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Autore: Aledileo    23/04/2008    0 recensioni
"Lo scontro sull'Olimpo non è ancora concluso! Le fiamme mortali di Ares e di Flegias ardono più che mai e impegneranno i Cavalieri di Atena e di Zeus in una guerra disperata" "La Grande Guerra" è il seguito di "Fulmini dall'Olimpo", seconda parte della Trilogia di Flegias.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Trilogia di Flegias'
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SCHEDE TECNICHE di ARES E BERSEKER

 

BERSEKER DI ARES:

 

I berseker hanno dimenticato il loro vero nome, venendo chiamati da Ares, e dai suoi figli, soltanto in base all’arma che utilizzano in battaglia, privi di qualsiasi valore che non sia quello guerriero.

 

Scure:

Alto e magro, ha il viso coperto dalla visiera del suo elmo, impugna un’ascia in battaglia. Fa parte del gruppo di berseker inviati a Nuova Luxor. Massacra i Cavalieri d’Acciaio ma viene ucciso da Jonathan, il Cavaliere delle Stelle.

 

Balestra:

Basso, veloce e scattante, possiede una balestra montata sul bracciale destro della sua corazza. Fa parte del gruppo di berseker inviati a Nuova Luxor. Massacra i Cavalieri d’Acciaio ma viene ucciso da Jonathan.

 

Rostro:

Grosso e robusto, di origini orientali, con lisci capelli neri raccolti in un codino, e un’armatura ornata da due scudi rotondi, fissati ai bracciali, dal bordo seghettato e tagliente. Fa parte del gruppo di berseker inviati a Nuova Luxor. Massacra i Cavalieri d’Acciaio ma viene ucciso da Jonathan.

 

Daga:

Guida i berseker di Ares nell’assalto in Siberia, contro il villaggio di Cristal, ma viene sconfitto e ucciso dal Cavaliere del Cigno.

 

Kriss:

Fa parte del gruppo di berseker che invade la Siberia, per cercare Jacov e catturarlo, in modo da usarlo contro Cristal. Viene ucciso dal Cavaliere del Cigno.

 

Falcetto:

Fa parte del gruppo di berseker che Ares invia in Tessaglia per finire Ioria e Castalia. Viene ucciso da Reis, con un secco colpo di spada.

 

Gladio:

Anonimo guerriero che in Tessaglia ferisce Castalia alla spalla con il pugnale, prima di essere ucciso da Ioria.

 

BERSEKER DELLE DODICI FATICHE:

 

Guerriero dell’Idra di Lerna:

Il guerriero senza nome che protegge la prima casa del Grande Tempio di Ares, i cui poteri sono ispirati alla bestia leggendaria da lui custodita, l’Idra di Lerna. Si scontra con Sirio, non riuscendo mai ad essere veramente pericoloso. È fedele ad Ares, ma non combatte con ferocia sanguinaria, bensì con lealtà. Viene ucciso da Sirio.

(Colpi segreti: Fauci dell’Idra di Lerna, Alphard, Cuore del Dragone)

 

Guerriero del Leone di Nemea:

Il più debole dei berseker messi a difesa delle Dodici Case. Viene eliminato da Pegasus con un colpo solo.

(Colpi segreti: Artigli del Leone di Nemea)

 

Cerva di Cerinea:

Affascinante e pericolosamente attraente, Esperia, la Cerva di Cerinea è una bella combattente, agile e scattante, e dotata di un particolare potere con cui riesce a incantare i suoi avversari, facendogli vivere situazioni illusorie, per poterli vincere. Ha la meglio su Pegasus, Sirio e Andromeda, sfruttando i loro sentimenti, ma non riesce a vincere Phoenix, da cui viene sconfitta.

 

Erimanto, del Cinghiale:

Karol era un prete e amava leggere e scrivere poesie, poi Ares lo sopraffece, piantandogli una zanna di cinghiale nel cranio e avvelenando il suo corpo e il suo animo, facendone un berseker. Ingaggia battaglia contro Andromeda, dopo aver fermato Phoenix e gli altri, venendo da lui sconfitto e liberato dal tormento di Ares.

(Colpi segreti: Campane infernali, Campane di cristallo)

 

Diomede, figlio di Ares:

Il primo vero avversario che i Cavalieri di Atena affrontano al Grande Tempio. Figlio di Ares, Diomede ha una potenza cosmica che non ha niente da invidiare a quella di Phobos e Deimos, per quanto privo di tanti altri loro poteri e attributi. Forte e determinato, Diomede impegna notevolmente Sirio, obbligando il Dragone a dare fondo a tutte le sue forze.

(Colpi segreti: Furia di Ares).

 

Augia, lo Splendente:

Augia è un ragazzino, che si diverte a guerreggiare approfittando delle situazioni sfavorevoli che crea per svantaggiare i propri nemici. Fisicamente non è affatto forte, per questo cerca sempre di volgere a suo vantaggio il terreno di gioco. Questo trucchetto non gli riesce con Cristal, da cui viene sconfitto.

(Colpi segreti: Bomba di Fango, Ruota solare)

 

Guerriero della Palude di Stinfalo:

Chiamato anche solo “il custode”, il guerriero che custodisce la Palude di Stinfalo, ricreata al posto della Settima Casa di Libra, è brutto ed è crudele, sadicamente in cerca di uno scontro sanguinario. Affronta Andromeda, ferendolo più volte, aiutato anche dagli uccelli della sua palude, e obbligando il Cavaliere di Atena a creare un nuovo colpo segreto, l’ultima configurazione della Catena, con cui viene sconfitto.

 

Guerriero del Toro di Creta:

Robusto e fisicamente potente, il guerriero del Toro di Creta attacca rannicchiandosi su se stesso e rotolando come un masso lanciato in una folle corsa contro l’avversario. Atterra Sirio e Phoenix, ma viene sconfitto da Pegasus.

 

Ippolita, Regina delle Amazzoni:

Splendida, Ippolita combatte per riconoscenza verso Ares, che ha dato nuova vita al Tempio delle Amazzoni a Themiskyra. Non è crudele né sadica, ma esegue solo il suo dovere, ordinando alle Amazzoni di fermare e catturare Sirio, e poi ripetere lo stesso con Phoenix. Ma nello scontro che segue, con il Cavaliere della Fenice, Ippolita ha modo di comprendere molte cose, e chiedersi se la sua obbedienza ad Ares sia giustificata o meno. Sconfitta da Phoenix, lascia passare i Cavalieri di Atena, giungendo addirittura a tradire Ares, intervenendo in aiuto della Fenice nello scontro con Deimos alla Dodicesima Casa. Incapace di trattenere ancora i sentimenti maturati per Phoenix, Ippolita si dichiara, proprio prima di morire uccisa da Deimos.

(Colpi segreti: Spada, Maglia delle Amazzoni, Dardo incandescente delle Amazzoni)

 

Le Amazzoni:

Donne combattive, senza petto, molto abili nell’uso dell’arco e della spada. Fermano Sirio e tentano di fare lo stesso con Phoenix, ma il Cavaliere della Fenice si ribella uccidendo molte di loro.

 

Il Gigante Gerione:

Enorme e mostruoso, Gerione impegna per molte ore i Cavalieri di Atena, sfruttando la protezione offerta dal cosmo di Ares. Le sue tre teste vengono eliminate soltanto dallo sforzo congiunto dei Cavalieri di Atena, soprattutto di Sirio e di Libra.

 

Licaone:

Un altro figlio di Ares, custode del Bosco d’Oro, affronta Scorpio, venendo da lui ucciso dopo un breve scontro. Può evocare le foglie del Bosco d’Oro per usarle come arma contro gli avversari.

 

Ladone:

Gigantesco serpente del Giardino delle Esperidi, capace di parlare e sputare fiamme dalla bocca. Impegna notevolmente i Cavalieri di Atena, soprattutto Cristal e Scorpio, che riescono ad averne infine ragione, grazie alla loro tenacia incrollabile e alla spada Gramr.

 

CREATURE MITOLOGICHE:

 

Idra di Lerna:

Custodisce la Prima Casa dello Zodiaco, e viene affrontata da Sirio, Pegasus e, in particolare, Andromeda e Phoenix, venendo sventrata.

 

Leone di Nemea:

Balza contro Pegasus, fuori dalla Seconda Casa, ma viene fatto fuori dopo poco dal Cavaliere di Atena.

 

Cavalle di Diomede:

Terribili e furiose, caricano agli ordini di Diomede i cavalieri di Atena alla Quinta Casa dello Zodiaco. Vengono eliminate da Phoenix, poi da Sirio, e infine da Cristal.

 

Uccelli di Stinfalo:

Sorvolano la Palude di Stinfalo, cercando di ferire i Cavalieri di Atena con le loro affilate piume, ma Andromeda li vince grazie ai multiformi poteri della sua Catena.

 

Ortro:

Cane bifronte che tenta di impedire ai Cavalieri di raggiungere il luogo ove sorgeva la Decima Casa, ma viene squartato vivo da Pegasus, imprigionato da Andromeda e infine tagliato in due dall’Excalibur di Sirio.

 

Tifone:

Il mostro per eccellenza della storia. Risvegliato da Flegias dalla prigionia cui Zeus lo aveva confinato sotto l’Etna, Tifone marcia sull’Olimpo, facendo strage di uomini e terre, distruggendo tutto ciò che incontra, mosso soltanto da uno stimolo, che sua madre Gea aveva instillato in lui millenni addietro. Zeus ha quasi pietà di lui, preferendo che alla fine, anziché seppellirlo nuovamente, venga bruciato, per mettere per una volta fine ai suoi tormenti.

 

Kampe:

Mostro risvegliato dalla Pietra Nera di Flegias, Kampe assalta l’Olimpo, abbattendo il Bianco Cancello e permettendo ai berseker di entrare sul Monte Sacro. Viene affrontata dai Dioscuri, da Giasone, da Demetra e dagli alberi animati dalla Dea della Vegetazione, e vinta a prezzo di molta fatica.

 

Ecatonchiri:

Gige, Cotto e Briareo, sono i tre Ecatonchiri risvegliati da Zeus, Era e Atena con una goccia di sangue, per proteggere l’Olimpo dalla minaccia di Tifone.

 

FIGLI DI ARES:

 

Flegias, il Rosso Fuoco:

         Flegias continua a tessere le fila del suo diabolico piano per coprire il mondo intero con una nuova oscurità. Grazie al potere della Pietra Nera risveglia Ares, da un sonno durato 500 anni, e i suoi fratelli, e invade in suo nome il Grande Tempio di Atena prendendone possesso. Massacra personalmente Gerki e gli altri Cavalieri di Bronzo inferiori, piantando le loro teste ai piedi della scalinata Dodici Case. Quindi si reca sull’Etna, con un piccolo contingente di berseker, per risvegliare Tifone e spingerlo sull’Olimpo.

Viene fermato da Efesto e da Euro, con cui ingaggia un veloce combattimento, aiutato da Enio, Dea della Strage, prima di ritirarsi, osservando compiaciuto l’avanzate dal Dio verso l’Olimpo e potendo dedicarsi al suo interesse principale. Ovvero la ricerca di mistici talismani, che da anni va inseguendo nei luoghi di culto di tutto il mondo, le uniche armi in grado di impedire, o di favorire, l’avvento dell’ombra. Affronta Cristal e Scorpio, uccidendo il Cavaliere d’Oro, nel terreno ove un tempo sorgeva l’Undicesima Casa di Acquarius, prima di combattere con Sirio, Libra e Cristal contemporaneamente, riuscendo a tenere loro testa. Resiste all’Urlo di Atena e riappare nel finale solo per terrorizzare Pegasus e i suoi compagni, avvertendoli che la grande ombra ha iniziato a calare sulla Terra.

(Colpi segreti: Apocalisse Divina, Spada Infuocata)

 

Phobos, Divinizzazione della Paura:

         Il Dio della Paura guida, assieme al fratello, l’esercito di berseker lungo la via per l’Olimpo, istigandoli ad avanzare, sempre e comunque. Sempre assieme a Phobos si reca nella Foresta di Artemide, per massacrare la Dea della Caccia, una delle sopravvissute al massacro degli Dei Olimpici da loro operato giorni prima. Ma anche in quell’occasione, nonostante lo sforzo congiunto dei figli di Ares, Artemide riesce a resistere loro, aiutata da Tisifone.

         Phobos rientra al Grande Tempio assieme al fratello, preoccupato dal fatto che Pegasus e gli altri siano giunti fino ad affrontare Gerione. Non ascoltando gli avvertimenti di Flegias, né prestando ascolto al cosmo del fratello scomparso contro Phoenix, Phobos affronta Andromeda convinto di vincerlo, convinto che un Cavaliere così debole non possa opporsi al suo potere. Ma nonostante i gravi danni che gli causa, viene comunque sconfitto.

(Colpi segreti: Spada Infuocata, Scure dello Sgomento, Ruota della morte, Fantasmi del passato, Ira di Ares)

 

Deimos, Divinizzazione del Terrore:

         Deimos è pazzo, un sadico guerriero assetato di sangue. Assieme al fratello Phobos, guida i berseker e Kampe sull’Olimpo, affrontando Artemide nella Foresta, assieme a Tisifone. Rientra quindi ad Atene, per occuparsi personalmente dei Cavalieri Divini giunti alla Dodicesima Casa.

         Affronta brevemente Pegasus, Andromeda e Phoenix, prima di ingaggiare un serio confronto con la Fenice Divina, osservando il tradimento di Ippolita consumarsi di fronte ai suoi occhi. Senza pietà alcuna, Deimos massacra la Regina delle Amazzoni togliendole la vita, ma scatenando l’ira di Phoenix, che lo uccide strappandogli il cuore.

(Colpi segreti: Spada Infuocata, Onde di terrore, Tremor, Strage di Spirito, Ira di Ares)

 

Enomao, del Carro Furioso:

Tra i figli di Ares che assaltano l’Olimpo è il più spregiudicato, il più desideroso di emergere e conquistare la fiducia del padre. Guida i berseker durante la scalata, sfidando i Dioscuri con il suo carro Furioso, trainato da cavalli alati; viene atterrato da Asher, ma si sbarazza facilmente di lui, di fronte al Cancello del Fulmine, prima di ingaggiare combattimento contro Ascanio. La superiorità del Cavaliere Celeste è evidente, ma Enomao combatte fino alla morte.

(Colpi segreti: Ruota del Carro Furioso)

 

Eveno, della Quadriga Celere:

Inviato da Ares ai Cinque Picchi, per controllare il motivo del ritardo della spedizione, si scontra con Dohko, ma sottovaluta il nemico, tronfio della sua superiorità, in quanto figlio di un Dio. Viene ucciso da Libra, che libera così i cavalli della Quadriga.

(Colpi segreti: Prigionia dell’Anima)

 

Tereo, dell’Upupa:

Tereo guida, assieme a Driante, l’assalto dei berseker a Glastonbury. Anche se in inferiorità numerica, i guerrieri di Ares avevano il compito di ritardare la partenza dell’ultima legione, cosa che nel loro piccolo sono riusciti a fare, impegnando i Cavalieri Celesti in una dura battaglia.

Tereo, che combatte muovendosi come un upupa, affronta Phantom dell’Eridano Celeste, e viene massacrato dal biancospino di Glastonbury, scagliato da Gwynn, per punire coloro che hanno osato macchiare di sangue il sacro suolo del Tor.

 

Driante, dell’Arpa Nera:

Musico dall’animo oscuro, Driante affronta Ascanio sulle pendici del Tor, senza pesare che egli è refrattario ad ogni attacco di tipo musicale, venendo sconfitto dal Comandante dell’Ultima Legione. È però il primo a notare i serpenti tatuati sulle braccia di Ascanio, e a nominare il Pendragon.

(Colpi segreti: Inquietudine esistenziale)

 

Ascalafo del Mazzafrusto:

Ascalafo era uno dei compagni di Giasone, durante il viaggio nella Colchide alla scoperta del Vello d’Oro, ma poi, avvelenato da Ares, e incitato dall’isterismo del fratello, ha ceduto al rancore verso il vecchio amico, accusandolo di aver preso tutti i meriti e la gloria. Affronta Giasone, indebolito dal veleno di Ialmeno, e poi Phantom, da cui viene atterrato. Ritrovato se stesso, e capiti i suoi errori, Ascalafo succhia il veleno dal corpo di Giasone, salvandogli la vita, anche se questo gesto lo condanna a morte.

(Colpi segreti: Mazzafrusto, Sfere distruttrici, Vortice Oscuro)

 

Ialmeno dell’Anfesibena:

Fratello di Ascalafo, Ialmeno è molto più vicino alle posizioni di Ares ed incita continuamente il fratello a uccidere Giasone, per vendicarsi dei torti subiti. Viene sconfitto da Phantom e travolto dal Gorgo dell’Eridano.

Colpi segreti: Artigli del male)

 

Ossilo, del Teschio Letale:

Fa parte dei berseker che inizialmente assaltano il Grande Tempio di Atene, e lì nota Asher, desiderando poi confrontarsi con lui sull’Olimpo. Riesce ad atterrare più volte il Cavaliere dell’Unicorno, sfruttando i suoi sentimenti, prima di venire però sconfitto dal contrattacco di Asher, e da lui ucciso.

(Colpi segreti: Pioggia di Teschi)

 

Molo, Pilo e Testio:

Figli di Ares, impauriti da Phobos e sempre pronti ad eseguire ogni ordine. Affrontano Gwynn del Biancospino, venendo da lui uccisi.

 

Cicno, del Brigante:

Un berseker non troppo interessato alla conquista dell’Olimpo, quanto soprattutto a una sua guerra personale, che conduce con l’ausilio della sua armatura, in grado di assorbire l’energia cosmica degli avversari. Affronta i Dioscuri, vincendoli e intrappolando la loro anima in un limbo sconosciuto, prima di essere sconfitto da Mur, che satura la sua corazza portandola all’esplosione.

(Colpi segreti: Clava del Brigante, Brigante di Anime)

 

 

 

   
 
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