Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Nikki Potter    19/11/2013    2 recensioni
Sherlock mi aveva trovato. Non che mi aspettassi qualcosa di diverso da lui.
Eppure per una volta avrei preferito sbagliarmi, che Sherlock non mi avesse rintracciato e che non fosse davanti a me, come lo era in questo momento. Ritto in piedi, la schiena drittissima e la bocca serrata, mentre gli occhi affondavano in me senza pietà, scandagliandomi minuziosamente.
Era da due settimane che non ci vedevamo. Dal bacio che c'era stato tra di noi -assolutamente bellissimo e indimenticabile- e il rifiuto di Sherlock della cosa in sè.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sherlock&John- Entwined
ENTWINED


Sherlock mi aveva trovato. Non che mi aspettassi qualcosa di diverso da lui.

Eppure per una volta avrei preferito sbagliarmi, che Sherlock non mi avesse rintracciato e che non fosse davanti a me, come lo era in questo momento. Ritto in piedi, la schiena drittissima e la bocca serrata, mentre gli occhi affondavano in me senza pietà, scandagliandomi minuziosamente.

Era da due settimane che non ci vedevamo. Dal bacio che c'era stato tra di noi -assolutamente bellissimo e indimenticabile- e il rifiuto di Sherlock della cosa in sè.

Mi aveva rifiutato su due piedi, senza pensarci più di tanto, ribadendo tutte le sue convinzioni, che l'amore è uno svantaggio, è solo per i deboli, e che per lui contava solo il lavoro ecc.

Tutte cazzate che dopo un po' avevo smesso di ascoltare per superarlo senza degnarlo di un'occhiata e chiudermi alle spalle la porta del 221B senza che lui provasse anche solo a fermarmi.

Me n'ero andato senza ripensamenti. Non sarei riuscito a vivere con Sherlock come se niente fosse successo, non dopo quello. Non dopo che avevo toccato per un momento il paradiso nell'esatto istante in cui le nostre labbra si erano toccate.

E ora ce l'avevo davanti, la postura rigida e l'espressione che lasciava intravedere il suo nervosismo.

"Che vuoi, Sherlock?" domandai cercando di trattenere la rabbia.

"Che torni a casa con me" rispose Sherlock di getto.

"No" risposi irremovibile.

Sarei rimasto a casa di Harriet in eterno, non c'era nulla che Sherlock avrebbe potuto dire per farmi cambiare idea.

"Senti, non è facile per me parlare di queste cose...quello che ho detto dopo...beh quello...non lo pensavo davvero...o meglio lo pensavo prima di conoscerti".

Sherlock era in chiara difficoltà, parlare di cose come i sentimenti per lui non era mai stato facile. Ma stavolta non avevo nessuna intenzione di aiutarlo.

Rimasi in silenzio in attesa che continuasse.

"Sono stato preso dal panico...io non mi ero mai sentito in quel modo..."

"In quel modo come?" lo interruppi senza nemmeno rendermene conto.

Ero agitato, sentivo che il mio cuore batteva più velocemente.

Sherlock si morse il labbro prima di prendere un respiro profondo e rispondere. "A casa".

Sgranai gli occhi. Senza accorgermene feci dei passi nella sua direzione.

"Cosa vuoi da me?" domandai con voce leggermente roca.

"Io...non so cosa significa questa cosa...però sono sicuro di una cosa...ti voglio con me. Io voglio tutto John. Voglio i tuoi complimenti quando faccio una deduzione brillante, le tue proteste quando uso il tuo pc, i resoconti romanzati dei nostri casi che pubblichi sul tuo blog, i tuoi rimproveri quando mi comporto da idiota" Sherlock abbassò lo sguardo imbarazzato. "Voglio i tuoi abbracci, i tuoi sorrisi quando sei orgoglioso di me, e passare le serate sul divano a guardare i telefilm che a te piacciono. Voglio condividere la mia vita con la tua".

Avevo trattenuto il respiro per tutto il tempo, i piedi che svolazzavano a tre metri da terra e lo stomaco in subbuglio.

Mi avvicinai a lui e gli presi il viso con le mani, portando i nostri occhi ad incontrarsi per la millesima volta, ma per la prima volta liberi di esprimere i nostri sentimenti più nascosti.

In preda all'aspettativa e all'eccitazione, chiusi gli occhi e sfiorai per la seconda volta le labbra di Sherlock con le mie. Un calore confortevole mi si propagò dal cuore in tutto il resto del corpo quando sentii Sherlock avvolgermi con le sue braccia per trascinarmi ancora più vicino. Fu una lotta di lingua, labbra e denti che non vide nessuno di noi due vincitore.

Ci separammo solo per mancanza di ossigeno. Sherlock aveva ancora gli occhi chiusi, probabilmente stava elaborando il nostro bacio che di casto aveva ben poco.

Poi li aprì lentamente e io mi ci immersi di nuovo.

Il mio cuore saltò un battito quando vidi un sorriso spuntare sul suo viso perfetto.

"Questo equivale a un sì?"

"No, significa anch'io. Anch'io voglio condividere la mia vita con la tua" risposi emozionato come non mai.

Sherlock mi prese la mano e mi condusse fuori, verso il taxi con cui era arrivato.

Il mio sguardo si posò sulle nostre mani intrecciate, come sarebbero sempre state le nostre vite da ora in poi.


Nikki Potter
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Nikki Potter