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Autore: TheHeartIsALonelyHunter    23/12/2013    4 recensioni
Spesso noto testi dedicati a tutti i morti buoni in cui si parla più di uno che di un altro.
E credo sia una GRANDISSIMA ingiustizia visto che, almeno secondo il mio modestissimo parere, hanno tutti avuto una loro rilevanza e una loro importanza per la storia.
Ecco perché ho scritto questa shot.
100 parole per ogni morto, 100 parole per descriverli.
Nessuna discriminazione, dunque: hanno tutti la loro importanza, almeno per me.
Genere: Angst, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Fred Weasley, James Potter, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: Cedric/Cho, James/Lily, Lily/Severus, Remus/Ninfadora, Ted/Andromeda
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più contesti
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Well I've heard there was a secret chord
That David played and it pleased the Lord
But you don't really care for music, do you?
 
Impossibile.
Anzi, più che possibile, considerando che ora giaceva su quel pavimento freddo, riversa nel suo stesso sangue, uccisa dallo stesso uomo (se così poteva essere definito) che aveva provato a fermare. Ed ora era stato lui a fermare lei, nella stessa casa che, solo poche ore prima, era stata riempita dalle risate gioiose di Harry.
Aveva ucciso i suoi sogni, le sue aspettative, le sue speranze.
Aveva ucciso la possibilità di una famiglia, di un amore, della felicità tanto agognata.
No, non impossibile, in fin dei conti. Bastavano due parole e un colpo di bacchetta per distruggere una famiglia.
Quella strage era ingiusta.
 
Well it goes like this:
The fourth, the fifth, the minor fall and the major lift
The baffled king composing Hallelujah

 
Illuso.
No, non era illusione la sua, era il semplice sogno di un uomo innamorato, di un marito e di un padre, di un guerriero che aveva lottato per quella libertà che, seppure effimera, era comunque libertà. Il sogno di essere felice.
Tutto era finito senza che potesse farci nulla, spazzato da un lampo verde, tutto ciò che amava gli era stato portato via con una tale crudeltà che James stentava ancora a credere che potesse essere davvero successo a lui.
Bastava davvero così poco, per distruggere ciò che aveva conquistato duramente e che aveva cercato di proteggere sempre?
Combattere era stato inutile.
Hallelujah 
Hallelujah 
Hallelujah 
Hallelujah 
 
Leale.
In fondo, cos’era stato per tutta la vita, lui, se non questo? Sincero, leale e Tassorosso.
Bei voti, una ragazza che lo amava, genitori fieri, amici che ridevano con lui e una buona dose di gloria dovuta a quel Torneo maledetto.
Ma a cosa gli era servito, questo, nel regno della morte, nell’unico regno in cui sovrana è l’uguaglianza?
A cosa gli era servito essere sempre stato onesto se poi, dopo la sua morte, tutto ciò era stato dimenticato e ciò che amava svanito?
Voti che non erano serviti a salvarlo, una nuova vita per Cho, amici che continuavano a ridere senza di lui.
Un ricordo sbiadito, ecco cos’era lui.
La prima, dimenticata vittima.
Invisibile.
Well your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof
Her beauty and the moonlight overthrew ya
 
Reietto.
Era sempre stato quello, in fondo.
Un rifiuto della società, uno scarto, uno sconvolgente esperimento fallito.
Lo era stato prima per la sua famiglia, ed ora lo era per il mondo.
E non erano servite tutte le scuse del mondo, tutte le prove, non era servita l’innocente determinazione di Harry o il sostegno devoto di Remus, non era servita la consapevolezza, sua e dell’Ordine, che non era stato lui a tradire James.
Era sempre stato rifiutato, da tutto e tutti, e questo non era mai cambiato.
Le uniche persone che l’avevano accettato erano ora davanti a lui, mentre, dolorosamente, spariva.
Per loro sarebbe rimasto un eroe.
 
She tied you to her kitchen chair
And she broke your throne and she cut your hair
And from your lips she drew the Hallelujah
 
Vivo.
Questo ciò che non era mai stato.
Era bruciato in un amore che l’aveva distrutto, si era rimproverato, per tutta la vita, di delitti che il mondo nascondeva accuratamente.
Per tutti era un grande mago, certo, ma era lui stesso a non credere a quelle parole lusinghiere che la stampa gli rivolgeva.
Bugiardi, erano tutti bugiardi.
A chiamarlo “grande”, a osannarlo smodatamente, a guardarlo con ammirazione.
Perfino Harry era un bugiardo, senza saperlo.
Silente preferiva essere chiamato “vecchio pazzo”. Perché questo era.
E ora pagava le colpe della morte di un’innocente, di una passione proibita e di un egoismo spietato che era passato sopra tutto e tutti.
Morto.
Hallelujah 
Hallelujah 
Hallelujah 

Hallelujah

Uguali.
Questo erano lei e l’uomo che ora le stava davanti, e non poteva certo dire di no, lei che aveva sempre professato l’uguaglianza e che per questo era stata condannata.
È possibile morire per un ideale in cui si crede? Per un’ideologia che, in teoria, dovrebbe salvarci tutti dalla guerra e dalla morte?
È possibile morire per aver professato solamente il vero?
Era possibile, Charity lo sapeva.
Perché quell’uomo, in fondo all’anima, era un codardo a cui quell’ideologia faceva paura, un uomo (mostro) che negava la verità perché era scomoda.
Lei moriva come un’eroina, lui sarebbe morto come un bastardo.
Erano molto diversi, in fondo.
Coraggiosa.

 
But baby I've been here before
I've seen this room and I've walked this floor
You know, I used to live alone before I knew ya
 
Provocante.
Così l’avrebbero trovato quegli sporchi Mangiamorte, così l’avrebbero trovato gli uomini contro cui aveva lottato.
Non gli avrebbe permesso, mai, di vederlo morire con gli occhi (con l’occhio sano, almeno) spalancati dalla paura e il viso bianco per il terrore.
No, non gliel’avrebbe permesso.
Se doveva morire, e Malocchio sapeva che sarebbe stato così, l’avrebbe fatto con stile.
Lingua in fuori, sorriso sulle labbra, e la bacchetta stretta in pugno.
Come un uomo libero di fare ciò che più gli aggradava.
Come chi non ha paura della morte o che, quanto meno, lo nasconde.
Come chi, di fronte all’Onnipotente, esclama “Io non sono uno di quelli!”
Indipendente.
 
And I've seen your flag on the marble arch
And love is not a victory march
It's a cold and it's a broken Hallelujah

Protettiva.
Si è sempre sentita così.
Lui le ha sempre dato la libertà, le ha sempre permesso di viaggiare come più le aggradava, a volte forse più nervoso di altre, a volte quasi arrabbiato, perché nell’oscurità, lei lo sa bene, ci si perde spesso.
Si è persa così tante volte anche lei, credendo che avrebbe passato tutta la sua vita in gabbia nel rumoroso e puzzolente Serraglio Stregato, per poi trovare la luce grazie a lui.
Ed ora eccola lì, a tornare da Harry ancora una volta, a dimostrargli che, per quante volte le ridarà la libertà, lei non potrà mai abbandonarlo davvero.
Fedele.
 
Hallelujah 
Hallelujah 
Hallelujah 
Hallelujah

 
Assente.
Non era mai mancato ad un avvenimento importante, non si era mai perso nulla di quella vita che con lui era stata a tratti impietosa, ma anche dannatamente gentile.
C’era quando, tra le lacrime, Andromeda aveva avuto bisogno di conforto.
C’era quando sua figlia, quella stupenda bambina che era Ninfadora (non aveva mai capito perché avesse voluto darle quel nome) era venuta alla luce.
C’era quando aveva detto la sua prima parola, c’era quando aveva compiuto il primo incantesimo, c’era quando era partita per Hogwarts.
Ora poteva solo osservare dall’alto suo nipote, e rimirare quel posto vuoto in cui avrebbe dovuto esserci lui.
Lontano.
 
Well there was a time when you let me know
What's really going on below
But now you never show that to me do ya

 
Servo.
Era sempre rimasto il servo della società, quello diverso, quello che doveva rimanere zitto, quello che non poteva dire la sua.
Eppure lui era un elfo libero, e quel calzino lo dimostrava con un’evidenza che quasi spaventava gli altri elfi, che li intimoriva nella sua semplicità.
Era solo un calzino, alla fin fine, e lui non riusciva a capire come questo potesse spaventare.
Solo in punto di morte aveva capito: la libertà faceva paura perché era più facile che gli altri decidessero per lui che prendere in mano il proprio destino.
Moriva compiendo il suo destino e per suo volere.
Libero.
 
But remember when I moved in you
And the holy dove was moving too
And every breath we drew was Hallelujah

 
Curioso.
E invadente, così lo definivano i Grifondoro con fare scherzoso.
Come contraddirli? Era il più curioso e appiccicoso ragazzino che mai ci fosse stato ad Hogwarts.
Pieno di vita, ossessionato dai suoi miti, vivace, gioioso, appassionato di fotografia…
Mezzosangue.
Se mai avessero voluto trovargli un difetto che fosse un vero difetto, potevano dire che era uno “sporco Mezzosangue”, come i velenosi Serpeverde gli ricordavano tutti i giorni.
Ma Colin passava sopra a quegli insulti, sputava sopra a chi credeva di essere superiore e camminava a testa alta.
Anche il suo cadavere sembrava dire “Io sono meglio di voi”.
Anche il suo cadavere urlava uguaglianza.
Determinato.
 
Hallelujah 
Hallelujah 
Hallelujah 
Hallelujah
 
Dannata.
La luna come la morte, entrambe fredde e crudeli, entrambe inevitabili e ineluttabili, entrambe senza ritorno.
Non ricordava più da quanto tempo la sua maledizione perdurava, non ricordava più quand’era stata l’ultima volta che una mano veramente amica l’aveva abbracciato, non ricordava più da quanto durava la sua solitudine.
Poi era arrivata Tonks.
E aveva risvegliato in lui la gioia di vivere, l’aveva risollevato dall’oscurità e gli aveva regalato un figlio.
Ma la vita era stata di nuovo ingiusta con lui, come altre volte: gli aveva tolto la vita, il bambino e sua moglie.
In fondo, Remus lo sapeva, non esiste il lieto fine.
Dolorosa.
 
Maybe there's a God above
But all I've ever learned from love
Was how to shoot somebody who outdrew ya
 
Sola.
Prima suo padre.
Poi Remus.
E ora rimaneva solo lei.
A Tonks non era mai piaciuto rimanere sola.
Neppure quando era una bambina e Ted doveva spesso e volentieri rimanere con lei la notte nel lettino a dormire, sotto lo sguardo intenerito di Andromeda.
Odiava la solitudine come odiava quegli esseri abietti che avevano distrutto la sua vita e che ora avrebbero distrutto anche la vita del piccolo Teddy.
Quando il Mangiamorte le puntò la bacchetta alla gola, lei seppe già che quella era la fine.
Sarebbe morta perché suo figlio non dovesse vivere ciò che aveva vissuto lei.
E sarebbe morta con Remus.
Non poteva immaginare morte migliore.
Insieme.
And it's not a cry that you hear at night
It's not somebody who's seen the light
It's a cold and it's a broken Hallelujah

 
Risate.
Lo ha sempre detto e sempre lo dirà, anche nell’altro mondo (se davvero c’è un altro mondo): c’è bisogno, in tempi di guerra, di sane risate.
Non è facile, ma è ciò che, in fondo, tiene in piedi il mondo: la speranza che le cose migliorino, il non arrendersi mai, anche quando il mondo va a rotoli.
Probabilmente riderebbe nel vedere i suoi cari disperarsi così sul suo corpo, probabilmente farebbe una delle sue battute che scandalizzerebbero sua madre e farebbero sorridere George.
Ma la realtà è che non ha neanche lui gran voglia di ridere, per la prima volta nella sua vita.
Lacrime.
 
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah

Hallelujah
 
Solitudine.
Non ha mai davvero avuto un amico.
Lily era l’unica, flebile fiammella della sua vita, lei con i suoi capelli rossi e il sorriso di chi la vita non la conosce abbastanza per capirne la crudeltà. Quello che, in fondo serviva al giovane Severus: innocenza, pura e dolce innocenza.
Morta lei, era morta anche una parte di lui.
Voldemort lo uccideva per secondo.
Moriva perché così era sempre stato, perché così era stato deciso dalla notte dei tempi.
Severus Piton non aveva mai creduto al Fato, ma in quel caso doveva ammetterlo: sapeva da sempre che sarebbe morto in quel modo.
Solitudine. Sempre e comunque solitudine.

Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah

 
Note d'autrice:
(singhiozza) Datemi un momento.
(si ricompone)
OK, ci sono.
Che dire...
Non lo so.
Le drabble si spiegano da sole... Spero.
L'idea mi è venuta guardando alcuni video con questa canzone e i nostri amatissimi morti.
E noto spesso nei tributi che si dedicano molti più minutirighe a descrivere una morte piuttosto che un'altra.
E mi sono detta "E che cavolo!"
E credo così sia nata questa raccoltashotsongfic orrendamente depressiva. E dire che siamo vicino a Natale e io mi deprimo co ste cose...
OK, credo di aver detto tutto... 
Ah, Buon Natale! Non so se quest'anno scriverò qualcosa ma vedremo!
(Non sono incluse la morte di Raptor, Scrimgeour e Tyger perché non so ancora bene dove posizionare questi personaggi... Nella scala dei cattivi o dei buoni, secondo voi?)
  
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