Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: StarFighter    03/01/2014    9 recensioni
Tutto sembra procedere per il meglio ad Arendelle: Elsa ed Anna cercano di recuperare il tempo perso, ed intanto la principessa cerca di chiarire il suo rapporto con il suo-più-che-amico, Kristoff. Ma, durante il suo primo viaggio fuori dal regno, Anna è vittima di un incidente. Questo potrebbe mettere in pericolo il fragile equilibrio creatosi dopo il Grande Inverno? R&R!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1: CAMBIAMENTI

Tutto ad Arendelle era tornato alla normalità, o quasi. C’erano ovviamente delle novità dopo tutto quello che era accaduto negli ultimi tempi. Infatti, se negli anni precedenti le porte del castello erano rimaste sprangate ai problemi del popolo, ora non potevano essere più aperte di così: la regina Elsa concedeva udienze su udienze ai suoi sudditi, cercando di recuperare il tempo perso per instaurare un buon rapporto con la gente, che non l’aveva mai vista prima del giorno dell’incoronazione e che fino ad allora aveva congetturato che lei fosse tanto bella ed altera da non voler avere nessuno intorno a  sé… non potevano essere più lontani di così dalla realtà. Elsa, infatti, fin da quando si era rinchiusa nel suo isolamento autoimposto, non aveva voluto altro che essere circondata da persone che le volessero bene per quel che era: certo, aveva i suoi genitori, ma Anna e il resto del popolo non avrebbero potuto capire cosa le era successo, cosa c’era dietro a quel freddo distacco o ai suoi occhi tristi. Fortunatamente tutto si era risolto per il meglio, certo non c’era stato nessuno “e vissero felici e contenti”, continuava a litigare con Anna a volte e molto spesso si isolava dal resto del castello chiudendosi nel suo studio e facendo lunghe chiacchierate sui suoi dubbi con il ritratto del padre, ma per il momento, pensava Elsa, poteva bastare. Aveva il suo regno e aveva riallacciato i rapporti con la sorella; il suo popolo, che aveva scelto volutamente di dimenticare l’inverno perenne che aveva portato ad Arendelle, la osannava e cercava di non sembrare “gelida” nei rapporti umani, cosa che, aveva notato, le riusciva meglio di quanto avrebbe mai creduto.

Dal canto suo la principessa Anna era sempre più emozionata e smaniosa di conoscere quante più cose possibili di Arendelle e dei regni circostanti. Al castello era difficile incontrarla: infatti, usciva presto al mattino e rientrava tardi la sera, stanca ma contenta di tutte le cose che aveva fatto e visto durante la giornata. Si sedeva a cena con Elsa e le raccontava ogni minima sciocchezza che le era capitato di vedere lungo la strada, frastornando di chiacchiere la povera regina, lieta del fatto che Anna avesse il suo momento di felicità dopo tutto quello che aveva passato per colpa sua.

-“Fra qualche giorno il regno di Corona festeggerà le nozze della principessa Rapunzel e siamo state invitate a partecipare anche noi, ti interessa?”- Elsa sapeva che Anna sarebbe andata su di giri per la notizia e sorrise quando vide il volto della sorella illuminarsi di gioia.

-“E me lo chiedi!? Certo che mi interessa…anzi, non vedo l’ora.”- Anna fece accidentalmente  volare via la forchetta che aveva in mano, che si fermò ad un soffio dall’occhio di uno degli inservienti, che tirò un respiro di sollievo –“Ops, scusa. Non volevo.”- fece un piccolo gesto di scuse, portandosi una mano alla bocca. Elsa rideva di gusto in cuor suo: amava la spontaneità e l’allegria di Anna e si augurava che non cambiasse mai.

-“Ehm, allora quando si parte?”- chiese la principessa ricomponendosi per quel poco che poté, ma incapace di rimanere ferma sulla sedia nell’attesa di una risposta.

-“Le nozze sono tra una settimana, di domenica per la precisione. La nave salperà sabato e ti porterà a destinazione e alla fine dei festeggiamenti ti riporterà indietro. Corona è il regno della sorella di nostra madre, quindi sarai un’ospite di riguardo.”-

-“Wow, è fantastico. Non vedo l’ora di … aspetta un attimo, hai detto “ti” porterà, non “ci”. Come sarebbe? Tu non vieni?”-

-“Anna, devi capire che non posso abbandonare il regno alla mercé di chiunque. Ho appena imparato a fare la regina, non posso abbandonare Arendelle senza una guida. Tu sarai la mia inviata e farai le mie veci, sarà come se ci fossi anch’io.”- Elsa le rivolse un sorriso di incoraggiamento, poi rivolse lo sguardo verso il contenuto del piatto che aveva davanti: “Pensavo che Kristoff forse poteva venire con te.”

-“Mm, dovrò chiederglielo, non credo verrà.”- disse triste Anna, scrollando le spalle.

-“Tutto bene? C’è qualcosa che dovrei sapere?”- una sorte di inquietudine s’impadroniva del cuore della giovane regina quando si trattava della felicità della sorella.

-“Oh no.”- Anna si era fatta stranamente silenziosa.

-“Sicura? Ora che ci faccio caso è un po’ che Kristoff non si fa vedere al castello. Prima la sua presenza mi infastidiva quasi, ma ora credo mi manchi il fatto che non ti gironzoli più attorno.”- Elsa smise di occuparsi della cena ormai fredda e si concentrò sull’espressione turbata di Anna che piluccava pensierosa la sua.

-“Io non so cosa non vada con Kristoff. Da qualche giorno non lo vedo e l’ultima volta che siamo stati insieme era strano, aveva la testa da un’altra parte. Era così sovrappensiero che nemmeno le stupidaggini che dice Olaf l’hanno smosso. Domani credo che andrò a parlargli.”-

-“Ci tieni molto a lui,vero?”- Elsa conosceva già la risposta, Anna ce l’aveva scritta a caratteri cubitali in faccia.

-“Chi? Olaf? Oh certo gli voglio molto bene…”-

Elsa portò una mano alla fronte: non poteva essere così svampita!

-“No, Anna. Parlo di Kristoff. Mi era sembrato di capire che c’era un certo interesse da parte di entrambi.”-

- “Beh, lo pensavo anch’io, ma forse ci sbagliavamo entrambe.”- l’espressione di Anna divenne ancora più triste.

-“Oh Anna, mi dispiace. Ma credo che quella in errore sia tu: l’interesse genuino di Kristoff nei tuoi confronti si vede da un miglio di distanza.”- cercava di rincuorarla ma sembrava che le sue parole sortissero solo l’effetto contrario.

-“Lo so anch’io, ma credevo che dopo...”- Anna arrossì vistosamente abbassando la testa per nasconderlo ad Elsa- “dopo…beh io ho fatto il primo passo e mi aspettavo che lui poi ne facesse un altro, ma non è stato così.”-

-“Ascoltami Anna, sono sicura che domani riuscirai a chiarire questa situazione di stallo con lui.”-

-“Lo spero tanto.”- Anna si alzò dall’enorme tavolo che troneggiava all’interno della sala da pranzo e si diresse verso la porta.

-“Anch’io, altrimenti Kristoff diventerà una statua di ghiaccio da esporre in giardino.”- Elsa lo disse fra sé, ma Anna la sentì borbottare sottovoce.

-“Hai detto qualcosa?”- era ormai sull’uscio della porta.

-“No. Solo buonanotte!”- la regina sobbalzò sulla sedia, colta in flagrante.

-“Buonanotte Elsa.”- Anna le rivolse un sorriso tirato, chiuse la porta dietro di sé e salì in camera sua.

Ormai erano giorni che non vedeva “il mastro consegnatore del ghiaccio di Arendelle”. Kristoff, qualche giorno addietro, si era volatilizzato dicendo di dover svolgere un lavoro importante e che quindi per qualche giorno non si sarebbero incontrati. Ma Anna l’aveva scorto al mercato mentre passeggiava e lui l’aveva salutata a stento e poi era scappato via, come se non gradisse più la sua compagnia. La principessa aveva riflettuto a lungo sui comportamenti del suo “quasi-più-che-amico”, come lo chiamava Olaf, e non aveva trovato nessuna risposta alle infinite domande che le assillavano la mente. Il suo atteggiamento l’aveva offesa ed intristita oltre ogni dire, quasi quanto il comportamento degli ultimi quattordici anni di Elsa.

-“Domani gliene dirò quattro. Sentirà cos’ho da dire e poi se vorrà potrà anche cacciarmi via; Anna di Arendelle non si farà trattare così dal primo che passa! Kristoff puoi esserne certo.”- annuì all’immagine che le rimandava lo specchio, mentre si spazzolava energicamente i capelli, preparandosi per la notte.

-“Ouch”- un verso di disappunto le sfuggì di bocca quando la spazzola si fermò in un groviglio di capelli ramati. Prese l’oggetto in questione e lo lanciò dall’altro lato della stanza, mandando in frantumi un vaso colmo di fiori arancioni. Sospirò rassegnata dalla sua goffaggine.

Così, carica di aspettative per il giorno seguente, si mise a letto e pregò che la determinazione che l‘animava in quel momento non si sciogliesse come neve al sole alla presenza di Kristoff. E poi come ogni notte si addormentò sognando gli occhi scuri del “suo uomo del ghiaccio”.

 

 

AngolinoAutrice: piccola fanfiction senza pretese sulla coppia disney che shippo in questo momento. Anna e Kristoff mi sono entrati in testa e non sembra vogliano uscire molto presto, per cui do retta al mio cervello che mi dice di scrivere e lo faccio. Ho notato che poche fic parlano di questi due e si soffermano principalmente sul personaggio di Elsa, che per carità è uno dei meglio riusciti alla disney negli ultimi anni, ma credo che la coppia Kristanna abbia molti spunti narrativi da offrire, tanti quanti ne ha la regina di ghiaccio. Per questo motivo nasce questa fic che spero piaccia a qualcuno. Non so ancora bene come si svilupperà, ma credo che interesserà molto il futuro della coppietta XD

Ps: spero non ci siano errori di battitura o di grammatica, se così non dovesse essere vi prego di farmelo sapere. Al prossimo chap.

   
 
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