Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: funnyforever    08/01/2014    4 recensioni
la mia idea è partita da un " e se..." . E se Leon e Vilu fossero i tributi del distretto 12 dei 76 ° hunger games?
E cosa succederebbe se Peeta e Katniss fossero il loro mentori?
ho messo insieme le cose che adoro di più ed è venuta fuori questa storia. spero che vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

* ciao a tutti =) non ho ancora letto il terzo libro, e non so molto bene cosa succederà. So che ci sono delle rivolte, ma la mia storia è ambientata poco dopo . Ho ipotizzato che tutto è tornato come prima, e purtroppo, anche gli Hunger Games.

È una storia dedicata sia ai v-lovers fan di Leon e Vilu( ai quali ho modificato il cognome) che ai fan di Hunger games e di Peeta e Katniss.

Spero proprio che vi piaccia =) ciaoooo

 

CAPITOLO 1 - i tributi-

Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato. Tutti lo sapevano, Ma fino a ieri era così lontano. I giorni sono volati…

E se non fossi in grado?

Un piccolo errore potrebbe essere fatale per loro. Ah, quasi dimenticavo… mi chiamo Katniss, Katniss Everdeen, distretto 12, vincitrice dei settantaquattresimi e… in un certo senso anche dei settantacinquesimi Hunger Games. Ritengo una vittoria il fatto di essere ancora viva dopo due anni in quell’arena infernale.

Anche se sono successe molte cose ultimamente,Capitol City ha sete di sangue e perciò arriva la mietitura, la temuta mietitura, e di conseguenza la 76° edizione degli Hunger Games.

Riesco solo a ricordare il giorno in cui mi sono offerta volontaria al posto di Prim. Mi chiedo se anche quest’anno succederà qualcosa del genere.

Sarò un mentore, insieme al mio fidanzato Peeta, il che mi dovrebbe rassicurare… beh sì, un po’ mi fa sentire meglio, ma non posso negare la mia paura. La paura di non salvarli, di vederli morire davanti uno schermo. È troppo per me. Ogni volta che ci penso mi sento cedere. Voglio piangere, urlare e rompere tutto ciò che mi circonda, ma so che facendo questo non risolverei niente. Mi limito a pensare e a parlare con Peeta. Sento di non potercela fare. Ho combinato un disastro dietro l’altro in questi due anni e non credo che io sia la persona adatta per dare consigli di sopravvivenza, visto che sono viva per miracolo.

Penso spesso a Rue, la bambina del distretto 11 che non sono riuscita a salvare. Che cosa farò ora?

Risposta: Non lo so.

Mi sto preparando. Fra un quarto d’ora, alle quattro precise, un’auto mi porterà con Peeta, Effie e Haymich in piazza, il tipico luogo in cui avviene la mietitura e poi, andremo tutti a Capitol city per gli Hunger Games.

Ora sono in camera da letto, davanti allo specchio. Peeta sta avanzando verso di me.

Peeta raggiungendomi: Ehi, Come stai?

io : benissimo! Presto dovrò assistere a due ragazzi che andranno incontro alla morte,e ai cuori spezzati delle loro famiglie… non potrei stare meglio!

Peeta : lo so che è difficile, ma il nostro compito sarà riportare uno di quei ragazzi al distretto 12, vivo, e non possiamo permetterci di fallire Katniss. Stiamo parlando della loro vita.

io con le lacrime agli occhi: non voglio andare! Non voglio andare!

Peeta : vieni qui.

- Peeta mi stringe fra le sue braccia, togliendomi il respiro. Il suo viso è nascosto tra i miei capelli sciolti e ondulati . Anche lui è triste e abbattuto. Mi guarda negli occhi e mi sussurra un - coraggio, ce la possiamo fare, ne sono certo- ci mettiamo davanti allo specchio…

Peeta . guardati… sei stupenda.

Io : ma smettila!

Peeta : non smetterò mai di dirtelo, sai?

Io : sì, lo so, e io non smetterò mai di dirti che sei la persona più speciale che io conosca… ti amo.

Peeta : anche io ti amo.

Mi sporgo verso le sue labbra. Mancano pochi millimetri per raggiungerle, quando suona quel maledetto campanello. Peeta mi sorride,mi prende per mano e scendiamo le scale fino ad arrivare alla porta. Il campanello suona di nuovo nel momento in cui stiamo per aprire …

Io e Peeta : EFFIE!!!!!!

Effie abbracciandoci : oh, ragazzi, mi siete mancati tanto!

Peeta : anche tu ci sei mancata!

Effie : allora… coma va da queste parti… vi trovate bene nella nuova casa?

Peeta : sì, ci troviamo molto bene, come è andato il viaggio?

Effie : un disastro! Sul treno erano finite le fragole al cioccolato!

Peeta : em… mi dispiace…

Effie con una voce acuta: sì, anche a me! Katniss, tesoro, stai bene?

Io con un filo di voce: sì, beh, sono un po’ ansiosa, ma credo… che… sia normale…

Effie : ma certo.

Haymich ci raggiunge. È stranamente sobrio e così corro ad abbracciarlo.

Haymich . Ciao dolcezza!

Io : ciao!

Heymich : Nervosi?

Peeta ed io : sì, molto!

Effie squittendo : l’auto è arrivata, dobbiamo sbrigarci!

Haymich : ma chiudi il becco!

Effie colpendolo con la borsetta: ma come ti permetti!

Ecco, in queste situazioni è impossibile trattenere le risate. Io e Peeta, mentre prendiamo le valigie, ci guardiamo negli occhi e iniziamo a ridere.

Effie : e voi due cosa avete da ridacchiare?

Peeta senza riuscire a trattenere le risate : niente, ti servirebbe una vacanza sai, Effie?…

Io : cioè qualsiasi posto lontano da Haymich! Ahahhah

Le nostre risate finiscono quando arriva un quartetto di pacificatori armati, per scortarci all’auto.

Una volta dentro, mi avvicino a Peeta e appoggio la testa sulla sua spalla. Mi prende la mano e ripete la frase- andrà tutto bene, vedrai-

Chiudo gli occhi, e li riapro solo quando mi accorgo che l’auto si è fermata. Siamo arrivati .

Mi aspetto decine di pacificatori, centinaia di persone che indossano bei vestiti,già macchiati di paura, tra ragazzi, ragazze e bambini che non vogliono separarsi dai genitori, tavoli dove delle guardie prelevano del sangue a ciascun ragazzo , e infatti è proprio così. Tra di loro c’è anche Prim, con il suo nuovo vestito rosa cipria e i capelli sciolti con un fiocco di raso bianco. Mi rivolge un mezzo sorriso e io lo ricambio raggiungendola. La abbraccio e le auguro buona fortuna.

Mi incammino verso la piazza, in compagnia di Effie, Peeta e Haymich.

Mi tremano le ginocchia e mi sembra di perdere l’equilibrio.

Per fortuna Peeta mi tiene la mano, e quando si accorge della mia debolezza, mette l’altra sul mio fianco, per aiutarmi a stare in piedi senza barcollare, come fa Haymich dopo aver assunto la sua dose giornaliera di alcool.

Sono ferma, immobile, rigida come una statua di marmo.

Il cielo è leggermente nuvoloso, ma lo è abbastanza da nascondere la luce del sole.

Nonostante sia estate, ho freddo. Dei brividi mi percorrono il corpo come una scarica elettrica.

Mi domando se è una mia impressione, o se è così anche per gli altri.

- sarà la paura - mi dico - o forse la febbre- direi entrambe le cose.

Voglio fuggire, ma se lo faccio, darò l’impressione di essere debole, davanti tutti i presenti e davanti Capitol City, e io non voglio questo.

Mi manca l’aria, mi sento svenire, ma nel momento in cui sto per cadere, Peeta mi afferra e mi fa accomodare su una sedia “ dietro le quinte” del palco.

Per fortuna nessuno se n’è accorto. Sono tutti occupati a registrarsi e gridare contro i pacificatori che strappano dalle grinfie dei genitori, i ragazzini più piccoli.

Effie si avvicina al microfono e annuncia con il suo solito entusiasmo la 76° edizione degli hunger games.

Vedo tutti i presenti sbiancare, fino a diventare trasparenti. Mi domando se anche io ero così , ma ero talmente preoccupata per Prim quel giorno,che non ci feci caso.

Poi Effie invita me, Peeta e Haymich a salire sul palco e ci presenta. Non voglio nemmeno immaginare la mia espressione in questo momento. Guardo la folla ammutolita fissarci, con i loro occhi supplichevoli che sembrano ruggire - AIUTO!- ma tutto quello che riesco a fare è stare ferma e intrecciare la mano in quella del mio ragazzo.

Viene trasmesso il famoso video, quello delle rivolte e del patto con Capitol City e poi arriva il momento della mietitura.

Effie : prima le signore…

Si dirige verso una sfera con centinaia di bigliettini e ne pesca uno. La tensione sale alle stelle.

Effie aprendolo : allora…Violetta Carter… Violetta? Vieni tesoro .

Una ragazzina di circa quindici anni si fa strada verso il palco. Capelli color rame ondulati, fino alle spalle. Sguardo immemore e scioccato, bocca socchiusa. Indossa una camicetta bianca a maniche corte e una gonna a vita alta, che arriva alle sue esili ginocchia, azzurra, tenuta con un nastro di raso color cielo. Sale sul palco con aria insicura. Mi rivolge uno sguardo che ricambio subito dopo.

I suoi occhi nocciola sono lucidi, ma non si dispera. Guarda la folla e poi Effie, che appoggia la mano sulla spalla della ragazza.

L’ho già vista al distretto , ma non ricordo dove. La tensione è tornata, quando Effie prosegue.

Effie : e ora i ragazzi…Leon Thompson, Leon? Vieni, avanti ragazzo.

Un ragazzo di circa sedici anni si avvicina. Come Violetta, anche lui è scioccato e arriva sul palco tremante come una foglia in autunno.

I capelli sono castani, con riflessi biondi. Rivolge uno sguardo a me e a Peeta quando noto i suoi occhi: verdi smeraldo, limpidi come quelli di Finnick. Abbasso lo sguardo per celare la mia confusione, e Effie conclude il rituale.

Effie : su, coraggio ragazzi, stringetevi la mano.

Leon e Violetta tendono la loro mano e si guardano negli occhi, cercando di intuire i pensieri dell’altro.

Un gruppetto di pacificatori li conducono all’interno della struttura dietro il palco, dove avranno la possibilità di salutare i loro familiari. Le porte dietro di noi si chiudono.

ANGOLINO DELL’AUTRICE : allora amici, che ne dite? Sono molto curiosa di sapere la vostra opinione. Spero tanto che vi sia piaciuto il primo capitolo <3 Vi mando un bacio enorme =) ciaooooo =P

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: funnyforever