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Autore: ChrisAndreini    02/01/2014    3 recensioni
Missing moment su dove erano James e Augustine nel capitolo 79 del diario di una secchiona asociale.
ATTENZIONE!!! Non leggere se non si è letto il "Diario di una secchiona asociale" onde evitare spoiler (e anche perché rischiate di non capire niente)
Buona lettura!!!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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L’appuntamento migliore di sempre

 

Augustine è fuori dalla porta del bagno, che tenta invano di aprire usando il suo trucco segreto.
Insomma, se la cugina vuole sperare di ottenere un bacio da Alex deve vestirsi al meglio.
-Vale… Vale… perché mi fai questo, io voglio solo aiutarti- cerca di fare la sua solita vocina lagnosa, convinta di convincerla come suo solito.
Valery esce dal bagno, come Augustine si aspettava, ma invece di avere un’espressione rassegnata sembra solo ghignante.
-Se mi fai il T.A.N.F.O. dirò a Julie che le hai rotto tu la SIM del telefono-
“Oh, no!!!” pensa affranta la ragazza.
-Ma… Valery… tu e Alex…- prova a ribattere, ma la cugina la interrompe.
-Non devo essere te per Alex- 
Questo ferisce la ragazza più di quanto dimostri, ma in cuor suo sa che ha ragione.
Il problema fondamentale è che ha scommesso con James su chi sarà il primo a baciare chi, e non può rischiare che sia Valery a baciare Alex per prima.
Perché è ovvio che alla fine si baceranno, che gli piaccia o no!!!
Cioè, è ovvio che gli piacerà, lei ricorda ancora il suo primo bacio, con Jeremy Jennons, il più grande sbaglio della sua vita, ma comunque il primo bacio non si scorda più.
Alla fine Valery si è messa dei semplici jeans con una felpa e delle scarpe da ginnastica, ma dove deve andare? a una corsa campestre?
Augustine, invece, opta per uno stile più sofisticato:
-leggins neri aderenti;
-Maglioncino nero scollato;
-Scarponcini col tacco neri;
-Immancabili occhiali da sole;
-Cappello cloche nero con fascia viola scura;
-ciondolo con una farfalla viola e bracciali con le borchie;
-e una borsetta con macchina fotografica, trucco e cellulare.
I capelli li tiene sciolti, ma li ha arricciati alle punte, e il trucco è semplice per i suoi standard, costituito da mascara, lucidalabbra, matita sugli occhi e un po’ di fard.
Alex arriva alle 16.30, seguito da James poco distante che perde un po’ di tempo a salutare la madre di Valery, prima di uscire con James.
Quando escono la coppia precedente è un puntino all’orizzonte, che loro seguono a distanza, in modo da non farsi vedere.
-Stai proprio bene, oggi, Augustine- le dice James per fare conversazione.
-Grazie, James- risponde compiaciuta la ragazza, da quando conosce quel ragazzo è più serena, perché non è uno dei soliti amici falsi che lei di solito ha intorno, ma al contrario è un ragazzo senza peli sulla lingua, che sa valorizzarti anche quando ti fa una critica, cosa che Augustine (con la costante paura di essere insultata alle spalle) apprezza davvero tanto.
-Solo che saresti bene anche senza trucco- le dice infatti, indicando gli occhi della ragazza, che accetta di buon grado la critica velata:
-Sei molto dolce James, mi dispiacerà dover decidere la tua penitenza-
-Conosco Alex, non bacerà Valery per primo, è troppo titubante- le dice il ragazzo in riposta, maldicendo mentalmente il comportamento dell’amico.
-Ma io conosco Valery, è tipo da non rischiare se non è sicura- ribatte Augustine con convinzione, suscitando la risata di James.
-Lo vedremo, lo vedremo, piuttosto, se non ci muoviamo perdiamo l’autobus- James indica le porta che iniziano a chiudersi, così si affrettano ad entrare, stando ben attenti a non farsi vedere dalla coppietta.
Si posizionano in modo da non farsi vedere ma ascoltare comunque la loro conversazione.
-Se vuoi posso vedere cosa hai sbagliato nell’esercizio che ti manca, Alex-
-Sarebbe fantastico, Vale!
Augustine e James sono scandalizzati, stanno davvero parlando di matematica?
Alla fermata delle giostre fanno in modo di essere gli ultimi a uscire, per non destare sospetti nella coppietta felice, poi si avviano dietro i ragazzi, parlottando a bassa voce e tenendoli distanti.
-Dovremmo comunicare in codice per non destare sospetti, o in un’altra lingua, inglese, per esempio- propone James, esperto di film d’azione e messaggi segreti.
-Io non so né codici né d’inglese- ammette Augustine.
-A dire la verità non sono neanche io un genio in inglese, ma parlo un po’ il francese- propone James, che sa per certo che la madre di Augustine è francese e probabilmente ha insegnato qualcosa alla figlia.
-Vada per il francese- acconsente, infatti, la ragazza.
In questo parlottare hanno però perso di vista la coppietta.
-Où sont-ils? (dove sono?)- chiede Augustine guardandosi intorno.
-Je ne sais pas (non lo so)- risponde James allungando il collo per scorgere l’amico.
-Sont là!- esclama Augustine indicando gli autoscontri, e si avviano verso il luogo, cercando di nascondersi tra la folla.
Seguono i ragazzi per tutto il tempo: nei giochi con i fucili, nella camera di paura (carretto dietro a loro, per osservarli bene) nello stand del pronto soccorso e nel Mystika (senza salirci, ma osservando la scena con un binocolo).
Poi li seguono per tutta la passeggiata, parlando amabilmente in francese, finché, alle 22.30 non li seguono nell’autobus per tornare a casa.
Ci sono poche persone, quindi si schiacciano contro i sedili, in modo da non farsi vedere.
-Secondo te quando si baceranno?- sussurra Augustine preoccupata all’orecchio di James.
-Perché non parli più francese?- gli dice per tutta risposta il ragazzo, che è davvero preoccupato che i ragazzi possano essere così stupidi da lasciar perdere l’occasione giusta.
-Non riuscivo a sentire la tua orribile pronuncia- gli risponde Augustine prendendolo in giro.
Scendono alla stessa fermata, nascondendosi subito, prima che la coppietta possa girarsi, e suscitando lo sguardo vacuo dell’autista.
Li seguono a distanza, finche non si appostano tra i cespugli vicino al portone.
Si stanno salutando.
“Forza, Alex, baciala” pensa Augustine con tutte le sue forze, come se potesse trasmetterglielo con il pensiero.
“Valery, bacialo, ti prego” pensa James allo stesso modo, vuole vincere la scommessa a tutti i costi.
Alla fine vedono Alex girarsi per tornare a casa, e si trattengono dal lanciare un’esclamazione sorpresa quando vedono Valery baciarlo in bocca.
O meglio, Augustine voleva lanciare un’esclamazione di sorpresa, mentre James di felicità più assoluta.
Poi osservano la faccia rossa di Valery e quella fulminata di Alex.
Poi la ragazza inizia ad armeggiare con la maniglia della porta, e James non riesce a non pensare:
“Che stai aspettando, pezzo di baccalà fritto, baciala, falle capire che anche tu la ami”
Per fortuna Alex si riscuote prima che Valery riesca ad aprire la porta, e la bacia a sua volta, un bacio più intenso di prima, che fa distogliere lo sguardo ai due stalker che vogliono lasciare un po’ di privacy ora che hanno finalmente la conferma di chi ha vinto.
Si allontanano senza farsi vedere e vanno in un posto per parlare della penitenza.
-Allora, Augustine, per penitenza, dovrai… rullino le trombe, squillino i tamburi… stare un’intera settimana senza truccarti- dice James.
Augustine lo guarda schifata, sperava in qualcosa di più dignitoso, come può fare a mettersi con lui se devi farsi vedere nella sua forma più brutta.
A malincuore acconsente, e inizia ad avviarsi verso casa, per essere fermata da James, che l’attira a se e le sussurra all’orecchio:
-Quasi dimenticavo la cosa più importante-
E dicendo questo le da un bacio passionale, facendola letteralmente sciogliere dalla felicità e dall’emozione.
Dopo quelle che le sembrano ore James la lascia, e la saluta allegramente avviandosi a casa di Alex.
Augustine, raggiante di felicità, entra a casa, dove nota con stupore e sospetto che Valery è già andata a dormire.
Decide di far finta di niente e di addormentarsi a sua volta, ripensando a quel bacio.
Alla fine, nonostante la sconfitta e i piedi doloranti, è stato il migliore appuntamento di sempre, e James è davvero un ragazzo unico.
Con questi allegri pensieri si addormenta, indifferente al fatto di non doversi più truccare per una settimana, d’altronde…
“Piaccio al mio ragazzo così come sono”
E con questa nuova consapevolezza un sorriso le illumina il volto ormai completamente addormentato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
Ecco un capitolo speciale tutto per voi sull’appuntamento di James e Augustine, spero vi piaccia e vi interessi :)

   
 
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