Succeda quel che succeda, i giorni brutti passano, esattamente come tutti gli altri.
(William Shakespeare)
I
Il ricordo ti trapassa il cuore come un pugnale appuntito, e non riesci più a reggerti sulle gambe.
Senti la sua mente sottile insinuarsi nella tua, il suo dito scheletrico afferrarti e la sua mano ghermirti la testa con prepotenza.
Urli di dolore, perché di tutte le torture, di tutti i dolori, di tutte le paure, quella è la peggiore: il ricordo.
Un rifiuto netto si dipinge nella tua mente, che a malapena risponde in mezzo alla confusione di immagini, profumi, sensazioni, visoni.
Non può vederli, non può intromettersi!
Mani che si intrecciano e si lasciano.
Che sentimentale, Potter…
Respiri vicini e baci fugaci.
Sono miei, solo miei…
Risate e sorrisi.
Ti porti le mani alla testa.
Miei e suoi.
II
La ragazza ti sorride affabile.
“Sei stato per un certo periodo in una specie di coma, lo sai?” dice lei, la voce sottile e calma.
Non commenti: non ricordi nulla dopo la tortura di Voldemort.
“E hai parlato spesso…”
D’un tratto sbianchi.
“Di… Di cosa ho parlato?” domandi, tentando di non far notare l’ansia nella tua voce.
“Oh, bè, non che facessi discorsi sensati” si affretta a chiarire lei. “Ma hai detto molte parole… E un nome molto spesso”.
Non dici nulla. Non hai bisogno che lei te lo dica per sapere quale sia quel nome.
È il nome che per notti e notti ha affollato i tuoi incubi.
Luna ti stringe la mano.
“Harry, ti voglio bene”.
III
Il suo viso non l’hai mai dimenticato.
Il suo nome ha continuato a essere una costante dei tuoi sogni.
Non hai mai potuto fare a meno di tenere la sua foto sul comodino, non più di nascosto, ora, perché tutti sanno.
Ma, nonostante ciò, hai ritornato a sorridere, a scherzare e a ridere.
Con Hermione, con Ron…
Con Luna.
In fondo, non l’hai mai tradito.
Non avresti potuto.
Ma Luna ti faceva sentire bene, ti faceva sentire a casa.
Come anche Cedric era riuscito a farti sentire, un tempo.
Succeda quel che succeda, ti dici, i giorni brutti passano, esattamente come gli altri.
Prendi tuo figlio in braccio e sorridi a Luna (a tua moglie) commosso.
“Ciao, piccolo Cedric…”
Il TUO Cedric.
Note d'autrice:
Con questa flash\triple drabble, si coclude la raccolta.
Per la vostra gioia.
Ringrazio Fanny che mi ha recensito e seguito e la mia amica Maky che ha letto questa storia tra il suo sconcerto e il MIO sconcerto.
Imbarazzante...
Spero vi piaccia (ma con chi parlo, poi???)
Ho unito in questa raccolta due delle mie OTPs (ho troppe OTPs XD) e...
Nulla.
L'immagine non è mia.
Peace, Love and Hadric XDXD