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Autore: Taanipu    26/12/2013    4 recensioni
Breve one shot che narra su come l'arrivo di una persona cambierà totalmente la vita di Bardock e Taanipu sconvolgendola come un tornado. XD
“Oh santo cielo Taanipu! Ma sei impazzita!? Devi dirglielo!” esclamò Seripa passandosi una mano fra i capelli.
“Lo so Seri, lo so e presto glie lo dirò, però ti prego non mi tradire! Non dire nulla a nessuno per il momento!” la supplicai io con insistenza.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Radish, Seripa, Taanipu
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Mi scuso immensamente per la lunghissima assenza, ma in questo periodo sono impegnatissima con mille e mille mila cose, e così purtroppo il tempo da dedicare alle fic è davvero pochissimo! :( *fa faccina triste coi lacrimoni* Ora che ci sono le vacanze di Natale e ho un po' di tempo libero ne ho approfittato per scrivere una nuova fic, questa one shot, che come sempre è narrata in prima persona (poiché io mi immedesimo un po' in Taanipu mentre scrivo) (salvo all'inizio dove ho fatto eccezione per descrivere uno stato d'animo di Taanipu fra gli asterischi, ma è una mia tecnica narrativa) e che spero vi piaccia! Premetto subito che prima di leggerla dovete aver letto l'altra mia fic, quella che si intitola "Il Segno del Destino" e che potete trovare sempre qui su efp. 
So che questa mia nuova fic presenterà degli errori (e se ne trovate vi prego di scrivermeli via pm grazie), e mi scuso per questo, ma la mia amica che mi faceva da beta-reader mi ha abbandonata, e così non ho più nessuno che mi riveda e corregga le cose! T_T
Perciò siate clementi vi prego! ç_ç
Ah colgo inoltre l'occasione per augurare a tutti quanti un Buon Natale!




Questa è la storia di come una piccola peste cambiò completamente la mia vita! 

A quei tempi io e Bardock eravamo già una coppia ufficiale a tutti gli effetti e trascorrevamo molto tempo assieme. Anzi, si può dire che facessimo qualsiasi tipo di cosa io e lui pur di stare insieme! Sembrava quasi che vivessimo in simbiosi, anche se alloggiavamo in luoghi separati tanto era il tempo che passavamo assieme. I pasti, gli allenamenti, le uscite con gli amici, e perfino le missioni, poiché facevamo parte dello stesso team! Ebbene si, io e Seripa non molto tempo dopo l'episodio della taverna entrammo a far parte del team di Bardock, che era composto dal suo migliore amico Toma, che per lui era quasi come un fratello, e da altri due valorosi Saiyan, rispettivamente Totepo e Panbuukin; ed io e Seripa legammo subito con il resto del team, con cui a volte pranzavamo assieme. Si perché il più delle volte ci trovavamo io e Bardock oppure uscivamo in quattro, io, lui, Seripa e Toma, perché...beh anche loro due erano diventati in breve tempo una coppia. E stavano così bene assieme! Sembravano proprio fatti l'uno per l'altra, anche se non mancava qualche battibecco he he. *Taanipu si gratta la nuca sorridendo*
Ad ogni modo oltre a tutte queste cose, a fine giornata quando io e Bardock eravamo finalmente soli...beh ecco...si...si può dire che davamo sfogo ai nostri istinti carnali accoppiandoci molto spesso. *Taanipu arrossisce leggermente mostrando un certo imbarazzo nel tono della voce* E beh...Bardock oltre all'arte del combattimento eccelleva pure in questo, dimostrandosi un amante molto focoso. *arrossisce nuovamente Taanipu*
Ad ogni modo la vita scorreva tranquilla con la sua routine quotidiana, fino a quando un giorno qualcosa di strano accadde.
Era una mattina come tante, ed io me ne stavo a letto avvinghiata al mio cuscino ancora intenta a dormire, quand'ecco che:
“Taanipu! Hey Tanny svegliati! Abbiamo una missione che ci attende anche oggi!”
Era la mia amica Seripa, con la quale dividevo un piccolo appartamento nel blocco degli alloggi femminili, e che era venuta a svegliarmi, poiché non si può dire che la mattina fossi una scheggia nell'alzarmi dal letto.
“Mmm...s-si...si adesso mi alzo” mugugnai con la voce impastata dal sonno mentre mi giravo dall'altra parte del letto dando le spalle alla mia amica.
“Taanipu accidenti! Muoviti! Avanti alzati che non ho nessuna intenzione di fare tardi anche questa volta!” brontolò stizzita Seripa mentre usciva dalla stanza.
“Yawn! Accidenti, devo aver fatto tardi anche ieri sera” bofonchiai sbadigliando con aria svogliata, mentre mi alzavo stiracchiando le braccia. Mi sedetti per un istante sul bordo del letto ancora intontita dal sonno grattandomi la nuca. Poi riacquistata un po' di lucidità mi diressi verso la stanza da bagno dove feci velocemente una doccia, mi vestii e mi infilai alla belle meglio l'armatura, e infine pettinai la mia folta chioma raccogliendola nella coda con cui ero solita tener legati i miei lunghi capelli, e raggiunsi la mia amica Seripa nell'altra stanza, dove aveva preparato un'abbondante colazione. Anche se devo ammettere che quella mattina mi sentivo un po' strana, non in forma al cento per cento si può dire, ma non ci feci caso più di tanto, pensando che una volta saziato il mio stomaco mi sarei sentita meglio.
“Buongiorno Taanipu! Finalmente, era ora che ti alzassi!” esordì Seripa lanciandomi un'occhiata di rimprovero.
“Hun...ah si buongiorno a te Seri” replicai io distrattamente mentre sentivo la testa che iniziava a girare.
“Taanipu, ti senti bene?” esclamò la mia amica mentre mi osservava con aria perplessa.
“Si...perché?” risposi cercando di nascondere il mio malessere, dato che per me non esisteva saltare una sola missione.
“Sei sicura?” domandò Seripa sempre più preoccupata.
“Ma si si non ti preoccupare! E' solo che sono tremendamente affamata! Vedrai che appena avrò riempito il mio stomaco mi sentirò subito meglio fidati!” risposi abbozzando un sorriso, mentre mi portavo una mano allo stomaco battendo un colpetto.
“Bene, allora pancia mia fatti capanna!” esclamò Seripa mentre si sedeva a tavola e iniziava a divorare il cibo con la tipica voracità degna di noi Saiyan.
E così anche io mi sedetti, ma non feci in tempo a servirmi che non appena percepii l'odore del cibo un forte senso di nausea si fece sentire assalendomi all'improvviso. La sensazione del vomito era così forte che mi alzai di scatto dalla sedia e corsi velocemente verso il bagno, portandomi una mano davanti alla bocca, sotto lo sguardo sbigottito della mia amica.
“Hey Taanipu! Ma...che diamine ti prende?” eruppe Seripa alzandosi pure lei di scatto dalla sedia, e correndo in bagno a vedere come stavo; e quando fu lì vide che ero china sulla tazza del cesso a vomitare.
“Taany dannazione stai bene?” mi chiese lei ancora una volta con la voce velata da una punta di preoccupazione.
“S-si è tutto ok, non era niente!” risposi io un po' confusa mentre riassumevo la posizione eretta.
 “Tutto ok? Niente? Come sarebbe a dire? Ma se ti ho appena vista vomitare nella tazza del cesso? E non è la prima volta che succede! Sbaglio o anche qualche giorno fa sei corsa in bagno a vomitare?” esclamò Seripa con risolutezza mentre mi guardava negli occhi.
“Beh si, ma è stato solo un attimo e adesso è tutto passato.” risposi nuovamente io per tranquillizzarla.
“Mmm...sarà, ma credo che sarebbe meglio se questa mattina andassi al centro medico a farti vedere.”
“Che cosa??? No no no scherzi non posso cancellare la missione!” dissi agitatamente.
 “Ma Taanipu, non essere sciocca! Puoi passare al centro medico e raggiungerci più tardi!”
 “No no sto bene ora! Ti dico che non ne ho bisogno, credimi! Non devi preoccuparti!”
“Ah adesso capisco! La verità è che a te non importa della missione, ma ti dispiacerebbe di non poter vedere Bardock per un giorno, dico bene?” fu la risposta di Seripa sfoderandomi un risolino malizioso.
“Ma no no che dici! E' solamente per la missione!” anche se in cuor mio sapevo benissimo che ci aveva preso in pieno, e difatti arrossii violentemente.
“E va bene, ti credo, però promettimi che non appena saremo tornate dalla missione passerai al centro medico per un controllo, intesi?”
“Certamente! Stai tranquilla, dopo la missione andrò a fare un controllo. Promesso!” risposi appoggiando una mano sulla spalla della mia amica.
E così come da programma andammo in missione assieme al resto del gruppo e tutto filò liscio senza problemi, fino a quando non mi recai al centro medico per la visita di controllo come promisi a Seripa.
“Tutto a posto! Le nausee mattutine sono normale amministrazione in questi casi. Ad ogni modo lei, anzi voi state entrambi bene.” proferì il medico abbozzando un lieve sorriso.
“V-voi? Come sarebbe a dire?” domandai con aria confusa mentre mi grattavo la nuca perplessa.
“Ma come? Non mi dica che non sapeva di essere incinta!?” replicò un po' stupito il medico.
“Che-che cosa??? I-incintaaa???” esclamai completamente esterrefatta, a tal punto che per poco non caddi dalla sedia.
“Eh si, proprio così, incinta.” rimarcò il dottore.
Così uscita dal centro medico mi diressi verso casa. Lungo il tragitto mille pensieri mi attanagliavano la mente. Non sapevo che fare, come lo avrei detto a Bardock? E come l'avrebbe presa lui? Sicuramente si sarebbe arrabbiato, e così decisi di mantenere il segreto, almeno per il momento; segreto che avrei tenuto per me senza rivelarlo ad anima viva, tranne che a Seripa però! Eh già, con lei mantenere un segreto era praticamente impossibile poiché io e lei eravamo come libri aperti l'una verso l'altra. Inoltre lei era particolarmente perspicace e riusciva ad intuire immediatamente ogni cosa! Così una volta rincasata:
“Che cosa??? Taanipu! M-ma stai scherzando?” eruppe Seripa visibilmente scombussolata.
“N-no, purtroppo questo è quello che ha detto il medico.” risposi io alquanto in imbarazzo.
“E Bardock? Che dice? Come l'ha presa?” chiese nuovamente Seripa.
“Beh ecco...a dire il vero non gliel'ho ancora detto” aggiunsi io mentre giocherellavo nervosamente con le dita.
“Oh santo cielo Taanipu! Ma sei impazzita!? Devi dirglielo!” esclamò Seripa passandosi una mano fra i capelli.
“Lo so Seri, lo so e presto glie lo dirò, però ti prego non mi tradire! Non dire nulla a nessuno per il momento!” la supplicai io con insistenza.
“E va bene Taanipu, però mi devi promettere che lo dirai al più presto a Bardock!” concluse Seripa.
Quella notte poi non riuscii a chiudere occhio! Me ne stavo distesa nel mio letto ripensando continuamente a tutto quello che mi era accaduto, e di come all'improvviso la mia vita era stata scombussolata da questo avvenimento. Già, ero incinta, e una piccola creatura stava crescendo dentro di me. Avrei dovuto esserne felice, ma purtroppo così non era, e i primi giorni della gravidanza trascorrevano inesorabili, mentre continuavo a fare le solite cose come sempre, portando con me questo segreto, anche se la cosa non era facile; con Seripa che continuava a farmi pressioni affinché ne parlassi con Bardock. Inoltre c'erano tutte le conseguenze del caso, come le nausee mattutine, che a volte si facevano sentire durante le missioni; ed io che ogni volta dovevo arrangiarmi qualche scusa alla belle meglio per non destare sospetti.
Poi un giorno accadde una cosa! Avevamo da poco terminato una missione su un lontano pianeta, e ne avevamo sterminato l'intera popolazione; o questo era quello che credevamo! Così eravamo tutti assieme intenti a chiacchierare allegramente sull'andamento della giornata, quand'ecco che dalle macerie spuntò fuori un alieno sopravvissuto che scagliò un ki-blast verso il gruppo, e che mi colpì in pieno da dietro, facendomi cadere a terra. Ma nel fare ciò battei con violenza la testa su una roccia appuntita che c'era lì vicino. Il colpo fu talmente forte che svenni all'istante mentre la mia testa iniziò a sanguinare paurosamente, così mi fu riferito.
Quel che accadde in seguito me lo raccontò Seripa. Mi disse che Bardock si voltò veloce come un fulmine verso l'alieno sopravvissuto che mi colpì con uno sguardo talmente minaccioso che terrorizzava perfino lei in quel momento, e lo uccise all'istante lanciandogli a sua volta un colpo energetico; e infine ne disintegrò il corpo, e subito dopo corse immediatamente a soccorrermi.
“Taanipu!! Taanipu!! Dannazione!” gridava a squarciagola Bardock sorreggendomi la testa che zampillava sangue mentre scuoteva il mio corpo nel tentativo di farmi riprendere i sensi.
“Oh mio Dio il bambino!!” urlò in preda all'agitazione Seripa.
“Bambino? Ma...che stai dicendo?” esordì Bardock.
“Taanipu è incinta, aspetta un bambino!” confessò infine Seripa, facendo voltare tutti quanti letteralmente sbigottiti da quella scioccante rivelazione.
“Ora non è né il momento e né il posto giusto per le spiegazioni, ma credo che una volta tornati su Vegeta tu mi debba raccontare un po' di cose!” le rispose Bardock mentre la fissava con aria di rimprovero con i suoi occhi, neri come la pece. Poi Bardock dopo avermi medicato la ferita con una fasciatura di fortuna mi prese in braccio, mi caricò sulla navicella e assieme al resto del gruppo fecero rapidamente ritorno su Vegeta dove in seguito mi portò con urgenza al centro medico; e naturalmente una volta giunti a destinazione prese da parte Seripa, la quale gli spiegò ogni cosa per filo e per segno. Ma con grande sorpresa Bardock non era arrabbiato e rimase accanto a me per tutto il tempo finché non mi ripresi. 
Così quando mi svegliai lo ritrovai nella stanza del centro medico, seduto su una sedia che mi fissava serio, con le braccia incrociate al petto, e dopo qualche attimo di silenzio fu lui a parlare per primo.
“Taanipu, perché non mi avevi detto nulla?”
Nel sentire quelle parole uscire dalle sue labbra mi bloccai all'istante e deglutii nervosamente capendo che era venuto a conoscenza del mio segreto. Allora abbassai lo sguardo, intimorita e imbarazzata:
“E così lo hai saputo...”
“Si, Seripa mi ha raccontato tutto!” 
“Cosa? Ma...doveva essere un segreto!” 
“Non devi prendertela con lei!” rispose severo Bardock mentre mi guardava negli occhi con fermezza. “Taanipu! Dimmi, perché non mi avevi detto nulla?”
“Scusami Bardock, non volevo tenerti all'oscuro, ma l'ho fatto perché temevo ti saresti arrabbiato.” replicai io con aria mesta.
 “Arrabbiato?”
“Si.
“Certo che no!”
“Allora non sei arrabbiato Bardock?” esclamai io con grande stupore.
“No che non lo sono scema! Perché dovrei essere arrabbiato se la mia donna è incinta? Quello che mi fa arrabbiare invece è quando la mia donna ha dei segreti con me!”
In quell'istante un profondo senso di colpa iniziò ad impossessarsi di me, mentre il mio sguardo divenne triste e i miei occhi si fecero lucidi, mentre continuavo a guardare Bardock negli occhi:
“S-scusa...Bardock...i-io volevo dirtelo...n-non avevo intenzione di tenertelo nascosto...ti prego di perdonarmi.”
Bardock allora si avvicinò e mi strinse a se abbracciandomi, mentre mi carezzava dolcemente la testa fasciata; senza però proferir parola, quasi come a volermi consolare e rassicurare silenziosamente, mentre calde lacrime iniziarono a rigarmi il volto, lontane dal suo sguardo, ed io mi sentivo rasserenata stretta a lui, quando però ad un tratto:
“I-il mio bambino!! Come sta il mio bambino? Il mio bambino!!” iniziai a urlare agitata mentre rapidamente mi asciugai le lacrime per non far vedere a Bardock il mio pianto.
 “Il tuo, anzi il “nostro” bambino sta bene scema! Ma i dottori hanno detto però che dovrai stare a riposo per un po' e niente missioni o combattimenti!” replicò Bardock che non aveva smesso di abbracciarmi.
E fu così che da quel giorno mi ritirai dalle missioni e dagli allenamenti fino al momento del parto; ma nonostante ciò dopo ogni missione Bardock puntualissimo passava sempre a trovarmi, chiedendomi come stavo e come stava il nostro bambino.
Poi un giorno in cui mi venne a trovare di ritorno da una missione mi prese e mi portò con se conducendomi in un posto, nel quale si trovava una piccola casa.
“Ecco siamo arrivati!” esclamò lui mentre con delicatezza mi faceva scendere.
“Bardock...ma questa è una casa!” esclamai io.
“Certo! Ti piace?” 
“Oh si molto! E' adorabile! Ma perché me lo chiedi?”
“Perché questa sarà la nostra casa...sempre che tu lo voglia!” proferì allegramente Bardock.
“A-aspetta...casa nostra?” sobbalzai io con gran sorpresa.
“Tsk! Se non ti piace dimmelo che la restituisco!”
 “Oh no no non la restituire, mi piace!” risposi io compiaciuta.
 Allora Bardock sorrise, mentre lentamente si avvicinava a me e stringendomi a se:
“Devo dire che certe volte mia moglie è proprio una sciocca!”
 “M-moglie?” esclamai io sempre più sorpresa.
“Che c'è? Non ti piace l'idea di diventare mia moglie?” domandò lui con un tono che sembrava quasi volermi schernire.
“Certo che si! Mi piace l'idea di essere tua moglie...ma anche mio marito a volte è un po' scemo.” gli sussurrai dolcemente all'orecchio mentre continuavamo a rimanere abbracciati. E da quel momento tutto cambiò nuovamente nella mia vita! 
Ancora una volta mi trovavo distesa nel mio letto, e mi sentivo strana, continuando a pensare alla piccola creatura che cresceva dentro di me,  ma questa volta era diverso! Non ero più in preda all'agitazione, né mi sentivo preoccupata, bensì ero felice. Così sfoderai un dolce sorriso mentre passavo una mano con delicatezza sul mio ventre, che ormai si era fatto voluminoso, osservando dalla finestra della mia camera le stelle che brillavano nel cielo della notte, per poi addormentarmi piano piano, mentre Bardock giaceva a fianco di me nel letto matrimoniale della nostra casa.
E alla fine nacque il nostro bambino, mio e di Bardock! Una vera e propria peste! Una piccola furia scatenata dotata di un discreto livello combattivo e con una lunga e folta chioma di capelli, che senza ombra di dubbio aveva ereditato da me! Radish, questo era il suo nome, ed io e Bardock ne eravamo molto orgogliosi, anche se lui non voleva darlo a vedere!
E anche se non mancava di farci tribolare parecchio non rimpiango nulla! Né le nottate insonni che mi faceva passare appena nato, né i terribili scherzi con cui si divertiva a terrorizzarmi, o ancora le volte che mi faceva impazzire quando dovevo fargli il bagno, perché i dolci sorrisi che mi rivolgeva quando era ancora un batuffolo neonato, o quando lontano dagli sguardi di Bardock veniva da me in cerca di coccole, o ancora lo scorrazzare per casa lanciando ki blast al grido di: "L'universo sarà mio!" e i suoi: "Mamy mamy!" mi ripagavano di ogni cosa; perché...

...la mamma ti vuole bene Radish! 


La fic si è conclusa così e vi dico che non ho inserito la cura nella vasca di rianimazione poiché mi sembrava esagerata per una sola botta alla testa! Spero comunque che vi sia piaciuta.
Ciao ciao.

 
   
 
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