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Autore: Prussian Blue    07/11/2013    3 recensioni
E se i Promessi Sposi fossero ambientati in un'epoca moderna? IPhones, taglio di capelli alla Skrillex, abbigliamento Abercrombie...
Manzoni si rivolterà nella tomba?
Piccole storie puramente parodistiche e prive di senso, scritte per divertimento a causa di stupidissime battute tra amici durante le ore di lezione.
PS: le storie non seguono l'ordine dei capitoli dell'opera originale, ripeto, è puro nonsense.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                      I Moderni Sposi

I Preparativi Di Renzo

Ormai si erano fatte le sette, e Lorenzo, Renzo per gli amici, era già in piedi, come d'abitudine. Si strofinò un pugno sugli occhi e il viso, ancora un po' assonnato a causa della notte passata in bianco, in preda all'eccitazione per l'evento del giorno dopo, e si diresse verso la cucina. Fece colazione prendendosela un po' troppo comoda, stanco, infatti era già passata mezz'ora quando si rese conto di doversi preparare per il suo matrimonio. Doveva essere assolutamente impeccabile, come non lo era mai stato, quindi avrebbe avuto bisogno di tutto il tempo a disposizione. Non era mai stato un ragazzo molto attento alla moda, il nostro Renzo, ma avrebbe fatto un'eccezione, per la sua Lucia.
 
Andò in fretta in camera, con mezzo toast un poì bruciacchiato ancora in bocca, inciampando sul fermaporta in stoffa rosso lasciato con poca cura in mezzo al pavimento della sua piccola, disordinata stanza. Renzo si guardò velocemente intorno, sospirando leggermente alla vista del caos che regnava: vestiti ammucchiati sulla sedia, sul letto e sulla scrivania, su di essa c'erano anche libri universitari di seconda mano sparsi qua e là, alcuni addirittura aperti e con fogli evidenziati sparsi in giro. Il ragazzo stava già per inciampare di nuovo, questa volta su una converse rossa, una delle sue tantissime scarpe buttate sul pavimento e sotto al letto, ma stavolta fu più attento, così riuscì a dirigersi verso l'armadio in legno ricoperto di vari stickers.

Tirò fuori la sua maglietta tie-and.dye, quella che la sua futura suocera Agnese detestava tanto, e gli aveva ordinato più volte di bruciarla. Aveva deciso di indossarla un po' per sfida, era sempre stato un giovane piuttosto indifferente ai pareri altrui, anche se erano da parte di quella donna con la quale aveva avuto alcune discordanze, ma a cui in fondo voleva bene, e sapeva che is sentimento era reciproco, anche se lei faticava a dimostrarlo. In fondo, lui era il fidanzato e futuro marito di sua figlia, e lei era sempre stata molto tradizionalista, era scontato che all'inizio non vedesse proprio di buon occhio il povero Renzo, che eppure era un bravo ragazzo, di buon cuore, nonostante spesso e volentieri si lasciasse trasportare dall'impulsività, se qualcosa andava contro i suoi principi. 
Il matrimonio dei due giovani sarebbe stato celebrato in chiesa, sebbene Renzo fosse ateo, ma alla fine avevano deciso di non sposarsi con rito civile.
Avrebbero comunque indossato i vestiti di tutti i giorni, niente giacca elegante e costosissimo e pomposo abito bianco, i due ragazzi erano molto determinati a fare di testa loro. 

Renzo era contento di potersi vestire in modo semplice: gli abiti formali non gli erano mai piaciuti, e lui aveva qualche difficoltà economica, perciò trovava assurdo spendere così tanti soldi solo per quello. 
Dopo essersi infilato anche i jeans scuri un po' strappati sulle ginocchia (pantaloni del pigiama a quadretti verdi ovviamente gettati svogliatamente dul letto) con tanto di cintura abbinata alla maglietta così come le scarpe, il ventenne si diresse in bagno per sistemarsi i dread disordinati.Si lavò il viso , dopodichè rimare a guardarsi allo specchio per alcuni minuti.
L'ansia cominciava a farsi sentire, e non era niente in confronto a quella che aveva provato quando dovette tenere l'esame di maturità, quello in confronto è una sciocchezza. Ciò che provava in quel momento era una sensazione del tutto diversa, il suo piede destro cominciò a sbattere sul pavimento nervosamente, e giurava di poter sentire in suo cuore battere da dentro il petto. 
Orami era ora, presto sarebbe andato da Don Abbondio per chiedere a che ora dovrà presentarsi in chiesa, tutto ciò stava diventando sempre più reale. 


A/N: Questo scempio è scritto per divertimento e un po' per sfida (come la maglietta tie-and-dye di Renzo) , volevo mettermi un po' alla prova facendo qualcosa che non avrei mai sognato di fare (e forse avrei dovuto limitarmi a sognarlo! XD)
Pubblicherò altre storielle di questo genere, il mio intento non è quello di offendere Manzoni o cose simili, ma fare una specie di parodia-riadattazione che ha fatto sorridere i miei amici. 

 
  
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