Pioggia di sangue

Nella giungla l'aria è afosa e pesante. La cappa di umidità che permea l'ambiente rende difficile persino respirare.
Gocce di sudore scivolano viscide sulla pelle accaldata di Wiress. La gola secca implora per dell'acqua e le ginocchia sono deboli per il troppo camminare. Ormai si limita a seguire Beetee, ferito a una spalla e quindi sofferente, che a sua volta si trascina al seguito di Johanna e Blight, di qualche passo davanti a loro. Ogni tanto lui si volta e la osserva con i suoi occhi scuri, intelligenti e profondi, attento che non rimanga troppo indietro. In quegli attimi rubati lei gli sorride, cercando di trasmettergli  una sicurezza che non ha.
Per una frazione di secondo, quando Wiress alza inconsapevolmente lo sguardo, sulla linea rosa dell'orizzonte artificiale dell'Arena, intravede una tempesta di fulmini. Intuisce subito che sta per succedere qualcosa.
 Un istante dopo, nuvole minacciose si addensano sopra le loro teste.
«Tick, tock. Tick, tock».
Prima che possa ripetere una sola parola, Wiress viene investita da uno scroscio d'acqua. Tuttavia non è acqua normale: è calda. È rossa. Rossa come il fuoco. E in un tremendo, orribile istante, la donna realizza: sangue.
Piove sangue.
Apre la bocca, scioccata, ma subito questa viene riempita da quel liquido color cremisi, e sulla lingua ne avverte il sapore dolciastro e disgustoso, che le provoca un conato di vomito. Gli abiti e i capelli sono già zuppi di sangue, che gocciola dalla sommità del capo fino ai suoi occhi, rendendo la visuale pressoché nulla. In lontananza, Johanna grida qualcosa di incomprensibile e Wiress afferra alla cieca la mano di Beetee, spaventata. La sua stretta sembra essere l'unico rimedio al battito impazzito del suo cuore.
Accenna qualche passo incerto dietro di lui, quando però il cannone spara, segnando inesorabile la morte di un Tributo, Wiress sobbalza e la sua mano, ormai vischiosa a causa del sangue, perde il contatto con quella di Beetee. In quel momento le sembra di impazzire.
Lui è stato il suo mentore, il suo compagno; lui è l'unico che riesce a completare le sue frasi sconclusionate senza problemi, lui è l'unico che conta. E senza la sua presa sicura e forte, che riesce a guidarla anche nei momenti in cui pensa di essere perduta - e forse lo è davvero, proprio come adesso - Wiress non sa più cosa deve fare. 
Può solo restare immobile sotto quella pioggia vermiglia, dall'odore metallico e nauseante, in febbrile attesa di un qualunque segnale di Beetee.

Senza di lui è persa.