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Autore: A n o n y m o u s Rei    11/12/2013    2 recensioni
"Ha fatto un enorme cazzata, così enorme che non può più tornare indietro.
Passa le due ore successive a fissare Luca e il suo nuovo ragazzo ridere, scherzare e amoreggiare come se fosse tutto normale."
Slash|One-shot|Drammatico|Romantico
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ciao Lot, ti dedico questa storia senza uno scopo preciso.
Anzi, mi correggo, lo scopo c’è, ma sarebbe troppo complicato spiegartelo a parole, so solo che ho un enorme voglia di scrivermi sulle braccia e sono felice che finalmente farai il tuo tatuaggio.
Mi prudono le mani perché ho voglia di abbracciarti, anche per quello.
Quindi boh, sai, ho finito le parole, le stronzate da dire e tutto il resto.
Solo, ti voglio bene.
Azzu.

 
 
Quinto e sesto stato di separazione.
 
 

Luca continua a frequentare il Caribe, anche dopo che Simone lo ha lasciato.

Ci va perché Marco, quando lo vede entrare, fa partire un brano dei The Script e lui si sente a casa.

Deve ancora capire cosa, quel ragazzo, provi per lui: nel senso a Marco piace Luca o Luca è semplicemente un libro aperto per Marco?

Simone continua ad andare al Caribe, anche dopo che lascia Luca, perché a Giorgia piace la cioccolata che fanno lì.

Giorgia è la sua nuova ragazza e ama la cioccolata che fanno al Caribe, che è un pub.

Simone fa davvero fatica a capire quella ragazza.

La prima volta che Simone si accorge della presenza di Luca, all’interno del locale, è grazie a “Millionaires”, un brano dei The Script.

Non può non riconoscerla e si gira verso la porta per vedere chi sta entrando e nota il suo ex ragazzo alzare il pollice, in segno di approvazione, verso il DJ, avviandosi verso il bar, canticchiando quella melodia.

Una parte di Simone spera vivamente che abbia passato il quarto stato e non gli farà effetto vedere lui e Giorgia insieme.

Ma si accorge che le sue speranze sono vane quando la ragazza grida perché Justin Biebar, Bibah o Bieber?, ha appena lasciato Selena Gomez.

Il ragazzo è tento di dirle di abbassare la voce perché qualcuno potrebbe pensare che la sta picchiando o chissà che altro, quando lo sguardo di Luca si posa su di loro.

Simone alza una mano in segno di saluto ma il ragazzo paga e scappa più velocemente che può dal locale.

Aveva gli occhi pieni di lacrime.

Nel tempo in cui Luca ha pagato ed è uscito Simone è ancora lì, mano alzata e cuore che inizia a farsi pesante.
 
 

La seconda volta che si vedono al Caribe è più o meno simile alla prima, solo che Simone ha lasciato a casa Giorgia nella speranza di poter parlare con Luca.

Quando attacca “Fall you anything” si gira verso la porta e vede che Luca sta entrando con il braccio intorno alla vita di un ragazzo che sorride alla battutina sussurrata all’orecchio e si posa per lasciargli un bacio a fior di labbra.

Luca gli passa affianco, lo sfiora ma non lo degna nemmeno di un’occhiata o di un saluto.

In quel momento parte “Six degrees of separation” e Simone si sente incredibilmente il protagonista della quinta fase, anche della sesta.

Ha fatto un enorme cazzata, così enorme che non può più tornare indietro.

Passa le due ore successive a fissare Luca e il suo nuovo ragazzo ridere, scherzare e amoreggiare come se fosse tutto normale.
 


Per mesi né Simone né Luca tornano al Caribe, hanno troppa paura di rimanere ancora scottati o di doversi leccare le ferite, di nuovo.

Simone lascia Giorgia tre mesi dopo aver smesso di andare al Caribe, non ci va nemmeno a letto, nonostante la ragazza lo provochi in mille modi.

La sola idea di sfiorare ed essere spogliato da qualcuno che non sia Luca gli mette l’ansia.

Luca e Riccardo escono insieme per un mese, si scambiano qualche bacio e poi si lasciano, perché nessuno dei due sta troppo bene con l’altro.
 


Entrambi passano la quinta e sesta fase, rincominciano a vivere e quando si rivedono sono passati sei mesi.

Simone si accorge che Luca è arrivato perché Marco ha fatto partire i The Script, allora si alza, lo raggiunge al bar e gli cinge la vita.

“Balla con me” gli sussurra all’orecchio e Luca acconsente.

Ballano insieme mentre “Rusty Halo” cede il passo a “This Love” e poi a “The man who can’t be moved.”

Si baciano mentre Danny intona le prime note di “Millionaires” ed escono dal locale quando le ultime parole risuonano nel locale.

Si tengono per mano tutto il tempo necessario a recuperare quello che hanno perso.

Non ci sono più stati di separazione, disperazione o gelosia.

Ci sono solo Simone e Luca, che quando entrano al Caribe, due giorni dopo, vengono accolti dai The Script che ha messo Marco .

E tutto va bene.
 

 
 
 





















Angolo autrice.
 
Eccomi qua con la prima one shot che apre questa ‘raccolta’ che si intitola “Universi paralleli e costellazioni fatte di stelle che sembrano caramelle mou”.
Luca e Simone sono nati da un momento di schizofrenia acuta. No, non è vero, sono il ritratto di Luca e Alessandro, due ragazzi che ho conosciuto due anni fa sul pullman. Ho rivisto Luca poche settimane fa, si è fatto più grande e più bello.
Non c’era Luca, di fianco a lui, un po’ mi è dispiaciuto, sono stati la prima coppia che abbia mai davvero shippato.

(Si, in prima superiore avevo già una vaga idea di cosa fosse lo slash, no, non era molto chiara, ma loro due sono stati così belli che alla fine non ho potuto non amarli e poi Alessandro portava delle scarpe così poco virili che non potevano non stare insieme. Le Hogan. Alessandro portava un paio di Hogan e, in primavera/estate, quando Luca metteva le magliette con lo scollo a V per poco non gli cadeva la mascella. Per non dire il modo in cui Luca fissava il culo di Alessandro, si, aveva proprio un bel fondoschiena. OKK, HO FINITO CON LO SPROLOQUIO.)

E quindi gli ho dedicato questo, che è una cosa semplice, che ha richiesto molte “incubazioni”mentali sul come e sul dove.

Il “Caribe” è un bar che esiste davvero, è un pub/cafè, no, non so come fanno la cioccolata, però fanno un ottimo cappuccino e il proprietario è sempre molto gentile con tutti.

Giorgia è un po’ il ritratto delle ragazze/dei ragazzi di transito dopo aver concluso una relazione importante.

Ho voluto mettere un lieto fine perché è un po’ così che mi immagino la fine di Luca e Alessandro.

Che siano felici, insieme o da soli, o con qualcun altro, questo non mi è dato saperlo.
 
-Rei
  
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