But
I’m older now (and we did it when we were
young)
And I cannot hold
a candle for every pretty girl
We were strangers many hours
And I have missed you for so long
When we were lions, lovers in combat
Fading like your name on those jeans that I
burned…
…But I am
older now
And we did it when we were young
Faceva
troppo freddo, perfino per essere Dicembre, ma la neve che con un’intera
settimana aveva imbiancato completamente Storybrooke, contribuiva a rendere
ancora di più l’aria natalizia. Stavolta era Natale sul serio, stavolta era
Natale per tutti. Ecco perché non c’era troppo da stupirsi nel vedere Cora
Mills occupata nell’accurata scelta di un abete pronto per essere addobbato, e
se si trattava in realtà di una visita pretestuosa, era qualcosa che solamente
lei e il proprietario del negozio potevano sapere.
“E’ proprio grande questo albero, per fortuna
che ci sarà molta gente a festeggiare insieme a te” commentò il signor Gold
comparendo alle spalle della donna.
“Saremo in cinque a dire il vero, ma non mi
lamento” rispose lei quasi distrattamente, senza neppure voltarsi.
“Mmm, dieci mani ad aiutarti a decorare…”
contò lui pensieroso “Anzi, nove”
La donna distolse finalmente lo sguardo dall’abete
e ridacchiò leggermente.
“Ancora riesci ad accettarlo, Hook, vero?
Beh, è un ragazzo davvero eccezionale, devo ammettere”.
Tremotino annuì e fece un gran sorriso,
sempre più divertito dai suoi stessi maligni pensieri.
“Certo cara, ed io sono assolutamente
contento che il pirata e Regina abbiano trovato l’amore… Mi auguro infatti che
tu possa strappare il cuore anche a
questo nuovo potenziale genero”.
Cora abbassò lo sguardo a quell’allusione,
portandosi istintivamente una mano al petto. Era ancora difficile per lei
abituarsi ad avere un cuore e a quanto male potesse fare. Avrebbe voluto
ricambiare il sarcasmo e dimostrare che la regina di Cuori era ancora lì da
qualche parte, ma quando tornò a guardarlo, tutto il dolore che stava provando
si rivelò chiaramente nei suoi occhi e prese controllo completo della sua
lingua, ricordandole improvvisamente il motivo reale per cui si era recata lì,
da lui.
“Rumple… Ma tu mi hai mai amata?” chiese
improvvisamente in un sussurro.
“Che cosa?”domandò lui di rimando, con
un’evidente sorpresa disegnata sul suo volto.
“Sì, io sì e te l’ho già detto…” riprese lei
portando lo sguardo di nuovo sull’albero “Ma c’è questa domanda che mi sta
martellando da quando ho di nuovo il cuore… Tu
hai mai amato me?”
Il signor Gold rimase immobile per un po’
come se un’improvvisa paralisi emotiva lo avesse colto nel ricordare i momenti
passati insieme, lontani lontani, quasi frutto di un’altra vita.
Perché la verità è che l’aveva amata, a modo
suo, ma non glielo aveva mai detto e non l’avrebbe fatto nemmeno adesso.
“Non ha più importanza” riuscì a dire,
ricomponendosi quasi del tutto “Io sono felice con Belle e anche tu… Come va
con il falegname?”
“Geppetto è un uomo meraviglioso” rispose
Cora mentre le labbra le si curvarono istantaneamente in un sorriso sincero nel
nominare l’uomo che stava cominciando ad amare.
Quella reazione non passò inosservata al suo
ex insegnante di magia, che non esitò a velare di ironia quell’insolita
immagine di una strega come lei innamorata.
“Sono sicuro che riuscirai a rubargli il cuore”
Neppure lui sapeva se era stato puro e
distaccato scherno o se c’era qualcosa di più in quel tagliente commento. Ma
una nota di gelosia traspariva chiaramente dal tono di voce usato, forse perché
in quei termini di lui, lei non aveva mai parlato.
Cora scosse la testa con un sorriso amaro e
gli lanciò semplicemente un’occhiata quasi malinconica. Poi, senza rispondere,
gli diede le spalle con la palese intenzione di raggiungere la porta. Ma se lei
aveva ottenuto ciò per cui era venuta, adesso era lui che appariva reticente,
era lui che non poteva ancora chiudere quel capitolo della sua vita, perlomeno
non senza sapere, non senza domandare.
“C’è qualcosa di buono che abbiamo fatto
insieme?”
L’urgente interrogativo era sfuggito dalle
sue labbra quasi inconsapevolmente: una velata supplica irrealistica per un
tipo come lui. La donna si voltò semplicemente e un lampo di pura paura sembrò
attraversare i suoi occhi.
“Abbiamo creato la cosa più bella… Ma siamo
stati anche noi a renderla la più crudele” rispose infine assumendo
un’espressione fiera e non concedendogli altro se non un enigmatico sorriso.
Bastò solo un attimo a Tremotino per svelare
quell’enigma. E in quell’attimo capì tutto, tutto quello che quel sorriso lasciava
intendere.
Regina.
E in quel
nome lo assalì tutta l’amara consapevolezza che neanche quel Natale sarebbe
stato completo.
NDA:
Premettendo
che ieri è stato il mio diciottesimo compleanno e mi sto riprendendo solamente
adesso da una sbronza allucinante, vi presento questa nuova one-shot. Non so sa
dove sia saltata fuori francamente: l’intenzione era una fan fiction fluff di
Natale (possibilmente su Hook e Regina) e invece mi sono ritrovata a scrivere
qualcosa su Rumpel e Cora, dove il Natale è trattato solamente di striscio xD
Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto molto vedere una Cora con il cuore e poi
per quanto riguarda l’accenno a Geppetto, posso ufficialmente affermare che
Cora/Geppetto sono la mia nuova Crack ship ahahah Invece, a proposito della
parte finale, l’idea è quella che Rumpel realizza di essere il padre di Regina,
semplicemente perché il mio cervello li vede molto spesso come padre-figlia
ahah
Ultima precisazione: la canzone usata è
“We did it when we were young” dei Gaslight Anthem.