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Autore: SilviaDG    02/01/2014    9 recensioni
SIGNORI E SIGNORE, RAGAZZI E RAGAZZE, ECCO A VOI GLI HUNGER GAMES FRA SHADOWHUNTERS E NASCOSTI!
[...]Clarissa Fray- Imogen pronuncia con enfasi il mio nome,sento una stretta al cuore.
Alzo la testa e vedo e vedo tutti gli sguardi rivolti verso di me.
Mi faccio coraggio e guardo Simon,gli rivolgo un sorriso forzato,forse sarà uno degli ultimi che vedrà sulle mie labbra,andrò nell'arena. [...]
[...] Ho imparato che l'amore- stacca lo sguardo- è difficile, ma meraviglioso, perfetto, fa dimenticare tutti i problemi, illumina la notte, ecco. Senza stelle non c'è amore, senza amore non ci sono stelle.[...]
~ Dal testo~
[AU-Shadowhunters/ Hunger Games]
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Clarissa, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Mi rigiro nel letto,è da una notte intera che continuo a farlo ininterrottamente mentre si alternano in me momenti di freddo ghiacciante e caldo da inferno.
Non sono riuscita a dormire neanche un'ora,ho tenuto gli occhi spalancati per tutto il tempo e non ho provato neanche a socchiuderli,il sonno non mi ha nemmeno sfiorata,come se la fatina della notte si fosse completamente dimenticata di passare dalla mia camera e spargere la polvere magica dei sogni.
Scosto le coperte con foga e porto le mani sudate di freddo sugli occhi,mi bruciano e sono pesanti, non riesco a tenerli aperti ma nenache chiusi.
Mi alzo e sposto le tende strappate,guardo fuori dalla finestra.
Il cielo è completamente coperto da nuvoloni neri,si intravedono solo ,raramente,degli spiragli di azzurro,che fanno ricordare che sotto quella coperta di disperazione e tristezza si cela un timido cielo limpido.
Ora però quel cielo limpido è nascosto e senza la presenza del sole non riesco a capire che ore siano, ma decido di rimanere alzata,svolgerò qualche azione utile invece di starmene a letto a battere le dita sul lenzuolo o a inventare canzoncine stupide a mente.
Mi guardo intorno,non c'è altro che la mia solita stanza,considerata "lussuosa" ma che in realtà contiene sono un letto ammuffito,una scrivania in legno mangiata dai tarli,una specie di armadio senza ante e uno specchio per metà rotto,dove ti puoi appena intravedere, tutto materiale scadente e già usato di Capitol City.
Ma non mi lamento, ho due-tre "pasti" al giorno,una casa senza buchi nel tetto e una stanza tutta mia.
Nel nostro distretto c'è chi muore di fame,abita in una specie di baracca ed ha una sola stanza che condivide con tutta la famiglia.
Noi invece abitiamo accanto al sindaco,nella zone residenziale,siamo i "benestanti".
Mi sento sempre fuori posto a scuola e in città, tutti mi guardano come per dire "eih eccola,quella è la ragazza ricca che mangia col sindaco mentre noi moriamo di fame".
Non è solo una mia impressione, tutti mi fissano con quello sguardo maligno e la pensano così, tutti tranne Simon,il mio migliore amico.
Ci conosciamo da quando avevamo pochi anni,io gli insegnavo a disegnare, anche se con pochi e mostruosi risultati,e lui mi raccontava storie di eroi coraggiosi,maghi e streghe dai poteri strabilianti,troll dall'aspetto terrificante. 
Siamo cresciuti insieme,diversi in tutto ma uniti da qualcosa...
Entrambi i nostri padri morirono per aver infranto la legge, furono giustiziati insieme ma nessuno dei due sa veramente il motivo.
Mio padre lavorava come guardia del corpo del sindaco,anche per questo lui ci respetta parecchio,si dice che gli abbia salvato la pelle più di una volta;invece il padre di Simon possedeva un forno ma questo fu incendiato poco dopo della sua morte e la madre di Simon non aveva abbastanza denaro per ricostruirlo.
Così lì ci sono ancora le rovine ,che giacciono indisturbate,non c'è gente in posizione di comprare il terreno e ormai questo è abbandonato alla sua triste sorte.
Oggi,proprio vicino a quel forno si svolgerà la mietitura, il motivo della mia ansiosa insonnia.
Mi devo vestire a dovere,con gli abiti più lussuosi ed eleganti che possiedo,devo pettinare e acconciare perfettamente i miei capelli e devo sorridere,come se andassi ad una festa.
Ma vado incontro a tutto tranne che ad una festa.
Durante la ceriminia verranno estratti due nomi,uno maschile e uno femminile,e il ragazzo e la ragazza estratti dovranno lasciare la famiglia,gli amici e la propria dimore per,probabilmente, morire.
Verranno mandati in un'arena con altri 22 ragazzi,due per ogni altro distretto e lì dovranno lottare per la sopravvivenza,uno solo,fra i 24 partecipanti,rimarrà in vita.
E allora sarà festa nel distretto del vincitore, che sarà fornito di cibo e rifornimenti,qui nel 12 non succede da anni,solitamente i nostri concorrenti sono quasi i primi a morire.
Tutto questo per ricordare a noi della rivolta che i ribelli avevano organizzato contro Capitol City ma che è fallita,tutto questo per ricordarci che siamo solo pedine controllate da qualcosa di più potente di noi,di indistruttibile,a cui dobbiamo obbedire ciecamente. 
 In realtà non dovrei preoccuparmi più di tanto,ho pochissime probabilità di essere estratta per andare a quei maledetti giochi sanguinosi ,non come Simon...
Io per guadagnarmi da vivere dipingo quadri insieme a mia madre,venderli non è difficile, il sindaco compra sempre le nostra opere per abbellire la sua "umile dimore",dentro la sua residenza ci sono miliardi di quadri,tutti dipinti da me e da mia madre.
Qualche volta vendiamo anche ai commercianti che hanno raccolto un gruzzolo non indifferente per comprare un regalo speciale, ma succede raramente. 
Invece Simon deve lavorare senza pause,prendere un sacco di tessere e cercare anche di convincere il sindaco a far esibire la sua band durante le feste,impresa impossibile,in più non accetta nessun tipo di aiuto,è maledettamente troppo orgoglioso per usufluire dei nostri soldi.
Il suo nome è ripetuto tante volte quante sono le tessere che ha preso in questi anni... troppe per ricordarle o contarle.
Spero che non lo estraggano,non ce la farei ad andare avanti,sarebbe un incubo,senza di lui non avrei più nessuno con con cui confidarmi,divertirmi le poche volte in cui posso e piangere.
Se venisse estratto sono sicura che non resisterebbe un giorno dentro l'arena,neanche io resisterei ma lotterei,lui no.
Si immobilizzerebbe aspettando che superman arrivasse in volo a salvarlo.
Ama leggere fumetti in cui dei supereroi salvano il mondo da malefici uomini e nel suo subconscio crede davvero che un giorno,lanterna verde o spiderman verranno in nostro aiuto,uccidendo i pacificatori e assicurandoci una vita serena.
Naturalmente questo non succederà mai qui e neanche nell'arena dove,oltretutto, nessuno lo risparmierebbe,sarebbe il primo obiettivo, perchè debole e ingenuo.
Ma mi piace farlo sognare,invento sempre fumetti,li rappresento e li regalo a quel bambinone poco cresciuto del mio migliore amico.
Amo donarglieli perché, quando lo faccio,il suo volto si illumina e comincia a sorridere come un fanciullo senza pensieri per la testa,poi mi abbraccia con foga e si ricorda di lasciarmi solo dopo qualche minuto,per andare a leggere. 
Finisce sempre i fumetti in pochi minuti e si maledice per non averli letti gradualmente.
Per questo,qualche giorno fa ho deciso che gli darò poche pagine alla volta,così dovrà per forza leggere con calma e godersi la storia.
Forse è anche colpa mia se crede ancora in queste favolette...dovrei smettere di buttare benzina sul fuoco della sua personalità credulona.
Il rumore metallico di una pentola che cade mi fa saltare,sicuramente mia madre starà cucinando,sbadiglio rumorosamente, vorrei dormire,anche per due minuti,accoccolarmi fra le poche coperte del mio letto e rimanere lì per quel poco tempo,a sognare solamente unicorni e sirene ma non ne sarei capace.
Indosso una tuta logora,di quelle che uso a casa per dipingere,lego i capelli in una coda alta e infilo le scarpe,non mi interessa rovinarle usandole a casa,fa troppo freddo per stare scalza.
Mi guardo nel vecchio specchio rotto,riesco ad intravedere la mia figura ossuta e piatta,i miei ricci ribelli rosso fuoco,le lentiggini che coprono gran parte del mio viso e del mio corpo,gli occhi verdi brillanti...sono la tipica ragazza che passando per strada viene notata,non per la magnificenza,per le super curve,per il viso dai tratti rari e fini,ma per l'aspetto da clown che è scappato da un circo.
Ritorno alla realtà, non è importante l'aspetto fisico, soprattutto in questo distretto... potrei facilmente trovare marito per la mia "ricchezza".
Non mi va di pensare al mio futuro,dato che sicuramente sarà un frangente di tempo vissuto in modo forzato, controllato da Capitol City,senza un briciolo di libertà,come adesso.
Scaccio via i miei inutili pensieri,rinchiudendoli in una cassaforte di sicurezza e scegliendo un codice a caso che dimentico subito.
 Decido di rilassarmi,di sfogare la mia vena artistica con qualcosa di mio,non di "ordinato" dal sindaco,oggi niente lavoro,solo relax.
Non voglio andare in cucina a fare colazione, sono certa che la rimetterei tutta e sarebbe uno spreco di cibo prezioso quindi comincio subito.
Prendo la morbida coperta di lana,la stendo sul freddo pavimento.
Mamma non lo sa ma dipingo sempre a terra sulla coperta,mi sento,per qualche strano motivo,più libera.
È una fortuna non sporcarla mai,altrimenti il mio segreto non sarebbe più tale.
Apro,non con poche difficoltà, il cassetto dell'armadio dove sono riposti i materiali.
Prendo un pennello,una tela nuova,la pittura e rimango ferma per qualche minuto,a fissare quegli oggetti,senza pensare,immobilizzata,a contemplare la semplicità,l'utilità e le opere che quegli attrezzi riescono a produrre. 
Maneggio il pennello,lo rigiro fra le dita,decido di non creare una bozza confusionaria,come è da mia abitudine, comincio subito a dipigere.
I colori di oggi sono un rosso profondo,un blu notte, un giallo tenue , un verde speranza,il bianco.
Le mie mani non rispondono ai comandi,cominciano a lavorare da sole,vedo le immagini di un inquietante cielo scuro,di stelle che le mie mani dipingono con pochi e semplici gesti,di una immensa pianura verde che si estende anche oltre l'orizzonte e di un fiume che scorre in mezzo a questo colore che incute speranza.
Sto quasi per sorridere alla mia opera quando mi accorgo che il fiume è diverso, unico,pauroso: è un fiume di sangue .
Scrivo,senza accorgermene,una frase in primo piano,con il colore bianco: "Hunter Games".
Il pennello mi cade di mano,sporcando la morbida coperta ,impreco sotto voce e spingo tutto il materiale sotto il letto.
Sento dei passi, quelli di mia madre,è l'ora di lavarsi,vestirsi e recarsi in piazza,sperando che il mio nome non venga estratto alla mietitura. Butto velocemente la coperta sul letto,in modo che la macchia di pittura non sia visibile,mi faccio coraggio,spero che la fortuna mi stringa fra le sue confortevoli e calde braccia ed esco sorridendo falsamente dalla mia stanza.
Il sorriso scompare dopo qualche secondo,cerco di essere forte,di sembrare sicura...
Sento una stretta allo stomaco, di certo non dovuta alla mancata colazione,chiudo gli occhi e respiro profondamente.
"Non succederà nulla".
Lo ripeto mille volte nella mia mente ma so che è una previsione azzardata e non convincente,lo stomaco brontola più forte,superando il "rumore" dei miei pensieri che sono furtivamente fuggiti dalla cassaforte in cui li avevo rinchiusi.

ANGOLO AUTRICE: 
Bene eccoci qui.
Finalmente abbiamo pubblicato la prima parte della nostra ff :3.
Ok,io scrivo e sono Silvia :D ,per me è la prima ff :O.
Mi aiuta ispirandomi e anche dandomi una o meglio due mani a scrive il testo la mia musa Kiakkiera♡, che ha già qualche esperienza nel campo delle ff u.u.
Quindi...che altro dire... Giusto!
RECENSITE!VI PREGO!
Vogliamo recensioni, positive o negative che siano,in realtà saranno molto gradite le critiche perché ci aiuterebbero a crescere.
Quindi fateci sapere se sono presenti errori di battitura,virgole messe male o altro.
Detto questo vi salutiamo,alla prossima :D.
 
                              Silvia e Kiakkiera :)
  
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