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Autore: giulietta sprint    16/12/2013    4 recensioni
Un sogno, anzi meglio dire un incubo
Rin non riusciva a dormire per questo e quasi ne provava paura
Cosa succederà? Ma sopratutto come farà Shiemi a farli capire che non si avvererà mai?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rin Okumura, Shiemi Moriyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just a Dream
 

Rin si svegliò di soprassalto. Il sogno era stato così realistico, che quesi faticava a credere che fosse solo frutto della sua immaginazione. Quando finalmente ritornò in se si guardò attorno: La luce della luna filtrava dalle finestre della stanza e più in là c'era il suo caro fratellino che dormiva beato nel suo letto, ignaro dell'incubo che aveva appena fatto il maggiore.
Il demone si mise le mani in faccia. Da quando aveva rivelato la sua vera natura non faceva altro che rifare lo stesso sogno... ed ogni giorno diventava sempre più reale... sempre più pericoloso.
Prese la spada appoggiata accanto a lui e sfiorò la fodera per controllare se tutto era apposto.... sperando che non comparissero altre fiamme blu. Appena ebbe finito, con un sospiro cercò di riaddromentarsi. 
Dopo vari giri nel letto capì che era inutile: la paura di rifare quel sogno gli impediva perfino di chiudere gli occhi. Decise allora di alzarsi, muovendo la sua lunga coda nera che se l'attorcigliava alla gamba per non dargli fastidio durante la notte.
- E ora che faccio?- si chiese dopo essersi stiracchiato. Nel letto non ci sarebbe ritornato, il dormitorio era inquitetante al buio.... e lui in quel momento aveva bisogno di un posto tranquillo..
Così deciso, prese le chiavi del fratello e aprì una delle prime porte che aveva visitato nella sua nuova vita.

Shiemi era intenta ad innaffiare le sue piante. Ormai il corso che faceva da esorcista le richiedeva tempo e solo di sera poteva curarle. Aveva scelto notte fonda perchè era l'unico suo momento di pace, di silenzio.... il posto in cui abitava era il più tranquillo di tutta la città... si poteva anche chiamare "angolo di paradiso".
Appena ebbe finito, il suo sguardo si rivolse alla luna. Non sapeva bene il perchè ma quella notte aveva dei riflessi blu... come i capelli di Rin. Si ritrovò così a pensare a come si erano incontrati e a come le aveva cambiato la vita... lo ammirava anzi meglio dire che lo amava... amava quel tonto di... demone? già.... da poco aveva scoperto la sua vera identità ma non ne faceva un dramma... era pur sempre il caro e vecchio Rin.
Il suo sguardo cadde sul lungo ponte che portava alla città, su una delle sponde c'era un ragazzetto con una lunga coda nera che si muoveva qua e là e così, velocemente, senza pensarci prese le scarpe e corse da lui.

Rin ammirò il panorama. Per fortuna il suo istinto gli aveva detto bene: era il posto più tranquillo per pensare. Doveva riuscire a liberarsi da quel sogno... ma come? Dillo al fratello? No... dillo ai suoi amici? Se si potevano ancora definire così. Sospirò amaramente continuando ad osservare la città illuminata dai lampioni notturni.
- Rin?- la piccola voce lo fece talemente spaventare che per poco non cadde di sotto. Si ricompose e la guardò: Shiemi era ferma davanti a lui con il suo solito abito rosa che gli mostrava le curve, i capelli un pò scompigliati dal vento e le guancie un pò rosse.
- C-che ci fai qui?- chiese il demone imbarazzato
- Dovrei chiedertelo io...- rispose lei con sguardo interrogativo
- Non riuscivo a dormire...- sussurrò Rin scostando lo sguardo. Non voleva farsi mostrare debole.... ma sopratutto aveva paura di starle vicino visto quello che era successo l'ultima volta quando si era rotta la spada.
- Non è da te.... qualcosa ti turba?- chiese poi avvicinandosi a lui. Il ragazzo non rispose e lei continuò- Con me puoi parlare...-
- Faccio deglio incubi...- incominciò lui- Sogno di stare nella foresta.... le fiamme mi invadono fino all'anima... non vedo nulla solo fuoco blu... poi arrivate voi e.... vi lancio le fiamme bruciandovi.... riducendovi in cenere...-
La ragazza rimase sconvolta. Come mai faceva dei sogni del genere? Dopo tutto quello che era successo, in quel momento si rese subito conto che gli amici erano più distaccati con lui... forse era per questo faceva gli incubi
- Sono un mostro...- sospirò il ragazzo mettendosi una mano in faccia
- Rin...- sussurrò lei- Non dire così... tu sei buono...-
Lui la guardò con occhi maligni. Una luce blu quasi la accecò ritrovandosi davanti all'amico avvolto nelle fiamme blu.
- Ti sembro buono? Queste fiamme uccidono! Io sono il figlio di satana! Sono colui che porta la morte!- urlò continuando a sprigionare il fuoco dal suo corpo.
Shiemi notò che la voce del ragazzo si era incrinata verso la fine della frase, tolse la mano dai suoi occhi e si accorse che si era inginocchiato per terra e stava piangendo. 
- Rin...- continuò lei. Si accasciò vicino a lui e lo avvolse in un abbraccio- era soltanto un sogno.... tu non sei cattivo...-
Il ragazzo rimase scioccato a vedere la bionda che lo abbracciava senza preoccuparsi delle fiamme... alzò lo sguardo incrociando quelli verdi di lei- Come puoi dirlo?-
- E' grazie a te, Rin, che io posso di nuovo camminare... E' grazie a te che mi sono fatta degli amici.... E' grazie a te che noi siamo salvi... ci hai sempre protetto da ogni cosa... perchè tu sei un eroe...-
A quelle parole il ragazzo cessò di illuminarsi. Strinse forte il corpo di lei per poi baciarla. 
- grazie- disse staccandosi- Tu sei come un angelo per me Shiemi... mi hai fatto uscire dalla buia galleria in cui mi ritrovavo.-
La ragazza, ancora scioccata dal bacio, lo strinse più forte iniziandoli a toccare i morbidi capelli blu.- Ti amo Rin..- sussurrò
In risposta il ragazzo sorrise. In quel momento si sentiva veramente un essere umano... tra le braccia di lei si era formata una nuova casa... un nuovo posto per essere felici.
- Anche io e non sai quanto..- rispose affondando il viso sulla spalla- Hai ragine... era soltanto un sogno... un bruttissimo sogno che non si avvererà mai...-

***spazio autrice***
Ed eccomi con un'altra storia.... Ho voluto realizzarla perchè anche se Rin si mostra forte, dentro di sè si sente molto solo..... Shiemi alla fine gli è sempre stata accanto e trovo che sia una persona perfetta con cui sfogarsi....
L'ultimo pezzo cioè "tra le braccia di lei si era formata una nuova casa" l'ho preso da una mia frase poetica che mi sono inventata e che ci ho pure fattp una storia tempo fa... 
"un abbraccio è una casa" ricordatevelo questo è il mio motto ;)
Bene spero che vi sia piaciuta :)
Un bacione
Giulia
   
 
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