Sono
rimasto per la mamma di Henry – l’altra
"Mi dispiace per te ma quest'avventura
non è finita bene"
Il capitano voltò leggermente la testa,
quanto bastava per lanciare uno sguardo al piccolo Henry stretto tra le braccia
delle sue due mamme e poi tornò ad osservare con un mezzo sorriso sul volto
l'uomo che aveva appena parlato.
"Mi risulta che il ragazzo sta
bene"
"Oh, smettila! Non sei partito per mio
figlio, sei partito per sua madre e alla fine resterai per provare a conquistarla"
Hook sospirò pesantemente e continuò a
sorridere. Erano troppo palesi le sue intenzioni per provare a negarle.
"Siamo solo all'inizio, Baelfire"
Neal scoppiò istantaneamente in una risata
priva di allegria.
"Non è un gioco, e se per te lo è comunque
lo concluderai da perdente. Io amo Emma e lotterò sempre per lei"
Il tempo di quella confessione e il figlio
del Signore Oscuro era già sparito, lasciando dietro di sè un Killian Jones più
pensieroso e amareggiato del solito.
L'intensità dell'amore tra Emma e Neal si
rivelava ad ogni momento con sempre maggior forza, e improvvisamente gli
sembrava di aver perso un motivo per restare a Storybrooke.
Ma per adesso almeno sarebbe rimasto.
***
Alla fine Baelfire aveva avuto ragione, alla
fine era stato lui a conquistare Emma e a Killian non rimaneva altro che
partire verso una nuova ignota avventura. Ma troppe cose erano successe nel
frattempo e quella fine era sembrata per un momento quasi un promettente
inizio.
Era stata l'inaspettata amicizia che aveva
stretto con lei, erano stati i baci
che si erano scambiati, le notti furtive che avevano trascorso insieme: era
stato questo a fargli cambiare idea per un momento, ma era stato uno sciocco a
crederci davvero.
"Capitano"
Hook quasi sobbalzò a quel richiamo e si
voltò di scatto.
"Ragazzo"
Il giovane Henry se ne stava lì di fronte a
lui con un sorriso leggermente imbarazzato sul volto mentre cercava di salire a
bordo dell'imbarcazione.
"Ho saputo che state per partire, così
sono venuto a salutarvi"
Hook abbozzò un sorriso sincero e si avvicinò
al suo nuovo ospite, abbandonando per un momento i preparativi della partenza.
"È stato molto carino da parte tua"
lo ringraziò, sedendosi e facendogli cenno di prendere posto accanto a lui.
Henry apparve per un attimo esitante, poi
annuì e avanzò sulla nave.
"Posso farvi una domanda?"
"Ne stai già facendo una"
Il ragazzino sorrise a quella prevedibile
puntualizzazione, ma finse di ignorarla.
"Ve ne andate per mia madre?"
Il pirata si ritrovò a sgranare gli occhi,
preso insolitamente alla sprovvista e mormorò qualcosa a caso prima di poter
formare finalmente una frase dotata di senso logico.
"Come fai a saperlo?" chiese infine
in tono sospettoso.
"Veramente lo sanno tutti" fece
notare l'altro tranquillamente, confuso a sua volta da quella reazione che
giudicava eccessiva.
Erano passati quattro mesi dal ritorno da
Neverland e ricordava benissimo, come chiunque altro del resto, il suo
tentativo di corteggiamento verso la Salvatrice.
"Tutti sanno di me e Regina?"
"Cosa?! Io mi riferivo a mia mamma
Emma"
Fu il turno di Henry di essere senza parole
adesso. Questa sì che aveva tutta l'aria di essere una sorpresa... Non si era
sentito così strano da quando lo sceriffo Graham gli aveva confessato di aver
baciato Emma.
Un lungo minuto seguì quell'inattesa
rivelazione, finché fu nuovamente il ragazzino a rompere il silenzio.
"Quindi... La mia mamma - Regina - vi piace?"
L'uomo si voltò lentamente per guardarlo
dritto negli occhi con espressione seria è sospirò rumorosamente.
"Credo proprio di sì, ragazzo"
Il capitano parve rifletterci per un po', poi
afferrò la sua inseparabile fiaschetta di rum per offrirgliela e si fermò
solamente di fronte ad uno sguardo di puro orrore.
"No, hai ragione... Altrimenti tua mamma
mi ucciderebbe" disse ritirando il braccio e prendendone invece un sorso
per sé "E prima che tu possa chiedermi quale... Credo che in questo caso
sia indifferente"
Henry scoppiò in una leggera risata e si
rialzò in piedi.
"Forse... Non dovreste partire...
Dovreste darvi una possibilità di felicità"
Con quell'ultimo eloquente suggerimento,
ritornò sulla terraferma e riprese la via verso l'appartamento dei suoi nonni.
Sarebbe stato bello se anche sua mamma Regina avesse trovato un lieto fine e
non gli sarebbe dispiaciuto affatto se questo sarebbe successo con il Capitan
Uncino.
Solo due cose continuavano a non essergli
molto chiare. Come mai le sue due mamme finivano per avere gli stessi gusti in
fatto di uomini, e cosa mai legasse indissolubilmente Hook e le donne della sua
famiglia, a partire dalla sua defunta nonna.
***
Regina era chiaramente soprappensiero quella
mattina: il suo passo quasi indeciso lo suggeriva, la sua apparente totale
assenza di sarcasmo lo palesava e il sorriso quasi cordiale - e stranamente
triste - che rivolse a Ruby lo confermava.
Eppure non lo era così tanto da non accorgersi che ciò che le fu posato
sul tavolo dove aveva presto posto, non corrispondeva alla precedente
ordinazione.
"Credevo di aver chiesto solo del
caffè" disse alzando un sopracciglio.
La cameriera si limitò ad alzare le spalle e
si voltò, diritta verso un altro cliente della locanda.
"Questo l'ho ordinato io per te"
Il sindaco di Storybrooke alzò lo sguardo e,
ritrovandosi di fronte la persona su cui i suoi pensieri si erano concentrati
da quando si era svegliata, non poté fare a meno di spalancare gli occhi per un
momento, spiazzata. Una parte di lei avrebbe voluto sibilargli qualche insulto
per averla ridotta inconsapevolmente in quello stato semi-vegetativo, un'altra
invece avrebbe voluto alzarsi e gettarsi tra le sue braccia e infine, c'era una
parte che avrebbe semplicemente voluto chiedergli un chiarimento per quel
cambiamento di piani. Aveva deciso di restare o era solo un'occasione in più
per dire addio?
Nessuno dei tre istinti prevalse e la donna
si limitò a stringere le labbra e a fissare il piatto.
"Perché una Lemon cheese cake? Credo tu
sappia benissimo che preferisco ..."
"L'apple cake, ma quello lo sanno
tutti" concluse il capitano sorridendo e prendendo posto sulla sedia di
fronte a lei "Ma anche la Lemon cheese cake ti piace e questo forse lo so
solo io"
Regina lo scrutò per qualche istante,
indecisa sul significato da attribuire a quel gesto e a quelle parole, finché
quella diffidenza che aveva sviluppato negli anni ed era entrata a far parte
della sua natura, emerse in uno sbuffo seccato.
"Certo, e forse è tutto quello che sai
su di me" commentò con un'ironia tagliente.
Killian non parve affatto toccato e sorrise
maggiormente, protendendo il viso verso di lei.
"So per esempio che muori dalla voglia
di sapere perché sono rimasto e so anche che non me lo chiederai" disse
cominciando ad accarezzare con i polpastrelli il dorso della mano di lei.
"Hook..." sussurrò in tono di
ammonimento, cercando di sottrarsi a quel contatto, ma una maggiore presa le
impedì di completare il movimento e la costrinse invece ad alzare lo sguardo
verso di lui.
"Sai... Baelfire mi ha detto una cosa
buffa..." iniziò facendo intrecciare le loro dita.
Una sensazione di deja-vu li investì
contemporaneamente: l'ultima volta che avevano intrapreso una conversazione
simile, erano sulla barca di lui ed erano finiti a parlare di lieti fine e
possibilità di felicità.
"Mi ha detto che alla fine sarei rimasto
a Storybrooke per la madre di Henry ed è vero..." proseguì l'uomo
fissandola intensamente "Solamente quello che non sapevamo, nè io e nè
lui, è che sarebbe stata l'altra"
Regina sentì le lacrime formarsi nei suoi
occhi e prima che potesse fermarsi, una scese lentamente sulla sua guancia. Non
era assuefatta a sentirsi amata e in un certo senso la felicità che ne derivava
la faceva soffrire. Aveva paura.
"Io non so cosa...Tu sei sicuro che...
Emma forse... E io non..."
Un bacio veloce mise a tacere quel
disconnesso discorso e un altro più passionale immediatamente successivo servì
per annullare ogni dubbio.
"Adesso mangia questo dolce, tesoro...
Altrimenti si raffredda" disse poi staccandosi da lei, ma continuando a
tenerle la mano.
La donna alzò un sopracciglio e scoppiò
lentamente a ridere.
"Killian, sei consapevole che va
mangiato freddo vero? Sei proprio idiota alle volte" lo apostrofò
chiaramente divertita.
"Ridillo"
"Che sei idiota?"
"No..." chiarì lui ridacchiando a
sua volta "Chiamami di nuovo per nome, tesoro"
"Solo se lo fai anche tu"
Restarono a guardarsi per un attimo
interminabile in silenzio, finché le loro labbra si mossero quasi
sincronicamente.
"Killian"
"Regina"
E in quel momento si sentirono per la prima
volta dopo tanto tempo semplicemente sé stessi.
Solo Killian e solo Regina.
NDA:
Salve!! Eccomi con un’altra one-shot Hooked
Queen (sì lo so, sto diventando ripetitiva xD)… Morivo dalla voglia di scrivere
qualcosa facendo interagire Hook sia con Neal che con Henry, quindi ecco qui
cosa ha partorito il mio cervello xD Spero vi sia piaciuta:)