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Autore: potterfanlalla17    29/03/2008    40 recensioni
Buongiorno a tutti...con questa storia intendo colmare la lacuna di 19 anni lasciata da J.K. Rowilng alla fine del settimo libro. Qu si intrecceranno le gioie e i dolori di Harry, Ginny, Ron ed Hermione,a partire dal giorno dopo la battaglia di Hogwarts fino all'epilogo sul binario 9 e 3/4. Come cornice compariranno anche tutti gli altri personaggi della saga. Non posso specificare più nel dettaglio la trama perchè è molto complessa e soprattutto è una storia molto lunga. Spero vi piacerà e spero recensirete...a presto! Un bacio.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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UN NUOVO RISVEGLIO

 

Harry si svegliò nel suo letto a baldacchino proprio accanto a quello di Ron:quando aprì gli occhi, non capì subito dove si trovava, ma a poco a poco i suoi occhi riconobbero il dormitorio dei Grifondoro. Non c’era nessuno,nemmeno Ron: forse tutto quello che era successo era un sogno,forse la battaglia non era ancora cominciata e la gioia per avere sconfitto Lord Voldemort una volta per tutte era solo una bella illusione. No,non poteva essere così,ricordava distintamente ogni cosa:la ricerca del diadema di Corvonero,lo scontro con Malfoy,l’incontro con Voldemort nella Foresta e la battaglia finale. No, ne era sicuro, non era stato un sogno. Ma insieme alla libertà e alla pace finalmente conquistate, Harry si rese conto che altre persone a causa di quella lunga guerra erano morte: Fred, Lupin, Tonks… Gli venne in mente il piccolo Teddy, rimasto senza genitori dopo soli pochi giorni di vita. E questi ricordi lo colpirono con violenza,come una delle più potenti Maledizioni senza Perdono.

Tanti pensieri affollavano la sua mente in quegli istanti e, così sovrappensiero, scese le scale del dormitorio e arrivò nella Sala Comune. Non vedendo nessuno si diresse verso il quadro e solo allora si accorse che qualcuno stava scendendo le scale. E la vide..la sua Ginny, che con gli occhi rossi cercava di trattenere le lacrime. Nonostante gli occhi gonfi e la tristezza Harry non poté fare a meno di pensare a quanto fosse bella con quei lunghi capelli rossi e quegli occhi cioccolato, così profondi che potevano guardare dentro di lui e capire ogni cosa senza bisogno di una sola parola. Harry non capì il perché del suo gesto,ma si nascose:non voleva incontrare Ginny per il momento..non ora..era ancora troppo presto. Non avrebbe saputo cosa dirle per consolarla e per scusarsi dei lunghi mesi di lontananza riempiti da interminabili silenzi. Aveva paura: paura che lei lo ritenesse responsabile di tutto quello che era successo, della morte di suo fratello e dei loro amici. Ma quello che più lo terrorizzava era l’idea che ora che tutto era finito,ora che finalmente avrebbero potuto stare insieme, lei non lo volesse più, l’avesse dimenticato.. Non poteva nemmeno pensarci:poteva perdere tutto ma non lei, non l’unica ragione che lo aveva tenuto sveglio durante quei mesi guardando un puntino aggirarsi per le aule di Hogwarts.

La vide uscire dalla Sala Comune e dirigersi verso la Sala Grande dove si era riunita tutta la scuola:dal grande salone proveniva un forte rumore di chiacchiere e risate. Quando però arrivò davanti alla porta, tutti ammutolirono e si voltarono verso di lui. Non sapeva cosa fare,si guardava intorno ma dovunque poggiava i suoi luminosi occhi verdi vedeva solo una miriade di volti puntati su di lui. Il suo peggiore incubo si era concretizzato:tutti lo odiavano! Lo ritenevano responsabile della morte dei loro cari. Avrebbe voluto scappare e in effetti era quello che stava per fare ma all’improvviso dal tavolo dei professori si alzò la professoressa McGranitt:lo fissò per qualche istante e cominciò ad applaudire. Così tutta la sala esplose in fragoroso applauso e in un insieme di grida e urla di gioia: era il loro modo per ringraziarlo di quello che aveva fatto, non tanto per aver sconfitto il Signore Oscuro, ma perché la notte precedente era pronto a dare la propria vita per tutti loro, per salvarli da un destino di morte, per proteggere ciascuno di loro. Per qualche secondo rimase stordito, poi si decise e mosse i primi passi all’interno della sala. Raggiunse il tavolo dei Grifondoro e si sedette vicino ai suoi due più grandi amici, anzi erano molto più che amici:avevano condiviso con lui le gioie, ma soprattutto i dolori di quegli ultimi sette anni. Guardò Ron e Hermione e li vide piangere e solo con uno sguardo li ringraziò per tutto quello che avevano fatto per aiutarlo in una guerra che avrebbe potuto costare loro la vita.

Harry capì che finalmente tutto era finito, che poteva cominciare una nuova pagina della sua esistenza:tutto sarebbe cambiato,niente più Horcrux, niente più Mangiamorte… Solo lui e.. Già, cosa c’era adesso nel suo futuro? Solo ora si accorse che mai aveva pensato al proprio futuro, perché in fondo da quel giorno all’ufficio misteri dopo aver ascoltato la profezia si era quasi rassegnato a incontrare i suoi genitori nell’aldilà. In fondo non aveva mai creduto davvero di poter vincere contro Lord Voldemort..lui era solo un ragazzino di 17 anni,l’altro era l’Oscuro Signore..ora invece aveva un futuro..non sapeva come avrebbe riempito le pagine bianche della sua vita. Solo una scritta compariva chiara..solo un nome era scritto con sicurezza..Ginny..lei sì,lei era l’unica cosa che Harry sapeva di volere nella sua nuova vita da ragazzo finalmente libero.

 

   
 
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