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Autore: Luci28    05/01/2014    2 recensioni
La scuola è finita. I ragazzi sono spensierati e pensano solo a divertirsi.
Ma una telefonata porta mille verità e anche per Lucifero è giunto il momento di confessare...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Celeste, Jeremy, Lucifero, Memorino, Samira
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Verità


Capitolo 1

-Pufh! Questo caldo mi distrugge! Per carità andiamo all'ombra!-

Celeste si portò una mano sulla fronte, rossa in volto.

-Come desidera, Contessina, mi duole solo doverle negare il ventaglio, temo nessuno si sia ricordato di prenderlo!-

-Jeremy, sei unico!-

-Eh, per fortuna! Te immagini una dozzina di "Jeremy" che ti girano intorno?! Penso mi sentirei male!-

-Come sei gentile, Samira!- Jeremy la guardava irritato, anche se non troppo.

-Sapete qual è il problema di quei due: non hanno un cavolo da fare dalla mattina alla sera e si divertono a litigare! Forse dovremmo trovarci tutti un "impiego estivo", per così dire, non trovate?

-A dire la verità, Lucifero, ritengo che riposarsi faccia bene al fisico!-

-Certo, certo, non ti sto certo consigliando di far sparire la cellulite dalle gambe, Jeremy, il mio era un pensiero che non voleva toccare la tua posizione!-

-Ah, ah! Bella battuta, capitano! Prima o poi verrà alla luce chi è il migliore tra noi!-

-Spero per te che ciò non comprometta la reputazione dell'altro!-

-E io invece spero di si. Sai che bello senza "Capitan Lucifero"? Nessuno che mi domanda dove sei o se posso chiederti di fargli l'autografo!!!- esclamò Jeremy amareggiato.

-Davvero te l'hanno chiesto?- Lucifero apparve divertito.

-No, era solo uno scherzo, ma direi che ti amano tutti a tal punto da non essere più molto distanti dal momento in cui diventerà la realtà!-

-Cos'è?! E' forse invidia, la tua?!-

-Invidioso di te! Ma fammi il piacere!-

Lucifero scosse il capo affiancando Memorino. I due si sorrisero.

-Celeste, che ne dici di andare a fare shopping domani?

-Buona idea, così viene anche Lucifero e mi aiuta a pensare al regalo per mia nonna, vero Luci?-

-Oddio, prendetemi, credo di starmi per sentire male!-

-Uffa! Sempre il solito!-

-Ma poi mi spieghi perchè devo aiutarti a scegliere il regalo per tua nonna? Primo non sono una femmina e voi si, secondo non sono nonno, dunque penso di poter farne a meno!-

-Ma che peccato! Pensavo proprio di invitarti a mangiare un gelato, alla sera...Beh, allora andrò con Zanguezinho...-

A Lucifero andò per traverso la saliva.

-Si, davvero un ottima idea! Vi vedete spesso?- chiese amaro.

-No, se ci vedessimo tutti i giorni i nostri incontri non sarebbero più così emozionanti, non lo trovi anche tu, Lucifero?-

-Oh, senza dubbio...- Lucifero chinò lo sguardo mostrando noncuranza, poi rialzò gli occhi, -Ma se preferisci, puoi venirci stasera con me a prendere il gelato...- Celeste sorrise contenta di aver colpito il bersaglio. -Si, volentieri, però tu domani mi accompagni a comprare il regalo per la nonna, vero?!- Il ragazzo sospirò arreso: cosa non avrebbe fatto per l'amore di quella ragazza! -E sia, ti accompagno a comprare il regalo. In quel preciso istante il suo cellulare iniziò a squillare. Lui lo afferrò e rispose.

-Pronto?...Ciao!..Domani pomeriggio?...Va bene, però magari facciamo alle quattro...Ok, certo...grazie...altrettanto...Ciao-

Lucifero chiuse la chiamata e ripose il cellulare.

-Si può sapere con chi hai l'appuntamento domani pomeriggio?-Scattò Celeste

-Con una persona...- Lucifero cercò di far deviare il discorso, ma Jeremy si intromise -No, davvero?! Pensavo fosse con un cane!!!- I ragazzi risero, Lucifero assunse un'aria infastidita -Ma quanto sei spiritoso!- rispose ironico.

Si sedette sul muretto frugando nello zaino. -Allora?- Celeste lo guardava leggermente arrabbiata -Cos'è? Sei gelosa?- Lucifero cercò di non dare a vedere che gli veniva da ridere. -Non sono gelosa!- strillò lei.

Memorino, Jeremy e Samira li guardavano divertiti.

-Va bene, Celeste...Si, è come pensi tu...-

Tutti rimasero a bocca aperta. -COSA?!- Celeste alzò i pugni furente -Schifoso, bastardo!!! E me lo dici così?! Con quegli occhiacci innocenti!- Celeste scoppiò in lacrime. Lucifero soffocò le risate. -Celeste, ciò mi addolora, ma non potevi pensare di essere l'unica donna della mia vita, magari l'unica fidanzata, ma l'unica donna è un po' troppo...non trovi?- Celeste lo fissava scioccata. Memorino e Samira si guardarono perplessi. -Vedi, la conosco da un sacco di tempo...anni direi...è chiaro che mi ci sarei affezionato...e poi, si, è una bella donna...senza dubbio...bella in tutti i sensi...- Lucifero le dava le spalle, aiutandosi così a mantenere l'autocontrollo e non scoppiare in una risata.

La ragazza lo guardava. Le lacrime le salivano agli occhi e le colavano lungo le guance.

-Solo un difetto ha...si, quello non glielo posso togliere...ha solamente una trentina d'anni...- Lucifero afferrò lo zaino iniziando ad allontanarsi.

Gli amici capendo lo scherzo sorrisero, un po' anche sollevati. Celeste lo fissava stravolta, poi sembrò capire e si rianimò un po'. -Ha una trentina d'anni?...Ma allora...- Celeste gli si avvicinò, Lucifero fissava il suolo in silenzio. -Quindi non è la tua...la tua ragazza...?-, -Non so, vedi tu...- fu tutto quello che il ragazzo le rispose, -Lucifero...ti prego, parla...-. Per un po' restò il silenzio, poi Lucifero alzò gli occhi e disse -Se tu fossi un po' meno gelosa, non mi obbligheresti ad inventarmi questi sistemi...Lo so che ti feriscono, però l'amore si basa anche sulla fiducia...e tu in me non sembri averne molta...Insomma...non mi sono mai messo con un'altra...non ci ho mai nemmeno provato...tu in compenso...con Zanguezinho...- il ragazzo tacque. Lei gli si avvicinò

-Vedi, a volte penso che magari fai solo finta di amarmi e non lo pensi sul serio...a volte faccio il " m'ama o non m'ama" e mi esce sempre negativo...beh, in quei momenti penso che magari sei innamorato di un'altra...per giunta in questo periodo non mi esce mai che mi ami...- Celeste chinò il volto. -Non può funzionare...quello è un metodo per calcolare l'amore in modo superficiale, non c'è niente di vero...Mentre l'amore che io provo per te è estremamente sincero e profondo...- I due si guardarono per un istante, poi la ragazza gli buttò le braccia al collo -Oh, Lucifero! Sei così speciale!-

Lui l'abbracciò. Gli amici si guardarono sorridenti: erano davvero una bella coppia!

 

Quando i due si lasciarono, Memorino si avvicinò a Lucifero.

-Ma, Lucifero, chi è allora questa persona?-

-Una conoscente della signorina Biftery...quando ero piccolo e la signorina era impegnata mi faceva stare con lei...la conosco sul serio da molti anni...-

-Wow, come si chiama?- Jeremy si intromise interessato, -Irene...-

-Perchè non ce ne hai mai parlato? E in ogni caso vi vedete ancora, ma in che occasioni?- anche Samira prese parte al dialogo. -Beh...ecco...io...- Lucifero chinò lo sguardo imbarazzato, mordendosi le labbra, -Si?- lo incalzò Memorino.

Lucifero sospirò -Lei...mi dà lezioni...-, -Lezioni? Lezioni di cosa?- domandò Celeste perplessa, guardandolo. Lucifero tremava leggermente - Lezioni di piano...pianoforte...-

Gli amici lo guardarono esterrefatti. -Suoni il piano? Wow! Forte!- Jeremy lo studiava colpito -e chi mai l'avrebbe detto che hai una vena musicale!-

Lucifero si fissava i piedi, rosso in volto. Memorino si avvicinò al compagno, posandogli una mano sulla spalla -Ehi, non hai nulla per cui vergognarti...- Lucifero scrollò il capo senza rialzarlo. -Lucifero, Memorino ha ragione...- Celeste gli si era avvicinata a sua volta e gli carezzava una guancia. Il ragazzo annuì.

-Perchè prendi lezioni di piano? Dico, l'hai scelto tu?- si interessò Samira, Lucifero scosse il capo -All'inizio mi ha obbligato...-, -Chi ti ha obbligato?- domandò Celeste sempre più incuriosita. -La Biftery...-, -Ma...c'è qualcosa che non mi quadra...- Memorino guardava perplesso Lucifero -Hai sempre detto che non gliene importava nulla di te...però ti ha obbligato a fare una cosa del genere...A che scopo?- Lucifero tacque, si mordeva le labbra sempre più in imbarazzo. -C'è qualcos'altro che non sappiamo, vero, Lucifero?- Celeste lo guardava con dolcezza, il ragazzo annuì impercettibilmente, -Dai, Lucifero...coraggio...è inutile che ti tieni tutto dentro...ti fa stare solo peggio...- La ragazza gli sorrideva incoraggiante, ma lui continuava a guardarsi i piedi; -Sono suo nipote...- La sorpresa fece spalancare gli occhi ai ragazzi,

-Cosa?! Sei suo nipote!?- Memorino lo guardava esterrefatto. Lucifero rimase in silenzio. -Ma una volta non lo sapevi, vero?- chiese Samira, -No, l'ho scoperto l'anno scorso, quando sono partito con mio padre...Le ha chiesto di venirmi a prendere e lì li ho sentiti parlare...-

Il gruppetto si era radunato intorno ad un muretto e ora formava un cerchio, con Lucifero nel mezzo e lui lì si sentiva più protetto, tanto che lentamente alzò lo sguardo, incrociando gli occhi dei compagni.

-Ascolta, Lucifero, tu non ci hai mai detto che era stato tuo padre a farti tornare, ma che eri stato tu a preferirlo, perchè?- Memorino pose la domanda garbatamente.

-In effetti sono stato io a chiederlo...però...- Lucifero si zittì e scosse il capo tristemente -Abbiamo litigato...lui...lui sosteneva di non volermi realmente...di averlo fatto perchè lei glielo aveva chiesto e...-, -Lei, intendi la Biftery?- lo interruppe Jeremy, -Si, lei, si...e di averlo fatto per quello, però poi ha cominciato a dire che era colpa mia se mia mamma era morta...perchè in fondo era successo mentre cercava di mettere in salvo me e che quindi...- Lucifero non trattenne più le lacrime - e che quindi era meglio se non nascevo e che non mi meritavo di stare con lui...così sono voluto ripartire...solo che...- Lucifero si interruppe per riprendere fiato, gli amici lo guardavano sconcertati, sui loro volti si poteva leggere anche un po' di compassione. -Solo che...- riprese il ragazzo, ma in modo ancora parecchio agitato -solo che poi sono stato male...e lui non se la sentiva di farmi tornare da solo e ha chiamato lei...e così ho scoperto tutto...- Lucifero tacque.

-Sei stato male? Che cosa è successo? Dev'essere stato abbastanza grave se non ha più voluto che partissi solo...-Celeste appariva preoccupata. -No, niente...quella sera ero uscito perchè volevo stare solo, però poi non riuscivo più a tronare a casa: era buoi e non conoscevo bene la città...Mi hanno ritrovato alla mattina...e stavo male...Il fatto era che lui di giorno non era in casa e non poteva lasciarmi solo...e poi io...- Lucifero non riuscì ad andare avanti, ma Memorino annuì comprensivo -Non era solo un male fisico il tuo, vero, Lucifero?- il compagno parlò quasi con dolcezza, il compagno scosse il capo. -Beh, mi sembra logico che non fosse propriamente allegro, dopo tutto quello che gli aveva detto!- si intromise Jeremy, ma Samira gli tirò una gomitata, cercando invece di vedere qualche reazione da parte di Lucifero, che però non si mosse.

-Non importa, Lucifero, vai avanti a parlare...- Celeste gli afferrò una mano stringendola leggermente. L'amico, però tacque ancora.

-Lucifero, ma quando eri piccolo non hai mai avuto sospetti? Dico, come si comportava con te?- gli chiese Samira, -Sinceramente non mi ricordo molto...solo che era fredda e che faceva di tutto per farmi sentire un problema...in quei momenti la detestavo, ma in realtà la maggior parte del tempo la passavo con Irene...e con lei era tutto diverso...-, -Non c'era da aspettarsi di meglio da un tipo come la Biftery...nemmeno con un bambino riusciva ad ammorbidirsi un po'...che tipa!- Celeste scosse il capo amareggiata -Dev'essere stato tremendo non ricevere mai un po' di affetto...-, -Si, però Irene era diversa...riusciva a compensare le sue lacune quasi del tutto...-, -Ed è per quello che le vuoi così tanto bene- concluse Celeste con dolcezza, il ragazzo annuì.

-Toglimi una curiosità, dove abitavate? Lei avrà pure avuto una casa, no?- domandò Jeremy, -Si, un appartamento...era abbastanza grande...ce l'ha ancora...sta con Crono...-

-Che?! Non mi dire che...-,-No, non stanno insieme, hanno separato l'appartamento in due più piccoli e indipendenti...-, -Ah, ok!-, -In ogni caso non ricordo quasi nulla della casa...ero troppo piccolo...mi lasciato all'istituto Riffler quando avevo solo cinque anni...non posso ricordarmi molto del prima...-, -A cinque anni! Da solo! Dio, Lucifero!- Celeste lo abbracciò d'istinto, stringendolo forte. Poi i due si lasciarono.

-Mi dispiace di non avervi mai detto niente...non so perché l’ho fatto…forse…beh, in ogni caso mi dispiace…-il ragazzo guardò i compagni con aria colpevole. –Non importa, Lucifero, ci sono cose che si preferisce tenere per sé ed è giusto così…-Samira gli sorrideva, lui ricambiò lo sguardo garbatamente, poi si alzò.

-Torniamo alla nave adesso…è quasi ora di cena…- disse ed i compagni lo seguirono.

 

 

  
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