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Autore: cybilbennett    10/10/2013    2 recensioni
'Caro Diario..
Ho sempre creduto che la mia vita fosse perfetta, che nulla potesse andare storto, fino al giorno in cui ho conosciuto loro.
Mi hanno tolto tutto, ora mi chiedo, come si può continuare a vivere se non ti è rimasta più nemmeno una spalla su cui piangere?"
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Bianca Bernardi, Bruno Molina, Leandro Diaz Rivarola, Un po' tutti | Coppie: Antonella/Bruno, Carmen/Leandro, Matias/Patricia
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo XI
True love never dies.’




 
 
POV Antonella


‘Ok Antonella, stai calma.. respira.’ Continuavo a ripetere fra me e me, mentre ero seduta davanti ad uno specchio circondato da lucine sistemato nell’ufficio della preside –si, quando alla Pretty Land si svolgeva una qualche competizione la presidenza veniva sempre utilizzata come camerino- mentre facevo lunghi e profondi respiri.
In quel momento entrarono Caterina, Pia e Luciana.
“Darling!” Urlarono in coro, facendomi sobbalzare.
“Ah, siete voi!” Mi voltai verso di loro. “Mi avete fatto prendere un infarto!” Mi portai una manco al cuore con aria tragica.
“Anto, senti.. anche se non sei più una Divina noi volevamo comunque augurarti buona fortuna.” Disse Pia, torturandosi le mani.
“Già..” Continuò Caterina. “Sali su quel palco e fagli vedere chi sei!”
“Grazie ragazze..” Corsi ad abbracciarle. “Non so come farei senza di voi.”
Loro mi sorrisero. “E noi come faremo senza di te?!” Scoppiammo a ridere.
“In bocca al lupo, Anto the best!” Mi disse Luciana, prima che tutte e tre sparissero dietro alla porta.
 
“Anto è il tuo turno!” Mi disse Matias, facendo capolino dalla porta.
“Sono pronta, quasi..” Urlai, finendo di passarmi la cipria: indossavo un vestitino azzurro, con la gonna in tulle –come piaceva a me- e i capelli erano raccolti in una treccia che poggiava sulla spalla destra: ero semplicemente divina!
Salii titubante sul palco, avevo gli occhi di tutti puntati addosso! Inizialmente mi sentii a disagio, anche se io, con il lavoro che facevo, dovevo essere più che abituata ad essere al centro dell’attenzione, poi scrutai attentamente il pubblico: c’erano Fabio, Bruno, zio Fito, zia Soccorro, le mie Popolari e le mie Divine e anche Leandro, seduto accanto a sua moglie Carmen. C’erano tutti tranne che mia madre e mio padre.
Sentii la voce di Ines presentare il brano che avrei dovuto cantare e, dopo un applauso generale, iniziò a diffondersi nell’aria una melodia lenta e leggera.

Turn around, Every now and then I get a little bit lonely and you're never coming round 
Turn around, Every now and then I get a little bit tired of listening to the sound of my tears 
Turn around, Every now and then I get a little bit nervous that the best of all the years have gone by
 

Avevo gli occhi lucidi e le mie mani, che stringevano l’asta del microfono tramavano.
 
And I need you now tonight 
And I need you more than ever 
And if you only hold me tight 
We'll be holding on forever 
And we'll only be making it right 
Cause we'll never be wrong together 
We can take it to the end of the line 
Your love is like a shadow on me all of the time 
 
Sentivo la gente applaudire, ma continuavo a tenere gli occhi chiusi, cercando di ricacciare in dentro le lacrime. Quando la canzone finì finalmente riaprii gli occhi e vidi il pubblico in piedi, che mi applaudiva. Bruno era appena sotto il palco e nelle sue labbra lessi chiaramente un ‘bravissima amore’. Mi sentivo orgogliosa e soddisfatta, feci un grande respiro e poi un inchino, ringraziando tutti quanti. Se mio padre e mia madre fossero stati qui sarebbero stati sicuramente orgogliosi di me, del loro pulcino. Dedicai questa canzone anche a loro, al loro amore impossibile, costruito solo su tradimenti e bugie; speravo tanto potessero tornare insieme, ma con il passare del tempo avevo aperto gli occhi ed ero riuscita a guardare in faccia la realtà, capendo che mia madre e mio padre erano troppo egoisti ed orgogliosi per perdonarsi a vicenda e con il loro egoismo avevano mandato in frantumi una famiglia.
Quando tornai ‘dietro le quinte’ trovai il mio principe azzurro che mi aspettava, con in mano un mazzo di rose blu.
“Amore mio, sei stata bravissima!”
Gli circondai il collo con le braccia, poggiando le mie labbra sulle sue.
“E tu sei dolcissimo.” Gli sorrisi, passandogli una mano fra i capelli e scompigliandoglieli.
 
“E’ ora di dare il verdetto finale!” Esordì Ines, salendo sul palco seguita da Germano e da Ernesto. “Seppur i membri della giuria hanno ammesso di trovarsi tutti in seria difficoltà nella scelta del vincitore, alla fine è emerso un solo verdetto concorde a tutti quanti..” Germano le porse una busta che lei aprì cautamente, estraendone un cartoncino rosa.
Accanto a me c’era Patty, con le dita incrociate e lo sguardo sognante, mentre un poco più giù vi era Babi, con la classica espressione di quella che era sicura di vincere; e pensare che fino ad un anno fa anche io ero così!
“Il vincitore della sfida è..” Nella sala regnava un silenzio tombale, io chiusi gli occhi. “Antonella!” Urlò al microfono Ines, poi la sua voce venne sommersa dagli applausi.
Non potevo credere alle mie orecchie, feci un’espressione sorpresa, mentre Patty e le Popolari correvano ad abbracciarmi. Salirono sul palco con me, dove Ines mi consegnò il premio.
“Brava tesoro, te lo sei proprio meritato!” Disse con soddisfazione. “C’è del talento vero in te.”
Sorrisi, ringraziandola.
Babi era rimasta dietro le quinte, con un’espressione imbronciata e la faccia livida di rabbia.
“Dedico questo premio innanzitutto al mio amore, Bruno, che mi è sempre stato vicino, poi alle Popolari e alle Divine, in particolar modo alla mia migliore amica Patty, che mi supporta sempre e mi incoraggia a non mollare mai e poi alla mia famiglia, che spero un giorno possa tornare unita come un tempo.” Avevo gli occhi lucidi, mentre venivo sommersa dagli applausi del pubblico.
Uscita dalla scuola Fabio corse ad abbracciarmi. “Grandissima sorellina, non ostante tutto sei sempre la migliore!” Gli sorrisi, mollandogli il premio. “Sappi che io sono ‘Antonella the Best!’” Ed entrambe scoppiammo in una fragorosa risata.
“Propongo di andare a festeggiare!” Esordì Bruno, spuntando all’improvviso e cingendomi la vita con le braccia. Io e Fabio annuimmo e, saliti in macchina, ci dirigemmo verso uno dei bar più ‘Inn’ della città.
 
 



POV Bianca


Spensi la televisione con aria annoiata, buttando il telecomando sul letto; volevo andarmene al più presto da quel postaccio, dove non facevano altro che arrivarmi cattive notizie, una dietro all’altra. Poggiai la testa sui cuscini, sospirando profondamente e chiudendo gli occhi, cercando di trovare un po’ di pace. Ovviamente, però, è impossibile avere qualche minuto di pura tranquillità, perché come feci per chiudere gli occhi qualcuno bussò alla porta.
“Avanti.” Dissi, con tonto infastidito.
“Scusa se ti disturbo..” Era Leandro, con in mano due sacchetti di carta. Evidentemente era venuto a scusarsi per quello che era successo il giorno prima. Gli sorrisi svogliatamente, senza dargli troppe attenzioni. “Volevo dirti che Antonella ha vinto la gara canora a scuola..” Il mio viso si illuminò, finalmente una buona notizia!
“E’ meraviglioso!” Esclamai. “Sapevo che il mio pulcino ce l’avrebbe fatta!” Ero così felice per lei che trattenevo a stento le lacrime.
“Quindi..” Continuò lui. “Ho pensato di festeggiare..” Dalle buste tirò fuori una bottiglia di Champagne, con tanto di bicchieri, ed un vassoio stracolmo di pasticcini di ogni genere.
Mi portai le mani davanti alla bocca, sorpresa da quel suo gesto. “Tu sei completamente pazzo! Carmen lo sa?”
“Carmen sa che faccio il turno di notte all’ospedale, quindi è tutto apposto.”
Scossi la testa, sorridendo. Lui stappò lo champagne e lo versò nei bicchieri, porgendomene uno, poi alzò il suo bicchiere in aria. “Brindiamo?”
“A cosa?”
“A noi due.”
“A noi due?”
“Si, perché no?! Non credo ci sia nulla di male..”
“D’accordo.. brindiamo a noi due..”
Facemmo sfiorare i calici di vetro che emisero un lieve tintinnio e poi bevemmo tutto lo champagne, tutto d’un fiato.
“E ora ho anche i pasticcini.”
“Tu vuoi farmi diventare grassa, ammettilo!”
“Anche se diventassi grassa saresti bellissima.” Mi sorrise, porgendomi il vassoio. Io arrossii, presi un pasticcino alla frutta e gli diedi un morso, era buonissimo.
“Una domanda..” Mi disse lui, con aria seria.
“Si?”
“La canzone che oggi ha cantato Antonella, ammettilo, glie l’hai consigliata tu..”
“In un certo senso, perché?”
“La prima volta che venisti a casa mia, quando stavamo assieme, tu suonasti e cantasti quella canzone al pianoforte, dedicandomela.”
Improvvisamente mi tornò tutto in mente: era sera, eravamo appena tornati da una cena ed io mi sedetti al piano, iniziando a suonare le prima note di quella canzone. Leandro mi fece i complimenti e mi invitò a suonarla per intero, dedicandogliela, lui poi avrebbe fatto lo stesso con me. Era uno dei ricordi più belli che avevo e mi si strinse il cuore al solo pensiero di averlo dimenticato.
“Ora ricordi?”
Io ero paonazza in viso e, sorridendo dolcemente, annuii.
Mi versò un altro po’ di spumante, poi fece lo stesso per se. “Allora direi di brindare a noi due e alla nostra canzone.” Levò il calice in aria e feci la stessa cosa.
Finito di bere anche il secondo bicchiere lui mi sorrise, prima di prendermi improvvisamente in braccio e di portarmi nel terrazzo della mia stanza, da dove si vedeva tutto il giardino posteriore dell’ospedale. Rimasi senza parole: Sullo sfondo vi era Buenos Aires, completamente illuminata, mentre se si guardava un po’ più in basso si scorgeva gente stretta mano nella mano che passeggiava.
“E’ bellissimo.” Sussurrai, stringendomi al suo collo per paura di cadere.
“Non aver paura..” Mi rassicurò lui, mettendomi a sedere su una sedia. “Ora sei più tranquilla?”
Annuii, poi gli accarezzai una guancia con il dorso della mano. “Perché fai tutto questo per me?”
“Perché ho capito che infondo c’è qualcosa che mi lega a te, ed è qualcosa di più forte di una semplice amicizia..”
Mi brillarono gli occhi. “Ma non è amore..”
“Non lo so, ma voglio assolutamente scoprirlo.” Si avvicinò lievemente a me e poggiò le sue labbra sulle mie. Ci baciammo a lungo, fino a che non ci staccammo, guardandoci reciprocamente negli occhi.
“Stiamo commettendo una sciocchezza..” Lui mi fece cenno di stare in silenzio, accarezzandomi i capelli.
“Non mi ero mai accorto che sotto a quell’oca bionda ossigenata e dai comportamenti stupidi si nascondesse una persona così fragile e delicata, e non sai quanto me ne pento..”
Gli sorrisi, poi fui io a baciarlo e lui ricambiò.
“Spero che tutto questo non sia un sogno, e anche se lo sia desidero non svegliarmi mai più.”
 
 
 

 
Angolo Autrice.

Eccomi qua con un nuovo capitolo u.u Non è romantico? Aww
Il prossimo vi prometto che sarà totalmente Brunella, visto che è da molto che non parlo più di loro v.v
Non sproloquio troppo che mia sorella vuole il pc, ergo, buonanotte ragazzi, un beso :*
  
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