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Autore: ristampa    13/10/2013    5 recensioni
'Narrami, o Musa, dell’eroe multiforme, che tanto vagò, di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri, per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni. Ma i compagni neanche così li salvò, pur volendo: con la loro empietà si perdettero, stolti, che mangiarono i buoi del Sole Iperione: ad essi egli tolse il dì del ritorno. Racconta qualcosa anche a noi, o dea figlia di Zeus.'
La storia di Ulisse e della sua Odissea.
E fu così che nacquero gli Hunger Games.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 1 – Ulyssis


Panem, 300 dc.
Il mondo ha sfiorato l'apocalisse.
L'Impero di Panem ha il totale dominio sul mondo conosciuto, governato da un misterioso, giovanissimo Presidente Snow. Egli ha appena 30 anni quando scoppia il conflitto tra Capitol City e i distretti, ad essa succubi da tempo: il nuovo dittatore soffoca la ribellione con il sangue, uccidendo senza pietà.
In memoria di quanto accaduto, istituisce una nuova forma di controllo sui 12 distretti ribelli, con lo scopo di intimidire e sopraffare i loro abitanti.
E fu così che nacquero gli Hunger Games.



Sono circa le quattro del mattino e non faccio altro che rotolarmi senza meta tra le coperte. Il rumore del mare mi risuona nelle orecchie, il suono delle onde che si frantumano sulla spiaggia mi tranquillizza. Mi rilasso, cerco di convincermi che voglio, che devo dormire, così finalmente le mie palpebre si chiudono ma, dopo quello che a me sembra un attimo, la voce di mio padre mi sveglia.
- E’ ora di andare -
Sono preoccupato ma cerco di non farlo vedere.
Apro la finestra e, respirando aria di mare, guardo quello che una volta era il Distretto 4: dopo i Giorni Bui, non è rimasto altro che un cumulo di macerie e qualche piccola abitazione qua e là. Abbiamo perso amici e familiari a causa di quei dannati bombardamenti ma la nostra sofferenza è appena cominciata: Capitol City quest’anno ha deciso di inaugurare la prima edizione di quelli che loro chiamano gli Hunger Games, i giochi della fame. Questa mattina ci sarà la Mietitura, una sorta di estrazione in cui sapremo i nomi dei due 'fortunati': in poche parole, chi vince la pesca va al macello.
Giunto in un posto che fino a un anno fa chiamavamo ‘l’Agorà’, cioè la piazza principale, scopro che è stato già tutto allestito per l’evento.
Lo stemma di Capitol City è praticamente ovunque. Mi registro e vado accanto agli altri 17enni, come me. Guardandomi intorno noto che la guerra ci ha decimati più di quanto pensassi, il che è terribile.
All’improvviso parte un filmato che illustra la storia di Panem, i Giorni Bui e la vittoria di Capitol City sui distretti, cosa che dentro mi fa ribollire di rabbia. Chiudo gli occhi e mi isolo finchè il video non finisce, per estirpare l’odio che sembra essersi impossessato della mia mente. Quando li riapro, vedo una donna completamente vestita di verde pisello, con una parrucca che mi ricorda tanto un casco di banane. Un leggero sorriso compare sulle mie labbra, ma svanisce subito.

- Benvenuti, signore e signori, benvenuti! – La donna sembra sprizzare gioia da tutti i pori. – Sono lieta di annunciarvi che sta per avere inizio la Mietitura per questi primi, attesissimi Hunger Games!

La sua voce è squillante, fastidiosa. Davanti a lei vi sono due grandi bocce di cristallo, contenenti un biglietto per ciascuno di noi.


- Bene, è ora di cominciare. Come sempre, prima le signore! - La donna bizzarra infila una mano dentro la prima sfera e pesca un biglietto a caso. - Helly Syland! -

Tra la folla si sente un respiro di sollievo, poi un urlo.
La povera ragazza dai capelli biondo cenere stringe a se la sorellina, che probabilmente non rivedrà più.
- Non fatelo vi prego! Non ha nessun’altro! Chi si prenderà cura di lei? - Due pacificatori la staccano a forza dalla piccola e la trascinano sul palco. La donna verde pisello ha sempre lo stesso sorriso smagliante di prima, come se non fosse successo nulla, come se ci fosse uno schermo tra noi e lei che separa le nostre realtà.

- E adesso tocca al nostro cavaliere! - gridacchia ficcando la mano nella secondo sfera.
Fisso il mare e un senso di tranquillità irradia il mio corpo, esattamente come stanotte. Per un attimo, il mondo intorno a me si ferma, non accorgendomi neanche che è stato estratto il nome.

- Ulisse Weeking! - urla la donna una seconda volta - Dove sei su, fatti avanti! -

Tutto intorno a me crolla. Quel senso di pace che fino a un attimo prima mi stringeva è diventato terrore, terrore puro.
Salgo sul palco, accolto da quel sorriso beffardo. Mi trattengo da non tirarle un pugno.

- Signore e Signori, vi presento i primi tributi del Distretto 4! - dice entusiasmata.

- Felici Hunger Games a tutti voi,
e che possa la fortuna sempre, essere a vostro favore!
- Sulla sua bocca si forma un sorrisetto provocatorio, quasi malefico.


Intorno a noi, tutto è silenzio.


Salve a tutti cari lettori,
spero che vi piaccia quello che scrivo! Beh, questa è la mia prima storia e ce la sto mettendo davvero tutta.
Vi chiedo il favore di scrivere delle recensioni, in modo tale che possa rendermi conto degli eventuali errori e correggermi. Grazie in anticipo!
  
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