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Autore: lovewholovesyou    18/10/2013    4 recensioni
Tutti che parlano di quanto sia bello scrivere, di quanto sia bello il lavoro dello scrittore...
Ma nessuno ha mai pensato "Quanto può essere difficile scrivere?"
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cronache di una storia.

 

Rimani senza idee geniali e che veramente ti piacciano, che proprio ti ispirino e che ti invoglino a scrivere pagine e pagine e pagine di word, fogli a quadretti volanti ripieni di cancellature e appunti alla buona.

E' insopportabile, tutto questo attendere un'idea magnifica. LA TUA IDEA. Ti rigiri nel letto, giorno e notte, sperando che anche la minima cosa possa darti un indizio quando...

ECCOLA!

E' la miglior idea che tu potessi mai desiderare. E' LA TUA IDEA.

Le parole vengono giù come la pioggia in pieno autunno in Milano, tutte si muovono agitate nella tua testa: l'esordio della tua storia corre come un matto per il tuo cervello, scansando i tuoi pensieri riguardo alle miliardi di pagine di qualche strana materia che hai da studiare per i giorni seguenti, per finalmente mettersi ordinato e pronto ad essere scritto.

E anche le tue dita scorrono sulla tastiera e i tuoi occhi fissano la pagina di word riempirsi piano piano una dietro l'altra. E' così soddisfacente. E' un orgasmo letterario.

Vedi muoversi tutto così velocemente, la tua storia diventa l'unica cosa a cui sai pensare, credi davvero che sia la cosa più iperfantastica dell'universo. Diventa quasi come se stessi crescendo una vita, come Geppetto quando si impegnava tanto per creare il suo Pinocchio. (Già senti gridare “sono una storia vera!”).

E cominciano anche le domande scomode: avrà senso, e dove ce la metto la suspance, ma questo personaggio avrà un carattere realistico perlomeno, e il congiuntivo, e il condizionale, avrei dovuto riaprire un libro di grammatica, chissà che starà pensando Hemingway vedendomi rovinare il mestieri più faigo* del mondo, ho dimenticato qualche virgola o forse non ho messo un punto o questa frase è diventata chilometrica?

Ogni elemento, personaggio, evento deve attenersi alla trama perché NIENTE -e ripeto- NIENTE va contro la trama.

E' una di quelle volte, forse l'unica, che anche la tua insegnante di italiano sarebbe capace di leggere qualcosa di tuo ed evitare di scrivere una cifra inferiore allo zero virgola cinque. Vai in giro vantandoti di come, finalmente, hai trovato il tuo vero ed unico talento.

 

Poi accade l'inevitabile.

 

NON SAI PIU' CHE SCRIVERE.

 

Non hai nemmeno più la pallida idea di come continuare a vivere perché, sì, la tua storia era anche la tua vita. Come può abbandonarti così? Non era stato abbastanza vivere quei bei momenti insieme?

A chi chiederai aiuto, allora?

Chiederlo ai tuoi genitori andrebbe considerato masochismo in quanto loro sarebbero capaci solo di gridare “L'Italia sta andando a male per colpa di gente come te che si crede in grado di imitare opere come quelle di Dante, ma nessuno scriverà un secondo Romeo e Giulietta!” facendosi vedere così ancora più ignoranti di quanto già lo fossero.

Chiederlo alla tua insegnante, anche quella di matematica o di scienze applicate, implicherebbe la tipica scenetta da scuola elementare che ti vedrà protagonista di una lettura ad alta voce a TUTTA la classe se non all'intero istituto e la tua carriera muore già in partenza. Il corpo studentesco ti potrà apprezzare, ma come dimostrato probabilmente verrai sempre visto come quello/a che scrive storie perché si sente solo/a.

Chiederlo alla nonna potrebbe forse ispirarti, sempre che capisca quello che tu stia dicendo e non pensi al fatto che le tue braccia e le tue gambe siano un po' troppo scheletriche e che tu abbia bisogno di un bel piatto di lasagne.

Chiederlo ad un'amica, o ad un amico, potrebbe anche servire a ridarti la forza di ricominciare ma sarebbe emotivamente influenzato ed è scientificamente dimostrato che la tipica frase “Ma non dire cagate, tu scrivi davvero bene” non servirà a nulla. (per la cronaca, “tu scrivi davvero bene” non convince nessuno).

 

Giungi quindi alla conclusione che la tua storia è ufficialmente archiviata.

Poi, non te lo aspetti nemmeno, trovi finalmente la tua nuova ispirazione, che nei migliori dei casi può essere una semplice foglia che cade leggera da un albero, e riprendi la solita vita da scrittore.

Sanno tutti che hai ricominciato perché lo si capisce. Lo si capisce quando qualcuno si droga e, a maggior ragione, si capisce quando qualcuno sta scrivendo. Lo capisci dalle occhiaie che pendono dagli occhi e che arrivano fino al mento, che manco a dormire qualche ora il pomeriggio riesci a coprire perché sei stato tutta la notte a pensare, o a scrivere, alla tua storia.

Respiri perché finalmente ti sei accorto che è l'ultima frase che dovrai scrivere e che, finalmente, avrai finito di dire a tutti che avevi qualche impegno per non uscire e continuare a costruire la tua storia.

Sei all'epilogo.

Un po' piangi, perché è come lasciar volare il proprio uccellino dal nido, ma ne sei felice.

 

 

Che faccio la pubblico? Ma no dai, magari la stampo e la farò leggere a qualche amico.

Ma forse pubblicarla sarebbe un ottimo trampolino di lancio, qualcuno la leggerà sicuramente.

No, che sto dicendo, mi sto rendendo ridicola! A chi interessa sapere di quello che scrivo?

Beh, ma ci sarà sempre qualcuno pronto ad ascoltare e a leggere quello che sento!

Non la pubblico.

La pubblico.

No, scherzavo.

Coraggio, schiaccia invio.

Vado a dormire così ci penso su.

Oh, FFFFFFFFFFanculo.

 

Pubblica.”




Angolo dello "scrittore"


Mi annoiavo veramente tanto ed ho pensato: ma la gente se lo chiede mai quanto può essere difficile scrivere qualcosa?!
Bene, probabilmente alcuni capiranno quando parlo di esaurimenti nervosi.
Detto questo, ho deciso di pubblicarla, ma non so quanto faccia ridere e se abbia azzeccato qualche tempo verbale.

 

  
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