Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: oOPoisonGatebOo    24/10/2013    3 recensioni
Axel viene assunto come commesso in un orfanotrofio e conosce Roxas, un ragazzino di quindici anni che ha perso la propria famiglia in passato.
Riku, il migliore amico del rosso, sembra provare qualcosa di più di semplice amicizia.
E' possibile rendere felici più persone nell'arco di una vita?
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axel, Riku, Roxas, Sora
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sospiro freddo di quella sera invernale fece rabbrividire l'argenteo, mentre mano nella mano con Axel si dirigeva verso il parcheggio dell'orfanotrofio.
Erano passate circa due settimane dall'uscita del rosso con la donna, ed era veramente sollevato nel constatare che in seguito era tornato tutto come prima.
"Tra pochi giorni arriverà il venticinque dicembre" pensò abbozzando un sorriso e facendosi scrutare con curiosità dal maggiore.
-A che pensi?-
Riku girò la testa verso di lui: -il natale è alle porte!- annunciò con entusiasmo.
Axel rise leggermente, annuendo. 
"Non è proprio cambiato rispetto agli altri anni" si disse mentalmente, continuando a guardare il minore che per poco non si metteva a saltellare.
Quest'ultimo però si bloccò improvvisamente, fissando una macchina parcheggiata a pochi metri da loro, da cui scese una figura femminile appena riconoscibile nella penombra.
Aguzzò la vista, mentre un campanello d'allarme prese a risuonargli nel cervello, dandogli l'impressione di poter avere un'emicrania da un momento all'altro.
-Ehi Axel!- Sakura si avvicinò ai ragazzi con un gran sorriso, ma fissando di nascosto le loro mani unite -non mi hai più filata di striscio da quella sera, e pensare che dovevi pure rimanere a dormire da me!-
Riku si irrigidì. Aveva sentito bene?
La guardò freddamente, stringendo maggiormente la mano del rosso.
Quest'ultimo se ne accorse, accarezzandogli il dorso con il pollice, nel tentativo di tranquillizzarlo.
La donna osservò attentamente i comportamente dei due, assottigliando gli occhi: -che ne dici di uscire di nuovo insieme? L'altra volta eri molto assente! E poi non vorrai farmi credere che sei...insomma...- fece una smorfia guardando le loro mani intrecciate.
L'interpellato provò ad aprir bocca per risponderle, così irritato da volerle buttare addosso insulti su insulti, ma si bloccò quando sentì la stretta dell'argenteo attenuarsi, fino a scomparire.
Riku si parò davanti alla rivale con i pugni stretti, uno sguardo velenoso che cercava di penetrare in quello competitivo di lei.
-E se anche fosse? Hai qualche problema? Perché io non ne ho. Non so se l'hai capito, ma Axel è fidanzato, fi-dan-za-to- scandì con un tono simile al vento che gli schiaffava qualche ciocca sul volto.
-E con chi?-
-Con me. Quindi vedi di stargli alla larga, mi hai già rotto abbastanza la minchia con questo tuo saltellargli intorno come un grillo. Sono stanco di star male in silenzio, per cui fatti da parte e cercati qualcun'altro a cui darla-
Axel rimase senza fiato davanti a quella scena. 
Quello era Riku. O per meglio dire, il suo lato freddo che era sempre stato antipatico agli altri bambini quando era più piccolo.
Era da tanto tempo che non vedeva riemergere quella parte di lui.
-Sicuro di non essere solo un passatempo? Quando gli ho chiesto se fosse innamorato di qualcuno, ha risposto con un "non proprio". Potrebbe essere che ti stia esclusivamente usando per piacere- sputò sprezzante Sakura, rispondendo alle provocazioni dell'argenteo.
Quest'ultimo per un attimo rimase in silenzio.
-Io non lo sto solo usan..- provò a dire il maggiore, ma venne interrotto dall'amante.
-Certo che lo conosci proprio poco. E tu vorresti diventare la sua fidanzata? Non farmi ridere. Lui non si lega alle persone solo per usarle come puttane, poi se non gli fossi piaciuto, non si sarebbe buttato in un'avventura con un uomo. Prima di me lui non ha neanche mai visto una tetta, pensi che sia facile accettare una relazione del genere con tanta leggerezza, semplicemente per gioco?- ribattè acido Riku, vedendo chiaramente che lo sguardo sicuro della donna stava iniziando a vacillare.
-Non sottovalutare quest'ipotesi. Magari vuole solo provare un po', è normale essere curiosi. Poi magari ti butterà in meno di un mese, quando si sarà stancato- 
-Non siamo più dei bambini che giocano con i sentimenti degli altri per semplice curiosità, ficcatelo in testa, stronza- detto questo, si avvicinò alla moto e prese il casco, facendo un cenno ad Axel.
Quest'ultimo lo ignorò, sbuffando: -la mia idea non conta vero? Parlate, tranquilli, tanto io non esisto! In ogni caso, Sakura, io non sto usando Riku per scopi così penosi. Lui a me...- si bloccò per qualche millesimo di secondo, prendendo coraggio -piace. Lui mi piace, capito? Smettila di stare in fissa con me, e come ha detto lui, trovati un altro. Io sono impegnato- detto questo, raggiunse l'argenteo, impalato davanti alla moto e con gli occhi spalancati. La freddezza che poco prima caratterizzava il suo sguardo si sciolse all'istante, riscaldato dalle pulsazioni accellerate.
Il maggiore gli regalò un sorriso, accompagnato da un bacio a stampo: -andiamo- fece mettendosi il casco.
Riku annuì velocemente, imitandolo e sedendosi dietro di lui. 
Ci misero poco a dissolversi nel buio della notte, coperti dal rombo del motore.
Sakura sorrise soddisfatta, fissando l'orizzonte, nonostante fosse scuro e privo di vita.
"Finalmente l'ha detto, quel cretino".
Camminò con una calma esasperante verso l'orfanotrofio. Le piaceva davvero tanto Axel, doveva ammetterlo. Però qualche giorno dopo il loro appuntamento lui si era fermato un po' di più al lavoro per parlarle.
Era rimasta stupita quando le aveva parlato di un ragazzo che gli piaceva, e inoltre le aveva chiesto un consiglio per riuscire ad esprimersi senza sembrare falso, dato che aveva il timore di mettersi a balbettare.
"Contento, Ax?" pensò con una risata. 



Riku strinse di più la vita del maggiore, mentre sentiva qualcosa inumidirgli le guance da dentro il casco.
Stava piangendo. Ma quella volta, non era un pianto di dolore.
"Gli piaccio. Gli piaccio. Gli piaccio".
Tirò su col naso, sorridendo a trentadue denti. Si sentiva una ragazzina smielata e troppo zuccherata, ma non poteva farci nulla.
La barriera che fino a pochi attimi prima aveva alzato contro Sakura era sparita completamente, tornando ad essere il solito di sempre. 
Appoggiò la testa contro la grande schiena del rosso, sentendolo fremere a quell'abbraccio, rilassandosi in seguito tra le sue braccia.
Sospirò felice chiudendo gli occhi, stando attento però a non addormentarsi. Voleva solo rilassarsi contro il dolce calore di Axel, sentirlo mentre si diffondeva nel proprio corpo, andando lentamente a scaldargli l'anima.
Una sensazione meravigliosa, quasi paragonabile alle coperte che ti tengono caldo al mattino, quelle stesse coperte a cui non si vuole rinunciare per andare a scuola.
La strada scorreva veloce sotto di loro, illuminata dalla luce giallastra dei lampioni, così abbaglianti da nascondere le poche stelle che non erano state coperte delle nuvole.
A dirla tutta, gli sarebbe piaciuto sentire altre due paroline provenire dalla bocca di Axel, ma il solo sapere di piacergli in quel momento gli stava facendo esplodere il cuore, a causa di tutte le intense emozioni che lo stavano travolgendo.
Perso in quei pensieri non si accorse nemmeno della moto che si era fermata.
Il rosso dopo aver tirato giù il cavalletto si girò a guardarlo, convinto che si fosse addormentato.
Tuttavia Riku si mosse lievemente, aprendo gli occhi e guardandosi intorno, incontrando poi lo sguardo del maggiore coperto dal casco, ma non nascosto.
Riusciva a vedere chiaramente le iridi verde smeraldo, luminose e allegre.
"Sta sorridendo" constatò arrossendo.
Scesero lentamente dalla moto, liberandosi senza esitazioni dei caschi.
-Rimani a dormire da me?- chiese Axel, tirando fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni le chiavi di casa.
L'argenteo annuì velocemente, le guance ancora imporporate di un delizioso rosso ciliegia.
Il rosso lo scrutò con la coda dell'occhio, mentre infilava la chiave nella serratura: non poteva ancora credere che una persona dolce come lui potesse diventare una biscia, se stuzzicato.
Aprì la porta, che richiuse dopo che fu entrato anche Riku.
Appoggiarono i caschi sul tavolo in legno, collocato nel salotto cento volte più caldo e accogliente rispetto all'esterno.
La brezza lieve e debole aveva lasciato spazio a raffiche di vento, che misero una certa malinconia al minore, intento a guardare fuori dalla finestra.
Axel gli appoggiò le mani sui fianchi e per poco non saltò in aria.
-Guarda che ci sono solo io qua, non c'è bisogno di imitare Bugs Bunny- disse ridendo.
"E' proprio la tua presenza che mi fa agitare" pensò l'argenteo, guardando il pavimento mentre le mani forti del maggiore gli stringevano la vita, possessive.
-Certo che ne hai dette di tutti i colori a Sakura-
-Quello era solo l'inizio, sarei potuto andare avanti per tutta la sera- 
-Come mai sei esploso così all'improvviso?- chiese sinceramente curioso Axel.
Riku si girò verso di lui, in modo da poterlo guardare negli occhi: -posso contenere la gelosia, ma fino a un certo punto. Se una mi facesse la corte davanti a te, cosa faresti?-
Il rosso ci pensò su qualche secondo, stringendo -senza accorgersene- maggiormente i fianchi del minore. Era irritante immaginarsi una scena simile.
-Diventerei transessuale per qualche secondo solo per poterle tirare tre calci nel culo- 
L'argenteo rise di gusto, però quando sentì qualcosa di umido percorrergli il collo spalancò gli occhi. 
-A-Axel, che..?-
Quest'ultimo sussurrò al suo orecchio un piccolo "tu sei solo mio" che gli fece venire la pelle d'oca.
Riprese a leccargli la gola, assaggiando la pelle del proprio ragazzo. Era buono, e anche tanto.
Si divertiva a mordicchiarne i lembi e succhiarli, mentre i lievi ansimi di Riku iniziavano a farsi sentire.
Dal canto suo, il minore strinse un labbro tra i denti, gli occhi verde-acqua socchiusi, come se servisse a fargli godere maggiormente quella dolce tortura.
Non sapeva cosa fosse quello slancio di coraggio da parte del rosso. Che fosse pronto a quel genere di cose...?
Quando sentì una mano insinuarsi nei propri boxer pensò che si, a quanto pareva l'intenzione di andare oltre c'era, e non solo nella sua immaginazione.
Buttò la testa all'indietro soffocando un gemito, mentre la mano di Axel lo masturbava velocemente. 
-Axel n-non qui...- sussurrò con voce spezzata dall'eccitazione.
Il rosso lo osservò qualche secondo, poi annuì e tolse la mano dai suoi pantaloni, prendendolo in braccio. 
Riku gli strinse le gambe intorno alla vita e affondò il viso nell'incavo tra il collo e la spalla, mentre veniva portato al piano di sopra.
Dopo essere entrati in camera fu buttato sul letto senza troppi complimenti, ritrovandosi il corpo di Axel addosso in meno di due nanosecondi.
Gli accarezzò una guancia con dolcezza, godendo della sua morbidezza e del sorriso che gli fu rivolto da parte del rosso.
-Sei così dolce da farmi venire il diabete- commentò ironico quest'ultimo.
L'argenteo, ancora con la mano sulla sua gote, strinse le dita intorno alla carne e iniziò a tirare.
-Ahi ahi ahi!-
-Così impari ad aver fatto un commento così idiota in un momento del genere- disse il minore con un sorriso sadico, smettendo di tirargli la guancia solo per pena.
Axel gli alzò velocemente la maglia, mordendogli per vendetta un capezzolo.
-Stronzo!- gemette il suo ragazzo, cercando di fargli scostare la testa dal petto.
-Così impari ad avermi tirato la guancia con tutta quella violenza solo per un commento insignificante!- 
Riku mise il broncio, girando la testa di lato e incrociando le braccia.
-Oooh e dai, non fare l'offeso!- il maggiore cercò di rubargli un bacio, ma venne prontamente respinto.
Aggrottò le sopracciglia quando lo vide fare una smorfia.
-Che hai?-
L'argenteo arrossì leggermente, non aprendo bocca.
-Yuhuu, parlo con te! Mi senti?- domandò sarcastico Axel, strusciando per sbaglio la gamba contro l'inguine del minore e rimanendo sorpreso.
-Ce l'hai duro o sbaglio?-
-C'era proprio bisogno di chiederlo?!- Riku andò letteralmente a fuoco.
Il rosso sorrise malizioso, tracciando con la lingua una linea umida che partiva dal petto e andava a finire poco sopra i pantaloni sbottonati del proprio ragazzo.
Quest'ultimo si morse il labbro, osservandolo silenzioso. Portò una mano tra i suoi capelli, accarezzandoli lievemente.
Axel gli abbassò i pantaloni fino alle ginocchia, fissando poi i boxer gonfi. Solo un'indumento lo separava dal sesso del suo ragazzo.
Se ci pensava bene, in passato non avrebbe mai e poi mai immaginato che un giorno si sarebbe ritrovato a fare quelle cose al suo migliore amico. E soprattutto a provare certi sentimenti.
Sentì Riku sussultare non appena lo liberò dai boxer.
Osservò il pene eretto davanti al proprio viso, iniziando a passare la lingua lungo tutta la sua lunghezza. Poi prese in bocca la cappella, succhiandola e leccandola con lentezza.
L'argenteo cercò di contenersi, ma senza successo. I suoi gemiti giunsero violenti alle orecchie del maggiore, che iniziava a sentire i pantaloni un po' troppo stretti per i suoi gusti.
Artigliò le coperte, portando la testa all'indientro e affondandola maggiormente nel cuscino. Axel era dannatamente bravo.
Quest'ultimo alzò lo sguardo per guardare il viso del proprio ragazzo, rimanendo soddisfatto del risultato. Aumentò la velocità e provò ad andare più in profondità, ottenendo però qualcosa di simile a un soffocamento. Risalì e prese fiato, mentre Riku se la rideva.
-Mr. Gola Profonda in persona- commentò ironico con il viso rosso e leggermente sudato, un ghigno stampato in faccia.
-Intanto però ti piace- ribattè Axel scrutandolo con un sorrisetto.
"Non posso negarlo" si ritrovò a pensare il minore, arrossendo. Quando sentì il rumore di una cintura, abbassò nuovamente lo sguardo per vedere il rosso che "litigava" con i pantaloni.
Si alzò a sedere, aiutandolo con imbarazzo. Sprofondò maggiormente quando avvertì due iridi verdi fisse su di sé, che bruciavano come due fiamme.
Il maggiore gli prese il mento con due dita, alzandoglielo e unendo le loro labbra per un bacio dolce e profondo. Giocò con la sua lingua con lentezza, assaporandolo con piacere crescente.
-A-Axel ti a-amo...-mugulò Riku tra un bacio e l'altro.
Il rosso sembrò fermarsi un attimo, aprendo gli occhi e trovando con stupore uno sguardo profondamente sereno e innamorato su di sé. Abbozzò un sorriso, mordendogli con dolcezza il labbro inferiore.
"E' mio e di nessun'altro".




Note dell'autrice: alleluuujaaa, il mio compuuuteeeer! Mi scuso per l'enorme ritardo, ma per una settimana mi hanno riempita di tesi e in più l'altro ieri mia madre mi ha voluta mettere in punizione per un'altra settimana, ma essendo io una tipa molto ruffiana, sono riuscita a scamparla. Eheh. Come vedete, questa è solo la prima parte del capitolo per intero, a scriverlo tutto sarebbe diventato estremamente lungo! So che ad alcuni avrebbe fatto piacere, ma io ho preferito tagliare a metà. Eeee niente, godetevelo! Avviso già da ora che sono possibili altri ritardi nel postare, avendo altre fanfiction in corso e poco tempo per scrivere in totale calma, mi viene abbastanza difficile x_x 
Per chi segue "Una dolce ventata di chantilly", dico già da ora che il prossimo capitolo arriverà tra un po' di tempo, per ora preferisco concentrarmi su questa fanfiction e su un'altra che ho da poco iniziato su Shingeki.
Mi scuso ancora per il ritardo, spero sia una lettura piacevole! ^^
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: oOPoisonGatebOo