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Autore: LilyOok_    09/11/2013    8 recensioni
Ambientata prima dell'arrivo di Smaug e a seguire.
Dalla prima OneShot:
"Aggirandosi per la Montagna, capitava molto spesso di incontrare Nani e Nane, a volte anche Nanetti, che di fronte a lui chinavano rispettosamente il capo, sorridevano e solo dopo proseguivano per la loro strada.
Ogni volta, Thorin si mostrava fiero e camminava con compostezza, rispondendo ai saluti del suo popolo, orgoglioso di farne parte, di esserne il legittimo sovrano."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6.“Tutto accade per un motivo, ma solo Mahal sa quel’è.”

 

Il marmo freddo delle lapidi bruciava sotto il suo tocco. Come era potuto succede? Non era stato in grado di salvarli, lui, che aveva promesso.

 

 

Tutto il popolo si era inchinato al suo cospetto e a quello di Edren, al momento dell’incoronazione, ma quando fu il momento di parlare, di ringraziare coloro che avevano reso possibile il risultato di quell’impresa, non mancò certo di fare i loro nomi.

“Hanno dato la vita per la riconquista di un luogo che in realtà non gli è mai appartenuto propriamente. Ma lo hanno fatto. Per la loro patria, per il loro Re. Non c’è dolore più grande di quello che provoca la morte. Non c’è sensazione peggiore dell’essere i responsabili di quella di qualcun altro. Ed è per questo che io, Thorin Scudodiquercia, ora finalmente Re Sotto la Montagna, esigo da voi tutti un ringraziamento speciale per loro, per Fili e Kili, che dalle Aule di Mandos ci osservano e sicuramente gioiscono della possibilità che Mahal mi ha concesso di guidare ad una nuova vita, migliore della precedente, il mio popolo. Rendete omaggio a coloro che hanno regalato alla stirpe di Durin un’altra possibilità.”

Queste erano state le sue parole. E canti furono fatti quel giorno, in loro onore. E furono tramandate storie sul loro coraggio, su come avevano salvato il Re Sotto la Montagna.

 

 

Grazie a Edren, Thorin si riebbe presto dal dolore che gli gravava sul cuore come un macigno e i mesi passarono. Vi furono pace e prosperità, nuovi accordi convenzionali furono stipulati con gli Uomini e con gli Elfi, per far si che questa pace si mantenesse.

E con l’avvicinarsi della nascita dell’Erede al Trono di Erebor, diretto discendente della Casata dei Durin, la gioia nel cuore del popolo e in quello del Re crebbe smisuratamente.

Perfino Dìs sembrò essere tornata quella di sempre, anche se dentro di sé sentiva che un pezzo del suo cuore se ne era andato, si era staccato ed era morto, evaporato, così come la vita dei suoi figli.

 

 

L’evento cadde l’ottavo giorno di Nénimë, all’esterno della montagna morbidi fiocchi cadevano ad imbiancare il paesaggio.

L’impazienza del Re non fu facile da placare. Balin e Dwalin si occuparono di lui, tentando di tenerlo occupato in conversazioni o altro, ma niente: Thorin continuava a fare su e giù per il corridoio, sentendo una stretta al cuore ad ogni grido straziante della Nana all’interno della stanza.

Un sola e spessa porta di legno lavorato, intarsiato e decorato perfettamente, era l’ostacolo che li separava.

Ci fu un momento in cui tutto cessò e il silenzio divenne padrone.

Poi, un leggero pianto si udì provenire da dietro la porta. Ebbe l’impressione di aver atteso per un tempo infinito, quando le porte finalmente si aprirono.

Una delle Nane che si erano occupate del parto uscì, portando con se il neonato.

“Perché non mi avete lasciato entrare? Come sta lei?” Domandò apprensivo, rivolgendosi alla Nana che gli si era avvicinata per porgerle, con lo sguardo basso, il fagotto che teneva fra le braccia.

Thorin lo prese e se lo accoccolò al petto. Era così piccino rispetto a lui. I pugnetti chiusi vicino al mento, gli occhi serrati e il respiro regolare. Le piccole labbra leggermente dischiuse e i capelli chiari come la madre. Chissà come sono i suoi occhi...

“Allora? Rispondi.” Ordinò con voce tonante ma la Nana sembrò non voler aprir bocca. Aveva forse timore di dire qualcosa di sbagliato? O forse...

“Cos’è successo? Devi dirmelo! Te lo ordina il tuo Re!”

Balin e Dwalin si diedero un’occhiata eloquente e tentarono di calmare Thorin, ma fu tutto inutile. Soprattutto quando si udì la voce della Nana: “Lei... era troppo debole”

 

 

 

“Padre! Padre! Guarda come sono diventato abile con la spada!! Il Signor Dwalin mi ha insegnato tutti i suoi segreti, guarda!”

Il Principe di Erebor cresceva sano e Thorin non poteva non essere fiero di lui. Otteneva ottimi risultati negli studi con Balin e nell’arte della spada e della lotta con Dwalin. Apprendeva in fretta tutto ciò che era di dovere che un Principe sapesse.

Sarebbe stato un ottimo Re.

Quando Thorin lo guardava, vedeva in lui i lineamenti di sua madre. Crescendo, i capelli si erano di un poco scuriti rispetto a prima, ma erano come i suoi, avevano la stessa morbidezza.

Quando, dopo la notizia della morte di Edren, era andato fuori di testa, per un attimo aveva odiato quel neonato che teneva stretto fra le braccia come fosse il suo più grande Tesoro. Lo aveva incolpato della perdita del suo amore.

Ma poi, il piccolo aveva aperto gli occhi. Erano azzurri, come i propri, e in quel momento riacquistò tutta la ragione.

Aveva capito che era il volere di Mahal. Come lo era sempre stato. Come sempre lo sarà.

Aveva capito che doveva amare quel bambino. Perché era suo figlio, perché le somigliava.

Perché lui avrebbe governato con onore.

Perché avrebbe difeso il suo popolo con ogni mezzo.

Perché la stirpe di Durin era destinata ancora a regnare su Erebor.


 

 

 

 

 

 

 

 


-Angolino autrice.-

Buonasera, ODIATEMI.

1-Perché sono in ritardissimo e mi prostro in ginocchio ai vostri piedi chiedendovi umilmente di essere perdonata.

2-Per questo finale e per non regalare mai al povero Thorin una lacrima di felicità.

3-Per le ultimefrasi che secondo me sono sconnesse logicamente da tutto il contesto.. non lo so non le vedo bene collegate in quel modo.

**Altra cosa, il mese è scritto in lingua Quenya, perché non ho trovato nessun accidenti di calendario nanico D: Comunque significa Febbraio. (Spero di non aver fatto un casino con le date di partenza, i mesi di gravidanza e tutti il resto... sono proprio pessima, lo so XD)**

Aaallora... beh, siamo dunque giunti al termine. Che dirvi, ringrazio tutti coloro che sono passati a leggere silenziosamente, siete davvero un'enormità e vi amo tutti!! Un grazie SPECIALISSIMO va a coloro che hanno recensito, che amo ancora di più <3 <3 (se lo meritano), e poi ovviamente non manco di ringraziare tutti voi che avete messo questa raccolta nelle preferite-ricordate-seguite. Siete tutti tutti fantastici!!!

Spero di non avevi annoiati troppo con le mie chiacchiere.

Ci risentiremo alla prossima, è stato un veeeeeeero piacere :3

Grazie di tutto il sostegno avuto <3

Lily ;)

 

*Che si prepara per il lancio delle uova o delle rose* Decidete voi u.u

XD


   
 
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