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Autore: LadyPalma    05/10/2013    6 recensioni
Una riunione di famiglia cancellata lascia Regina e Hook da soli a casa Mills... Così è come è iniziata, ma quale sarà la fine?
[HookxRegina]
*Post season 3* Accenni a Swanfire e Rumbelle.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riconosco i segni dell’antica fiamma

 

Capitolo 1

 

Il timer da cucina suonò, segno che la torta aveva finalmente terminato il suo tempo di cottura. Regina scattò in piedi e afferrò la presina, per poi aprire il forno: una nuvola di calore raggiunse subito il suo viso, costringendola a chiudere gli occhi per un attimo, ma quando tornò ad aprirli un sorriso compiaciuto appari sulle sue labbra nel constatare che aveva creato una vera opera d’arte. L’invitante aspetto e l’intenso odore di mele che si era sprigionato in tutta la stanza, lasciavano intendere che stavolta la donna aveva superato sé stessa ed era con evidente soddisfazione che continuava ad osservare il dolce adesso in bella vista sul tavolo.

“Ha il tuo profumo…” commentò una voce alle sue spalle, facendola leggermente sussultare.

“Hook” disse lei voltando  lievemente la testa per lanciargli una rapida occhiata “Mi sembra di averti detto di aspettare in salotto” continuò in tono ammonitore, troncando con quella semplice frase quello che si prospettava essere uno dei soliti tentativi di flirt del capitano.

“D’accordo, come vuoi, vostra Maestà” replicò lui con un sorrisino, alzando platealmente in alto le mani – o meglio una mano e l’uncino –in segno di resa.

La padrona di casa scosse la testa con finta irritazione e gli diede le spalle per dirigersi verso il frigo e prendere le diverse bevande.

“Ti serve una mano?”

Lasciando l’anta aperta e con due bottiglie in mano, si voltò di nuovo a quella domanda e tornò a guardare il suo ospite con uno sguardo che sembrava dire: “Ancora qui stai?”. Si morse la lingua e restò un silenzio per un istante per poi concedergli un sorriso che sembrava assumere, forse involontariamente, una sfumatura vagamente maliziosa. Era una delle tacite regole della loro pseudo-amicizia: lui le faceva una provocazione e lei rispondeva, e funzionava così da sempre, in parte anche prima di Neverland.

“Ne hai solo una” gli fece notare ironicamente, richiudendo il frigo con un movimento della spalla.

“Già, ma è tutta tua, tesoro” rispose lui, facendo qualche passo verso di lei e sottraendole una delle bottiglie “Sidro di mele, è la tua grafia” disse poi incuriosito dando un’occhiata all’elegante etichetta.

Regina annuì semplicemente e, afferrato il piatto degli antipasti, sparì senza aggiungere altro verso la sala da pranzo, dove la grande tavola era insolitamente apparecchiata per intero; era successo solo tre volte in circa trent’anni e tutte e tre le volte negli ultimi sei mesi. Sospirò a quel pensiero e lasciò scorrere lo sguardo su ogni piatto, erano nove come i convitati di quella serata… Biancaneve e il suo principe, Henry con suo padre Neal e la sua altra mamma Emma, perfino Tremotino insieme alla sua Belle e infine Hook: tutti sotto lo stesso tetto, il suo tetto. Sistemò qualche dettaglio e con un ultimo sguardo lasciò nuovamente la stanza, tornando indietro verso la cucina, ma la scena  che l’accolse al suo ritorno le fece desiderare di non averlo mai fatto.

“Che diavolo stai facendo?”

Il tono della domanda era forse risultato persino di qualche ottava più alto di quanto avesse voluto e si era ritrovata praticamente ad urlare. Il pirata alzò lo sguardo su di lei con espressione divertita e poi tornò al suo apparentemente sacrilego esperimento di mescolamento del sidro di mele di Regina con il fiaschetto di rum che lui portava sempre con sé.

“Non è male” commentò prendendo un sorso di quel miscuglio dal bicchiere dove l’aveva versato “Sul serio, ne rimarrai sorpresa, tesoro” aggiunse poi spostandolo con un colpo della mano verso di lei, invitandola a provare anche lei.

Regina spostò lo sguardo dal bicchiere al volto dell’uomo con aria dubbiosa, poi allungò lentamente la mano sul tavolo e si portò alle labbra la bevanda.

“Mmm… Fa schifo” fu il prevedibile verdetto finale che seguì al rumore prodotto dal vetro nell’incontrare nuovamente il legno, ma la leggera esitazione tra il momento dell’assaggio e l’articolazione di quelle due forzate parole non era passata di certo inosservata.

“Pensavo fossi più brava a mentire” la provocò infatti sorridendo apertamente.

Lei scosse la testa e incrociò le braccia al petto “Mi sto chiedendo perché sei venuto in anticipo” disse poi con un sospiro esasperato, aprendosi però in un sorriso complice.

“Non è colpa mia se gli altri sono in ritardo” rispose lui semplicemente alzando le spalle.

La donna annuì e lanciò uno sguardo all’orologio, per poi emettere l’ennesimo sospiro: le venti e trentacinque, trentacinque minuti di ritardo. Non era inusuale che qualcuno incorresse in qualche contrattempo, in particolare Neal e Emma non erano esattamente i campioni della puntualità, ma trentacinque minuti erano trentacinque minuti e nessuno degli invitati, a parte Hook, si era ancora presentato. Mentre sentiva una naturale preoccupazione  cominciare a farsi strada in lei – per Henry ovviamente, dato che si trovava con loro – la suoneria del suo cellulare interruppe il flusso dei suoi pensieri.

“Pronto, David? Dove siete?... Cos’è successo?… Oh, certo, capisco… Fammi sapere e congratulazioni

Killian osservò in silenzio le diverse espressioni che si formarono sul viso del sindaco mentre parlava in quella piccola scatolina elettronica che per lui rimaneva ancora fondamentalmente un mistero: preoccupazione, dispiacere, simulata indifferenza e infine una forzata allegria nel pronunciare quell’ultima parola. Ed era stato proprio quel “congratulazioni” a dargli un’idea di cosa fosse successo.

“Che ha detto il principe?” chiese non appena la vide allontanare il telefono dall’orecchio.

Regina rialzò lo sguardo su di lui e fece una piccola smorfia che lasciava rivelare finalmente quanto la notizia l’avesse seccata “Non verranno, Belle è entrata in travaglio”spiegò asciutta, lasciandosi cadere stancamente su una delle sedie, per poi rialzare lo sguardo sull’uomo per spiare la sua reazione, che del resto non si fece attendere troppo.

“Splendido” mormorò Hook condensando in quell’unica parola tutto il rancore mai sopito per il suo eterno rivale “Il coccodrillo ha finalmente il suo completo lieto fine” continuò scandendo enfaticamente ogni parola.

“E’ la prova che dopotutto anche i cattivi possono averlo” aggiunse Regina in tono chiaramente ironico.

Il capitano scosse la testa e, sfilata una sedia dal tavolo, si mise seduto anche lui.

“E’ in momenti come questi che sento rinascere il desiderio di vendetta” confessò più a sé stesso che a lei, stringendo involontariamente il pugno.

“Allora vendichiamoci finalmente” sussurrò lei dopo qualche istante, ma l’espressione insolitamente dolce che aveva acceso il suo sguardo contraddiceva l’apparente intento aggressivo “Spolveriamoci da soli tutta la cena che avevo preparato… Compresa la torta di mele” aggiunse infatti sorridendo apertamente lanciando uno sguardo al suo capolavoro culinario.

“Mi sembra un buon piano” rispose il pirata fingendosi serio “E ci scoliamo anche tutto il rum di mele” aggiunse poi facendole un occhiolino e riproponendole il suo esperimento.

Regina inclinò leggermente la testa e strinse le labbra, come se stesse soppesando la proposta, poi avvicinò di poco il suo viso a quello di lui lasciando incontrare i loro occhi.

“Abbiamo un patto, dearie?” chiese poi in una fedele imitazione di Tremotino.

Una risata sorprendentemente calorosa, cristallina fu la risposta a quella parodia e la donna restò a guardarlo piacevolmente stupita da quel suono. Era strano, ma in tutto il periodo della loro lunga conoscenza non lo aveva mai sentito ridere, forse perché erano secoli che non lo faceva. E non era solo un’espressione metaforica.

 

 

NDA:

Buon sabato sera fans di Once Upon a Time! Finalmente riesco a pubblicare una long-fiction per questo fandom! Il titolo è preso dall’Eneide di Virgilio perché la trovo perfetta per questi due (cercherò di spiegare il parallelo meglio nei prossimi capitoli, si spera) Spero vi sia piaciuto l’inizio di questa serata insolita (forse con qualche traccia di demenziale ahah)… Mi piacerebbe moltissimo sapere la vostra opinione!

A presto!

LadyPalma

   
 
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