Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Calime    07/01/2014    5 recensioni
Due brevi one-shot a tema compleanno: come lo vive Anna e come lo vive Elsa, cosa provano e cosa accade.
1. Desiderio - Quello era il suo giorno. Il giorno che aspettava con ansia tutti gli anni, - ma quell’anno ancora di più!
No, non per la festa che si sarebbe tenuta nel grande salone del castello. Non per i regali che avrebbe ricevuto dalla mamma e dal papà. E neanche per tutti i dolci e la torta che le avrebbero permesso – solo per quell’oggi – di mangiare a sazietà.

2. Lacrime di Ghiaccio - Avrebbe tanto voluto aprire quella porta e correre da Anna.
Lo desiderava più di ogni altra cosa al mondo. Più dei nuovi guanti che le aveva regalato papà, più del bellissimo vestito dono della mamma.
Ogni anno, quel giorno in particolare, non era che una cruda sofferenza.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Frozen Crystals'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà della Disney.





Birthday
Just a Special Day









I. Anna – Desiderio

Non aspettò la sveglia della mamma. Non quel giorno speciale.

Ne era sicura, certa! Ci avrebbe scommesso tutti i suoi peluche e le sue caramelle preferite!

Quello era il suo giorno. Il giorno che aspettava con ansia tutti gli anni, - ma quell’anno ancora di più!

No, non per la festa che si sarebbe tenuta nel grande salone del castello. Non per i regali che avrebbe ricevuto dalla mamma e dal papà. E neanche per tutti i dolci e la torta che le avrebbero permesso – solo per quell’oggi – di mangiare a sazietà.

Scalciò via le coperte e saltò giù dal letto. Aprì la porta e di corsa attraversò il corridoio fino alla sua stanza.

Davanti la porta si bloccò indecisa se bussare oppure no. Magari stava ancora dormendo e poi, si sarebbero viste più tardi. Non sarebbe mancata di certo!

Con il sorriso privo di alcuni dentini, Anna trotterellò via attenta a non fare troppo rumore per non svegliare la sorella.

«A dopo, Elsa.» sussurrò al corridoio vuoto.

Solo quel giorno la mamma e il papà esaudivano ogni suo desiderio: dalla torta al cioccolato alla bambola nuova con il vestito luccicante, dai giochi alla favola della buonanotte.

Perciò, lei l’aveva chiesto e loro l’avrebbero esaudito.

Finalmente potevano giocare insieme!! Non vedeva l’ora!

Raggiunse la stanza e si infilò sotto le coperte in tempo: un leggero bussare arrivò infatti dalla porta.

«Sono sveglia!!» trillò.

Non aspettò che la mamma aprisse, ma fu lei ad andarle incontro. Aperta la porta, si gettò tra le sue braccia con una risata.

«Mamma! Mamma!! Elsa è già sveglia? Posso andare a svegliarla io? Eh, mamma? Posso? Posso? Posso?!»

La Regina rise contagiata dal suo entusiasmo, poi la lasciò andare giù.

«Anna.» la riprese bonariamente, rabbuiandosi. «Non puoi andare da Elsa.»

«Allora la vedrò dopo! Potremmo giocare tutti insieme a nascondino!! Sarà bellissimo!» Gli occhi si accesero di speranza e incontenibile gioia.

«Anna.» Il tono fermo e severo della mamma smorzò in un attimo l’allegria della bambina. «Anna…» riprese con un sospiro stanco. «Elsa non verrà alla tua festa oggi.»

A quelle parole Anna lasciò sfumare il sorriso.

«Perché?» mormorò con il labbro che iniziava a tremare. «Non mi vuole più bene? Mamma, perché non vuole più giocare con me? Non capisco…»

La Regina sospirò e per consolarla le accarezzò dolcemente la testolina, abbassandosi per stringerla in un abbraccio.

«Oh, Anna.» Le lasciò un bacio tra i capelli. «Elsa ti vuole bene, tanto tanto. Di questo non devi dubitare mai.»

«Ma allora perché non mi vuole più? Prima eravamo sempre insieme…» singhiozzò la bambina.

«Un giorno capirai, quando sarai più grande.» La Regina la strinse più forte. «Adesso però ci vestiamo che papà ci sta aspettando. Non vuoi aprire i regali?» Le asciugò le lacrime con un lembo del vestito.

Anna rilasciò un ultimo singhiozzo.

«Sì, ma voglio Elsa.» tirò su con il naso. «Oggi è il mio compleanno! Dovevamo giocare insieme, così non ci saremmo separate mai più!»

«Quel giorno verrà.» la rassicurò la Regina baciandole dolcemente la fronte. «Guarda cosa ti ho portato!» esclamò poi per distrarla. Nascosto tra le gonne del vestito, le mostrò una grande scatola incartata.

Anna sgranò gli occhi e il sorriso ricomparve sul volto. Iniziò così a scartare il primo regalo di compleanno con il suo aiuto.

«Ti svelo un segreto.» le sussurrò complice la Regina. «C’è una sorpresa molto speciale per te di là.»

Anna esultò a quella notizia e alla vista del vestito nuovo.

«Posso metterlo, mamma?? Posso? E la sorpresa? È bella?» Salterellò impaziente.

La Regina rise sollevata: le aveva fatto dimenticare – almeno per il momento – il pensiero della sorella.

«Ma certo che puoi metterlo!» la seguì dentro la stanza, chiudendo la porta. «La sorpresa ti piacerà, ne sono sicura!»



Il compleanno era in assoluto il suo giorno dell’anno preferito e lo rimase per molti, moltissimi anni.
Solo per quel giorno le era consentito un contatto, seppur piccolo ed indiretto con l’amata sorella.

Alla piccola Anna sembrò di scoppiare di gioia quando i genitori le porsero il regalo. Il regalo di Elsa.

C’era un semplice biglietto di auguri: “Per Anna. Tanti auguri da Elsa”, che lesse e rilesse per tutto quel giorno. Il dono era un semplice fiocco di cristallo così gelido e fragile che sembrava fatto di ghiaccio, ma per lei era più prezioso del braccialetto d’oro che le aveva regalato la mamma, più desiderato del cavallino a dondolo del papà.

Lo custodì con cura, così come il biglietto; certa che il giorno dopo sarebbe riuscita a convincere Elsa a giocare con lei.































Eccomi!!
Innanzi tutto: grazie per aver letto!!
Che vi dico a fare che ho visto Frozen e il mio cervellino si è messo in funzione da solo?!
Be’, questo è il risultato: una piccola raccolta composta da due brevi one-shot. Il tema, ovviamente, è il compleanno, trattato dal punto di vista di Anna (in questa) e di Elsa (nella prossima).
Cronologicamente la shot si colloca nei primi mesi, un anno massimo, di reclusione di Elsa (anche se non ho idea di quando facciano il compleanno!), quando ancora erano entrambe bambine.
Ho pensato che almeno un minimo di contatto debbano averlo avuto queste due poverette! Almeno uno scambio di doni il giorno del compleanno… Non penso che i genitori o la stessa Elsa l’avrebbero impedito. Certo, lei si sente in colpa per ciò che ha fatto, ma al contempo soffre la perdita di Anna.
Non sono brava con i regali… Però ho pensato che donando ad Anna un fiocco di neve, Elsa le voglia in qualche modo lasciare una parte di se stessa (anche se è stato questo suo potere ad averla allontanata dalla sorella).
Spero di aver reso abbastanza i personaggi :) ed evitato orrori grammaticali e/o di altro genere…
E ovviamente, spero vi sia piaciuta almeno un pochino!

Calime
   
 
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