andava svelata.
Tobi si avvicinò a Hidan, che stringeva tra le mani il piccolo scrigno ligneo.
 
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“Nooooooooooooooooooooooooooo…”
Stava per succedere un cataclisma, quando…
“Gioventùùùùùù!”
 
http://www.youtube.com/watch?v=2J2GJUbOHEk
 
Guy apparve dal nulla, con un entrata dinamica, in tutti i sensi.
Infatti, demolendo la finestra, che ovviamente si frantumò in minuscole schegge vitree, si librò al centro della stanza dopo essersi esebito in tre verticali volanti e una ruota panoramica a 361 gradi, atterrando con un sonoro tonfo. Nel mentre che toccava terra, balzò all’indietro, eseguendo un quintuplo salto carpiato con doppia giravolta sul pelo dell’acqua(dove ca**o stava l’acqua non s’è capito) e tirò fuori il proprio Nun Chaku e sferrò una serie di poderosi colpi al vuoto.
“L'eredità di Kisame va rivelata! Wa! Aaaah! Yaaaaa! Attaaaaaa!”
Involontariamente, l’arma urtò un piccolo e fragile vaso di cristallo, che precipitò al suolo, demolendosi e aggiungendo un piccolo ma significativo ammacco al Parquet.
*Al funerale del valoroso maestro Guy*
 
http://www.youtube.com/watch?v=5w7TgLU2544
 
“O grande maestro! Intono per lei questo canto solenne… che la sua anima possa sovrastare ogni cosa, che possa sorvolare tutti i più avversi ostacoli che le si pareranno dinnansi, che con la sua smisurata saggezza possa lei governare sul paradiso dei ninja… che ogni astro si inchini dinnansi alla sua ascesa… che anche la stella più luminosa non possa splendere più di quanto abbia brillato lei nelle sue grandiose imprese! Io prego affinché lei possa riposare in pace oh mio sommo maestro… come farò adesso senza di lei! La prego non mi abbandoni!”
“Rock Lee hai finito?”
“Zitta Ten Ten! Io piango la morte del maestro per onorare la sua grande memoria… e lo faccio con lo spirito della gioventù… come lui mi ha generosamente insegnato!” La rimproverò, in lacrime. “Per ricordarlo farò tutto il giro del mondo ninja in verticale sui pollici mentre Choji mi stà seduto sulla schiena e me lo mette nel…”
 
[]
 
 Guy si risveglia, per la fortuna del malcapitato lettore, inarcando un sopracciglio e sfoggiando la sua risata ebete.
“Puhahahahahahahaha! Ci siete cascati! Nessuno può sconfiggere il grande Guy”
“Io lo sapevo! Grande maestro! Lei è troppo meraviglioso, ultraarcimegaiperfantastico… veramente troppo superlativo… per farsi sconfiggere!”
“E allora Rock Lee perché ci hai fatto tutte quelle palle prima! Ti giuro che stavo per far fuori anche te!” Esclamò Neji, deluso.
Si, sperava ardentemente di essersi tolto di torno almeno uno degli scemi.
“Ciò significa che non sei contento che il nostro venerabile maestro sia ancora fra noi?”
“Certo che sono contento!” esclamò Neji, con un tono piuttosto ambiguo.
“Non mi fido! Adesso ti porto dalla squadra degli interrogatori e vediamo!”
“O provaci se hai il coraggio!”
“Prendi questo! Vento della fogliaaaaaaaaa!”
“Jukeeeeeeeeen!”
*alle terme*
 
http://www.youtube.com/watch?v=osfHyln4Y4I
 
*passa, come messaggio subliminale di un paio di decimi di secondo, l’immagine di un Jiraya in piedi di fronte a sette innocenti donnine nude*
“Dove è andato Jiraya signorina?”
“Tranquilla Shizzune… tornerà. Credo stia spiando come al solito… mi chiedo dove spera di trovare qualcuno migliore di me”
“Beh! Sicuramente nessuno è neanche lontanamente paragonabile a lei dico bene? E poi lo sa… gli uomini vanno e vengono…”
“Da quello che ne so io gli uomini soprattutto vengono”
“Em… ma signorina! Questi commenti sconci da lei proprio non me li aspettavo!” si lamentò petulante Shizune.
Jiraya comparve all’orizzonte.
“Tsunadeeeeee!”
*A rallentatore*
“Jirayaaaaaa!”
 
[]
 
*Il tempo si ferma…*
*Anche il cuore di Jiraya si ferma…*
“Perché?” Si chiesero gli ignari lettori.
“Devo spiegarvelo?” Risponde loro Tsunade.
E fu così che scoprimmo come fece la prima volta Jiraya a rompersi le braccia, le gambe, sei costole e la clavicola del terzo dito del piede.
 
  
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