Storie originali > Noir
Ricorda la storia  |      
Autore: williams    22/12/2013    1 recensioni
Un segreto mantenuto per otto anni....
Solo la persona di cui ti fidi veramente verrà a saperlo...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mattinata era iniziata presto, come d'altronde ogni giorno. Ogni giorno sveglia alle 5.30, ogni giorno quel primo caffe che sembra acqua sporca e come ogni giorno, le corse per non perdere l'autobus. Stesso posto, e stessa compagna di viaggio. Non so come mai, ma di lei riesco a fidarmi, a lei riesco a dire tutto. Le parlo dei miei problemi, le parlo delle mie giornate no. Lei sa tutto di me. E mentre, insieme, ascoltiamo le solite canzoni, e la guardo sorridere, mi sale una forza di volontà non indifferente. Solo una cosa, non ancora riesco a trovare il coraggio di dirle. Un segreto che porto con me da oltre 8 anni, ma, ora, mi sento quasi in dovere di raccontargliela. Mentre i miei ricordi riaffiorano, un velo di malinconia mi cala sugli occhi, e lei, lei lo nota. Mi chiede il perchè di quello strano cambiamento di umore, e io non posso fare altro che dirglielo. Inizio a raccontare, la voce mi trema, le parole mi muoiono in gola, ma lei mi guarda e io trovo la forza per parlare:

"é accaduto tutto otto anni fa, nessuno sa di questa storia..."

"Porterò il segreto con me, nella tomba"

"Avevo da poco stretto amicizia con una bambina che abitava nelle vicinanze del mio palazzo. Iniziai a frequentarla, a frequentare casa sua, e lei veniva a casa mia. Tranquillamente. Erano ormai mesi che ci conoscevamo. Un giorno, sono andata a casa sua per giocare. Non l'ho trovata. C'era solo il padre che mi disse, serenamente, che avrei benissimo potuta aspettarla lì, perchè da lì a poco sarebbe tornata con la madre. Mi offrì da bere, tutto tranquillamente. Ad un certo punto se ne andò in un'altra stanza e mi lasciò sola nella camera della figlia. Dopo una decina di minuti, tornò. Era completamente nudo, mi prese, mi mise sulle sue gambe e poi mi paralizzò al letto..."

Scoppiai in un pianto dirotto.

"Ei, se non ce la fai non ti preoccupare, non continuare.. Non voglio vederti piangere"

E mi asciugò il volto rigato dalle lacrime.

"No! é un peso che non riesco più a sopportare, e so che di te posso fidarmi.."

"Calmati, inanzitutto, e quando te la senti io ti ascolto"

Continuai il racconto, tra i singhiozzi e le lacrime. Le parole uscivano strozzate, ma dovevano uscire.

"... mi paralizzò al letto, e cominciò a spogliarmi. Sentivo le sue mani, che appicicavano su di me. Mi toccava dappertutto, cercavo di svincolarmi ma non ci riuscivo, mi teneva con forza. Avevo paura. Paura che potesse arrivare persino ad uccidermi. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Sapevo solo di voler scappare. Così con la prima cosa che trovai sotto mano, lo stordii. Forse era un telefono giocattolo, non ricordo. E lui cadde addosso a me. Io mi divincolai e tornai a casa correndo, come una pazza, mi chiusi in camera. Fortunatamente nessuno mi ha vista correre e piangere, altrimenti avrebbero chiesto spiegazioni e io non avrei avuto il coraggio di raccontare. Il giorno dopo, quell'uomo, ma che dico uomo, quel verme, si presentò davanti alla mia scuola, fingendosi mio zio e facendomi chiamare. Appena sono scesa e l'ho visto ho cercato di fuggire, ma mi ha afferrata con forza e mi ha schiaffeggiata, minacciandomi che se avessi detto a qualcuno qualcosa mi avrebbe fatto anche di peggio... E fino ad adesso ho mantenuto un segreto enorme.."

Ma prima o poi tutte le bombe esplodono e la mia è esplosa, anche se in ritardo...

Avevo solo 9 anni, ero solo una bambina..
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: williams