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Autore: Kree_39    17/11/2013    1 recensioni
Questa è la mia prima storia, ditemi se ci sono troppi errori o simili ecc.
Parla degli ultimi momenti di KHII e io me li sono immaginata come una riflessione di Sora sul messaggio in bottiglia.
Genere: Comico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kairi, Paperino, Pippo, Riku, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts II
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La stella caduta
 
-Thinking of you, wherever you are. ...- (Pensando a te, ovunque tu sia. …).
 Appena Sora legge queste parole, flash di ricordi gli sfrecciano per la testa: di quando lui, Riku e Kairi giocavano sulla spiaggia e nelle baracche di legno, degli scherzi tra di loro, le chiacchiere dei bambini, pure e innocenti come i fiocchi di neve che non avevano mai conosciuto quelle terre d’estate eterna.
 
“…We pray for our sorrows to end, and hope that  our hearts will blend. ...”
(… Preghiamo perché questa sofferenza abbia fine, nella speranza che i nostri cuori si riuniscano. …).
 
Altri ricordi. Ancora giochi, scherzi e risate dell’infanzia che strappano a Sora un sorriso. Sa che quei ricordi sono solo suoi e che Naminè non li ha violati. Sa che le emozioni che ricorda sono vere.
 
“…Now I will step forward to realize this wish. …”  (… Ora io realizzerò questo desiderio. …).
 
Sora sfiora con la mente le immagini che, leggere, gli affollano ora la testa, richiamate da quelle parole che venivano dal cuore di Kairi che ora sentiva più vicino che mai, a dispetto dell’occasione in cui quello stesso cuore era con lui e lo sentiva lontano mondi e mondi …
 
 “… And who knows: starting a new journey  may not be so hard …” (… E chissà: ricominciare a viaggiare non è poi così difficile …).
 
Tra quei dolci ricordi, Sora ne trova uno che fa male …
“-Ritornerò, te lo prometto!-“  aveva detto a Kairi quando erano tornati alle Isole del Destino, lui per pochi istanti, lei per un anno.
Era tornato. Aveva mantenuto la promessa. Però aveva impiegato troppo, e erano rimasti insieme per poco tempo.
Troppo poco.
 
“…or maybe it has already begun. …” (… O forse il mio viaggio è già iniziato. …).
 
Quel brutto ricordo, scuro come una nuvola nera, venne schiacciato da un pensiero divertito del ragazzo dagli occhi di cielo: avevano visitato nuovi mondi, si, ma la zattera che avevano faticosamente costruito non era servito a niente!
 
“… There are many worlds, and they share the same sky - …” (… ci sono tanti mondi, ma tutti condividono lo stesso cielo - …).  
 
Il suo nome. Un altro piccolo sorriso increspò le labbra di Sora. Il suo nome significa “Cielo”. All’ improvviso gli torna in mente una delle ultime sfide che ha fatto con Riku, quella dove il premio era di dividere un frutto di papou con Kairi.
Arrossisce leggermente.
 
“… one sky, one destiny.“  (… un solo cielo, un solo destino.).
 
Dalla memoria gli affiorano due ricordi molto particolari.
I disegni nella grotta, nel Posto segreto, che aveva modificato poco prima della partenza; e il portafortuna di conchiglie Thalassa che, dopo due anni, doveva ancora restituire alla sua legittima proprietaria. Si tasta leggero una delle innumerevoli tasche dei pantaloni e, sentendo il piccolo rigonfiamento, si tranquillizza.
Kairi lo avrebbe ammazzato se lo avesse perso.
Finito di leggere, una luce fortissima li acceca.
 
-The light- (la luce) dice Riku.
-The Door to the Light- ( La Porta per la luce)lo corregge Sora.
 
La attraversano e poi cadono come due stelle cadenti a mare.
È il crepuscolo. Il momento della giornata preferito dal trio. Lo passavano chiacchierando sulla palma di papou.
A Sora sembra di riconoscere quel mare, che nonostante lo abbia infradiciato tutto non è riuscito ad appiattire i capelli del keyblader. Ripreso fiato sente una voce chiamarlo, una voce che aveva invaginato mente leggeva.
 
- Sora!Riku! -.
 
Si gira verso sinistra e vede Kairi guardarli divertita dalla spiaggia dove tutto ebbe inizio.
Comincia a nuotare come un forsennato, seguito a ruota dall’amico.
I ragazzi sono quasi arrivati che da dietro la ragazza sbucano fuori tre figure familiari: Pippo, Paperino e … Re Topolino!
Sora non riesce a trattenere un’esclamazione di sorpresa e un istante dopo è a terra con i primi due che gli sono –letteralmente- saltati addosso.
Dopo averli salutati guarda Kairi negli occhi e gli sembra di vedere un’altra persona, e lo stesso è per la principessa.
Dopo un attimo Sora dice:
 
- W-We’re back!- ( S-Siamo tornati!).
- You’re home.- (Siete a casa).    
 
E a quel punto il ragazzo mantiene anche la sua seconda promessa.
E tra le mani dei due giovani, unite in una stretta, c’è una specie di stella, una stella caduta dal cielo che ha trovato un posto da chiamare casa.
   
 
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