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Autore: LadyPalma    17/10/2013    2 recensioni
Una riunione di famiglia cancellata lascia Regina e Hook da soli a casa Mills... Così è come è iniziata, ma quale sarà la fine?
[HookxRegina]
*Post season 3* Accenni a Swanfire e Rumbelle.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Riconosco i segni dell’antica fiamma

 

Capitolo 3

 

Un sorriso compiaciuto fu la semplice risposta del pirata all’allettante richiesta che la padrona di casa gli aveva rivolto. Ripresero a baciarsi di nuovo, mentre il reciproco desiderio liberava una passione sempre più intensa: era chiaro ormai ad entrambi che l’invito era stato accettato, privato di ogni possibile sfumatura di significato. Bottone dopo bottone la donna aveva aperto la camicia dell’uomo e lentamente, facendo attenzione all’uncino, gliel’aveva sfilata completamente, ma non aveva avuto modo di ammirare la visione del suo busto nudo di fronte a lei, che Hook  era passato al contrattacco: aveva iniziato a far scorrere la sua unica mano su tutto il corpo di lei da sopra il vestito per poi infilarla al di sotto per cercare un maggiore contatto, mentre con l’uncino le aveva abbassato le spalline, iniziando a coprire la pelle nuda dalle spalle fino a tutta la lunghezza del collo di piccoli baci. Regina reclinò istintivamente la testa all’indietro e socchiuse gli occhi, mentre un sospiro le sfuggì dalle labbra per l’inaspettato piacere. Il capitano sorrise contro la pelle di lei e poi lentamente si staccò per cercare il suo sguardo.

“Dovremmo spostarci di sopra, sai, tesoro?” le chiese guardandola negli occhi e arrestando ogni altro movimento.

Lei gli restituì uno sguardo leggermente confuso. “Come mai? Credevo fossi abituato ad ambienti meno confortevoli di un divano” lo provocò con una nota di ironia, alludendo alle taverne della Foresta Incantata dove di sicuro aveva fatto collezione di cuori (che metaforicamente era forse più grande della sua) o molto più semplicemente alla sua nave.

“Ma tu sei una regina, tesoro, e beh… Devi essere trattata come tale” le rispose l’uomo con un sorriso in un perfetto misto tra dolcezza e malizia, piegando la sua testa verso il viso di lei e fermandosi a pochi centimetri dalle sue labbra.

Mmm, che gentiluomo” mormorò lei nascondendo con una breve risata la sorpresa che quel riguardo le aveva suscitato.

Terminato quello scambio di battute, Regina pose i palmi sulle sue spalle, allontanando leggermente e mettendosi seduta a sua volta; lo baciò nuovamente e approfittando di quella distrazione lasciò scivolare una mano verso l’uncino, sfilandoglielo e agganciandoglielo alla cinta dei pantaloni.

“Che stai facendo?” domandò Hook con una leggera irritazione nella voce, accorgendosi solo in quel momento dell’inganno.

Lei sorrise semplicemente e si alzò in piedi attirandolo a sé proprio tramite l’uncino, finendo per condurlo, attraverso il salotto, il corridoio e le scale, alla sua camera da letto ai piedi del grande letto matrimoniale.

“Posso riavere il mio uncino adesso?” le chiese posando la mano su quella di lei, cercando di sottrarle il prezioso metallo.

Ma lei fu più veloce e con uno scatto si allontanò con l’oggetto conteso stretto tra le mani per poggiarlo poi sul comodino.

“E’ più sicuro così” commentò semplicemente tornando ad avvicinarsi a lui.

Hook curvò le labbra leggermente e poi le afferrò una mano attirandola verso di , per poi ricadere entrambi sul materasso. Si guardarono negli occhi un’altra volta e bastò quello sguardo per capire che stavolta non ci sarebbero state interruzioni.

**

Oh mio Dio, questo fu esattamente quello che Regina pensò aprendo gli occhi la mattina dopo; un forte odore di rum e di mare le riempiva le narici e il braccio di Hook stretto intorno ai suoi fianchi le impediva di muoversi. Sospirò cercando di mantenere la calma e sollevò lentamente il lenzuolo: lei non aveva addosso altro che una leggera sottoveste, ma lui… beh lui era completamente nudo e apparentemente non così addormentato, o perlomeno una parte di lui decisamente non lo era.

“Oh mio Dio!” pensò di nuovo cercando di divincolarsi dalla presa e stavolta lo disse ad alta voce.

Furono probabilmente l’improvviso movimento e il suono di quell’esclamazione a svegliare il diretto interessato che, rimuovendo quasi meccanicamente il braccio in risposta alla sollecitazione della donna al suo fianco, le lanciò uno sguardo leggermente confuso. Poi lentamente tutti i ricordi ci ciò che era successo la sera prima riaffiorarono alla sua mente e la realizzazione di cosa stava accadendo in quel momento lo raggiunse facendogli spuntare un sorriso divertito sulle labbra.

“Buongiorno anche a tesoro” disse infatti con il suo solito tono malizioso “Non devi scandalizzarti se il mio amico si alza prima di me la mattina”

Regina si mise seduta e alzò gli occhi al cielo a quel commento. Non era affatto scandalizzata, anzi seccata e irritata erano le parole più opportune e l’espressione sul suo viso non lasciava spazio a molte altre interpretazioni. Il capitano restò a osservarla in silenzio per un po’, poi si tirò su anche lui e poggiò con leggera esitazione la mano sotto il mento di lei costringendola ad alzare lo sguardo.

“Qual è il problema?” le chiese semplicemente con un tono di voce insolitamente dolce.

“Cosa accidenti abbiamo fatto Hook?” domandò lei scuotendo la testa e sottraendosi a quel nuovo contatto.

Sapeva benissimo cos’era successo ovviamente, ciò che voleva sapere era il significato che portava per lui. Cosa significava per lei quella notte d’altro canto non lo sapeva: le era piaciuto stare con lui, avvertire la sua vicinanza e sentirsi sua, le era piaciuto tutto questo davvero, forse troppo, ma era davvero il caso di infilarsi in qualcosa più grande di lei? Era davvero il caso di provare qualcosa per un pirata voltabandiera? Era davvero il caso di rovinare quella specie di amicizia che si era stabilita tra loro recentemente?

“Non lo so, Regina” rispose Hook dopo qualche istante sinceramente con un sospiro.

Il suono del suo nome tra le labbra di lui la riscosse dalle domande che vorticavano senza sosta nella sua mente e si ritrovò ad annuire debolmente, poi distolse lo sguardo da lui e scansò le lenzuola alzandosi lentamente in piedi.

“Vado a fare una doccia” annunciò dandogli le spalle e dirigendosi a piedi scalzi verso il bagno adiacente alla camera.

“Hai bisogno di compagnia?” le chiese immediatamente lui tornando al tono provocatorio di sempre.

La donna continuò a camminare e senza curarsi di rispondere né di voltarsi, si chiuse la porta del bagno dietro; solo allora, ripensando all’ultima allusione del capitano, alzò gli occhi al cielo di nuovo e finalmente un sorriso si fece strada sul suo volto.

**

Regina uscì dalla doccia e si strinse nell’accappatoio rabbrividendo leggermente: venti minuti con l’unica compagnia di un getto d’acqua gelata era ciò che ci voleva per chiarire i suoi pensieri e adesso, nella sua via verso il piano di sotto, si sentiva più preparata ad un confronto con il pirata. Proprio mentre stava per scendere l’ultimo gradino, il suono del campanello la distolse dal suo proposito, costringendola a cambiare direzione. Si avvicinò alla porta e diede un’occhiata allo spioncino: era Emma.

“Ehi, ciao Regina” esordì la bionda appena la porta fu aperta “Scusa se ti disturbo” aggiunse lanciando un’occhiata all’ abbigliamento che la padrona di casa indossava al momento.

“No, tranquilla… Dimmi, cara, cosa ti porta a casa mia di prima mattina?” domandò l’altra donna con una leggera impazienza nella voce.

Neverland aveva cambiato i suoi rapporti con le persone e tra tutti proprio lo sceriffo era stata quella con cui era riuscita a creare un vero legame… Beh, a parte Hook, ma gli eventi della notte precedente lo scalzavano improvvisamente dalla cima della lista di possibili amicizie. Già, perché questo era ciò che si stava costruendo lentamente tra le due donne ed era anche esattamente il motivo per cui la Swan se ne stava adesso con un sorriso sulle labbra a scusarsi a nome di tutti per la mancata cena e a definire i dettagli per il trasferimento di Henry a casa Mills durante il weekend.

“Allora venerdì lo passo a prendere io a scuola e…”

La frase di Regina venne improvvisamente interrotta da una specie di risata e da qualche parola non facilmente comprensibile; ma se non era facile riconoscere le parole, molto più facile era riconoscere la voce, soprattutto per una persona intuitiva come Emma.

“E’… C’è Hook?” chiese infatti alzando un sopracciglio con aria confusa e sospettosa.

L’altra donna rimase in silenzio per qualche istante, cercando di restare impassibile.

“Non  è come sembra…” si limitò a dire infine, passandosi stranamente quasi imbarazzata una mano tra i capelli.

L’apparizione dell’oggetto della discussione contraddisse immediatamente quel tentativo; Emma spalancò immediatamente gli occhi fissando visibilmente sconvolta Hook che era appena entrato nel suo campo visivo con una tazzina nella mano, un gran sorriso e… sorprendemente senza camicia!

“Ti stai pentendo Swan di ciò che non hai voluto?” domandò lui lanciandole un’occhiata maliziosa.

La padrona di casa si voltò comprendendo il motivo della strana reazione della donna e lanciò un’occhiataccia al pirata, per poi riportare, sempre più imbarazzata lo sguardo su Emma. E Emma non sapeva dire a quel punto se la sconvolgesse di più la visione di Hook o il comportamento così inusuale di Regina.

“Forse è meglio che io vada…” mormorò infatti ancora confusa, indietreggiando lentamente con lo sguardo ancora fisso sull’imprevista coppia.

Regina aspettò qualche istante e poi richiuse la porta lentamente, appoggiandovisi con la schiena e imbattendosi nell’espressione palesemente divertita del capitano che stava avanzando verso di lei. Scosse la testa e sbuffò: con molta probabilità tutta Storybrooke avrebbe saputo di ciò che era successo, prima che lei stessa se ne fosse resa conto. Fantastico, pensò con ironia, eppure era un altro il pensiero che sembrava preoccuparla di più in quel preciso momento.

“Che c’è stato esattamente tra voi due?” gli domandò a bruciapelo, cercando di nascondere la nota di gelosia che aveva colorato la sua voce in quella domanda.

Ma a Killian quel particolare non era sfuggito e, facendosi sempre più vicino, le sorrise semplicemente, porgendole la tazzina ancora bollente e ignorando bellamente la domanda.

“Sono riuscito ad azionare anche quell’altro aggeggio… Faccio progressi con la tecnologia che dici?”

 

NDA:

Buonasera a tutti! Ecco con un po’ di ritardo questo terzo capitolo che è uscito però più lungo del previsto:) Spero vi siano piaciuti i due protagonisti e anche l’intervento di Emma e soprattutto spero di non aver reso i personaggi OOC! Nel prossimo capitolo conto di far entrare ufficialmente molti altri personaggi: Henry, Neal, Belle, Tremotino, i Charmings, Ruby…

Spoiler 3X03 (e per le future puntate)

Ho un bisogno fisiologico di dire la mia, sul serio. Innanzitutto ho adorato Tinkerbell e confesso che Regina/Robin Hood non mi dispiace affatto, anzi la costruzione dell’interesse amoroso di Regina mi è piaciuto nel modo in cui l’hanno realizzato e insomma, non vedo l’ora di vedere una loro interazione!! Potrei shippare molto questa coppia… MA… Una parte del mio cuore continuerà a tifare sempre per Hook e Regina, la stessa parte che si è frantumata in mille pezzi nel sapere del futuro bacio Captain Swan!! Neal confido in te per ristabilire le mie due coppie preferite! Go Swanfire, go Hooked queen!!

Detto questo, spero di ricevere una vostra recensione! A presto!

LadyPalma

   
 
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