Disclaimer: Oliver Queen, Malcolm Merlyn e tutti gli altri personaggi
appartengono a George Papp e Mort Weisinger, alla DC Comics e a chi detiene i diritti
sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto
personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si
ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece
copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la
citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite
permesso scritto.
"Da un certo punto in là non c'è più ritorno.
È questo il punto da raggiungere."
- Franz Kafka -
In nome del padre
Le tombe sono blocchi di pietra fatti per ricordarci i nostri errori.
Denti guasti d'una bocca che ha divorato anche troppo, finestre che guardano su di un mondo asimmetrico e pieno di ricordi.
Lo sa Malcolm, che non può più chiedere scusa a suo figlio - martire, vittima, eroe.
Lo sa e sfiora quella lapide con le sue dita di assassino e padre, nel cuore un peso mai voluto.
Sussurra poi il vento e porta via con sé un cielo bluastro e gonfio di pioggia
Rialza allora il capo Merlyn e il nome di Ra's al Ghul ancora gli scivola sulle labbra.
Tommy; figlio mio.
Quando imbraccia l'arco - scudo, arma, pelle, tutto - sa già che lo verranno a prendere, ma non gli importa, perché non si può catturare un fantasma.
"Ci sono posti in cui la morte è solo un'illusione."
E la memoria grida ancora con la sua voce.